13 Sentinels Aegis Rim Recensione: una nuova grande esclusiva PS4

I creatori di Odin Sphere danno vita a un ibrido tra gioco di ruolo strategico e avventura a scorrimento che ci ha conquistati senza riserve.

13 Sentinels Aegis Rim Recensione: una nuova grande esclusiva PS4
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Disponibile per
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • Composto da una trentina di sviluppatori appena, lo studio giapponese Vanillaware è semplicemente incredibile, in quanto i suoi titoli riescono di volta in volta a superare i propri predecessori sotto ogni singolo aspetto. Dopo averci deliziati per oltre un decennio con superbi action RPG del calibro di Muramasa: The Demon Blade, Odin Sphere e Dragon's Crown (per tutti i dettagli consultate la nostra recensione di Dragon's Crown Pro), gli indiscussi maestri del videogioco bidimensionale sono tornati alle origini, confezionando un'altra esperienza ludica fortemente incentrata sulla narrazione e accompagnata stavolta da una dilettevole componente tattica (come avvenuto, nel lontano 2007, con GrimGrimoire). Il risultato è un longevo TRPG atipico, cervellotico e magnetico, che nelle scorse settimane ci ha ammaliati con trovate geniali e colpi di testa inimmaginabili. Ricordandovi che l'attesissimo 13 Sentinels: Aegis Rim esordirà il prossimo 22 settembre, in esclusiva per PlayStation 4, ve ne proponiamo di seguito le nostre consolidate impressioni.

    Il Progetto Egida

    Il racconto di 13 Sentinels: Aegis Rim è quanto di più bizzarro e articolato potessimo aspettarci, poiché questo si sviluppa in varie epoche e compie regolarmente dei balzi di circa 40 anni in avanti o indietro nel tempo. L'improvvisa comparsa di inarrestabili kaiju (anche noti come Deimos) ha infatti devastato prima il mondo del 2065 e successivamente anche quello del 2025 e del 1945, ma per qualche inspiegabile ragione il suddetto disastro non ha ancora avuto ripercussioni sul 1985. È fondamentalmente questa la ragione per cui un'organizzazione del futuro, e in possesso di una tecnologa talmente avanzata da consentire il viaggio nel tempo, ha stabilito la propria base operativa nel penultimo decennio del ventesimo secolo e mira a mutare il corso degli eventi per garantire la sopravvivenza dell'umanità. Presto o tardi i kaiju compariranno anche nel 1985, e solo le cosiddette Sentinelle - giganteschi robot pilotati da individui in possesso di abilità particolari - potranno opporsi alla distruzione perpetrata dai potenti Deimos.

    Nati fra il 1930 ed il 2050, i tredici adolescenti protagonisti della vicenda si sono radunati nello stesso periodo storico solo grazie a eventi fortuiti e casuali, ma la loro presenza nella città di Ashitaba del 1985 rappresenta il perno fondamentale su cui poggia l'intero Progetto Egida: un'operazione rischiosa e con bassissime probabilità di successo, la cui riuscita potrebbe però portare al totale annientamento dei kaiju e alla costruzione di un mondo nuovo.

    Se pensavate che la struttura narrativa di Odin Sphere, coi suoi cinque protagonisti, fosse già abbastanza intricata e confusionaria (per tutti i dettagli consultate la nostra recensione di Odin Sphere: Leifthrasir), il nuovo prodotto targato Vanillaware vi costringerà a ricredervi. Questo perché, esattamente come il capolavoro menzionato poc'anzi, ciascuno dei protagonisti di 13 Sentinels: Aegis Rim dispone di una propria storyline che, assieme alle altre, forma un racconto unico, cabalistico e travolgente.

    Difatti, non solo le varie route risultano affrontabili in qualsiasi ordine (soddisfacendo di volta in volta dei requisiti legati alla progressione nella modalità Battaglia o alle storyline degli altri personaggi), ma gli eventi delle stesse sono proposti in ordine sparso, di conseguenza è il giocatore a dover ricostruire lentamente la corretta e complessa timeline di 13 Sentinels: Aegis Rim, al fine di incastrare e dare un senso alle vicissitudini dei suoi molteplici eroi, scoprire i numerosi segreti che ruotano attorno alle origini e all'obiettivo dei kaiju, e non ultimo far luce sulla vera natura dell'enigmatico e angoscioso mondo circostante.

    La geniale trama di 13 Sentinels: Aegis Rim può essere quindi paragonata ad un puzzle da mille pezzi, poiché solo ad un passo dal completamento consente al giocatore di dare un senso a quanto ricostruito.

