Tales of Berseria Provato

Abbiamo messo le mani su una build avanzata di Tales of Berseria, trovandoci al cospetto di un JRPG ben confezionato e più maturo rispetto al passato.

Tales of Berseria
Anteprima: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Il 2017 è finalmente arrivato, preanucciandosi già come un anno particolarmente gustoso sul fronte videoludico, con tante nuove, succosissime IP, ma anche titoli appartenenti a famose serie a cadenza annuale. Tra queste, direttamente dal fronte nipponico, "Tales of" occupa un ruolo di rilievo. La saga ideata da Yoshiharu Gotanda nel lontano 1995, infatti, può vantare qualcosa come trenta titoli spalmati nel corso degli ultimi 22 anni, oltre che una serie di anime e manga molto seguite entro i confini nazionali. Ecco perché il 27 gennaio rappresenta una data particolarmente sentita per tutti gli appassionati di JRPG: sarà infatti il giorno di pubblicazione (a ben cinque mesi dalla release nel Sol Levante) di Tales of Berseria, episodio che, a detta degli sviluppatori, farà segnare un netto avvicinamento della serie a tematiche più mature e profonde, distaccandosi (almeno in parte) dalla più leggera commistione di grandi sentimenti d'amicizia e momenti di assoluta ilarità che ha sempre contraddistinto il franchise. Durante la pausa natalizia abbiamo avuto modo di mettere le mani su una sua build PC piuttosto avanzata, affrontando le prime dieci ore dell'avventura. Eccovi le nostre impressioni.

    La Notte del Varco

    Le vicende narrate in Tales of Berseria saranno ambientate nel Sacro Impero di Midgand, ma circa un migliaio di anni prima delle avventure vissute al fianco di Sorey e compagni in Zestiria. Anche in questo caso, quindi, come consuetudine per ogni nuova incarnazione della serie, trama e personaggi saranno completamente inediti.
    Vestiremo i panni di Velvet, una sedicenne che si è trovata suo malgrado ad affrontare una vita più dura di quanto spettasse a una giovane donna come lei. Il titolo si apre sette anni prima dell'incipit dell'avventura, con un lungo e ispirato flashback che farà luce su uno dei momenti più drammatici della sua breve esistenza. In quella che è passata alla storia come la "Notte del Varco", infatti, Velvet ha perso praticamente tutto ciò che di caro possedeva: un portale demoniaco si è aperto su Midgand, riversando su tutto l'impero e il pacifico Villaggio di Aball la cosiddetta "Demonite", una sorta di morbo in grado di trasformare gli uomini in licantropi, zombie e altre creature assetate di sangue. È così che ha perso entrambi i genitori e sua sorella Celica, a cui era tremendamente legata. Da quel giorno, il villaggio, ora protetto dietro ad alte palizzate di legno, ha cercato di rimettersi in piedi, mentre lei si è unicamente occupata di badare a suo fratello più piccolo, Laphicet, cacciando la selvaggina nei boschi circostanti e vendendone le pelli per potersi permettere le medicine necessarie a curare la misteriosa malattia cronica che lo affliggeva. A vegliare sui due, comunque, c'era anche il cognato Arthur, un'Esorcista, ovvero uno dei pochi guerrieri capaci di fronteggiare i demoni grazie alle sue straordinarie abilità innate. Si apre quindi in questo momento di apparente stabilità, Tales of Berseria, con i protagonisti che cercano lentamente di rimarginare le ferite e di ritornare a sperare in una vita degna di essere vissuta.
    Come è facile aspettarsi, tuttavia, la quiete dura ben poco: una notte Velvet si sveglia d'improvviso; nel cielo troneggia una luna scarlatta come quella che aveva tinto di rosso i cieli della sciagurata notte di sette anni prima, e Laphicet è scomparso: il Varco è stato nuovamente aperto. Nel caos più totale e sfuggendo l'assalto delle creature della notte, la nostra eroina cerca di rintracciare suo fratello, spingendosi fino ai pressi del sacro santuario posto appena fuori dal villaggio. Qui, come trafitta da un fulmine in una giornata soleggiata, Velvet scova Laphi ferito e morente ai piedi del portale, con al suo fianco un aguzzino inaspettato, il quale, servendosi del piccolo, stava cercando di sigillare il Varco per garantirsi dei poteri inimmaginabili.

