Recensione Agassi Tennis Generation 2002

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Agassi Tennis Generation 2002 - 1003

Recensione Agassi Tennis Generation 2002
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Gba
  • Pc
  • Una questione di date?

    Agassi Tennis Generation 2002... come partire male già dal titolo. "Ma non siamo nel 2003?" Qualcuno si chiederà. Beh, si, è imposibbile negarlo, evidentemente alla Cryo sono un anno indietro. O più semplicemente il gioco è arrivato in ritardo sugli schermi della nostra amata console, dopo che circolava una versione per PC già da qualche tempo.
    Agassi Tennis Generation fa parte di quei giochi che prendono un atleta come simbolo e cercano di farsi trainare dalla sua immagine. Un po' come Ronaldo V-Football, Tony Hawk's pro skater e Tiger Woods PGA tour.
    In questo caso l'atleta è Andrè Agassi, uno dei più famosi atleti del circuito tennistico mondiale, numero uno delle classifiche ATP per lungo tempo e vincitore di tutti e quattro i tornei del Grande Slam. Basterà l'eccezionale carisma del marito della stella del firmamento tennistico femminile Steffi Graf a rendere questo gioco un buon gioco?

    AAA Cercasi longevità

    Saltiamo l'introduzione, praticamente inesistente, e ci troviamo di fronte ad un menu che già fa passare la voglia di giocare all'opera dell'Aqua Pacific Ltd. Pochissime e poco fantasiose le modalità di gioco: Partita Veloce, Arcade e Torneo. Per quanto riguarda la partita veloce, avremo l'opprtunità di disputare un singolo o un doppio su qualsiasi superficie (in una delle tre tipologie di terreno nelle 14 località disponibili, ma c'è da dire che non c'è niente che differenzi il sintetico dal cemento o dall'erba).Nella modalità arcade dovremo sconfiggere uno dopo l'altro tutti i nostri avversari. Circa la modalità Torneo bisogna dire che sarebbe più corretto definirla "modalità come carriera", in cui dovremo portare il nostro atleta (Su 33 tennisti - Agassi e 32 fittizi) ai vertici della classifica mondiale vincendo tornei. Modalità estrose? Nemmeno a parlarne e la logevità di gioco ne risente parecchio. Così come ne risente per il fatto che non è possibile sbloccare bonus o extra. Longevità ai minimi storici.

    Ma il mio Agassi sembra Michel Jackson...

    Passiamo finalmente alla giocabilità, una volta stroncata la longevità. Il sistema di controllo e molto simile a tutti gli altri giochi tennistici: ad ogni tasto corrisponde un colpo differente e, per la proprietà commutativa, ad ogni colpo differente corrisponde un tasto. C'è però da dire che solo un colpo, alla fine, sarà veramente usato dal giocatore capitato davanti agli schermi di "Agassi Tennis Generation": il piatto, molto più utile, incisivo e potente.
    I movimenti dei tennisti sono abbastanza legnosi ed i replay evidenziano particolarmente le animazioni innaturali (talora sembra che gli atleti abbiano qualche tic). Altra caratteristica frustrante di ATG2002: i tennisti sembrano scivolare sul terreno di gioco quando in realtà dovrebbero correre. Ciò rende il sistrema di controllo abbastanza difficoltoso.
    Da segnalare, uno dei pochi lati positivi del gioco: l'IA
    è superiore alla media e soprattutto è superiore all'IA degli altri videogiochi; per fare un esempio che dimostri il buon lavoro dei programmatori in tal senso, possiamo prendere il fatto che il giocatore avversario adatta il proprio gioco al nostro. Gioco sotto rete? Ecco un pallonetto che mette fuori causa.

    Realizzazione tecnica

    La realizzazione tecnica del gioco non è a sua volta esente da critiche doverose: i tennisti sono stereotipi e lo stesso Agassi è realizzato in maniera decisamente grossolana: il modello poligonale mette in evidenza la scarsa somiglianza tra il vero tennista e l'alter ego virtuale, e per quanto riguarda le giocate, non ce n'è una che caratterizzi realmente il gioco dell'ex numero 1 ATP. Gli elementi di contorno lasciano i giocatore totalmente indifferente, al contrario di ciò che accade in giochi analoghi (Sega Tennis anyone?).
    L'audio è mediocre come il videogioco in generale: le reazioni del pubblico sono abbastanza distaccate, l'arbitro si limita ad attribuire i punti (anche nella realtà, comunque, non sono dei grandi chiacchieroni, i giudici di gara) parlando nella lingua indigena. E' invece letteralmente frustrante il telecronista. Due parole inutili ogni dieci minuti di gioco. Tre aggettivi per la telecronaca? Inutile, fastidiosa (come definireste un telecronista che fa: "Grande Agassi" e "Partita che entrerà nella storia" durante un primo turno senza storia) e contraddittoria (sul 30-15, "Non si può più rientrare in partita" e, sul 30-30, "può rientrare in partita).

    Tirando le somme

    Rispondendo al quesito iniziale: Agassi Tennis Generation non è un buon prodotto. Anzi, si può classificare senza alcun cruccio come gioco poco più che mediocre. Soltanto qualora abbiate un'enorme stima verso il giocatore americano (che comunque alla fine ne perde come immagine) o abbiate la tessera del suo fan club vi consiglierei questo gioco.

    Che voto dai a: Agassi Tennis Generation

    Media Voto Utenti
    Voti: 9
    5.7
    nd