    Ogni volta che l'utente crede appunto di aver cominciato a capire gli innumerevoli segreti della vicenda, questa si trasforma e rivela nuovi e sconvolgenti dettagli in grado di rimettere tutto in discussione, incoraggiando il giocatore a perseverare e a raccogliere ulteriori indizi. Data la presenza di ben tredici protagonisti, cui si aggiungono una dozzina di comprimari, il rischio che alcuni personaggi risultassero poco approfonditi e tutto sommato banali era dietro l'angolo; al contrario, i ragazzi di Vanillaware hanno sfoggiato ancora una volta la solita e impareggiabile cura riposta nel benché minimo dettaglio, che di conseguenza ha spalancato le porte alla caratterizzazione efficace e puntuale dell'intero cast e alla composizione di un intreccio inattaccabile. Al netto di qualche apparente stereotipo, tutti e tredici i protagonisti hanno saputo convincerci e soprattutto coinvolgerci nei loro drammi personali, anche perché buona parte del gruppo è stata strappata con la forza dalla propria epoca e quindi ha dovuto fare i conti con la distruzione del proprio mondo, la perdita degli affetti e l'impossibilità di tornare a casa.

    L'unico vero "difetto" di 13 Sentinels: Aegis Rim, se così scegliamo di definirlo, è simboleggiato dall'eccessiva frammentazione del racconto (e da qualche sporadica ripetizione non necessaria), che se da una parte potrebbe incuriosire e stimolare le corde dei giocatori più sensibili e appassionati di storie contorte, dall'altra rischia di risultare troppo confusionaria agli occhi degli utenti meno inclini a leggere molte battute di dialogo, soffermarsi sui dettagli e ricostruire autonomamente la cronologia degli eventi.

    13 mecha contro orde di kaiju

    Evento dopo evento, il proseguimento della modalità Avventura richiede di tanto in tanto il superamento di alcuni scontri previsti nella modalità Battaglia, che in base alla percentuale di storia completata consente appunto di affrontare lunghe ondate di kaiju. Va infatti specificato che le battaglie sono cronologicamente collocabili dopo il totale completamento delle tredici route narrative, i cui ultimi eventi si riallacciano infatti all'inizio delle ostilità fra Deimos e Sentinelle nel 1985, e pertanto il giocatore ha la libertà di cimentarvisi in qualsiasi momento, seppur con le dovute limitazioni.

    Come anticipato nella nostra introduzione, il sistema di combattimento adottato dal nuovo titolo Vanillaware ricalca in tutto e per tutto le caratteristiche tipiche di un RPG strategico, ossia i livelli, i turni, le abilità speciali delle varie unità e persino quelle che potremmo considerare delle vere e proprie classi.

    Prima di addentrarsi nell'analisi del combat system, tuttavia, è doveroso specificare che le lotte avvengono su una specie di radar virtuale, il quale evidenzia il settore di Ashitaba sotto attacco e, anziché mostrare le sagome dei kaiju nemici e delle Sentinelle controllate dai tredici studenti, si limita a posizionare sul campo delle icone colorate che troppo spesso si accavallano e tendono a confondere il giocatore. Superato questo scoglio iniziale, che potrebbe non andare a genio agli appassionati di mecha e allontanarli immediatamente dal prodotto, 13 Sentinels: Aegis Rim presenta una componente strategica ricca e deliziosa, che difatti compensa i compromessi "visivi" del sistema di combattimento.

    Andiamo però con ordine ed esaminiamo innanzitutto le fasi di lotta, che appunto permettono di schierare in campo un massimo di sei unità e che a seconda della missione richiedono la totale sconfitta di vaste orde di nemici, la distruzione di uno o più obiettivi particolari o comunque di resistere fino all'attivazione del Terminale, ossia uno strumento che (solo quando richiesto dalla storia) una volta carico mette in sicurezza il settore e rimuove qualsiasi minaccia si trovi al suo interno.

    A differenza della stragrande maggioranza degli RPG strategici, in 13 Sentinels: Aegis Rim le azioni intraprese da alleati e nemici non si alternano, ma vengono eseguite simultaneamente: difatti, mentre le orde di kaiju presenti sullo schermo sono in grado di attaccare in massa e in qualsiasi momento i nostri giovani eroi, i guerrieri all'interno delle Sentinelle presentano una barra azione che, una volta piena, mette in pausa il gioco e fornisce all'utente il tempo necessario per scegliere e attuare la mossa successiva. Questo significa che, in qualsiasi momento, le Sentinelle possono spostarsi da un capo all'altro della mappa, per evitare gli attacchi del nemico o per recuperare punti salute, o magari ricorrere all'armeria pesante per distruggere preventivamente una folta ondata di missili e altri esplosivi in avvicinamento, in modo tale da prevenire i danni e al contempo rallentare l'avanzata dei Deimos.

