Team Sonic Racing: il porcospino blu torna a correre in pista

Dopo i discreti successi di Sonic & SEGA All-Stars Racing e Sonic & All-Stars Racing Transformed, il porcospino torna in pista....

Team Sonic Racing: il porcospino blu torna a correre in pista
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Sonic è un personaggio che è da tempo uscito dal raggio dei riflettori e al quale la modernità ha riservato sorprese poco gradite, ma negli anni novanta era senza dubbio la star di SEGA, il porcospino blu che faceva impazzire l'America e dava filo da torcere a Mario durante la celebre "guerra dei bit" (raccontata, se vi interessa, nel libro Console Wars di Blake J. Harris): i recenti episodi in tre dimensioni hanno però proiettato ombre lunghe sul personaggio creato da Yuji Naka, che si è riscattato solamente con Sonic Mania, un progetto di stampo nostalgico; eppure SEGA non crede che Sonic abbia esaurito le frecce al proprio arco ed ha pensato di trasporre - nuovamente - l'universo del porcospino blu in un mondo fatto di piste e kart con Team Sonic Racing, delegando il lavoro alla prolifica software house britannica Sumo Digital (già creatrice di Sonic & SEGA All-Stars Racing): le aspettative, siamo sinceri, non eran molto alte, soprattutto considerando l'evidente impronta derivativa della produzione - le somiglianze con Mario Kart sono innumerevoli - e la direzione artistica un po' spuntata e composta di un immaginario non eccezionale, ad una prova diretta siamo invece rimasti piacevolmente sorpresi: Team Sonic Racing ci è comunque apparso come un gioco modesto, caotico e con qualche dilemma identitario, tuttavia i suoi fondamenti basati sulla cooperazione piuttosto che sulla competizione individualistica hanno catturato la nostra attenzione.

    All Together

    "C'è un motivo per cui in pochi si sono cimentati nello di sviluppo di racing game cooperativi" ci ha detto uno dei ragazzi di Sumo Digital quando lo abbiamo interrogato a proposito delle difficoltà incontrate nell'ideare e creare Team Sonic Racing: ci sono infatti una serie di complicazioni tecniche e comunicative che contrastano quest'idea, bisogna ad esempio bilanciare le varie tecniche e i power up (proposti in forma di oggetti utilizzabili, come in Mario Kart) per adeguarle ad un utilizzo in sinergia, è necessario inoltre esporre ai giocatori i vantaggi ottenuti nel gareggiare di squadra piuttosto che da soli: questo è senza dubbio il compito più arduo da ottemperare visto che gli utenti tendono sempre a prediligere sé stessi piuttosto che sacrificare la propria individualità in onore del team.

    Sumo Digital ha allora organizzato un sistema di punteggi in cui la vincitrice è la squadra che ha racimolato il maggior numero di punti - in base alle posizioni registrate al traguardo - e che rende di fatto ininfluente il piazzamento sul gradino più alto del podio se i propri compagni hanno concluso la gara nel fondo della classifica; allo stesso tempo lo studio britannico si è adoperato nell'organizzazione di sistemi e strategie che possono donare il proprio meglio solo all'interno di una squadra affiatata: il membro del team che si trova in posizione più avanzata crea sul tracciato una scia dorata che i suoi compagni possono sfruttare per ottenere un bonus in velocità, tale scia contribuisce anche a caricare una "Team Ultimate" che ha un effetto simile alla stella di Super Mario Kart, e cioè garantisce invulnerabilità e velocità aumentata per un lasso di tempo limitato (bonus aumentato se tutti i compagni di squadra premono il bottone allo stesso tempo, è necessaria dunque buona coordinazione); c'è poi la possibilità di colpire un alleato per dargli uno slancio in avanti, di scambiare i power up con i propri partner per avere maggiori chance di pescare i bonus potenti in assoluto: ogni cosa lavora dunque affinché i vantaggi della cooperazione siano lampanti, eppure nel corso della prova non siamo riusciti a sfuggire all'idea di correre in maniera individuale e noncuranti dei nostri alleati, questo a rafforzare l'idea che Team Sonic Racing possa dare il suo meglio solo con un gruppo di amici (c'è lo split-screen a quattro giocatori, anche online) e con utenti sprovvisti di un atteggiamento troppo individualista e con l'idea di poter trascinare il team alla vitoria solo con la propria, positiva prestazione.

