Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp Recensione: due capolavori per GBA su Switch

Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp riporta due classici della strategia a turni su Nintendo Switch. Scopriamolo insieme nella nostra recensione!

Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp Recensione: due capolavori per GBA su Switch
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  • Il classico della strategia a turni uscito in origine su Game Boy Advance si prepara a tornare: Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp è pronto a trasformare le nostre Nintendo Switch in moderni tavoli da Risiko, forte di un comparto tecnico rinnovato e di un bundle che porta in dote i primi due episodi della saga (Advance Wars e Advance Wars 2: Black Hole Rising).

    Inizialmente previsto per il 2022, il remake targato WayForward Technologies ha subito un rinvio a causa dell'inizio del conflitto in Ucraina: visto il delicato tema della guerra e la leggerezza con cui viene trattato dalla produzione, Nintendo ha deciso di rimandare il debutto del gioco al 21 aprile, che ormai è dietro l'angolo. Noi lo abbiamo già provato a fondo e siamo pronti a parlarvene nella nostra recensione.

    L'alba delle ostilità

    Dopo quindici anni dall'ultima apparizione della saga, Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp porta sulla moderna console i primi due capitoli di una serie che ha saputo conquistare il cuore degli appassionati al genere. I giochi a firma Intelligent System, un collettivo diventato celebre per un altro classico della strategia a turni come Fire Emblem (qui la recensione di Fire Emblem Engage), sono stati ripresi da WayForward Technologies, uno studio famoso per lo stile artistico che abbiamo imparato a conoscere grazie a Shantae e che ben si adatta ai toni spensierati di Advance Wars.

    Il nuovo pacchetto ripropone in tutto e per tutto la coppia di avventure, non mancando di impreziosirla sul fronte tecnico e contenutistico, senza tuttavia intaccare in alcun modo lo spirito delle opere originali, a partire dalle vicende in esse narrate. La trama del primo episodio (nessuno vi vieta di passare direttamente al secondo, se volete) è ambientata nel continente immaginario di Cosmolandia.

    Mentre Nell, comandante supremo dell'armata di Orange Star, è alle prese con l'addestramento di Andy (il primo Ufficiale Comandante di cui vestiremo i panni), la nazione alleata di Blue Moon sferra un attacco a sorpresa e senza un apparente motivo. Di colpo quindi Orange Star si ritrova in una guerra inattesa, all'oscuro dei motivi che possono aver scatenato le ostilità. A dare manforte a Andy ci pensano i veterani Max e Sami, mentre sul fronte opposto ci sono diverse fazioni.

    Oltre a Blue Moon, capeggiata da Olaf e dal gregario Grif, infatti, anche l'aviazione di Green Earth guidata da Eagle fa la sua comparsa sul campo di battaglia. I vertici di Orange Star, nel frattempo, conducono delle indagini per scoprire le ragioni che hanno portato allo scontro, ma è con l'arrivo dell'imperatore di Yellow Comet e di sua figlia Sonja, depositaria della verità, che la fitta nebbia attorno al mistero comincia a diradarsi.

    Senza volervi svelare troppo, la situazione diventa più chiara missione dopo missione, con gli schieramenti che a un certo punto realizzano di dover concentrare altrove gli sforzi bellici, verso Black Hole. Come nel più classico dei sequel, la seconda iterazione inizia col ritorno della temibile fazione, che questa volta decide di attaccare il continente di Macrolandia, invadendo i quattro territori principali che lo compongono.

    Per sventare la costruzione di un'arma di distruzione di massa, le nazioni di Orange Star, Blue Moon, Yellow Comet e Green Earth tornano ad allearsi contro il nemico comune. Le campagne di Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp sono più di un semplice pretesto per introdurre nuovi elementi di gameplay: il cospicuo numero di missioni infatti è arricchito con efficaci dialoghi tra i personaggi, che ci permettono non solo di saperne di più sulla storia ma anche di approfondire la conoscenza dei protagonisti. Non manca poi una sezione dedicata a ogni singolo Ufficiale Comandante, che sia alleato o nemico, completa di biografia e di una panoramica sulle sue abilità. Lo stile scanzonato e giocoso della produzione si riflette su ciascuno dei suoi comparti, dagli scambi tra i militari fino all'aspetto grafico ma non lasciatevi ingannare: Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp offre un'esperienza strategica con la S maiuscola, in grado di soddisfare anche l'utenza più hardcore con una formula complessa e stratificata.

