Afterimage Recensione: un ispirato metroidvania 2d disegnato a mano

Abbiamo vestito i panni di Renee e condotto un viaggio irto di pericoli, alla scoperta dei segreti del mondo di Egardin.

Afterimage Recensione: un ispirato metroidvania 2d disegnato a mano
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • PS5
  • Xbox Series X
  • In seguito a una campagna su Kickstarter, lo studio di sviluppo cinese Aurogon Shangai ha consegnato nelle mani degli amanti del genere metroidvania un'esperienza davvero interessante: Afterimage. L'impostazione in 2D e il design da "Maho Shojo" della protagonista (ragazza magica, streghetta, giovane dotata di poteri magici che usa per combattere) non vi ingannino: il titolo vanta un piacevolissimo profilo estetico "disegnato a mano" e una ricetta ludica di buona qualità, e adesso siamo pronti a parlarvene nel dettaglio.

    Tutto disegnato a mano

    La storia di Afterimage ha un incipit un po' confusionario, che investe l'utente con un mare di informazioni. Il mondo di Egardin è stato creato da una divinità onnipotente ed è sorvegliato da quattro esseri elementali chiamati "Golia". Solo gli esseri umani ebbero l'ardire di sfidare l'autorità dei loro governanti, nel tentativo di ottenere i loro poteri divini.

    Usciti sconfitti dal confronto, persero la capacità di reincarnarsi dopo la morte e furono relegati nel sottosuolo, dove sono rimasti sin da allora. La nostra protagonista è una giovane di nome Renee. Ci viene presentata dapprima come semplice umana, e poi come l'unico individuo ancora capace di rinascere a oltranza. Renee ha perso la memoria diversi anni prima dell'inizio dell'avventura ed è stata allevata e addestrata alle arti mistiche da una donna: la maga Aros.

    La situazione precipita rapidamente, in meno di un minuto: un insolito proliferare di mostri ostili allontana Renee dal suo villaggio, che nel frattempo viene devastato da un incendio. Nel mentre, una figura incappucciata strappa l'anima ad Aros, sibilando frasi misteriose a Renee prima di svanire. Come se non bastasse, una sorta di fata svolazza al nostro fianco, intenzionata ad aiutarci senza un apparente motivo.

    In questo viaggio nei panni di Renee dovremo recuperare l'essenza di Aros, acquisire straordinari poteri e riscoprire il nostro ruolo di "immortali" nel mondo degli uomini reietti. Non sembra un intreccio particolarmente complesso, ma tutto ciò che abbiamo menzionato viene illustrato tramite fiumi di dialoghi corposi e in rapida sequenza, alternati al tutorial delle basi ludiche. Sarebbe stato meglio fare alcune rivelazioni con più calma, ridistribuendole nell'avventura, così da dare ai giocatori la possibilità di comprenderne l'importanza. Ad ogni modo, successivamente la narrazione assume un ritmo più bilanciato e sa quando lasciar spazio ai colpi di scena, alle splendide illustrazioni statiche o a una colonna sempre adeguata alle situazioni proposte. Afterimage sorprende anche per il modo in cui sono animati gli sprite della protagonista e dei suoi avversari negli onirici sfondi fantasy di Egardin. Ciononostante, il solo desiderio di scoprire le origini di Renee, senza il divertente gameplay, non sarebbe stato sufficiente a tenere alta l'attenzione per le 25 ore di gioco necessarie a raggiungere l'epilogo.

    Una bellissima mappa

    Come in molti altri metroidvania, la protagonista si muove in due dimensioni attraverso la tentacolare mappa, dissipando man mano la nebbia che l'avvolge e sfruttando poteri differenti per superare ostacoli e piccoli puzzle ambientali (a proposito di metroidvania, qui la prova di Immortals of Aveum). Il ritmo dell'avventura, quindi, dipende dalla dimestichezza dell'utente con le meccaniche classiche del genere, nonché dalla sua capacità di ricordare la strada giusta e tornare indietro senza perdersi quando ottiene una nuova abilità. Vale la pena di precisare che, per migliorare la lettura della mappa, è possibile apporre segnalatori colorati nel menù apposito.

    Questi servono ad esempio a indicare la posizione di un muro che sembra troppo alto, ma che si potrà scavalcare in futuro saltando due volte a mezz'aria. Il pool delle capacità di spostamento di Renee in realtà non è sorprendente o innovativo: ci sono l'immancabile dash, il succitato doppio salto, una scivolata, uno schianto che frantuma pavimenti fragili e altre sorprese su cui preferiamo non soffermarci. L'avanzamento nelle mappe è fluido, dinamico, complice la presenza di scorciatoie ben posizionate, mentre la disposizione delle alture da raggiungere nelle sezioni platform è studiata con attenzione quasi maniacale, tanto che fino all'ottenimento dello scatto orizzontale l'unico modo di progredire in alcuni frangenti è quello di calcolare al meglio ogni balzo.

    Durante un piccolo tutorial è il gioco stesso a rivelarci che certi salti avranno successo solo se seguiti da un attacco al momento perfetto, così da avanzare di quel millimetro in più e atterrare in sicurezza a destinazione. L'efficacia del sistema di movimento non risiede nella varietà, quanto nella combinabilità delle azioni di Renee. L'esplorazione della mappa risulta pertanto stimolante al punto giusto: inizialmente ardua, questa si farà molto più soddisfacente quando la giovane acquisirà nuove capacità e noi diverremo più bravi a utilizzarla. La responsività dei controlli e le animazioni dei modelli disegnati a mano non tradiscono mai, ed è anche per questo che il viaggio in Afterimage non ha mai generato frustrazione.