    Velocità e confusione

    La dimensione cooperativa di Team Sonic Racing è lo strumento che Sumo Digital utilizza per distanziarsi dalla concorrenza composta dall'immarcescibile Mario Kart e, tra poco, anche da Crash Team Racing: un elemento fondamentale visto che il sapore del gioco di SEGA è molto affine a quello lasciato in bocca dal corsistico di Nintendo, anche se con tantissime divergenze qualitative - soprattutto nel design dei tracciati - ed artistiche.

    Lo stile di Team Sonic Racing è colorato e gradevole, ma da quei poligoni smussati e le facce sorridenti dei personaggi fatica ad emergere un'anima, così come i tracciati - alcuni ripresi da vecchi giochi di Sonic - sembrano una riproposizione spompata e banale di alcune delle piste più celebri di Mario Kart; sarebbe tuttavia delittuoso non riconoscere al titolo di Sumo Digital una piacevole profondità ludica che si concretizza nelle tecniche di drfting e negli stunt.
    Per sfruttare la prima ci è richiesto di effettuare una derapata nelle curve per accumulare un boost (con tre livelli di carica: rosso, viola e blu) che garantisce un'accelerazione repentina, gli stunt sono invece delle acrobazie che si possono eseguire - in avanti o lateralmente - con l'analogico sinistro dopo un salto, anch'esse forniscono un'improvvisa accelerazione: le tecniche in questione vanno padroneggiate molto bene se si è intenzionati ad attaccare i record nelle piste time trial (modalità che si affianca a quella online e ad una story mode) ma non hanno la stessa utilità nelle gare multigiocatore.

    I gran premi sono infatti confusi, forse troppo, e la classifica finale sembra il risultato di un destruction derby sregolato (che a volte pesa anche sul framerate), tuttavia se comprendiamo che il fattore "esplosivo" sia ricercato per favorire l'imprevedibilità ed il divertimento spensierato, non ci piace molto l'idea di una modalità time trial solitaria, che premia dunque la prestazione singola e promuove l'individualismo in un gioco il cui messaggio tende invece in tutt'altra direzione: forse sarebbe stato meglio organizzare una modalità simile ma da giocare in gruppo, senza infrangere l'idea alla base di tutto Team Sonic Racing.

    Il gusto del tuning

    Sono tre le classi di guidatori che Team Sonic Racing mette a disposizione: la categoria "Speed" ingloba tutti i piloti, come Sonic, che prediligono la velocità a discapito della maneggevolezza; "Technique", il gruppo di cui fa parte Tales, è la classe adatta a chi preferisce la guidabilità; i guidatori con l'attributo "Power", come il Dottor Eggman, sono più resistenti agli urti e riescono ad infrangere alcune barriere architettoniche dei tracciati; le varie statistiche di base possono comunque essere modificate nel garage attraverso l'applicazione di differenti kit sulle automobili.

    Ce ne sono per la parte anteriore e posteriore della scocca e per le ruote, e sono di tre tipologie differenti (più le versioni "leggendarie", che differiscono solo per la tinta dorata): nelle gare il loro impatto non è così decisivo, ma nei time trial, in cui conta ogni millisecondo, la scelta di un kit idoneo è la chiave per battere i record migliori; segnaliamo infine la possibilità di customizzare i veicoli con diversi tipi di vernici e colori, garantendo discrete possibilità di adornare il proprio bolide preferito.

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