After the Fall Complete Edition Recensione: massacro zombie su PS VR2

Abbiamo giocato ad After the Fall Complete Edition per PlayStation VR2: un'esperienza capace di regalare ore di puro divertimento.

After the Fall Complete Edition Recensione: massacro zombie su PS VR2
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  • Pc
  • PS4
  • PS5
  • Dopo il successo riscosso con Arizona Sunshine, Vertigo Games ha provato a rigiocarsi la carta del massacro zombie in VR con After the Fall, frenetico co-op shooter che si è ispirato alla collaudata formula di Left 4 Dead. Una ricetta che pur non brillando di particolare originalità può ancora funzionare, soprattutto se al divertimento di una partita in buona compagnia si aggiunge l'immersività che la realtà virtuale è in grado di offrire. In occasione del lancio di PSVR 2 (a proposito, qui la recensione di PlayStation VR2), After the Fall si ripresenta su PS5 con una Complete Edition che promette di sfruttare le potenzialità del nuovo visore Sony per offrire un'esperienza più coinvolgente, cercando al contempo di compensare la modesta offerta ludica del titolo di base con l'introduzione di nuove sfide e contenuti. Una buona scusa per tornare tra le gelide strade di Los Angeles a trucidare orde di non-morti?

    Massacro zombie in co-op

    Il gioco sembra voler dichiarare di che pasta è fatto sin dall'inizio. Non è un caso che la prima cosa con cui si interagisce sia un cabinato arcade, e che dopo un breve tutorial introduttivo si venga catapultati in un piccolo hub social gremito di altri utenti. In After the Fall si spara tanto e senza fronzoli, con una foga che ricorda i vecchi light gun shooter da sala arcade. Dimenticatevi ogni velleità tattica e preparatevi a un ritmo che metterà a dura prova la resistenza delle vostre braccia. Il gameplay si fonda sullo sgominare le orde di nemici che vi assaliranno da tutte le direzioni, con l'unica componente strategica legata al sapersi coordinare coi propri compagni.

    Al contrario di Arizona Sunshine, che poteva risultare godibile da giocare in solitaria, After the Fall è un shooter che quasi si nutre della propria natura cooperativa (qui la recensione di Arizona Sunshine). Si può scendere sul campo di battaglia in compagnia di tre bot, ma è solo quando si uniscono le forze con gli altri utenti in carne e ossa che inizia il vero divertimento. Incontrare avatar umani resta un'esperienza suggestiva in VR, ed è sempre sorprendente il senso di vicinanza e disponibilità che si può manifestare tra i compagni di squadra.

    Sarà per l'illusione di essere lì e condividere lo stesso spazio virtuale, per la capacità di potersi esprimere anche a gesti e con il linguaggio del corpo. Forse si può rimproverare al titolo di non esporre al meglio alcune meccaniche, un difetto che però diventa una sorta di assist involontario al bisogno di interazione tra i membri del team, e che può farci assistere a coppie di giocatori intenti a darsi una pacca sulla spalla e a scambiarsi una fragorosa risata mentre l'uno spiega cosa fare all'altro.

    Parlando più in generale della componente multiplayer, Vertigo Games ha fatto un buon lavoro nel supportare pienamente il cross-play tra tutte le piattaforme VR. Giochi come After the Fall hanno un ciclo vitale legato a doppio filo con il popolamento dei server, e ad oltre un anno di distanza dal debutto la situazione è ancora abbastanza incoraggiante. L'hub social, una sala con cabinati arcade che fungono da menu interattivi e un paio di vendor che vi guideranno negli incarichi e nella personalizzazione del vostro armamentario, è in genere abbastanza popolato.

    Tra utenti PSVR, Oculus e Steam non è problematico formare un party da quattro in breve tempo, anche se non è facile capire quanto possa reggere a lungo la popolarità del gioco. A prescindere dall'affluenza sui server, in ogni caso, l'apice dell'esperienza si raggiunge con la compagnia di amici e partner abituali, dunque se potete contare su qualcuno della vostra friend list interessato ad After the Fall, avrete un motivo in più per investire il vostro tempo nello shooter co-op di Vertigo Games.

