Watch Dogs Legion Multiplayer: hacking in compagnia

Uno sguardo alle modalità multiplayer cooperative e competitive di Watch Dogs Legion: si torna a fare danni nella capitale britannica.

Watch Dogs Legion Multiplayer 4K
Anteprima: PlayStation 5
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Stadia
  • Xbox Series X
  • Anno nuovo, vita nuova in quel di Londra: dopo l'Upgrade 3.0 di Watch Dogs Legion, la componente multiplayer del titolo si prepara al suo esordio ufficiale, previsto per il 9 marzo. Una serie di contenuti inizialmente previsti per la fine del 2020, rinviati poi dal publisher proprio all'inizio del 2021 per sistemare al meglio la componente single player e le performance di un titolo open-world interessante e non banale (qui trovate la nostra recensione di Watch Dogs Legion).

    Da notare che, come dichiarato dagli sviluppatori, l'inclusione delle modalità multigiocatore online è da intendersi come un punto di partenza piuttosto che come un punto di arrivo: la prima tappa di un percorso post-lancio che condurrà gli appassionati del franchise metropolitano verso "nuove emozionanti modalità di gioco, contenuti inediti e alcune sorprese". Scopriremo nel corso dei prossimi mesi cosa avrà in serbo per noi il colosso transalpino, ma nell'attesa è giunta l'ora di tuffarci a capofitto nel comparto di attività in Rete dell'ultimo Watch Dogs.

    London calling, again

    Una volta selezionata la voce Online dal menu principale di Watch Dogs: Legion, verremo catapultati in una versione condivisa della distopia londinese al centro del titolo, in compagnia di un terzetto di amici o di altrettanti giocatori assegnati dal sistema di matchmaking. Per quanto riguarda la prima opzione, senza dubbio la più indicata per le caratteristiche dell'esperienza, potremo comporre un gruppo con estrema facilità utilizzando il menu "Social" dell'interfaccia. Una volta all'interno del mondo di gioco, non noteremo differenze sostanziali rispetto a quanto visto nella campagna in singolo, almeno per quanto riguarda la struttura dell'open world.

    Prima di prendere di petto una delle attività offerte dal comparto multiplayer di Legion, dovremo completare una breve missione di iniziazione che ci chiederà di assoldare un nuovo membro per il DedSec, scandagliando il variopinto "melting pot" sociale della capitale britannica alla ricerca di una recluta abile e volenterosa.

    Il compito in questione ci mostrerà subito una delle principali differenze tra il gioco online e l'esperienza in solitaria: per ingaggiare un nuovo hacker non dovremo infatti affrontare alcun incarico, né tenere in considerazione le sue opinioni sul DedSec, ma semplicemente pagare un costo in Punti Influenza che varierà a seconda delle sue capacità. Si tratta di una semplificazione coerente con le caratteristiche e le finalità della modalità multigiocatore, pensata per rendere più immediato il reclutamento e facilitare la composizione del nostro "dream team" online.

    A questo proposito, non dovremo preoccuparci più di tanto di rimanere a corto di punti da spendere per l'arruolamento e l'acquisto di abilità condivise (una dinamica identica alla controparte offline): completando i diversi incarichi offerti dal

    comparto multiplayer di Watch Dogs Legion potremo scalare i ranghi di un sistema di progressione che, di livello in livello, ci ricompenserà con quantità piuttosto generose di Punti Influenza, assieme a un buon assortimento di skin per armi, droni e veicoli. Per quanto riguarda le dimensioni massime della nostro "inventario" di hacker, anche queste potranno essere ampliate utilizzando la medesima valuta. Una volta che avremo messo le mani su un alter ego sufficientemente abile e completato la missione introduttiva, potremo inaugurare ufficialmente la nostra carriera nel DedSec affrontando una delle attività multigiocatore presenti nel mondo di gioco. Queste si suddividono in due macro-categorie, con altrettante playlist accessibili direttamente dalla mappa di Londra: Co-op Mission e Tactical Op.

