Thymesia la nuova demo: un action rpg pestilenziale ispirato a Bloodborne

Abbiamo provato la demo di Thymesia, l'interessante Action RPG ispirato a Bloodborne in arrivo su PC, PS5 e Xbox Series X|S.

Thymesia
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Disponibile per
  • Pc
  • PS5
  • Xbox Series X
  • In mezzo al fiume di soulslike di cui vi abbiamo parlato nel corso degli ultimi mesi ce n'è uno che non solo si è mostrato al pubblico con costanza ma che ha addirittura permesso ai giocatori di testarne le potenzialità grazie a una demo gratuita. Ci riferiamo ovviamente a Thymesia, il titolo definito soulsborne dallo stesso team di sviluppo per via delle numerose somiglianze con uno dei più apprezzati lavori di FromSoftware: Bloodborne.

    Trattandosi di uno degli esponenti del genere più attesi del panorama indipendente, non ci siamo lasciati scappare l'occasione di mettere le mani su questa versione dimostrativa, che resterà sugli scaffali digitali di Steam solo per qualche giorno e metterà alla prova gli utenti con una manciata di scontri davvero complessi.

    Un combat system pestilenziale

    La storia che fa da sfondo a Thymesia non è delle più intricate: nel regno di Ermes, in cui abitanti padroneggiano l'alchimia, si abbatte una catastrofica epidemia che semina morte e pestilenza in ogni luogo. Il protagonista, Corvus, dal costume che ricorda quello di un medico della peste, sembra avere un ruolo chiave negli avvenimenti legati al contagio ma per qualche misteriosa ragione ha perso la memoria e il pieno controllo di tutte le sue abilità. Il nostro

    compito sarà quello di farci strada tra le macerie di Ermes per recuperare le forze e far luce sul passato del protagonista, eliminando al contempo le mostruosità che si aggirano per il mondo di gioco. Questo è tutto ciò che siamo riusciti a carpire sulla trama, incrociando i pochi elementi presenti nella demo e le informazioni diffuse negli ultimi mesi da OverBorder Studio. Come in molti di questi prodotti, il comparto narrativo è solo un pretesto per farci affrontare orde di nemici grazie a un combat system che è il vero fulcro dell'esperienza.

    Osservando con attenzione i filmati di gameplay pubblicati nel corso del tempo, pensavamo che il gioco fosse davvero simile a Bloodborne ma adesso ci siamo ricreduti. Thymesia sembra infatti un diabolico incrocio tra il titolo ambientato a Yharnam e Sekiro

    Shadows Die Twice. L'uso del termine "diabolico" non è affatto casuale poiché, in parte per il volere degli sviluppatori e in parte per alcuni difetti da limare, il titolo pubblicato da Team17 si è rivelato incredibilmente complesso. Il nostro protagonista deve riuscire a sconfiggere i suoi avversari tramite l'alternanza di agili attacchi con la sciabola e veloci schivate che, proprio come i fendenti, non devono sottostare al fattore stamina ma richiedono un breve tempo di recupero prima di poter essere eseguite di nuovo. Se fin qui sembra di essere proprio di fronte a Bloodborne, basta osservare l'indicatore della salute del nemico per comprendere quanto le cose procedano in una direzione diversa. Gli HP degli sgherri tendono infatti a rigenerarsi e la quasi totalità degli attacchi inflitti da Corvus non è che una ferita che si rimargina nel tempo: potete quindi immaginare come restare troppo sulla difensiva sia deleterio, poiché rischia di estendere a dismisura perfino lo scontro più banale.

    Chiaramente non si può nemmeno ridurre tutto ad attaccare gli opponenti a testa bassa, poiché il nostro Corvus non è così resistente ai danni e rischierebbe di cadere in poco tempo. A tal proposito, il protagonista impugna nella mano sinistra un coltellaccio che può usare per i parry, simili a quelli visti in Sekiro ma con un'importante differenza: la spietata rigidità delle finestre di parata. Oltre a non esporre l'avversario all'equivalente di un colpo viscerale, il parry richiede una precisione estrema, a tratti eccessiva, e purtroppo le movenze dei nemici non rendono facile capire in quale preciso istante bloccarne gli attacchi.