    Gunplay e gameplay loop

    Le armi di After the Fall hanno un comportamento credibile e sono ben diversificate, godono di un buon livello di caratterizzazione e restituiscono un feeling molto convincente durante le sparatorie. A livello di sensazioni c'è tutto il beneficio del feedback aptico garantito dai sense controller di PSVR 2: grilletti che simulano lo scatto delle bocche da fuoco, vibrazioni che danno l'impressione di impugnare strumenti di morte più o meno pesanti e potenti. Insomma, sparare è davvero un piacere e ogni volta che si avvia una nuova partita si prova un piccolo brivido lungo la schiena durante i primi minuti, presi dall'euforia di ritoccare con mano un gunplay particolarmente godibile.

    Orda e PvPNella modalità orda si gioca sempre in un quartetto, partendo da un rifugio in cui è possibile rifornirsi di armi e munizioni. Le orde di Snowbreed diventano più pericolose con l'avanzare delle ondate, componendosi via via di avversari più resistenti e veloci, nonché di miniboss pronti a mettervi alle strette. Tra un round e l'altro si può recuperare il fiato, ma con qualche limitazione rispetto all'offerta delel safe room delle missioni principali. Più avanti ci si spinge con i round, maggiori saranno le ricompense ottenute alla fine della missione. La modalità PvP si riduce essenzialmente a un deathmatch che può essere disputato a squadre o tutti contro tutti. Si presenta senza particolari varianti sul tema, proponendo una dinamica da arena shooter in cui i giocatori partono con lo stesso armamentario di base (una pistola) per poi andare a caccia di power weapon e potenziamenti all'interno della mappa. A vincere è semplicemente la squadra (o il giocatore) che accumula il maggior numero di kill. Anche se questa modalità può regalare qualche partita divertente, gli scontri a fuoco tra giocatori mostrano il fianco a qualche incertezza e non arrivano a convincere quanto le sparatorie a base di Snowbreed.

    Purtroppo l'incantesimo tende ad affievolirsi quando si va a sbattere contro il principale limite della produzione: la mancanza di varietà e una certa tendenza al riciclo di avversari e situazioni. La modalità principale offre di brevi missioni per quattro giocatori, con una successione di aree ostili in cui si viene assaliti da orde di nemici mentre si cerca di raggiungere il punto di raccolta finale in cui affrontare il mini-boss di turno, tirando il fiato e recuperando le forze tra una safe room e l'altra. Al netto di una modesta varietà dei non-morti incontrati durante il cammino, sorprende come perfino i nemici principali stessi finiscano per essere letteralmente riproposti senza particolari variazioni. Considerando che il focus è incentrato principalmente sullo shooting viscerale, e meno su eventuali dinamiche di team work, è un peccato che lo sviluppatore non si sia sforzato di più nel diversificare gli scontri, e che tra le altre cose non abbia introdotto le soluzioni offensive da mischia. C'è comunque da segnalare che i livelli sono abbastanza ricchi di stanze secondarie e bottini da raccogliere, incluse nuove armi e progetti da riscattare per espandere il proprio equipaggiamento, e che ogni partita può distinguersi leggermente dall'altra grazie al modo in cui lo spawn dei nemici e dei consumabili cambia di volta in volta. Non mancheranno dunque gli stimoli per ripercorrere più volte le stesse missioni e scoprire qualcosa di nuovo che ci eravamo lasciati indietro nella run precedente.

    L'offerta ludica di After the Fall è sostanzialmente basata sul grinding dell'armamentario: porta a termine i livelli a difficoltà intermedia, acquisisci nuove armi, migliora l'inventario sbloccando progetti per le mod, ripeti gli incarichi a un livello di sfida maggiore e così via. Per gli amanti della cosmesi virtuale, inoltre, c'è anche la possibilità di sbloccare skin con cui cambiare le fattezze del proprio avatar. È un loop che tutto sommato può reggersi in piedi grazie all'ottimo gunplay e alla bontà del level design, ma che a un certo punto finisce per scontrarsi con una certa ridondanza delle meccaniche. I contenuti inclusi nella Complete Edition, a partire dalle due nuove aree (un ospedale e una stazione della metropolitana) e i tre aggiornamenti pubblicati post-lancio, contribuiscono ad ampliare un'offerta altrimenti un po' scarna, senza però spostare più di tanto l'ago della bilancia sul fronte della varietà. Stessa sorte tocca alle orde e al deathmatch PvP, due modalità di contorno che possono aiutare a spezzare il ritmo ma che a conti fatti non sono che un gradevole riempitivo.

