The Artful Escape of Francis Vendetti Provato

"The Artful Escape of Francis Vendetti è un gioco che parla di grandi aspirazioni, famosi cantanti, ombre persistenti, divinità spaziali, allucinogeni, individualità, negozi di rettili e folle immaginazione. È un gioco d'azione e avventura basato sulla narrativa, sull'esplorazione e su battaglie musicali a colpi di luci laser".

Un concept che pare quasi composto a caso, pescando qua è là parole e immagini apparentemente svincolate, schegge di un flusso mentale allo stesso tempo confuso e coerente. Eppure la visione alla base di The Artful Escape of Francis Vendetti è solidissima, figlia dell'esperienza personale del lead designer del team australiano di Beethoven & Dinosaur, Jhonny Galvatron. Nella sua opera prima, Galvatron ha riversato sensazioni e ricordi tratti dalla propria adolescenza, quella di un giovane musicista alla ricerca della propria identità artistica. La storia di Francis, il protagonista di The Artful Escape, è in parte la trasposizione ludica delle passate vicissitudini interiori del suo creatore, inserite in un contesto psichedelico e coloratissimo.

The Artful Escape è la storia di Francis, un giovane musicista alle prese con un'avventura interdimensionale che lo porterà a dare forma alla sua personale "stage persona", un po' come a suo tempo fece il leggendario David Bowie con Ziggy Stardust, e con tanti altri personaggi memorabili.
Il protagonista del gioco si sta preparando per la sua prima, grande esibizione, ma fatica a fare i conti con le aspettative di amici e concittadini, che vedono in lui l'erede dello spirito artistico del nonno, un leggendario musicista Folk. Per sfuggire ad ogni imposizione e arrivare a scoprire la sua vera identità artistica, Francis decide quindi di intraprendere un viaggio tra le pieghe dello spazio e del tempo, aiutato dall'amica Violetta e dal misterioso Lightman, genio musicale e proprietario del "Lightman's Telescope and Reptile Emporium".
Una premessa narrativa tanto bizzarra quanto intrigante, che da il la a un'esperienza che sfida i canoni classici della produzione videoludica e propone un melange di generi atipico, indefinibile.
The Artful Escape of Francis Vendetti è in parte un action game a scorrimento laterale, in parte un avventura grafica con svolte decisionali in grado di influire sull'evoluzione del protagonista, e in parte una sorta di trasposizione videoludica del classico "Simon Says".
Tutti elementi che vanno a comporre un contesto esteticamente potentissimo, fuori di testa, le cui meraviglie sono sottolineate in ogni momento da una colonna sonora incredibile. Nei dieci minuti passati in compagnia del gioco durante il briefing event di Microsoft, ci siamo ritrovati a saltare su piattafome strappate all'etere da un accordo di chitarra, ad affrontare ragni giganti a colpi di rock e musica elettronica (con le meccaniche "Simon Says" di cui sopra), e a scivolare lungo le piste innevate di un mondo alieno, mentre sullo sfondo si stagliava una danza planetaria fortemente suggestiva. Passaggi cadenzati dalle sporadiche apparizioni dello "spirito elettrico" di Violetta, foriera di interrogativi le cui risposte aiuteranno Francis a definire il suo personaggio da palco e, per estensione, la sua identità di musicista.

Come avrete intuito è difficilissimo spiegare a parole la natura di un gioco che, sin dal primo istante, punta tutto sulle emozioni suscitate da una colonna sonora magnificamente dinamica ed evocativa, compagna perfetta di un'estetica che incanta l'occhio con panorami e geometrie lisergiche. Quello che possiamo dirvi, però, è che The Artful Escape è uno degli indie più interessanti che abbiamo avuto l'occasione di provare durante questo E3 2017, una produzione che non possiamo che consigliarvi di tenere sott'occhio.