Total War Warhammer 3: il caos infernale si scatena su PC

Si sta avvicinando l'atto conclusivo della trilogia nata dalla collaborazione tra Creative Assembly e Games Workshop. Noi l'abbiamo provato!

Total War Warhammer 3: il caos infernale si scatena su PC
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  • Il terzo e ultimo capitolo della trilogia dedicata a Warhammer sta finalmente per debuttare, per la gioia non solo di tutti gli appassionati del prodotto Games Workshop e del lavoro di Creative Assembly, ma anche dei possessori del Pass di Microsoft. Oltre a esser presente su Steam ed Epic Store, Total War Warhammer 3 arriverà su Game Pass al lancio. Noi siamo stati invitati a testare in anteprima il titolo e alcune delle peculiarità che potrete gustarvi tra poche settimane. Vi raccontiamo com'è andata la nostra incursione nel Regno del Caos!

    Le Fazioni

    L'assaggio a nostra disposizione ci ha permesso di testare solamente due delle otto fazioni che saranno presenti nel prodotto finale: il Caos e il misterioso Impero Catai, lontano bastione a difesa contro le orde demoniache.

    Come già sappiamo, le nuove regioni della mappa (la quale avrà dimensioni doppie rispetto al precedente capitolo) si estenderanno dai limiti orientali del cosiddetto "Old World", abbracciando le lande aride soggiogate al potere corrotto del Caos, in cui si trova Ursun il dio del pantheon Kislev, ridotto in catene dal potere crescente dell'orda demoniaca. Proprio attorno alla divinità morente, si innesta l'intera campagna di Warhammer 3. L'agonia del dio, espressa attraverso ruggiti strazianti, provocherà infatti periodicamente la comparsa di diverse fratture in punti casuali del mondo. Queste, a seconda della fazione in gioco, dovranno essere chiuse per impedire il dilagare della piaga del Caos o, al contrario, sfruttate per spostare proprio l'orda demoniaca tra le dimensioni. Quest'ultima non è altro che un coacervo di fazioni giocabili - ben quattro: Nurgle, Slaanesh, Tzeench e Khorne, guidate da altrettanti Lord e devote ai rispettivi dei - che dovranno essere riunite sotto un unico vessillo per far sì che la conquista delle floride terre dell'Ovest possa essere coronata da successo. Questo sarà proprio uno degli obiettivi della fazione del Caos, guidata dal Daemon Prince U'Zhul, che dovrà basare l'intera campagna sul "favore" delle divinità.

    La Gloria Demoniaca

    Staccandosi in parte dalle meccaniche tradizionali che caratterizzeranno le altre fazioni, il Caos fonderà la sua forza e il suo potere su una risorsa molto particolare ed estremamente preziosa: la Gloria Demoniaca. Questa si suddivide tra le cinque divinità del pantheon del Caos e si otterrà portando a termine molteplici obiettivi come incarichi, vittorie sul campo di battaglia, uccisione dei generali nemici e occupazione degli insediamenti strappati agli avversari.

    In questo caso, mentre con le altre fazioni si deve decidere se procedere con una occupazione, un saccheggio o la cancellazione della città, con il Caos è necessario scegliere a quale delle cinque divinità tributare la conquista appena raggiunta. Decisione da prendere tutt'altro che alla leggera, perché ogni dio (a seconda del grado di devozione accumulato) ricompenserà il Principe del Caos non solo con doni e artefatti sempre più potenti ma anche con accoliti devoti - appartenenti allo specifico culto - da reclutare e inserire tra le fila dell'orda.

    Per la prima volta nella storia del franchise, insomma, il giocatore avrà la piena libertà di personalizzare senza limiti la composizione del proprio esercito con milioni (il team di sviluppo ne promette addirittura cinquecento milioni) di combinazioni possibili, senza dimenticare la capacità di modificare l'aspetto e i poteri del leader.

    La varietà di opzioni è davvero sconfinata e la scelta sul migliore percorso da intraprendere spetta solamente al giocatore, il quale potrà dunque trovare un proprio stile di gioco distintivo. L'utente avrà la facoltà di concentrarsi sulla devozione a un unico dio, oppure dividere la propria attenzione per guadagnare il favore di più divinità cercando di ricevere i migliori doni possibili da ognuna di esse. In tal senso, ogni singola parte del leader può essere personalizzata con molteplici pezzi di "equipaggiamento", come se fosse il personaggio di un gioco di ruolo.

    La strada del Catai

    Il secondo assaggio della mastodontica campagna single player ci è stato offerto invece dall'altra fazione a nostra disposizione, l'Impero Catai. Nel lontano Est del Vecchio Mondo si staglia questo sconfinato regno, con le sue città di giada e pagode ricoperte d'oro e seta. Il glorioso e antico regno dell'Est può contare su un imponente esercito formato da truppe addestrate e disciplinate, sorrette dalla fede nell'Armonia Celeste.

