Teamfight Tactics Mobile: provata la demo in esclusiva italiana

Abbiamo avuto l'opportunità di testare in esclusiva italiana la versione mobile del celebre auto battler di Riot Games, autori di League of Legends.

Teamfight Tactics Mobile: provata la demo in esclusiva italiana
Articolo a cura di
Disponibile per
  • iPhone
  • iPad
  • Mobile Gaming
  • Pc
  • Il primo trimestre del 2019 è finito negli annali videoludici per due motivi: l'arrivo a sorpresa di Apex Legends, che in pochi giorni riuscì a frantumare ogni record, e l'esplosione di un fenomeno incontenibile proveniente dall'Oriente e conosciuto come Auto Chess. Verso la fine del 2018, infatti, il piccolo team Drodo Studios ebbe un'idea geniale: sviluppò una mod per la modalità Arcade di DOTA 2 chiamata, appunto, DOTA Auto Chess (per approfondire vi consigliamo il nostro speciale su DOTA Auto Chess).

    In realtà la custom map aveva poco in comune sia con il MOBA di Valve sia con il tradizionale gioco degli scacchi. Un ibrido strano, insomma, che riuscì a coniugare in maniera affascinante tipologie ludiche diverse tra loro, tanto da dare vita a un genere tutto nuovo: quello degli Auto Battler. Streamer e appassionati di tutto il mondo si gettarono a capofitto sulla novità nel momento, contribuendo a trasformarlo in pochissimo tempo in un "worldwide must play". Il successo fu incontenibile, tanto che molti altri decisero di proporre una loro personale interpretazione del genere.

    Valve, dopo la fallita acquisizione dei Drodo, ha dato vita a Underlords; Tencent ha deciso invece di puntare direttamente al mobile con il suo Chess Rush mentre Riot Games con il suo Teamfight Tactics ha optato per la soluzione tradizionale: un'uscita sul client PC di League of Legends, MOBA da cui l'auto battler, per forza di cose, attinge a piene mani. Sono passati diversi mesi e il successo dello "spin off" a tema League of Legends ha convinto Riot Games a completare anche la versione mobile del popolare auto battler. Lo scorso fine settimana abbiamo potuto testare Teamfight Tactics Mobile in anteprima italiana sul nostro dispositivo Android, e siamo pronti a raccontarvi le nostre impressioni!

    Auto battler in salsa Riot Games

    Teamfight Tactics, per chi non lo conoscesse, non si discosta dai canoni del genere e ripropone, con alcune varianti apprezzabili, le caratteristiche ludiche che sostengono ogni auto battler che si rispetti.
    Ciò significa che il titolo targato Riot Games fonda l'esperienza di gioco su una modalità PvP a turni per otto giocatori, in cui questi ultimi devono piazzare su una "scacchiera" i propri campioni, come se si trattasse - appunto - di una partita a scacchi. Ogni utente, oltre ad avere una propria board di gioco, si scontra con altri sette avversari e i campioni sulla board combattono automaticamente. Lo scopo è molto semplice: essere l'ultimo giocatore a preservare i propri punti vita, in modo da vincere il match. Raccontata in questo modo, la formula ludica sembra piuttosto semplice, ma non fatevi ingannare dalle apparenze: il successo di questo genere è infatti racchiuso nella frase "facile da capire, difficile da padroneggiare".
    Teamfight Tactics, dal canto suo, attrae il giocatore con la sua apparente semplicità per poi colpirlo con una quantità di nozioni e tattiche straripante.

    L'auto battler di Riot Games propone gli ingredienti canonici del MOBA da cui trae ispirazione, come l'aumento di livello degli eroi e il loro potenziamento attraverso una serie di oggetti da equipaggiare. Il tutto mescolato a dovere con una componente strategica inedita, che aggiunge elementi più complessi al gameplay, partendo da bonus di classe per i campioni, passando attraverso sinergie inedite legate alla presenza simultanea sulla board di eroi appartenenti allo stesso tipo, e arrivando fino al posizionamento sulla scacchiera, nonché alla gestione economica dell'oro guadagnato nel corso di ogni round.
    La vittoria di un match, dunque, può esser raggiunta solamente tramite un attento sfruttamento delle proprie risorse.

    Oro, classi ed equipaggiamento

    Ridurre ai minimi termini il gameplay di TFT è abbastanza complesso, ma cercheremo di riassumere le meccaniche di base per chi non ha mai avuto l'opportunità di provarlo su PC. L'oro è di fondamentale importanza per imbastire una buona strategia. All'inizio di ogni round il giocatore riceve un determinato ammontare di monete che rappresentano la valuta con la quale acquistare non solo i campioni proposti ciclicamente nel negozio, ma anche esperienza con cui salire di livello e ampliare lo spazio sulla board. Più alto sarà il livello, più campioni potranno esser schierati sulla scacchiera.

