The Matrix Awakens: la tech demo in Unreal Engine 5 è strepitosa

The Matrix Awakens è una tech demo per PS5 e Xbox Series X che mostra le potenzialità dell'Unreal Engine 5 su console. Un vero gioiello.

The Matrix Awakens: l'open world in Unreal Engine 5
Speciale: Multi
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  • PS5
  • Xbox Series X
  • Per tutta la prima decade di dicembre 2021 ha tenuto banco un insistente rumor secondo cui un gioco o comunque un app a tema Matrix e sviluppata in Unreal Engine 5 fosse in dirittura di arrivo su PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Con l'imminente avvento di Matrix Resurrections, quarta pellicola del franchise cinematografico che ricordiamo esordirà nelle sale americane a ridosso del Natale, l'eventualità che la serie potesse aver ispirato un nuovo tie-in non era poi così assurda, ma come si è scoperto durante i The Game Awards il misterioso progetto denominato The Matrix Awakens è in realtà un'esperienza interattiva finalizzata a mostrare il potenziale del più recente motore grafico di Epic Games.

    Se la Tech Demo pubblicata nel mese di maggio 2020 aveva già fatto cadere più di qualche mascella (qui trovate un nostro speciale sulla Tech Demo dell'Unreal Engine 5), "The Matrix Awakens: An Unreal Engine 5 Experience" ci ha infine offerto la possibilità di sperimentare direttamente nei nostri salotti il sorprendente fotorealismo sfiorato dal motore grafico.

    Welcome to the Matrix

    Scritta e diretta da Lana Wachowski (già director di Matrix Resurrections), The Matrix Awakens si apre con la sequenza completa da cui è stata tratta la clip diffusa in rete nei giorni scorsi e in cui il celebre protagonista della saga domandava "come facciamo a sapere cosa è reale?", ossia quella precisa scena che aveva lasciato a bocca aperta i fan per la somiglianza tra la star e la sua dettagliata e incredibilmente realistica controparte digitale.

    Utilizzata come introduzione, la suddetta rivela che Reeves, la collega Carrie-Anne Moss (interprete di Trinity) e la troupe del primo Matrix, al tempo, si erano già domandati dove l'era digitale avrebbe condotto il mondo del cinema e la narrativa, nonché il significato che la realtà avrebbe assunto davanti alla possibilità di costruire dei mondi digitali pressoché identici al nostro. Per conoscere la risposta a questo particolare quesito dovremo attendere ancora qualche anno, ma nel frattempo l'esperienza interattiva presentata sul palco di Geoff Keighley sta trascinando i giocatori in una realtà sbalorditiva e caratterizzata da una grafica al limite del fotorealismo. Sviluppato da Epic Games, The Coalition, SideFX, Evil Eye Pictures, WetaFX e altri soggetti dell'industria dell'intrattenimento digitale, The Matrix Awakens propone innanzitutto una sequenza d'azione in cui il giocatore è chiamato a impersonare una donna e a tenere a bada gli agenti nel corso di uno spettacolare inseguimento automobilistico.

    Con Trinity alla guida della vettura, l'utente ha infatti il colpito di sparare alle gomme delle auto alle calcagna e farle esplodere, eliminando eventuali agenti intenti a saltare da un tettuccio all'altro o addirittura abbattendo un elicottero con una mitragliatrice. Alternando continuamente cutscene e sequenze interattive, la movimentata sparatoria non è perfetta, tant'è che il frame rate tentenna su tutte le piattaforme (con cali fino a 20 fps), ma allo stesso tempo è impossibile negare che questa sia anni luce avanti rispetto a qualsiasi altra cosa vista fino a questo momento su console.

    Forte di un gameplay dal fortissimo impatto visivo e di una componente cinematografica senza precedenti, la parte iniziale di The Matrix Awakens vede insomma assottigliarsi il confine tra reale e digitale, arrivando a scomparire quasi del tutto durante i passaggi più frenetici dell'esperienza.

    Non solo la fedeltà con le scene d'azione proposte dalla trilogia originale non ha eguali, ma la vasta città ricreata da Epic Games trabocca di dettagli: anche durante le situazioni più concitate ci è infatti capitato di distogliere lo sguardo dagli inseguitori per osservare le finestre degli edifici superati o prestare attenzione all'impressionante numero di veicoli che affollano costantemente lo schermo. Un risultato, questo, che al termine della rocambolesca sparatoria ci ha subito spinti a fantasticare su come sarebbe un ipotetico Watch Dogs (o anche un moderno episodio di Grand Theft Auto) sviluppato con un comparto tecnico tanto ambizioso e avanzato.

    Mentre ancora sognavamo le meraviglie che l'Unreal Engine 5 consentirà di realizzare nei prossimi anni, la demo ci ha poi riportati coi piedi per terra per esplorare con tutta calma un'area urbana spaventosamente ampia. Stando ai dati divulgati da Epic, la città che fa da sfondo a The Matrix Awakens è larga 4.138 km e lunga 4.968 km, per una superficie complessiva di 15,79 km2 e un perimetro di 14.519 km.

    Mantenendo le impostazioni di default, che appunto consentono tra le altre cose di ridurre o aumentare il numero dei passanti e delle vetture, questo centro urbano digitale squisitamente realistico nasconde al suo interno la bellezza di 38.146 automobili guidabili e 45.073 parcheggiate, cui vanno sommati i 35.000 pedoni modellati attraverso la futuristica tecnologia MetaHuman (ecco il nostro approfondimento su MetaHumans per saperne di più) e i circa 7.000 edifici.

    Numeri sbalorditivi che si traducono in miliardi di poligoni affidati a Nanite, una risorsa che appunto permette agli sviluppatori di impiegare e importare asset di qualità cinematografica direttamente nel motore grafico senza doversi minimamente preoccupare della conta poligonale o del livello di dettaglio in ingresso. A tutto questo si aggiunge Lumen, una tecnologia di nuova generazione che gestisce i riflessi e l'illuminazione globale anche senza ricorrere al Ray Tracing.

    Se di giorno la città è illuminata soltanto dal sole, che riesce a svolgere il proprio dovere senza la necessità di ulteriori fonti di luce, è nella modalità notturna che questa mostra tutta la propria bellezza, ossia quando le sue strade vengono illuminate dai loro 27.848 lampioni e dai milioni di bagliori emessi dalle finestre degli edifici.

    Il risultato è un'immensa zona sandbox da vivere ed esplorare, sia a piedi che a bordo di auto, senza dimenticare la modalità drone, che seppur coi limiti imposti da una tech demo ci mostra in maniera chiara e precisa come potrebbe essere il videogioco del domani. The Matrix Awakens: An Unreal Engine 5 Experience ci ha quindi concesso il privilegio di assaggiare anzitempo un futuro che, usando l'ormai iconica battuta dello stesso Keanu Reeves, si preannuncia davvero breathtaking.

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