Unravel Provato: il gomitolo di lana conquista a prima sguardo

Unravel colpisce e conquista al primo sguardo: è un gioco leggero e tenue come un gomitolo di lana. Caldo e nostalgico come i ricordi. Rasserenante e fresco come la natura, osservata con gli occhi dolci di un esserino alto quanto una mela.

Unravel Provato: il gomitolo di lana conquista a prima sguardo
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Allo stand Electronic Arts, lì sulla destra, c'è una rampa di scale. Tutto intorno una gran confusione: gente che fa la coda per vedere e toccare con mano Mirror's Edge Catalyst; chi cammina a passo veloce verso l'area dedicata a Star Wars Battlefront. Quella rampa di scale è quasi vuota, se ne sta in disparte; si scorgono quattro o cinque persone che attendono, sulla sommità. Unravel è un pesce fuor d'acqua allo stand EA, l'indie che non ti aspetti, un altro gioco fatto di lana. Il suo protagonista è Yarnie, piccolo esserino antropomorfo di colore rosso. Nato da un gomitolo di lana rotolato giù da una scala, ma non quella dello stand EA.

    I RICORDI DI UNA VITA

    Gli sviluppatori di Coldwood Interactive, al lavoro su Unravel, descrivono la loro filosofia. I videogiochi possono essere molto più che semplice intrattenimento, l'importante è che si lascino giocare, che evitino le derive "cinematografiche" di molti titoli odierni. Una dichiarazione "politica" prima di tornare a Yarnie e alla sua storia. C'è un'anziana signora, il suo volto tradisce i segni del tempo. Sembra ormai sola, non le restano che i ricordi. Quel quadro è leggermente storto, meglio sistemarlo. Mentre sale le scale afferra un cesto, ma non si accorge che un gomitolo le sfugge e rotola giù dalle scale. È un gomitolo rosso, un gomitolo che prende la porta di casa e diventa Yarnie, piccolo essere antropomorfo pronto a iniziare il suo viaggio fatto di libertà e ricordi.
    Unravel è un titolo indie, un platform-puzzle dal sapore intimista. Quel gomitolo antropomorfo, che si sbroglia man mano che avanza, è l'oggetto animato che connette la donna alla sua famiglia, ai ricordi di una vita. L'anzianità è un tema spesso bistrattato in ambito videoludico - fatta eccezione per The Graveyard dei Tale of Tales - ma in Unravel aspira a essere premessa narrativa: l'anzianità vista come summa di ricordi e di esperienze. Dalla demo presentata all'E3 2015 non si può capire in che modo si svilupperà il tema portante, ma sin d'ora si può affermare che il titolo ha fascino e sensibilità da vendere. Di sicuro, però, la demo ci offre un primo spaccato del gameplay.

    QUEL FILO CHE TI LEGA

    Yarnie è un gomitolo che si è appena fatto ometto, ma è pur sempre un gomitolo. Mentre cammina, il filo si sbroglia e lui diventa sempre più magro. Ma il filo rimane alle spalle, come i ricordi di una vita, e Yarnie può tornare in qualsiasi momento su propri passi seguendo quel filo rosso. C'è un momento in cui il filo è ormai terminato, Yarnie non può procedere oltre. Ma basta trovare un nuovo gomitolo rosso e continuare il cammino. Per creare le ambientazioni gli sviluppatori si sono ispirati ai paesaggi incontaminati della Scandinavia: è la natura a dominare. Il fotorealismo morbido dello scenario si accosta teneramente alla piccola creatura antropomorfa. Che cammina, lancia il filo sui rami a mo' di liana, e poi dondola per raggiungere quella sporgenza. Si cala dall'alto, facendo attenzione. Yarnie può ingegnarsi, all'occorrenza, e legare il filo all'estremità di due rami per creare una piattaforma elastica che lo spingerà ancora più su. Col filo può creare rampe, basta il nodo giusto, e poi trasportare delle mele in quello stagno, per creare una piattaforma di fortuna, ché lana e acqua non vanno esattamente d'accordo. La progressione è quindi costellata di puzzle ambientali e d elementi naturali o artificiali. Alcuni oggetti o certe location attivano delle immagini sullo sfondo, sono forse i ricordi dell'anziana signora? Abbiamo dovuto abbandonare la demo dopo circa quindici minuti, purtroppo. Chissà come evolverà il gameplay. L'atmosfera sognante e delicata, accompagnata da una colonna sonora rilassante, ci aveva immediatamente conquistato.

    Unravel Unravel colpisce e conquista. È un gioco leggero e tenue come un gomitolo di lana. Caldo e nostalgico come i ricordi. Rasserenante e fresco come la natura, osservata però con gli occhi dolci di un esserino alto quanto una mela. L'avventura del piccolo Yarnie, tra platform e puzzle ambientali, ci parla di un modo alternativo di intendere i videogiochi, di legami affettivi importanti, di quel filo immaginario che lega le persone. Unravel ha ancora tutto da dimostrare, ovviamente, ma l'impressione che ci siamo fatti all'E3 2015 è di un titolo davvero promettente, una piccola opera indie che non vediamo l'ora di rigiocare. Per comprenderla meglio, andare ancor più in profondità.

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