    Nel proprio turno, ognuno dei nostri mecha può infatti ricorrere a uno dei cinque attacchi in dotazione (e che variano a seconda dell'unità e dell'equipaggiamento installato dall'utente), al movimento libero, o comunque a due meccaniche che consentono rispettivamente di recuperare PV o PE: i primi sono i fondamentali punti salute, che una volta terminati provocano la temporanea distruzione della Sentinella, mentre i secondi sono i punti richiesti dall'attivazione degli attacchi più devastanti e ad ampio raggio, non a caso possono essere accumulati anche distruggendo i nemici.

    Due azioni che, nel corso della battaglia, vanno utilizzate con saggezza, poiché se la Guardia prevede il sacrificio del turno corrente per ottenere dei preziosi PE da spendere al successivo, la Riparazione della Sentinella fa sì che il pilota scenda dal proprio mezzo e rimanga esposto ai mortali attacchi dei kaiju per un certo lasso di tempo. Poiché i guardiani risultano estremamente vulnerabili e la morte di un protagonista conduce immediatamente al game over, la Riparazione dev'essere utilizzata solo come ultima risorsa, magari nei quartieri di Ashitaba già ripuliti o nelle immediate vicinanze di una torretta adibita a focalizzare su sé stessa l'attenzione del nemico.

    Personalizzazione e Metasistema

    In base alla generazione di appartenenza, le varie Sentinelle dispongono infatti di utilissime abilità di attacco, supporto o addirittura passive, ragion per cui la corretta composizione del party assume un'importanza fondamentale. Anche perché i piloti schierati in battaglia sono soggetti al cosiddetto Neuroblocco e quando questo raggiunge il livello massimo, è necessario che saltino almeno una battaglia per poter riposare e tornare in forma. Il ricambio, quindi, dev'essere effettuato costantemente e con criterio, in modo tale che la squadra attiva abbia sempre almeno una Sentinella di ciascuna generazione.

    Se le tre Sentinelle di prima generazione sono dotate di pesanti attacchi fisici, necessari per abbattere i Deimos corazzati, i tre mecha di seconda generazione hanno l'abilità esclusiva di installare sul terreno di gioco delle torrette capaci di bersagliare automaticamente il nemico con potenti laser, guarire gli alleati circostanti o, come suggerito poc'anzi, fungere da esca.

    Le tre portentose Sentinelle di terza generazione, invece, possono equipaggiare missili in grado di annientare all'istante un folto gruppo di nemici o comunque danneggiare tutti i kaiju presenti in una vastissima area di gioco, ragion per cui la loro presenza sul campo di battaglia tende a rovesciare persino l'esito delle dispute più disperate. Le quattro Sentinelle di quarta generazione sono le più versatili, e sebbene non primeggino in nulla, la capacità di volare fa sì che queste possano spostarsi molto rapidamente da un capo all'altro del settore, utilizzando raggi laser e serie di missili per difendere i compagni e il Terminale dagli attacchi dei Deimos e rimuovere dal campo di gioco folte fila di unità di basso livello.

    Ad ogni modo, l'armamentario delle Sentinelle può essere personalizzato e potenziato enormemente attraverso l'aumento di livello e il dispendio dei metachip ottenuti nel corso delle battaglie, che tra le altre cose sbloccano abilità passive, nuove armi e preziosi miglioramenti in fatto di statistiche. Se, ad esempio, i punti investiti sulla corazza accrescono la difesa e i punti vita di una singola unità, un elevato livello di neuroconnessioni incrementa la velocità e la precisione della Sentinella, permette di ricevere più esperienza e diminuisce il neuroblocco.

    In alternativa, i metachip possono essere spesi alla voce Metasistema per potenziare i Terminali posti in ciascun settore: coi dovuti ritocchi, questi ultimi aumentano a dismisura i punti esperienza e i metachip ottenuti al termine di ciascuna missione, ma soprattutto sbloccano una serie di meta-abilità speciali - che spaziano dall'immediata guarigione del party allo stordimento di tutti i kaiju presenti sulla mappa - utilizzabili dopo aver riempito un'apposita barra posta in un angolo dello schermo.

    Meccaniche, in definitiva, che se acquisite anzitempo semplificano enormemente lo svolgimento delle missioni, la crescita delle Sentinelle e l'ottenimento della valutazione S, indispensabile per poter portare a casa i Punti Mistero da scambiare in modalità Archivio (una sezione che presenta un glossario con tutti i termini e le schede biografiche dei personaggi incontrati nel corso dell'avventura, oltre a una comoda cronologia degli eventi che si riempie pian piano e semplifica la ricostruzione della timeline). Il tasso di difficoltà del gioco, in ogni caso, è garantito dalla presenza di tre diverse opzioni intercambiabili che regalano all'utente un'esperienza sempre adeguata alle proprie preferenze e necessità.