    Tante opzioni di personalizzazione, con un piccolo inciampo

    Con il suo ritmo frenetico e l'azione incessante, After the Fall potrebbe apparire come uno di quei giochi VR inavvicibabili per gli utenti più sensibili alla motion sickness. Difatti non è la prima esperienza da consigliare a un neofita o a qualcuno che ha appena consumato il cenone di capodanno. Ciononostante, grazie alle moltissime opzioni disponibili per il comfort, lo shooter di Vertigo Games può rivelarsi alla portata di chiunque senza particolari intoppi. All'appello rispondono praticamente tutti i settaggi possibili e immaginabili: si può giocare in piedi come da seduti (anche se raccomandiamo la prima), si può optare per la rotazione fluida o per quella a scatti, ci si può muovere liberamente oppure affidarsi al teletrasporto.

    Abbiamo trovato abbastanza efficace l'opzione della vignettatura, con cui è possibile oscurare i bordi del campo visivo (con il famoso effetto "buco di serratura") quando ci si muove rapidamente, in modo da ridurre eventuali fastidi nei momenti più concitati. È inoltre possibile disattivare del tutto lo spostamento laterale, nel caso dovesse risultarvi indigesto. È evidente la cura con cui lo sviluppatore si è voluto accertare che un gioco dinamico e veloce come After the Fall potesse risultare confortevole per tutti.

    Esiste anche la possibilità di scegliere tra due modalità di ricarica dell'arma, e qui siamo di fronte a un'occasione sprecata. Da un lato c'è la ricarica semplice: consiste nell'avvicinare l'arma alla fondina per ripristinarne velocemente il caricatore, e il processo funziona senza alcuna incertezza. Dall'altro c'è quella avanzata, che chiama a premere un pulsante per espellere il caricatore vuoto, afferrarne fisicamente uno pieno dalla fondina, inserirlo nell'arma e tirare indietro il carrello dell'arma per renderla pronta all'uso.

    Un procedimento sulla carta più lento, ma che vi premia rendendo i vostri proiettili più potenti del 50%. Peccato che inserire il caricatore si riveli spesso un gesto troppo macchinoso e impreciso, praticamente insostenibile se vi ritrovate a impugnare due pistole in contemporanea. Vi consigliamo pertanto l'opzione semplificata per non spezzare il ritmo e godervi le sparatorie di After the Fall in scioltezza, senza interruzioni e incertezze che finirebbero per rovinare uno dei migliori gunplay attualmente disponibili nel panorama dei co-op shooter in VR, un punto a favore che certamente non è cosa da poco per l'ultima fatica di Vertigo Games.

    After The Fall After The FallVersione Analizzata PlayStation 5After the Fall è in definitiva uno sparatutto co-op divertente e dal gunplay molto solido, penalizzato sul lungo tragitto da una generale penuria di varietà. Al netto di un ritmo sostenuto, che ammicca ai classici light gun shooter da sala giochi, il titolo di Vertigo Games può risultare godibile anche per i giocatori più sensibili alla motion sickness, grazie alle numerose opzioni disponibili per il comfort. La Complete Edition tirata a lucido per PSVR 2 può beneficiare inoltre degli upgrade tecnici del visore, a partire dall'eccezionale feedback aptico dei Sense controller che riesce a restiuire un feeling ancora più viscerale all'uso delle armi. Avendo un focus incentrato sul multiplayer, il ciclo di vita del gioco dipenderà in larga misura dal supporto post-lancio e dall'affluenza di utenti sui server, che speriamo che grazie al cross play possa mantenersi buona, almeno nel medio termine. Se vi siete mai chiesti come sarebbe giocare in realtà virtuale a un emulo di Left 4 Dead, After the Fall è semplicemente la scelta giusta.

    7.5

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