    Strategia pura

    Dal punto di vista del gameplay, il reboot riprende in maniera fedele tutte le meccaniche della serie originale, riproponendole e svecchiandole sistematicamente grazie all'ausilio di una nuova interfaccia. La differenza tra vittoria e sconfitta passa spesso da una singola mossa e mai come in questa occasione, è il caso di dirlo, il diavolo si nasconde nei dettagli. Le missioni pongono i giocatori al cospetto di una scacchiera virtuale sulla quale sono posizionate le truppe a difesa dei rispettivi QG, disposti agli antipodi del campo.

    A ogni turno è possibile effettuare un determinato numero di movimenti sui quadranti, fino all'eliminazione dell'avversario. Le tante mappe disponibili ci chiamano a battagliare su terreni differenti, ciascuno forte di caratteristiche distintive che possono influire sulle capacità di spostamento delle unità, offrendo al contempo bonus e malus in difesa o in attacco (a entrambi gli schieramenti, sia chiaro).

    Le strade asfaltate favoriscono i movimenti e permettono di muoversi su più caselle, al contrario di quanto avviene nelle aree con lo sterrato. I boschi conferiscono un power up difensivo alle truppe di terra, mentre le alture significano attacchi dall'alto più efficaci (nel mentre, però, lasciano scoperti in caso di assalti dal cielo). Ci sono poi le città, che garantiscono protezione alle unità corazzate. E ancora, nel guadare un fiume le truppe di fanteria vengono rallentate e le loro capacità difensive si riducono.

    La prima regola da tenere a mente è quindi quella di analizzare bene il terreno, imparando a sfruttare al meglio le proprietà di ogni superficie. Il cuore del gioco risiede però nelle unità: i due capitoli di Advance Wars ne mettono a disposizione un gran numero, suddivise in terrestri, navali ed aeree, dotate di parametri che ne determinano la capacità di spostamento, la vita, le munizioni e, nel caso delle truppe meccanizzate, la quantità di carburante. Tutte le informazioni sono facilmente raggiungibili tramite un pannello che - oltre a fornire dettagli su armi ed efficacia in battaglia - riassume i tratti fondamentali dell'unità selezionata. Con la pressione di un tasto inoltre potremo visualizzare la gittata dei suoi attacchi, così da assicurarci di impiegarla nel migliore dei modi. Al principio delle campagne, neanche a dirlo, non ci serviremo della totalità dei nostri uomini, ed è solo avanzando che sbloccheremo altri combattenti. La fanteria e i carri armati saranno presto affiancati da lanciamissili, caccia, bombardieri, elicotteri, intercettatori e persino sottomarini, a loro volta dotati di tratti distintivi da tenere sempre a mente. Il risultato di uno scontro viene poi anticipato da un valore in percentuale che tiene conto di tutte le variabili in campo.

    Stato e specifiche dell'unità, conformazione del terreno e persino le condizioni atmosferiche: ciascuno di questi elementi influisce sull'efficacia di un attacco. Nella pianificazione va poi considerata la possibilità di rifornire le truppe attraverso le unità di supporto, il cui attento utilizzo può cambiare l'esito di un conflitto. Sappiate inoltre che potrete accedere a delle fabbriche per rimpolpare i ranghi. Chiaramente le unità avranno un certo costo in crediti, guadagnabili sconfiggendo i nemici e conquistando le città disseminate sulla mappa.

    Ciascuna delle aree poste sotto il controllo dell'esercito elargirà una certa quantità di fondi a ogni turno. Ad aggiungere maggior complessità alla ricetta ludica ci pensano gli Ufficiali Comandanti alla guida degli uomini. Andy, Max, Sami e tutti gli altri "UC" sono caratterizzati da un'abilità speciale che prende il nome di Virtù e che si ricarica lentamente: se Andy può riparare e rifornire le unità in campo, la Virtù di Max regala un bonus in attacco, mentre quella di Sami facilità gli spostamenti. L'impiego di questo bonus può cambiare in positivo gli esisti di uno scontro ed è questo il motivo che rende imperativo tenere a mente gli effetti di quello dell'avversario. Proprio sulle Virtù vertono le maggiori differenze di gameplay tra il primo e il secondo capitolo. In quest'ultimo caso il mancato utilizzo della skill permette di riempire un ulteriore contatore legato a un attacco devastante. Le condizioni "standard" per la vittoria sono sostanzialmente due: eliminare tutte le truppe nemiche o conquistare il loro quartier generale. In talune missioni però il gioco ci metterà di fronte ad altre richieste, come prendere il controllo di un determinato numero di città, di una postazione, oppure sconfiggere un certo numero di avversari.