    Un armonioso dipinto in movimento

    Artisticamente parlando, 13 Sentinels: Aegis Rim è una vera gioia per gli occhi, come imposto dalla tradizione Vanillaware. I suggestivi fondali animati e i meravigliosi sprite bidimensionali dipinti a mano rappresentano probabilmente il picco più alto mai raggiunto dallo sviluppatore, anche grazie al superbo lavoro svolto dai character designer Maenou Kouichi e Hirai Yukiko, che stavolta hanno avuto il non facile compito di sostituire George Kamitani, il quale ha invece preferito curare personalmente il mecha design delle Sentinelle.

    Il risultato è un'opera d'arte mozzafiato e finemente rifinita, tant'è che ogni singolo scenario sembra più che altro un dettagliatissimo "dipinto" interattivo e regala un'esperienza di gioco colorata ed emozionante. Composta dal maestro Hitoshi Sakimoto (Final Fantasy Tactics, Odin Sphere, Vagrant Story, Valkyria Chronicles), la colonna sonora è magnifica e puntuale, sia quando è incaricata di accompagnare con note dolci o allegre i momenti più sbarazzini e introspettivi della campagna, sia quando la drammaticità degli eventi richiede dei brani potenti e angoscianti, per non parlare delle vivaci e adrenaliniche melodie utilizzate durante le missioni e le boss battle.

    Durante la lunga prova cui abbiamo sottoposto 13 Sentinels: Aegis Rim siamo stati colpiti non poco dal sorprendente doppiaggio in lingua originale nipponica che, oltre a vantare un'interpretazione sempre impeccabile, vede coinvolti alcuni dei più talentuosi e apprezzati doppiatori appartenenti all'industria nipponica. In particolare abbiamo apprezzato le performance di Jun Fukuyama (Joker in Persona 5, Lelouch Vi Britannia in Code Geass, Bennu Kagaho in Saint Seiya - The Lost Canvas), Kaito Ishikawa (Genos in One-Punch Man, Naofumi Iwatani in The Rising of the Shield Hero), Maaya Uchida (Rui Tachibana in Domestic Girlfriend, Hiyori Iki in Noragami), Saori Hayami (Kagura Mikazuchi in Fairy Tail, Lora in Xenoblade Chronicles 2: Torna - The Golden Country) e Ami Koshimizu (Kallen Kozuki in Code Geass, Eleanor in Tales of Berseria), che ancora una volta hanno saputo incantarci con uno stile recitativo sentito e travolgente.

    Spendiamo infine qualche parola per l'ottima traccia sottotitolata in italiano, che oltre a non presentare errori di traduzione vanta un adattamento certosino e scorrevole. Un lavoro di localizzazione eccezionale, che dopo l'ottimo traguardo raggiunto da Persona 5 Royal ha confermato la buona volontà di Atlus nell'ascoltare e raggiungere anche i fan del Bel Paese non particolarmente inclini a fare i conti coi testi tradotti in lingua inglese cui il publisher ci aveva ormai abituati.

    13 Sentinels: Aegis Rim 13 Sentinels: Aegis RimVersione Analizzata PlayStation 4Sebbene lo sviluppo di 13 Sentinels: Aegis Rim abbia incontrato grandi difficoltà, costringendo lo studio a posticipare la versione PlayStation 4 e a cancellare quella per PS Vita, il team di Vanillaware è comunque tornato sulla scena con un titolo incomparabile e intrigante, che ancora una volta mira a scuotere i termini di paragone del videogioco bidimensionale, già ampiamente ridefiniti dai propri lavori passati. I maestri del 2D ci hanno difatti regalato un intreccio narrativo arzigogolato e trascinante, che tra viaggi nel tempo, tecnologie avanzatissime, sogni di un futuro lontano e catastrofico, segreti indicibili e mastodontici robot, affamano il giocatore e scatenano in lui un’incontenibile curiosità in grado di tenerlo incollato allo schermo per almeno trenta ore, soprattutto nel caso in cui si dedichi anima e corpo alle divertenti battaglie strategiche e alla personalizzazione delle potenti Sentinelle. Complice l’ottima traduzione in italiano, non esiste alcun motivo per cui un appassionato di TRPG non dovrebbe accogliere nella propria collezione una perla suggestiva e ispirata quanto 13 Sentinels: Aegis Rim, a patto che questi disponga della sensibilità necessaria per esplorarne a fondo il complesso universo e scoprirne gli agghiaccianti segreti.

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