Alone With You Recensione

In Alone With You, avventura grafica agrodolce, ci troveremo soli, all'interno di una colonia spaziale in rovina, con una IA come unica compagna.

Alone With You Recensione
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Dopo il discreto successo di Home, horror game minimalista che risale al 2012 (il periodo della corsa all'oro per la scena indie mondiale), Benjamin Rivers è tornato sui nostri schermi videoludici con Alone With You, avventura grafica che segue le orme del suo precedente lavoro sia per lo stile generale dell'opera, sia per la pregevole direzione artistica.
    Alla prima pubblicazione, avvenuta su PlayStation 4 e PSVita, si aggiunge ora anche la versione Steam: una piattaforma con un'audience gigantesca e in larga parte incline ad esperienze particolari e fuori dagli schemi come Alone With You.

    Spazio profondo

    Il nuovo gioco di Benjamin Rivers è ambientato su una colonia spaziale, una delle tante che l'umanità ha provato a fondare negli angoli più remoti della galassia, nel tentativo di terraformare gli ambienti inospitali e renderli così adatti ad ospitare nuove forme di vita.
    Epsilon Eridani è proprio uno di questi luoghi artificiali, colonizzato da ben due team differenti: sono stati così fondati due insediamenti all'avanguardia, dotati di tutti le ultime tecnologie più avanzate. Eppure qualcosa, purtroppo, è andato storto: entrambi gli stanziamenti, infatti, sono ormai in rovina, flagellati dalle piogge acide e dalla furia degli elementi, ossia da fenomeni talmente differenti rispetto a quelli del nostro pianeta natale da risultare profondamente imprevedibili ed inarrestabili.
    I sopravvissuti alle catastrofi ambientali, allora, sono solo i due personaggi principali dell'avventura: il protagonista, che avremo il piacere di accompagnare in quest'esperienza, e l'IA di una delle due colonie, in grado - ancora per poco - di mantenere stabile il supporto vitale della struttura. L'intuizione di Alone With You è quindi tutta nel titolo: ci si sente persi, in totale solitudine, con la sola fredda presenza di un'intelligenza artificiale, unica ancora di salvezza in una situazione ormai al limite, che richiede un tentativo estremo di salvataggio.
    Dovremo allora provare ad esplorare ciò che rimane della colonia, in modo da recuperare tutto quello che può essere utile per abbandonare il pianeta, dagli schemi di riparazione di un reattore al carburante per farlo funzionare, fino ad arrivare al cibo, una risorsa ormai quasi esaurita, capace - ovviamente - fare la differenza tra la vita e la morte. Alone With You si configurerebbe come un'avventura punta e clicca di stampo molto tradizionale, se non fosse per una componente narrativa piuttosto peculiare, che emerge lentamente, ma in maniera alquanto convincente, soltanto dopo le prime ore di gioco.
    I pellegrinaggi in solitaria alla ricerca di sostentamento verranno infatti intervallati da sezioni interamente basate su dialoghi, nelle quali potremo intraprendere delle conversazioni con alcuni degli ex-componenti dei due team.

    Non si tratterà però di persone in carne e ossa, bensì di ologrammi, ricreati sulla base dei backup delle loro menti che l'IA della colonia è riuscita a salvare dal disastro, dopo aver monitorato le funzioni vitali di tutti i membri dell'equipaggio durante gli anni di sonno criogenico prima di atterrare sul pianeta. Saremo in grado di parlare con le ricostruzioni delle menti di Winnie, la responsabile dei sistemi di comunicazione, di Pierre, il direttore della colonia, di Leslie, impegnata nella produzione di cibo e infine di Jean, la figura più tecnica della squadra.
    Da loro potremo ricevere aiuto nel tentativo di abbandonare la superficie e raggiungere l'orbita, cercando di lanciare un segnale di soccorso e sperando quindi di essere salvati il prima possibile. Avremo dunque l'opportunità di scoprire le varie personalità di ogni personaggio, con cui provare, inoltre, a mantenere un rapporto di tipo lavorativo e personale: comunicando con le proiezioni dei nostri ex-compagni, infatti, dovremo instaurare una legame che supera persino la loro dipartita. In tali situazioni, Alone With You mostra tutta la potenza emotiva del suo racconto: spetterà a noi motivare i residui delle identità dei defunti ad aiutarci nella nostra missione di salvezza, dandogli così uno scopo per cui vivere anche dopo la morte: quel che resta della loro esistenza, non a caso, potrebbe davvero fare la differenza per la vita di qualcun altro.

    Le sezioni in stile visual novel rappresentano pertanto il vero valore aggiunto di Alone With You, dotate di un piglio agrodolce in grado di porci dinanzi a scelte morali molto difficili.
    Inoltre, simili sequenze mettono in gioco tematiche universali, terreno fertile per gran parte della letteratura di fantascienza, come il rapporto tra l'uomo e le macchine, le possibili interazioni tra l'intelligenza umana e quella artificiale, il senso del sacrificio e la possibilità da parte di entità sintetiche di provare sentimenti normalmente legati alle persone in carne e ossa.
    Una scelta narrativa indubbiamente coraggiosa, per un prodotto tanto piccolo quanto ambizioso.

    Alone With You Alone With YouVersione Analizzata PCSe la parte "esplorativa" di Alone With You risulta piuttosto canonica, finanche banale a causa della mancanza di enigmi degni di questo nome, l’innesto delle sezioni di puro dialogo riequilibra invece la struttura di gioco, creando un ibrido molto particolare. Alone With You convince quindi dal punto di vista della scrittura e di ciò che riesce a raccontare, toccando temi che i videogiochi sono raramente in grado di trattare, in special modo con lo stesso grado di competenza e malinconia che Benjamin Rivers è riuscito ad infondere nel suo prodotto. Insomma, non solo un vero atto d’amore per le avventure vecchia scuola, ma anche un'esperienza sicuramente intelligente, che solo chi è disposto ad immedesimarsi ed abbandonarsi al piacere della lettura potrà davvero apprezzare nella sua interezza.

    7.5

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