Recensione Advance Wars: Dual Strike

Generali preparatevi! Le battaglie virtuali continuano su Nintendo DS

Recensione Advance Wars: Dual Strike
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  • Nintendo bombarda il doppioschermo!

    In molti ne furono letteralmente rapiti, in tanti lo definirono noioso: è certo, però, che Advance Wars sia sempre un gioco atteso dal pubblico, quanto bello. Lo hanno dimostrato i prequel di questo Dual Strike, giochi che hanno ottenuto un successo globale davvero invidiabile, anche grazie alla possibilità di giocare in multiplayer con una sola cartuccia ed una sola console (il GBA).
    Intelligent Systems propone così Advance Wars: Dual Strike per Nintendo DS, definendolo più che un mero aggiornamento (quello che si è rivelato, per certi versi, il secondo episodio), ma un vero seguito capace di rinnovare l’apprezzata e funzionante meccanica di gioco. Per coloro che non conoscessero il gioco, un piccolo riassunto in poche parole: prendete uno “strategico a turni”, aggiungete un pizzico di “divertimento smisurato in multiplayer” e mescolate tutto con “longevità fuori dal normale” e capirete cos’è Advance Wars.

    La meccanica di gioco

    Come già detto, Advance Wars è uno strategico a turni. L’azione si svolge su una griglia divisa in piccoli quadratini, su cui si muoveranno le unità. Vi sono vari tipi di unità: terrestri, aeree e acquatiche; a seconda dell’unità selezionata, ci si potrà muovere di un determinato numero di caselle, dipendente anche dal tipo di terreno. Inoltre, la potenza di attacco e di difesa varierà proporzionalmente ai Punti Vita di un’unita, classificati su una scala da uno a dieci. Alcuni tipi di unità, come gli elicotteri da combattimento, potranno essere “fusi” nei momenti di difficoltà: ad esempio, se avremo bisogno di un armamento molto performante, avremo la facoltà di unire le nostre unità ridotte al minimo della loro potenza, per ottenere uno con la somma delle caratteristiche delle macchine da guerra fuse.
    Ogni Ufficiale Comandante, inoltre, dispone di una Virtù e di uno Speciale: si tratta di caratteristiche attivabili dopo un certo numero di abbattimenti di unità nemiche. Questo tipo di attacco si renderà utile, e fondamentale, quando la squadriglia sarà in difficoltà ed avrà bisogno di una marcia in più per sconfiggere l’avverso. Ovviamente, questi speciali poteri durano uno o pochi turni (a seconda del personaggio), quindi a monte della decisione dovrà esserci un giudizio razionale e meticoloso.

    Una storia ormai affermata, sempre appassionante

    Tutto cominciò quando l’esercito di Black Hole invase le tranquille lande di OmegaLandia, un continente abitato da pacifici residenti che non avevano mai affrontato la guerra. Tuttavia, giunse il momento di imbracciare le armi e buttarsi a capofitto in un sanguinoso conflitto, guidato, fortunatamente, da menti sagge ed esperte. Le prime due guerre, nonostante le ingenti perdite e la tristezza per aver trasformato OmegaLandia in un territorio irrimediabilmente intriso di sangue, furono vinte dall’esercito locale, coadiuvato dagli alleati, sempre pronti a proteggere coloro che non volendo, hanno comunque dovuto afferrare mitraglie, bazooka o comandare squadroni d’attacco, infarciti di elicotteri, super-carro armati e imponenti lanciamissili.
    Black Hole, inspiegabilmente rigeneratosi in un men che non si dica, è tornato a violare i confini di OmegaLandia, con un inaspettato armamento: la bomba nera, capace di distruggere tutte le unità presenti in un raggio di tre caselle.
    OrangeStar, Blue Moon, Green Earth e Yellow Comet riusciranno a spodestare il nuovo Ufficiale Comandante dei Black Hole, il sostituto del defunto Sturm?

    Quante modalità!

    Sicuramente la varietà di modalità di gioco sono un punto forte di Advance Wars: si passa dalla Campagna, alla Battaglia Libera, a delle Battaglie ad obiettivo, allo scontro in Wireless fino al Duello, una sorta di sparatutto con visuale dall’alto. Quasi tutte ben realizzate, si sposano egregiamente con il negozio, in cui potremo acquistare extra, come nuove mappe, Ufficiali Comandanti aggiuntivi e tanto altro ancora; i cash si otterranno solamente nella Campagna e nella Battaglia; questo gran numero di extras e modalità contribuisce a rendere il gioco molto longevo, sicuramente al di sopra di titoli dello stesso genere.

