Provato WRC 5

Kylotonn Games prende in consegna la licenza ufficiale rally per quest'anno, e sembra pronta a esordire con un'esperienza complessivamente solida: l'abbiamo provata per qualche ora.

Provato WRC 5
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Se non conoscete i ragazzi francesi di Kylotonn Games non ve ne faremo una colpa: eppure, sebbene il loro curriculum non sia certo farcito di produzioni che abbiano mai raggiunto particolare fama, proprio a loro è passato il testimone della licenza ufficiale WRC. Dopo il lavoro dei ragazzi italiani di Milestone, che con fortune alterne hanno guidato il brand per quattro capitoli (e ora cambiano marcia con una nuova produzione sponsorizzata da Sebastien Loeb in persona), il publisher BigBen Interactive ha rilevato il marchio, e si appresta a pubblicare nel mese di ottobre un quinto capitolo su PC, vecchia e nuova generazione di console. In Italia il gioco sarà distribuito da Ubisoft, e proprio nella sede milanese di quest'ultima abbiamo avuto modo di effettuare un paio d'ore di prove dirette, così da farci un'idea delle potenzialità del prodotto prima di passare alla recensione.

    Classic Rally

    Dal punto di vista delle modalità, WRC 5 si configura da subito come una simulazione molto classica nell'impostazione. Carriera, rally singoli, tappe veloci, un completo tutorial, modalità e classifiche online: tutto risponde all'appello come da programma, e anche lo svolgimento procede in maniera più che familiare per gli appassionati. Selezionando la Carriera, si partirà infatti dalla classe Junior WRC, accettando un primo contratto, e successivamente si potranno scalare le classifiche e raggiungere quella principe. Come da programma, si avrà a disposizione un calendario con le successive tappe, e tra una competizione e l'altra sarà possibile gestire vari aspetti del team, come la preparazione tecnica della macchina (con le immancabili modifiche a gomme, differenziali e rapporti del cambio) o il controllo delle statistiche del proprio compagno di squadra. Una volta sul tracciato, si tratterà invece di interpretare al meglio le caratteristiche della successiva tappa, controllando precedentemente la composizione del terreno, e adattare il proprio stile di guida alle condizioni. Tra queste, vanno citate quelle climatiche: non sono dinamiche, ma possono essere scelte all'inizio della tappa (così come l'ora del giorno, senza dimenticare le temibili tappe in notturna). In Carriera, sarà possibile decidere se averle di volta in volta casuali oppure mantenerle fisse. Chiaramente, correre sotto la pioggia avrà un impatto non solo sulla visibilità media, ma anche sulla guidabilità, aggiungendo un ulteriore aspetto strategico alle tappe.


    Esperienza di guida

    La nostra prova diretta si è svolta su Xbox One con il classico pad, con la possibilità di provare liberamente tutte le modalità, con l'eccezione del multigiocatore, dato che i server non sono attualmente accessibili. Complessivamente, l'esperienza di guida offerta da WRC 5 ricalca da vicino le classiche simulazioni, completa di un menu tramite il quale è possibile attivare o disattivare gli aiuti. Ciononostante, l'esperienza è stata comunque evidentemente creata con in mente uno spettro d'utenza piuttosto ampio, rinunciando ad alcuni aspetti simulativi al fine di mantenere il tutto accessibile e scalabile tramite le impostazioni dedicate. Il compromesso raggiunto ci è parso in questi termini buono, dato che se la guidabilità dei mezzi si rivelerà da subito padroneggiabile per coloro sufficientemente navigati con le simulazioni (rallystiche e non), l'impostazione di un livello di difficoltà alto per gli avversari porterà ben presto a confrontarsi con tempi tutt'altro che facili da battere. Già al livello difficile occorrerà molto impegno e concentrazione per strappare ogni decimo di secondo dai tracciati, così come uno studio molto approfondito di questi ultimi. Nonostante dunque il modello di guida non possa dirsi del tutto simulativo, nel complesso l'esperienza riesce a mantenersi credibile, e non rinuncia ad alcune delle caratteristiche tipiche delle esperienze rallystiche, come un modello dei danni rigoroso (sino alla rottura completa del veicolo) e la conseguente necessità di gestire al meglio il limitato tempo a disposizione per le riparazioni. Proprio quest'ultimo aspetto è in grado di creare alcune delle situazioni di gioco più estreme e interessanti: non di rado capiterà di arrivare verso la chiusura di un rally con danni troppo elevati per essere riparati in una sola sessione, e dunque starà al giocatore decidere come gestire la situazione, sacrificando alcuni pezzi per favorirne altri. Inutile dire che chiudere una tappa con le gomme ormai completamente consumate, lo sterzo limitato o una trasmissione danneggiata rappresenterà una bella sfida, ma saprà regalare intense soddisfazioni. In ogni caso, a prescindere dal livello di difficoltà selezionato, il giocatore avrà sempre a disposizione almeno un "rewind" (il quale non riavvolge gli ultimi secondi di gara come di consueto, ma riporta semplicemente ad un checkpoint precedente), così da poter recuperare almeno un fatale errore.