    I campioni, invece, aumentano di rango quando il giocatore riesce a ottenerne più copie, in modo da combinarle per creare una pedina dotata di caratteristiche potenziate. In questo caso entra il gioco il fattore fortuna (ovvero la possibilità di beccare la pedina che vi serve al primo colpo) ma anche il famoso oro di cui parlavamo poco fa, perché spendendo denaro sonante è possibile aggiornare il negozio sperando di trovare il campione agognato. Il problema è che il reroll è del tutto casuale, per cui si rischia di sperperare le proprie finanze per ritrovarsi con un pugno di mosche.

    Capire quando - e come - spendere è il primo passo per mettere in pratica una strategia vincente.
    In seguito bisogna comprendere i punti di forza di ogni campione e in che modo le classi e le origini dei personaggi appartenenti alle regioni di LoL possono essere combinati tra loro per dar vita ad attacchi devastanti.
    I due attributi appena citati, infatti, servono al giocatore per capire quali campioni appartengono a una stessa categoria, in modo da aggiungere alla propria board bonus sempre più efficaci.

    Ogni classe possiede poi una propria specificità passiva. Ad esempio, se schieriamo più campioni appartenenti alla classe "Maestro d'armi", potremo assaltare l'avversario con un numero maggiore di attacchi. Avere tre "Elementali", al contrario, consente di evocare all'inizio del turno un Elementale bonus, mentre i "Mutaforma" hanno un boost in termini di punti vita. Trovare la giusta combinazione tra le diverse classi e origini è insomma un'altra priorità.

    In Teamfight Tactics, infine, sono presenti anche gli oggetti, i quali vengono lasciati cadere casualmente sconfiggendo i mob nei turni neutrali tra un duello PvP e l'altro. Una volta ottenuti, questi possono essere assegnati al campione che ritenete più adatto. Inoltre, gli oggetti possono anche essere combinati tra loro, per ottenerne uno più potente.
    Ogni singola decisione, come avrete capito, concorre nella costruzione di una strategia efficace. Per questo padroneggiare le meccaniche di gioco di TFT non è affatto semplice come può apparire, tanto più se consideriamo che, a cadenza regolare, Riot Games introduce diverse novità che vanno a modificare sia il gameplay sia il pool di campioni.

    La stagione Galassie e le feature mobile

    TFT, oltre a esser free to play, è infatti un titolo in continua evoluzione. Ogni 6 mesi il team introduce una nuova "stagione" (qui chiamata "set") ampliando il titolo con un intero gruppo di campioni inediti. Ogni set ha una tematica unica e peculiari meccaniche di gioco. Il set corrente, dopo Rise of the Elements, è Galaxies che presenta dieci origini dei campioni a tema "spaziale" e un nuovo carico di board, avatar e skin che permettono al giocatore di personalizzare la propria esperienza. Non esistono boost a pagamento, bensì solo un battle pass (diviso come al solito in due percorsi: free e plus, a pagamento) che permette di guadagnare oggetti puramente cosmetici.

    La versione mobile, poi, supporta il cross play, di conseguenza non avrete affatto alcun problema nel trovare altri partecipanti con cui giocare. Dal canto suo, il sistema di controllo non risente dell'assenza di feedback fisici come mouse e tastiera, e pertanto a questa versione tascabile non manca nulla rispetto alla controparte maggiore. Anzi, il team di sviluppo ha ben pensato di inserire, a fianco delle modalità "casual" e "ranked" già presenti su PC, un tutorial dedicato che spiega le basi del gioco.

    Sotto il profilo dell'ottimizzazione non c'è nulla da eccepire: la veste grafica non risente della miniaturizzazione e la schermata rimane sempre chiara e leggibile. La build da noi testata con un dispositivo Android è apparsa solida, pulita e priva di inciampi tecnici, oltre che poco esosa in termini di consumo della batteria. Inoltre, il dispositivo non si è mai surriscaldato, cosa che accade invece con altre applicazioni (come il Chess Rush di Tencent).

    L'unico appunto che possiamo avanzare - che, comunque, vale per tutti gli esponenti del genere auto battler - riguarda il fatto che la formula proposta da TFT risulta poco "tascabile". Le partite, in effetti, hanno una durata eccessiva (ovviamente se non siete tra i primi eliminati) e non permettono di godersi appieno l'app "on the go". Sarebbe bello vedere, in un prossimo futuro, l'arrivo di una modalità "blitz", più leggera e veloce.

    Teamfight Tactics Teamfight Tactics, dopo diversi mesi dal suo arrivo su PC, si prepara a farsi tascabile, per la gioia soprattutto di coloro che lo staranno sicuramente già aspettando da tempo. I novellini, invece, potranno godere di un tutorial inedito che spiega passo passo le meccaniche di base del titolo. Dopo la nostra prova, non possiamo far altro che confermare le nostre impressioni positive, nonché la bontà del lavoro di ottimizzazione svolto dal team di sviluppo. L'applicazione non solo contiene già tutto ciò che è presente nella versione maggiore, ma permette anche di giocare in cross play con gli utenti PC senza alcun problema. Nel corso del nostro lungo test l'applicazione si è infine dimostrata solida, poco esosa in termini di consumo di batteria, pulita e priva di criticità, segno che ormai l'uscita dovrebbe essere molto vicina.

    Quanto attendi: Teamfight Tactics

    Hype
    Hype totali: 13
    71%
    nd