    Rinnovamento #1 - I due schermi

    La cosa che si fa più notare del DS è naturalmente la presenza dei due schermi: inediti, ma terribilmente intriganti. Gli sviluppatori non si sono lasciati intimorire dall’innovatività della feauture ed hanno proposto, per la prima volta nella saga, degli scontri aerei totalmente separati da quelli di terra. Lo schermo superiore, inizialmente, sarà adottato per donare al giocatore tutte le informazioni utili ad una pianificazione giudiziosa della strategia di attacco. Ci saranno, come già detto, scontri aerei, totalmente affidati ad un Ufficiale Comandante secondario; nonostante questo possa sembrare limitante, la spartizione dei compiti si rivela utile al fine della vittoria, rendendo le strategie d’attacco più efficaci. Comunque, questo tipo di battaglia a due UC sarà effettuabile anche solo in terra, con turni affidati alternativamente, o quasi, ai due condottieri. Ovviamente, questa aggiunta potrà essere utilizzata anche dai nemici, rendendo alcune battaglie davvero complicate, come quelle in cui si dovrà combattere soli contro due ufficiali!

    Rinnovamento #2 - Touchcontrol

    Non è come si crede. Anzi. Nonostante il touchscreen possa sembrare il metodo di controllo più adatto per uno strategico, andando a simulare e migliorare il mouse di un pc, in Advance Wars questo è mal implementato. I controlli non sono precisi e molte volte ci ritroveremo a dare ordini sbagliati, andando irrimediabilmente a compromettere una battaglia; le cause sono da imputare alla dimensione dei pulsanti, di esigue dimensioni, oltre che alle unità, anch’esse davvero troppo piccole. Gli sviluppatori si sono risparmiati, forse, nella caratteristica più facilmente implementabile nel gioco.. Sicuramente, un passo indietro rispetto all’ancora utilizzabile croce direzionale.

    Rinnovamento #3 - Wireless

    Fondamentale nei predecessori è stato il multiplayer. Intelligent Systems punta ancora su questa modalità, per poter entrare definitivamente nei cuori dei giocatori. Gamesharing e multiplayer con più cartucce.
    Il GameSharing, ovvero il multiplayer con una cartuccia, prevede la sola modalità Duello, definibile come "aborto", dato il difficoltoso controllo e la noiosità che giunge dopo pochi scontri. Davvero molto deludente sotto questo punto di vista, ed anche poco intuitiva da attivare. Invece, la modalità con più cartucce garantisce una completa esperienza di gioco, offrendo più possibilità, come la classica Battaglia, la modalità sicuramente più riuscita.

    E’ uguale al GBA, ma non in tutto

    Graficamente il gioco è ormai collaudato, vario e coloratissimo; tuttavia, però, il titolo rimane troppo scarno per essere stato sviluppato su Nintendo DS. Infatti, l’unica differenza nota è la visuale, che ha semplicemente una nuova angolazione. Per il resto, le texture impiegate nelle visuali ravvicinate agli scontri sono scarne e comunque non contribuiscono a rendere il gioco un tantino più apprezzabile graficamente. Nonostante tutto, le fasi in cui si vedranno le unità da distanza ravvicinate, sono godibili e simpatiche.
    Il sonoro, invece, è veramente "da Nintendo DS": le canzoni risuonano sibilline e limpide nelle nostre orecchie, grazie all’ottima qualità delle tracce e del sonoro in generale della console. Varie, senza stancare mai, esse si rivelano davvero buone nel complesso, accompagnando ottimamente le fasi di gioco più concitate con temi azzeccati.

    Advance Wars: Dual Strike Advance Wars: Dual StrikeVersione Analizzata Nintendo DSSi poteva fare di più sotto qualche punto di vista, come l’ottimizzazione del controllo ed il multiplayer in gamesharing (uno dei punti di forza del DS), ma il risultato non è assolutamente da disprezzare! Il gioco si rivela divertente fin dalle prime fasi di gioco e, nonostante la storia non sia dissimile da quella dei predecessori, gode di quel mordente che manca a tanti titoli della stessa categoria; la longevità è impressionante, grazie alle diverse modalità dagli approcci eterogenei. Graficamente il gioco pecca in ripetitività ed in “vecchiaia”, ma comunque si rivela godibile e mieloso. Confidiamo in un seguito che vada a colmare queste lacune, magari aggiungendo un desiderato supporto al Nintendo Wi-Fi Connection (l’online, in pratica)!

    8

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