    Rivoluzione cooperativa

    Le Co-op Mission sono incarichi - da due a quattro giocatori - del tutto simili a quelli che scandiscono la progressione single player di Watch Dogs: Legion: in compagnia dei nostri colleghi della resistenza, saremo dunque chiamati ad affrontare missioni multifase che ci vedranno sabotare le operazioni delle varie fazioni ostili, indebolite ma ancora attive dopo l'epilogo della campagna. Durante la prima di queste imprese (al lancio dovrebbero essercene 5), chiamata The Red Blade, ci siamo dunque ritrovati a prendere d'assalto una delle strutture dell'Albion, per ostacolare un'iniziativa votata al ripristino delle risorse militari della compagnia.

    Sulla strada verso l'obiettivo, abbiamo violato i sistemi del complesso per infiltrarci all'interno del deposito principale, tentando di mettere in atto una strategia stealth corale. Un approccio silenzioso che ben presto ha lasciato il posto a un furioso conflitto a fuoco, contro un piccolo esercito di soldati armati fino alle orecchie, che non hanno esitato ad assottigliare a suon di piombo le file del nostro gruppo d'assalto. Come nella gran parte delle esperienze cooperative, nel caso uno dei nostri venisse abbattuto avremo un po' di tempo per rimetterlo in piedi, altrimenti questi sarà costretto a passare a un altro agente. Va da sé che l'eliminazione simultanea di tutti i giocatori costringerà il team a riavviare la missione, e dovremo fare attenzione anche a non restare a corto di operativi da schierare in campo.

    Dopo aver considerevolmente ridotto le forze avversarie, abbiamo quindi raggiunto i server della base, eliminato i dati dell'operazione e distrutto tutte le attrezzature di Albion, comprese quelle collocate su una chiatta nel mezzo del Tamigi. Le successive Co-op Mission proponevano una struttura simile a quella di The Red Blade, con qualche variazione legata alla natura degli obiettivi, alle caratteristiche dello scenario e, di conseguenza, alle possibili strategie di gruppo da utilizzare.

    Un aspetto, quest'ultimo, strettamente legato a quello che è il principale punto di forza del comparto online di Watch Dogs Legion: l'assetto cooperativo dell'esperienza spinge infatti a costruire sinergie di gruppo sfruttando le capacità di ciascun operatore, valorizzando quindi la diversificazione tra i vari agenti del DedSec.

    Avere a disposizione un gruppo con un buona varietà di "specializzazioni" vuol dire poter disporre di una gamma piuttosto ampia di strumenti per superare le sfide proposte, e quindi trarre il massimo da una formula che, come intuibile, da il meglio di sé utilizzando la chat vocale per coordinarsi con i compagni. Una risorsa strategica che diventa assolutamente fondamentale nelle Tactical-Op, imprese cooperative (da tre a quattro giocatori) caratterizzate un livello di difficoltà medio nettamente superiore rispetto alle precedenti Coop-Mission. Per riuscire a completare queste attività sarà infatti necessario agire in sincrono con i nostri colleghi rivoluzionari, spesso agendo in scenari diversi per raggiungere un medesimo obiettivo.

    La missione inclusa nella build testata, l'unica disponibile al lancio, ci chiedeva ad esempio di formare due diversi team per attaccare una coppia di installazioni ben difese: entrambi dovevano riuscire ad eliminare (o eludere) i nemici fino a farsi strada verso a un database centrale, per poi disattivarlo in simultanea con l'altra squadra e respingere il successivo attacco delle forze Albion. Sebbene le indicazioni presenti nell'interfaccia permettessero di farsi un'idea piuttosto chiara del tempismo necessario per completare i vari passaggi, la "qualità" della comunicazione tra i giocatori può influire in maniera molto consistente sul grado di sfida generale, e determinare quindi il successo o il fallimento di un'operazione.

    È per questo motivo che, sebbene tutte le modalità online di Watch Dogs Legion dispongano di un sistema di matchmaking, non possiamo che consigliarvi di affrontare le Tactical-Op in compagnia di un drappello di amici.

