World of Warcraft Dragonflight: esploriamo in volo le Isole dei Draghi

Abbiamo passato un po' di tempo nelle Isole dei Draghi, in compagnia della nuova razza e delle novità di World of Warcraft Dragonflight.

World of Warcraft Dragonflight: esploriamo in volo le Isole dei Draghi
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  • Come vi abbiamo anticipato nel corso dell'intervista allo storico Production Director di World of Warcraft, Blizzard ha permesso a un limitato numero limitato di utenti di testare con mano la nuova espansione del gioco in versione Alpha. Ci siamo quindi fiondati a testare il tutto in prima persona e adesso siamo finalmente pronti a parlarvene. Dopo Shadowlands, lo sappiamo, World of Warcraft ha bisogno di tornare a sorprendere e infatti Dragonflight promette di portare una ventata d'aria fresca non solo con la nuova razza, i Dracthyr Evoker, ma anche con il rinnovamento del talent tree e l'inedito sistema chiamato "dragonriding" (o Cavalcadraghi, nella traduzione italiana), che permetterà di controllare il volo delle cavalcature come mai prima d'ora.

    La personalizzazione, il primo passo del nostro viaggio

    I personaggi appartenenti alla nuova razza Dracthyr ci hanno accolto sin dall'editor con la loro ampia gamma di opzioni di personalizzazione. Non scherziamo se vi diciamo che potreste perdere delle ore solo nella fase di creazione del vostro nuovo alter ego.

    Potete infatti personalizzare la foggia sia del simulacro draconico che quella della forma umana, modificando ogni più piccolo dettaglio - dalle scaglie fino ai gioielli indossati - per adattarla pienamente al vostro gusto. Una volta esplorata a fondo questa inedita versione dell'editor (che ci auguriamo possa essere estesa anche agli altri tipi di personaggio), abbiamo finalmente saggiato con mano la nuova razza e le sue peculiarità, dando inizio alla scoperta delle Isole dei Draghi in quel di Vastità Blu, la patria dei custodi del sapere arcano: i Draghi Blu. Questa regione si è presentata ai nostri occhi come una rigogliosa esplosione di colori, col verde delle foreste dominante e la vivacità di coloro che abitano le coste, i membri della tribù Tuskkar.

    Per la nostra seconda sortita - con un diverso personaggio ricreato ad hoc - siamo invece approdati sull'Isola Proibita, che costituisce la zona introduttiva della nuova razza. Dopo aver fatto da centro d'addestramento per l'antica armata Dracthyr, l'isola cadde in rovina e venne abbandonata per secoli. La ripresa delle attività in questo luogo si è verificata proprio all'alba di una sconosciuta minaccia che potrebbe rivelarsi in grado di compromettere in modo irreparabile l'equilibrio delle Isole dei Draghi.

    L'Evocatore Dracthyr è il primo esperimento volto alla creazione di una classe ibrida e infatti ci vuole un po' di tempo per abituarsi e prenderci la mano. In ogni caso, si presenta come un interessante miscuglio tra un caster e un DPS da mischia. Ciò significa che l'Evoker avrà massima efficacia esattamente sulla media distanza.

    Un concetto importante, che sarà necessario metabolizzare e tenere a mente, per non inciampare in scelte potenzialmente disastrose durante gli scontri. Impratichirsi con le nuove abilità, quindi, richiede un bel po' di tempo. Sotto questo punto di vista i Dracthyr sono una delle razze più dinamiche e imprevedibili e inoltre possiedono due talenti molto interessanti da sfruttare. Battito d'Ali è all'altezza del suo nome, perché vede il personaggio agitare le sue appendici draconiche per respingere i nemici, mentre la Spazzata di Coda consente l'esecuzione di un potente colpo che scaglia in aria gli avversari nel raggio di sei metri. Infine, sfruttando appieno le caratteristiche fisiche della razza, è possibile anche planare , così da rendere più morbide le discese.