    Inutile dire che la furia prende immediatamente il sopravvento sulla giovane protagonista, tanto che nell'impeto dello scontro (forse a causa dell'influenza del portale dimensionale) l'odio la spinge a trasformarsi parzialmente in un Therion, ovvero in un potente demone che per sopravvivere necessità di assorbire l'anima di altri demoni, risucchiandone la forze. Nonostante il nuovo potere, Velvet viene sopraffatta da una schiera nutrita di Esorcisti sopraggiunti sul posto, che la catturano e la rinchiudono in una prigione in un remoto luogo di Midgand, in mezzo a criminali incalliti e ad altri demoni come lei. Da quel momento si susseguirà una lunga serie di eventi accesissimi, tra cui l'evasione dall'Isola Fortezza e l'incontro/scontro con una ciurma di lupi di mare. Naturalmente, a legare tutti questi momenti ci penserà il fil rouge della vendetta, con Velvet che si impegnerà ad attraversare tutto l'impero per raggiungere la capitale, luogo in cui l'assassino di suo fratello, forte del potere appena ottenuto, si è insediato come Lord dell'Abazia degli Esorcisti.

    Si avvia quindi nel più cupo degli scenari Tales of Berseria, nei panni di una protagonista decisamente atipica, quantomeno se confrontata col buon Sorey incontrato in Zestiria, ma che riesce comunque a prendersi la scena senza alcuna difficoltà. Da quando si è trasformata, infatti, Velvet non è più la dolce ragazza di un tempo: ora è cinica e spietata, e solo raramente il rimorso delle sue azioni la fa esitare. La vendetta è tutto ciò che conta e che la spinge a lottare contro chiunque osi ostacolarla. In quello che si prospetta un lungo viaggio, naturalmente, Velvet incrocerà numerosi personaggi secondari, alcuni interessati solamente al proprio tornaconto, altri più propensi ad aiutarla. Tra questi troveremo, ad esempio, uno spadaccino eccezionale e una strega eccentrica, fuggiti insieme a lei dalla prigionia dell'Abazia. Dobbiamo dire di essere rimasti particolarmente soddisfatti per la buona caratterizzazione delle varie personalità che incontreremo esplorando Midgand, partendo dai semplici civili sino ad arrivare ai più subdoli Esorcisti: dialogare con loro ci permetterà di scoprire importanti informazioni sul mondo di gioco, sulla gestione dittatoriale dell'impero, e sui terribili effetti collaterali causati dalla Notte del Varco. Non mancheranno poi gli immancabili (e opzionali) sketch 2D, grazie ai quali potremo assistere ai dialoghi tra i vari personaggi, che ci apriranno interessanti punti di vista sulle loro personalità e sulla narrazione.

    Un combat system più dinamico

    Anche dal punto di vista del gameplay troveremo in Berseria alcune sostanziali novità rispetto al precedente episodio. Pur poggiandosi nuovamente sull'ormai rodatissimo "Linear Motion Battle System" (che qui riacquista le transizioni tra la dimensione esplorativa e quella in cui si svolgeranno i combattimenti), il combat system tenterà di guadagnare una maggiore fluidità e profondità d'approccio, smussando buona parte delle criticità del passato.

    Come in Zestiria, comunque, il comparto abilità vanterà un numero molto elevato di Arti Marziali ed Arti Occulte, molte delle quali ci permetteranno di attaccare ad area, di infliggere status alterati o di ottenere dei bonus al danno contro particolari tipologie di nemici. Avanzando di livello ne sbloccheremo di nuove, che ci permetteranno di ottimizzare al meglio le nostre combo in base alle diverse situazioni che affronteremo. Grazie alla presenza di animazioni più curate e ben concatenate potremo muovere Velvet con maggiore naturalezza sul campo di battaglia, guadagnandone sia dal punto di vista del puro intrattenimento sia da quello del posizionamento tattico. Come in passato, ad ogni attivazione di un'arte consumeremo una determinata porzione di una barra dedicata, la cosiddetta Barra dell'Anima, che, una volta esaurita, non ci negherà -al contrario di Zestiria- di poter attaccare nuovamente il nemico, rendendoci però di contro più esposti agli attacchi nemici e più facili da bloccare.
    La vera novità, tuttavia, è rappresentata dalla presenza dei cosiddetti "Punti Anima", ovvero una sorta di punti combo con cui attivare degli attacchi estremamente potenti, e che Velvet potrà conquistare risucchiando la vita di alcuni importanti personaggi durante l'avanzamento della storyline. Tra questi, Anima da Sfondamento è il primo potere che si ottiene, e che ci permetterà di sfogare tutta la potenza del braccio demoniaco, lanciandoci in attacchi ad area che si concluderanno con un colpo speciale che dipenderà dalla tipologia del bersaglio.