    In linea generale, a prescindere dalle peculiarità di ciascuna playlist, abbiamo gradito molto l'approccio adottato dal team di Ubisoft per modellare l'esperienza multiplayer di Legion, che ci ha regalato momenti di grande divertimento. Si tratta senza dubbio di una componente secondaria della produzione, ma il team sembra determinato a ampliare a ritmo costante la gamma delle attività disponibili, in modo da offrire al pubblico nuovi stimoli per tornare tra le strade di Londra, anche solo occasionalmente.

    Guerra fra droni

    Dopo aver aggiunto al nostro curriculum rivoluzionario un buon numero di imprese cooperative, abbiamo dedicato un po' di tempo a disassemblare droni nell'inedita playlist competitiva "Spiderbot Arena". Avete presente lo show Robot Wars? Ecco, non siamo poi così distanti. Avviando questa modalità ci troveremo coinvolti in intensi scontri tutti contro tutti, e dovremo quindi accumulare il maggior numero di eliminazioni entro i sei minuti di ciascun match.

    Il gameplay ricorda da vicino quello di uno shooter arcade d'altri tempi, con tanto di armi e power-up da recuperare in giro per le arene, tutte di piccole dimensioni e disseminate di elementi mobili (piattaforme e barriere da sollevare con l'hacking) utili per ostacolare gli avversari o guadagnare l'accesso a zone sopraelevate. Tanto semplice quanto immediata, la modalità "Spiderbot Arena" può rappresentare un eccellente interludio tra le attività più strutturate del comparto online: un passatempo sorprendentemente spassoso, specialmente se condiviso in compagnia di un gruppetto di amici.

    La gamma delle attività multigiocatore presenti in Legion comprende anche brevi missioni da affrontare in solitaria (gli Assignment), del tutto simili agli incarichi "procedurali" presenti nella campagna in singolo. Nulla di sensazionale, insomma,

    ma potreste comunque decidere di affrontarne qualcuna per accumulare un tesoretto di punti esperienza extra o fare un po' di "riscaldamento" in attesa di essere smistati dal matchmaking. L'open world del titolo ospita inoltre alcuni eventi globali che vi chiederanno di fare i conti con minacce particolarmente pericolose, come ad esempio un drone gigante intento a seminare il caos in giro per la città. Anche in questo caso parliamo più di uno svago occasionale che di un'aggiunta significativa per il bilancio ludico, sebbene il team potrebbe inserire in futuro eventi più articolati e stimolanti. Nel complesso, la nostra prova su strada con il multiplayer di Watch Dogs Legion ci ha convinti circa la bontà della direzione scelta dal team di Ubisoft. Come prevedibile, non parliamo di una componente destinata ad alterare in maniera netta gli equilibri qualitativi della produzione, ma di un'aggiunta pensata estenderne la durata con qualche piacevole diversione da vivere in buona compagnia.

    Watch Dogs Legion Le 5 ore passate in compagnia del comparto multigiocatore di Watch Dogs Legion, in arrivo il prossimo 9 marzo, ci hanno rassicurato circa il buon potenziale di questa nuova porzione dell'esperienza. Pur trattandosi di una componente chiaramente secondaria, il team di sviluppo sembra aver fatto un buon lavoro nell'accordare le caratteristiche di Legion a un contesto condiviso, mettendo a disposizione della platea diverse attività da affrontare in compagnia dei propri amici. Le sfide proposte da Co-op Mission e Tactical Op tendono a valorizzare la diversità tra i vari hacker, permettendo agli utenti di mettere in atto strategie corali piuttosto stimolanti, mentre gli scontri nella Spiderbot Arena non mancheranno di fornire al pubblico un piacevole passatempo competitivo. Insomma, fra un paio di settimane potreste ritrovarvi con una manciata di buone ragioni per tornare a visitare la Londra di Watch Dogs Legion.

    Che voto dai a: Watch Dogs Legion

    Media Voto Utenti
    Voti: 37
    7.1
    nd