    Alla fine di ogni incarico una pratica schermata riassume i risultati della battaglia e mette in evidenza i punteggi, i crediti guadagnati e il voto sulla prestazione. I fondi appena ottenuti possono essere spesi nel "Negozio di Hachi" per sbloccare mappe, nuovi Ufficiali Comandanti, canzoni e altri collezionabili, utilizzabili nelle altre modalità disponibili.

    Insomma, Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp è uno strategico dotato di tutti i crismi, che richiede studio e una sana dose di impegno. I due livelli di difficoltà previsti incidono sul numero di uomini in campo e sul comportamento della CPU, ma anche a "facile" il grado di sfida rimane piuttosto elevato. Una volta padroneggiato il sistema di combattimento e presa la giusta confidenza coi soldati, il gioco saprà regalarvi momenti di gratificazione pura.

    Le altre modalità e il comparto grafico

    Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp vanta un pacchetto con diverse componenti disponibili sin da subito, da affrontare in solitaria o in multigiocatore. In particolare la modalità Sfida apre le porte ad epici scontri in locale o fino a quattro utenti su differenti console, consentendoci di scegliere la mappa di gioco, gli Ufficiali Comandanti in campo e le regole (in questo caso completamente personalizzabili sia nei parametri che nelle condizioni di vittoria).

    La Battaglia permette invece di sfidare un opponente mosso dall'IA in scenari specifici e seguendo l'assetto standard: una volta selezionato il terreno e l'UC potremo dare il via al conflitto, al termine del quale verranno assegnati i punteggi, per tener traccia dei propri progressi. Infine, la dimensione online chiama in causa le sfide su larga scala. Sarà possibile invitare un giocatore e modificare i parametri della lotta, così da tuffarsi in una competizione che - per ovvi motivi - è più esaltante della controparte con la CPU. Non mancano poi le apposite targhette per mettere in mostra i propri successi.

    Dal punto di vista tecnico Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp non raggiunge particolari picchi di eccellenza ma le soluzioni adottate rispondono alle esigenze del gameplay in maniera efficace. I pixel delle versioni originali lasciano spazio ai poligoni in una presentazione visiva completamente rinnovata in tre dimensioni, tanto semplice quanto funzionale. Il campo di gioco è rappresentato da un quadrante circondato da una grafica che richiama le fattezze di una mappa.

    La prospettiva rimane fissa e non è consentito alcun tipo di rotazione, mentre è possibile avvicinare o allontanare la visuale così da mettere in evidenza una particolare zona di gioco. I modelli delle unità, dalla fanteria ai mezzi corazzati, ricordano un po' il mondo degli indimenticabili Playmobil, mentre gli scontri si servono di animazioni 3D in split-screen che, oltre ai mezzi coinvolti e al terreno, ci danno la possibilità di assistere agli effetti prodotti dalla battaglia.

    Dato l'elevato numero di azioni a ogni turno, questi intermezzi finiscono per stancare: dopo aver visto tutte le combinazioni possibili saranno in molti a scegliere di disattivarli dal menu delle opzioni. Riuscita è invece la scelta di raccontare la storia attraverso i dialoghi dei personaggi, in delle sequenze 2.5D in stile anime che convincono particolarmente soprattutto durante l'attivazione delle Virtù.

    Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp Advance Wars 1+2: Re-Boot CampVersione Analizzata Nintendo SwitchAdvance Wars 1+2 Re-Boot Camp riporta in vita una serie che ha fatto la storia del genere e di cui i giocatori più affezionati sentivano la mancanza. Il titolo mette insieme i primi due capitoli della saga, offrendo due piacevoli campagne e altre modalità che contribuiscono ad aumentare la longevità dell'esperienza, in particolare grazie alla componente multiplayer online che apre le porte alla sfida competitiva. Al netto dei suoi toni scanzonati, parliamo di un pacchetto dal gameplay stratificato e caratterizzato da un gran numero di variabili, con le carte in regola per accontentare anche gli utenti più esperti. Insomma, la "vecchia scuola" della strategia a turni torna a brillare su Nintendo Switch. Siete pronti ad affrontare la battaglia?

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