    Per la nostra prova in compagnia con questa fazione ci è stata affidata la provincia del Nord dell'Impero, governata dalla Principessa combattente Miao Zing, leader della guarnigione porta a guardia del Grande Bastione: una sorta di Grande Muraglia che separa le floride terre dell'impero dai territori corrotti dall'empietà del Caos. All'inizio della campagna del Catai, la possente difesa è in realtà già stata violata dalle forze demoniache. Il compito di Miao Zing e i suoi seguaci sarà quello di impedire il dilagare della piaga ricostruendo le roccaforti, evitando al contempo di collassare a causa delle enormi pressioni delle province interne.

    A supporto della missione disperata ci sarà uno strumento magico, chiamato Compasso Wu Xing, in grado di canalizzare i Venti della Magia per portare prosperità al Catai. L'ago della bussola può essere puntato in quattro diverse direzioni le quali daranno diversi benefici: dall'aumento della crescita e del controllo interni alla diminuzione della minaccia del Caos.

    L'Impero Catai è anche una potenza fondata sul commercio, uno dei pilastri della sua prosperità e ricchezza. Questa particolare meccanica di gioco ci consente di servirci di carovane di mercanti da spedire per tutto l'impero lungo la Strada d'Avorio, allo scopo di racimolare denaro con cui sovvenzionare gli sforzi bellici e la crescita dei nostri insediamenti. Ovviamente nulla sarà così semplice e immediato come l'abbiamo descritto.

    Per raggiungere la destinazione sane e salve, le carovane dovranno superare diversi ostacoli: predoni, condizioni climatiche estreme, ostilità dei territori attraversati e via discorrendo. Ciò significa che il prezioso carico - e quindi l'investimento - potrebbe andare perso e metterci in seria difficoltà sotto il profilo economico. Un gioco d'azzardo, insomma, che si farà tanto più pericoloso (ma anche lucrativo in caso di successo) quanto più lontano invieremo la spedizione commerciale. L'Impero di Giada, infine, si regge sulla delicata Armonia tra Ying e Yang, forze contrapposte in grado di donare grandi bonus ma anche di generare effetti negativi in caso di sbilanciamento. Ogni unità, ogni edificio e ogni singola azione del giocatore contribuirà a spostare l'equilibrio da una parte o dall'altra. L'Armonia di Ying e lo Yang sarà importante anche sul campo di battaglia: ciascuna unità ne sarà infatti influenzata singolarmente, e potrà avere un impatto sui reparti a fianco. Per fare un esempio, se degli archibugieri Ying saranno dispiegati in prossimità di truppe Yang, la combinazione fornirà importanti buff a tutti e due i reparti. I leader, infine potranno potenziare tale effetto con le loro abilità fondate proprio sull'Armonia.

    Qualche altra novità: diplomazia e insediamenti

    La build a nostra disposizione non ci ha permesso di testare le altre modalità di gioco che vedremo nel prodotto finale, come le Survival Battle (di cui vi parlammo nella nostra precedente prova di Total War Warhammer 3), la modalità Domination (schermaglia in stile Arena in cui si guadagnano punti conquistando obiettivi e sconfiggendo i reparti avversari), le Storm of Magic Battle (grandi scontri caratterizzati da un imponente ricorso a risorse magiche potenziate e illimitate) e le Minor Settlements Battle (ovvero piccoli "assedi" con una fazione in difesa e una in attacco).

    Ciononostante abbiamo comunque potuto apprezzare diverse migliorie dedicate a precise meccaniche di gioco, come l'elemento diplomatico e la possibilità di fondare degli insediamenti all'interno dei territori alleati.

    Per quanto concerne i rapporti diplomatici tra le fazioni, abbiamo gradito l'ampliamento del ventaglio di opzioni a disposizione, oltre a una maggiore reattività e coerenza delle controparti alle nostre proposte o reazioni. Riguardo invece alla seconda novità, in Warhammer 3 sarà possibile fondare avamposti in territori amici: luoghi sicuri in cui riparare l'esercito tra una manovra e l'altra, racimolare risorse e reclutare nuove truppe appartenenti alla fazione dell'alleato.

    Total War: Warhammer 3 Il capitolo conclusivo della trilogia dedicata al Vecchio Mondo di Warhammer, nata dalla collaborazione tra Creative Assembly e Games Workshop, sta finalmente per debuttare. Nel corso della nostra prova abbiamo avuto modo di testare - e apprezzare - solamente due delle otto fazioni che saranno le grandi protagoniste della terza declinazione della serie: i demoni del Caos e il grande Impero Catai. Nonostante le limitazioni imposte dalla build a nostra disposizione, ci siamo trovati di fronte a un titolo che promette di essere semplicemente mastodontico, nonché la degna conclusione di uno dei migliori franchise dedicati all’universo fantasy di Warhammer.

    CONFIGURAZIONE PC DI PROVA

    • CPU: Intel Core i7-10750H
    • RAM: 16 GB
    • GPU: NVIDIA GeForce GTX 1660Ti

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