    Complessivamente, l'esperienza rallystica di WRC 5 si è rivelata credibile e divertente da guidare: l'aderenza dei mezzi a volte risulta accentuata così da mantenere la simulazione accessibile, ma non c'è dubbio sul fatto che ottenere buoni piazzamenti ai livelli di difficoltà più elevati rappresenterà in ogni caso una sfida non da poco. Relativamente ai contenuti, il gioco gode naturalmente della licenza ufficiale WRC per quanto riguarda i team coinvolti, mentre i tracciati presentano un mix tra riproduzione realistica e interventi "scenici" da parte dei designer, oltre ad un numero di tappe ridotto rispetto alle controparti reali. Quanto agli aspetti tecnici, WRC 5 parte da una modellazione poligonale che mostra una genesi decisamente old gen, ma riesce nondimeno a restituire un rendering complessivamente accettabile. Per quanto lontano dai fasti dei più recenti giochi di corse, il lavoro di Kylotonn si concentra soprattutto sull'effettistica legata ai particellari, con discreto successo. Di contro, abbiamo notato alcuni cali di frame rate, soprattutto in caso di curve secche con conseguenti bruschi cambi d'inquadratura: non hanno compromesso la nostra esperienza, ma speriamo di vederli risolti nell'ormai prossima versione finale del gioco.

    WRC 5 Di certo, gli appassionati di simulazioni in ambito rallystico conoscono ormai molto bene la materia, e WRC 5 non sembra intenzionato a stabilire nuovi standard per il genere, quanto piuttosto a fornire un'esperienza di guida solida e sufficientemente scalabile per i gusti e le abilità di ognuno, senza perdere troppo in credibilità e garantendo un livello di sfida adatto anche agli appassionati. Il compromesso raggiunto dal modello di guida ci è apparso ben riuscito, e le condizioni climatiche, per quanto non dinamiche, aggiungono un aspetto interessante alle singole tappe. Per il resto, per chiunque conosca piuttosto bene la materia, dal punto di vista concettuale l'esperienza qui offerta ci è parsa più vicina ai primi capitoli della serie Colin McRae Rally che ai recenti WRC di Milestone, e questo, da molti fan, potrebbe essere considerato un punto decisamente a favore. L'idea di concedersi alcune licenze poetiche pur mantenendo una generale credibilità funziona, rende l'esperienza divertente anche per coloro non troppo navigati, e, grazie ad un bilanciamento apparentemente ben svolto, riesce a non togliere il senso di sfida anche ai conoscitori del genere. A fronte di un comparto tecnico un po' datato e di qualche singhiozzo nel frame rate, il risultato complessivo ci è comunque apparso positivo, soprattutto per uno studio al suo esordio in ambito rallystico. Al 16 ottobre manca ormai poco, rimanete con noi per il verdetto finale.

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