    In Thymesia esiste anche un secondo sistema di parate e contrattacchi, che riguarda i soli colpi potenti. Questi possono essere fermati esclusivamente dalle piume, assimilabili a dei coltelli da lancio che - se lanciati con estrema precisione - respingono il nemico prima che possa terminare l'animazione. Il blocco degli attacchi coi pugnali però ha ampi margini di miglioramento, perché la finestra di tempo in cui è possibile eseguire la tecnica deve assolutamente essere rivista.

    Un Artiglio per controllarli tutti

    Ad affiancare l'attacco semplice, che talvolta risulta difficile da concatenare ad altri fendenti per creare una combo, troviamo forse l'idea più interessante alla base del combat system di Thymesia, ovvero l'Artiglio. Si tratta di un colpo che, se caricato, può infliggere un discreto quantitativo di danni al nemico e inoltre permette a Corvus di sottrargli un'Arma Pestilenziale. Parliamo di un'abilità utilizzabile per pochi istanti, ispirata al moveset dell'avversario da cui si ottiene e da utilizzare per "restituirgli il favore" ed eliminarlo.

    Quella dell'artiglio è un'idea che abbiamo apprezzato moltissimo, sebbene il metodo con il quale gli sviluppatori abbiano deciso di implementarla ci abbia fatto storcere il naso. Allo stato attuale infatti è molto difficile riuscire a sottrarre l'arma a un nemico e restare illesi, soprattutto contro i boss, perché l'esecuzione della tecnica può essere completata solo con un perfetto calcolo dei tempi. Per quanto concerne le Armi Pestilenziali, quando Corvus le evoca si espone a un rischioso scambio di colpi con le mostruosità di Ermes, il che rende quest'abilità quasi uno svantaggio e non un asso nella manica in più, almeno per il momento.

    Il combat system di Thymesia ha un potenziale enorme che però rischia di frustrare il giocatore per via della sua richiesta di perfezione in ogni frangente. A rendere ancor più difficili alcune fasi è anche un sistema di schivata complesso da gestire nel corso dei frenetici scontri all'arma bianca del gioco.

    Non possiamo escludere che parte della difficoltà della demo sia dovuta alla totale assenza di un sistema di potenziamento, visto che la valuta in-game preposta all'acquisto di upgrade presso i falò è al momento bloccata. In ogni caso è palese che l'intenzione degli sviluppatori sia quella di proporre un gioco caratterizzato da un elevato livello di sfida e a dimostrarlo non è solo il mid-boss armato di lancia in una piccola area opzionale ma anche il modo in cui si conclude il divertente scontro con l'enorme cavaliere Varg.

    Piccoli problemi tecnici

    Per quello che riguarda la componente grafica, Thymesia propone un livello di dettaglio non esaltante, sia nella modellazione dei personaggi che nella costruzione degli ambienti, che anzi risultano essere piuttosto spogli. Tolto il design del protagonista, anche dal punto di vista artistico il gioco non riesce a fare centro,

    con scenari e nemici che suscitano una sensazione di déjà vu. La produzione inoltre è afflitta da qualche piccolo problema di telecamera quando ci si trova in spazi angusti, così come da incertezze dell'intelligenza artificiale, che in alcuni casi va in tilt quando il nemico esce anche solo di un pixel dalla sua area di aggro.

    Insomma, questo primo e breve contatto con Thymesia ci ha divertito molto, sebbene abbia messo alla luce alcune criticità del combat system che andrebbero ritoccate. L'obiettivo dovrebbe essere quello di proporre un livello di sfida sostenuto ma non al punto tale da far cadere i giocatori nel baratro della frustrazione. Se OverBorder Studio avrà saputo fare tesoro dei feedback della community lo scopriremo solo il prossimo 9 agosto 2022, quando la sua fatica arriverà su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

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