Recensione 1944 Battle of the Bulge

Preparatevi a tornare nuovamente indietro di 60 anni

Recensione 1944 Battle of the Bulge
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  • Pc
  • FINZIONE LUDICA O SIMULATORE STORICO?

    Il terzo episodio della saga strategica del gruppo di sviluppo Monte Cristo, si prende cura non del più grande confitto che il mondo intero abbia mai conosciuto nella sua interezza, ma di un breve e preciso momento della guerra; a sbarco già avvenuto, le truppe alleate avanzano verso Berlino incontrando solo una fioca resistenza delle forze dell'asse, ma ecco che quando tutto sembrava diventare non più che una passeggiata, il colpo di coda nazista spiazza e fa arrancare gli avversari.
    E' questo la premessa da cui prende spunto questo RTS, che benchè non distaccandosi molto dalla media dei suoi simili, prende sicuramente un punto positivo grazie al grande lavoro di riproduzione storica fatto dagli sviluppatori.

    NAZISTI, SEMPRE SOLO NAZISTI

    Avremo la possibilità di guidare le nostre truppe in combattimenti alquanto serrati e delle volte persino frustranti: gli obiettivi delle missioni spaziano dal conquistare un avamposto nemico, dal difenderlo dai contrattacchi, dal tendere un imboscata e così via, però non riusciamo a trovare in questi una particolare innovazione. Verso la fine del gioco ci troveremo quasi annoiati, come se la guerra fosse noiosa. Nella realtà non fu ovviamente così, anzi, i tedeschi furono avversari particolarmente ostici da affrontare, le loro panzer division erano estremamente ben corazzate ed i loro fanti difficilmente si facevano trovare spiazzati, però nel gioco, e più in particolare nella fase strettamente legata all'azione, non riescono a provocare nel giocatore sensazioni forti. E' questo, forse, uno degli elementi che più ci fanno annoiare nel nostro proseguimento di campagna.

    PIU' IN PROFONDITA', COME SI E' SVILUPPATO?

    Il gioco non delude sotto il profilo tecnico ma nemmeno si mette particolarmente in mostra; la realizzazione grafica è buona, anche se afflitta da numerosi bug e mal supportata, troviamo vasti paesaggi e ambienti dettagliati, ma non arriviamo alle vette dello splendore visivo. Il sonoro è invece piuttosto carente: per quanto riguarda gli effetti possiamo anche passarci sopra, le esplosioni e le varie raffiche di mitra sono accettabili, ma il suono ambientale resta arretrato in quanto a qualità. Esso dovrebbe essere fatto per coinvolgere: se pensiamo alle epiche colonne sonore dei film come "Band of Brothers", "Salvate il soldato Ryan" ed a quelle di giochi come "Rome: Total War", ci accorgiamo che è stato dato troppo poco impulso alla parte sonora, facendo risentire il titolo di una certa linearità acustica. L'intelligenza artificiale è invece di ottimo livello, certe contromosse messe in atto dalla nostra controparte elettronica ci colgono veramente di sorpresa, ci ritroviamo delle volte spiazzati, vedremo i nostri indietreggiare, perdere truppe e terreno contro un nemico che usa abilmente i cacciabombardieri per sfoltire le nostre divisioni corazzate. Ciò rende particolarmente ostiche alcune delle missioni, che solo una volta che avremo trovato il vero bandolo della matassa potranno essere superate, non dopo qualche sconfitta. Giocare al livello di difficoltà maggiore mette chiunque a dura prova, persino i pù accaniti comandanti da tastiera. Tuttavia non mancano dei gravi bug, e più volte delle mosse fatte dalla CPU ci sono sembrate alquanto suicide: nemmeno il più stupido dei generali avrebbe scagliato dei soldati semplici della Wermarcht contro un corazzatissimo carro americano (oddio,sono pur sempre dei crucchi NDVlad).

    POSSO CANNONEGGIARE QUEL DANNATO GIOCATORE?

    Particolare attenzione merita la parte multigiocatore, che gode di un supporto in più rispetto alla parte dedicata al giocatore singolo. Dieci nuove mappe (e anche piuttosto belle), oltre a quelle standard, compongono il folto gruppo dei campi di battaglia su cui è possibile affrontare giocatori in carne ed ossa ed assaporare cosa vuol dire trovarsi faccia a faccia con un generale pensante, non con un insieme di 1 e di 0. Ci troveremo molto spesso a battere in ritirata, osservando impotenti le nostre gloriose armate subire pesanti perdite, ma prima o poi anche noi riusciremo ad avere ragione in alcuni scontri. Questa parte merita particolare elogio, in quanto è uno dei pochi elementi del gioco che veramente coinvolgono in giocatore.

    1944 Battle of the Bulge 1944 Battle of the BulgeVersione Analizzata PC1944: Battle of the Bulge è un connubio discreto tra strategia e realizzazione di fedeli riproduzioni storiche: benchè non riesca pienamente a coinvolgere l'acquirente, si può comunque rendere apprezzabile al giocatore di lunga data, che magari aveva già apprezzato i due precedenti capitoli della saga; resteranno magari un pò amareggiati coloro che avrebbero voluto vestire i panni del grande Eisenhower o del tenace Rommel, ma alcuni elementi del gioco potrebbero comunque coinvolgerli. Tutto sommato dunque, è un prodotto sufficiente, che poteva essere migliorato di parecchio e che lascia dunque buone speranze per il futuro.

    6

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