    Le illustrazioni disegnate a mano sono tante e di gran qualità, valorizzate da elementi grafici che scorrono in primo piano e che ne acuiscono la profondità. Complice un convincente sistema di illuminazione, gli scenari sono evocativi ma a volte un po' ripetitivi per quel che riguarda la dimensione
    platforming
    . Avanzando nel gioco, gli ostacoli diventano solo più numerosi o intricati, sia che ci si trovi in un castello abbandonato, tra le gallerie di una miniera o nel letto di un fiume di magma. L'utente non deve perciò sviluppare capacità differenti in base alla location, ma solo applicare sfruttare gli stessi meccanismi di salto e scatto già appresi, ogni volta con maggior efficienza.

    Combattimenti movimentati

    Spetta ai combattimenti, infine, il compito di movimentare ulteriormente la progressione di Renee in Afterimage. Infatti, le solide radici metroidvania sostengono una ben ponderata fusione con la dimensione soulslike. Non citiamo From Software invano, solo perché i checkpoint di Afterimage sono posizionati con una certa sporadicità e i nemici ricompaiono quando ci riposiamo. Ogni scontro infatti richiede di padroneggiare una danza mortale non banale per essere fronteggiato e superato, nonché di aver potenziato a sufficienza le caratteristiche della protagonista sbloccando nuovi rami di abilità, con al seguito incrementi statistici "guidati".

    Non si può decidere di massimizzare un valore lasciando gli altri sempre a zero, anche per scongiurare il rischio di ritrovarsi con una protagonista sbilanciata. Per di più, l'avanzamento di Renee funge anche da indicazione indiretta del sentiero giusto da seguire, dato che ogni area indica il livello consigliato per affrontarla (alcuni bivi tra l'altro potrebbe condurre a delle porzioni di mappa ancor più ardue della media). I più temerari possono comunque provare ad avanzare, magari per ottenere prima del tempo oggetti rari e potenti. A seconda del divario tra il livello consigliato e quello del giocatore, però, anche un solo fendente nemico potrebbe rivelarsi fatale, costringendo a un faticoso backtracking. Meglio dunque non affrettare i tempi e procedere per gradi.

    Poco sopra abbiamo parlato della danza mortale al centro degli scontri: nel corso dell'avventura abbiamo incontrato molti nemici differenti, tutti estremamente fantasiosi e originali, tra boss capaci di teletrasportarsi e tagliarci in due con un colpo solo, e sassi con gli occhi, una zolla d'erba al posto dei capelli, e delle temibili braccia rotanti. Per avere la meglio abbiamo dovuto combattere con attenzione, affidarci alla risposta fulminea dei comandi e ricordare che in Afterimage non esistono frame di invincibilità.

    Anche schivando o scattando con tempismo ineccepibile, un contatto con i mob ostili, coi loro proiettili o propaggini, significa sempre subire dei danni. Siamo sopravvissuti facendo economia di cure e oggetti, ma soprattutto sfruttando i doppi salti per passare attraverso dei letali cerchi di luce o scivolando per schivare potenti raggi laser.

    Sono state le lotte contro i boss a metterci più in difficoltà all'inizio del gioco, quando si hanno a disposizione poche abilità di spostamento (mancano ad esempio schivata e doppio salto) e si fatica a cogliere la bellezza di questi primi confronti, che risultano essere poco vari e avvincenti. In seguito però Afterimage è riuscito a sorprenderci sempre di più, con una crescente differenziazione di approcci, attacchi, magie ed equipaggiamenti difensivi o armi bianche. Alla lunga, un setup ragionato premia quanto una buona esecuzione.

    Fermo restando che una corretta lettura dei moveset e dei buoni riflessi sono indispensabili: ci sono Boss umanoidi talmente veloci che i loro attacchi più forti vanno necessariamente "previsti". Altri hanno capacità più modeste - solitamente i nemici bestiali - ma sono in grado di danneggiarci seriamente. Dagli anelli e i libri mistici, sino ai portatori di morte come spadoni, asce, lance, falci e molto altro, ogni elemento di gioco è splendido a vedersi, al pari degli scenari che fanno da sfondo all'avventura.

    Tornando alle armi, ciascuna vanta un moveset peculiare e dei tempismi da studiare attentamente. Tra l'altro è possibile combinare le sequenze di fendenti con le utili magie a distanza, per esibirsi in offensive potenti e spettacolari, in un'esperienza che richiede strategia, tempismo e precisione.

    Afterimage AfterimageVersione Analizzata PCSeppur non privo di difetti, Afterimage riesce a distinguersi nel panorama delle avventure 2D in salsa metroidvania, complici i suoi meravigliosi fondali, il buon level design e l’assetto ludico. Gli sforzi di Augoron Shangai per rendere interessante il viaggio dall’inizio alla fine sono evidenti, e crediamo che gli appassionati di storie intricate, mappe labirintiche e boss fight importanti non dovrebbero perdere l’occasione di vestire i panni della giovane Renee.

    8.5

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