    Migliorie e cambiamenti

    Abbiamo già parlato in altre occasioni dei miglioramenti all'HUD e al Talent Tree System. In ogni caso l'interfaccia è stata privata di diversi elementi superflui che creavano ingombro e confusione, col layout che è stato rivisto e razionalizzato per pulire la visuale dei giocatori. I Talent Tree di Dragonflight presentano alcune differenze significative rispetto alle precedenti versioni, a cominciare dalla presenza di due rami. L'albero di classe contiene un insieme di abilità di base disponibili per tutte le specifiche della classe prescelta e permetterà di scegliere alcune skill aggiuntive che attingono all'identità di altri rami per dare al personaggio uno stile di gioco ibrido.

    Il ramo dedicato alle specializzazioni invece si concentra sui bonus che aumentano il potere dell'eroe. Per il nostro Evoker, abbiamo avuto modo di approfondire la specializzazione "Devastation". Più robusti di un mago, di uno stregone o di un sacerdote ma molto più mobili e letali a distanza ravvicinata, gli Evocatori Devastation mescolano una grande mobilità a skill di crowd control.

    Il percorso "Devastation", peraltro, si suddivide in abilità fuoco e arcano ma, a seconda di come si spendono i punti guadagnati, sarà possibile mischiarle e combinarle, così da sbloccare alcuni dei talenti più potenti di entrambe le tipologie. Lo stesso vale per l'altro Talent Tree, che ha un ramo dedicato alle skill di healing (chiamato Conservazione). La specializzazione Devastation comunque ci è parsa estremamente interessante, perché in grado di donare nuova freschezza alle meccaniche di gameplay, permettendo ai giocatori di personalizzare la propria esperienza ludica in modi inediti. Tra l'altro, le commistioni tra differenti stili di combattimento e abilità ci hanno consentito di approntare delle soluzioni a dir poco spassose per il nostro personaggio.

    In Dragonflight molte magie avranno un tempo di attivazione progressivo (altrimenti conosciuto come "empowered spellcasting"). In sostanza, il loro raggio d'azione e i danni che andranno a infliggere saranno legati alla quantità di tempo che il giocatore deciderà di impiegare per attivarle. Insomma, potremmo tradurlo con "incantesimi potenziati", che se utilizzati sapientemente saranno in grado di centrare più bersagli in contemporanea o abbattere i nemici con una forza devastante. L'empowered spellcasting è, in pratica, il "casting time" della magia, che dalla prossima espansione avrà una grande importanza, visto che massimizzerà la libertà d'approccio agli scontri.

    Come è bello cavalcare il mio drago ancestrale

    Un'altra delle principali novità che verranno introdotte in Dragonflight - che speriamo di poter ritrovare anche in altri luoghi di Azeroth - sarà la possibilità di librarsi nei cieli delle Isole del Drago con una creatura interamente personalizzabile (in tutto saranno quattro, da aggiungere alla collezione superando determinate sfide).

    Al contrario delle altre cavalcature presenti nelle nostre "stalle" virtuali, questa meccanica sarà qualcosa di nuovo per World of Warcraft e consentirà al giocatore eseguire dei trick davvero impressionanti e davvero molto divertenti. Non parliamo infatti del semplice volo, o della canonica planata spettacolare: ci sarà da imparare a gestire la velocità, la resistenza del "destriero alato" e la sua capacità di eseguire nuove movenze, così da scovare segreti e reliquie per sbloccare talenti e opzioni di personalizzazione dedicate.

    World of Warcraft Dragonflight L’Alpha di Dragonflight si sta pian piano arricchendo di nuovi contenuti, facendosi via via più promettente. Il setting delle Isole dei Draghi, per quel che abbiamo potuto vedere, gode di un fascino magnetico, pieno di misteri tutti da svelare. La nuova razza e classe rappresentata dall’Evocatore Dracthyr sembra davvero divertente ed efficace, perché capace di impreziosire il gameplay in modo evidente. Ogni sessione è stata un’esperienza diversa rispetto alla precedente, grazie alla possibilità di fondare la crescita del personaggio su una costruzione flessibile e del tutto aperta, senza malus derivanti da preclusioni particolari. Ovviamente è ancora troppo presto per dire se Dragonflight possa rappresentare la seconda giovinezza di World of Warcraft ma di certo sembra avere diverse frecce di valore al proprio arco.

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