    Anche il sistema che regola l'acquisizione (e la perdita) di Punti Anima ci è parso ben congegnato: ogni attacco speciale consumerà 1 punto combo, mentre il target ne guadagnerà uno (sulla testa dei nemici è possibile leggere quanti punti combo possiedono). Recuperare i punti sarà quindi una delle principali priorità durante i combattimenti: per farlo ci basterà eseguire un Passo Rapido, ovvero una schivata effettuata con il giusto tempismo, oppure infliggere lo status "stordimento" ai nemici.
    Gli altri personaggi del party, che potranno comunque essere controllati in prima persona, verranno gestiti direttamente dall'intelligenza artificiale, seguendo le impostazioni che gli assegneremo nell'apposita schermata dedicata alle strategie di combattimento. Ognuno di essi sarà caratterizzato da combinazioni di Arti e da equipaggiamenti unici, così da aggiungere un pizzico di varietà al combat system.

    Anche la varietà dei nemici è buona, anche se le strategie d'attacco, quantomeno per quanto concerne le creature standard, non ci hanno convinti pienamente. Molto interessanti, invece, saranno gli scontri contro i cosiddetti "Nemici Terribili", ovvero delle creature potenziate che compariranno una volta uccise più volte le creature presenti in una determinata area, e che ci permetteranno di recuperare degli oggetti piuttosto rari. Stesso discorso per le numerose boss fight che affronteremo nel corso della progressione, che ci sono parse ben congegnate e articolate.
    A tal proposito, come consuetudine per il panorama JRPG, il nostro consiglio spassionato è quello di giocare il titolo fin da subito al livello di difficoltà più alto, così da poter affrontare delle sfide più impegnative e trarne delle genuine soddisfazioni. Sul fronte dell'equipaggiamento, ogni oggetto indossato sarà caratterizzato da bonus canonici alle statistiche e da alcuni speciali che potranno essere "dominati" per raddoppiarne la potenza. Ottenendo degli speciali tool da fabbro, inoltre, potremo potenziare l'equipaggiamento sfruttando le opportune risorse che potranno essere raccolte esplorando le varie aree di gioco, comprate dai mercanti, oppure recuperate dalla scomposizione degli oggetti ormai inutili.
    Per il resto, Tales of Berseria presenterà le medesime, semplicistiche situazioni esplorative di Zestiria. Il level design delle aree è piuttosto canonico e -passateci il termine- posticcio: avete presente Final Fantasy X? Ecco, le aree sono disegnate allo stesso modo, con tanti sentieri "recintati" da muri invisibili e che conducono a spiazzi leggermente più ampi. Di per sé, non è un problema, ma ci saremmo sicuramente aspettati qualcosina di più su questo fronte, dove invece si registrano addirittura alcuni passi indietro rispetto a Zestiria. Viaggeremo comunque attraverso numerose città e dungeon ben differenziati e disseminati di oggetti da raccogliere, forzieri da aprire e da alcune sfere d'energia che ci permetteranno di sbloccare alcuni forzieri speciali e ottenere delle succose ricompense.

    Dal punto di vista grafico, Tales of Berseria è un titolo che, pur non brillando, presenta una buona direzione artistica, capace di differenziare egregiamente i personaggi e le diverse regioni di Midgand. Il design di Velvet, così come quello degli altri personaggi secondari, è infatti interessante e abbastanza ispirato, anche dal punto di vista delle animazioni in combattimento. Buone, anche se un po' spartane, sono le sopracitate città e i dungeon, ben differenziati a livello geologico, climatico e cromatico. Fantastici sono invece i filmati animati che inframezzeranno i momenti più importanti della storyline, che non hanno davvero nulla da invidiare agli anime più in voga nel Sol Levante. Come intuibile, comunque, trattandosi di un titolo che non eccelle graficamente, le prestazioni saranno facilmente abbordabili, anche per configurazioni PC non proprio recentissime.

    Tales of Berseria La prova di ben 10 ore con una build avanzata di Tales of Berseria ci ha permesso di rapportarci con un'unica, grande verità: la serie dei Tales sta maturando, cercando di toccare tematiche meno stereotipate e tasti più dolorosi. Velvet è un personaggio cinico e tormentato, con una parabola molto più interessante di quella vissuta nei panni di Sorey in Zestiria. Interessanti sono anche le novità dal punto di vista del combat system, che, pur poggiando sul vecchio e rodato Linear Motion Battle System, è migliorato sotto il profilo della fluidità e del dinamismo. L'unica pecca, se proprio dobbiamo chiamarla così, è rappresentata dal level design delle aree. Per il resto, Tales of Berseria sembra avere tutte le carte in regola per potersi inserire nella timeline della serie come uno degli episodi più interessanti. Non ci resta quindi che attendere il 27 gennaio, giorno in cui il titolo farà il suo approdo su Playstation 4 e PC.

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