Recensione Animal Crossing: Let's Go to the City

Gli utenti Wii si trasferiscono in città a chiaccherare con gli amici

Recensione Animal Crossing: Let's Go to the City
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  • Wii
  • Il ritorno di Animal Crossing

    Animal Crossing è uno dei brand più famosi di Nintendo, soprattutto dopo il successo planetario dell'episodio DS. Nonostante la palese atipicità del prodotto, infatti, con il tempo questa Intellectual Property è stata in grado di crearsi un notevole stuolo di fan, dapprima concentrati e isolati in una piccola nicchia di mercato, e in seguito moltiplicati a dismisura con la versione portatile, capace di vendere quasi dieci milioni di copie nel mondo. L'attesa era quindi molto forte attorno a un titolo di grande interesse, soprattutto per la curiosità riguardante le novità che lo sviluppo su Wii avrebbero potuto portare alla serie. E così quando, durante un E3 parecchio sottotono, è stato presentato Animal Crossing City Folk (poi ribattezzato Let's Go to the City per il mercato PAL) ecco che la preoccupazione e la delusione si sono fatte strada presso gli appassionati. La rapida e superficiale introduzione del gioco mostrata sul palco aveva saputo offrire soltato alcuni piccoli assaggi di un prodotto che palesava una forte somiglianza con i precedenti, senza riuscire a distinguersi in maniera tale da generare grande sorpresa e stupore. Piano piano, però, con il passare del tempo, Nintendo ha iniziato a snocciolare sempre più dettagli sul titolo, ravvivando la curiosità dei giocatori e offrendo una panoramica più particolareggiata su un titolo che, per sua natura, nasconde nei dettagli le più grandi peculiarità.
    Scopriamo assieme se e quanto, alla fine, questa nuova incarnazione sia effettivamente capace di presentare un'offerta valida nel panorama della ludoteca Nintendo.

    Caro vecchio paesino mio!

    Iniziamo subito con il dire che Animal Crossing Let's go the the City presenta un overall assolutamente simile ai precedenti capitoli, sotto moltissimi punti di vista. Il senso di dejà-vu è innegabile, soprattutto per chi non si è perso il notevole episodio per DS.
    Dal punto di vista grafico, il prodotto si mantiene fedele ai suoi stilemi di semplicità poligonale, con personaggi stilizzati e abbozzati, così come lo sono anche i diversi elementi che compongono i fondali, dalle casette agli alberi, dai negozi agli oggetti. La decisione di proseguire sulla rotta stilistica già tracciata può essere interpretata sia come coerente scelte iconica, che come un risparmio di materiale ripreso dai precedenti capitoli. In realtà il comparto texture è stato completamente rifatto, curando le superfici in maniera certamente maggiore di quanto non si possa dire per i modelli. Così, ad esempio, l'acqua sembra offrire una sorta di effetto toon shading molto apprezzabile (il che ci fa propendere per la prima interpretazione). La sensazione che Animal Crossing sia stato sviluppato con il minimo sforzo sul versante tecnico, tuttavia, permane, anche se è innegabile che lo stile unico, delicato ed espressivo della saga riesca a confermare tutta la sua grazia anche in questa ennesima incarnazione.
    La seconda fase di "estremo" riconoscimento visivo ci coglie nel momento in cui lo sguardo si posa sugli ambienti e sui paesaggi. Il villaggio che ci accoglierà, infatti, è molto (troppo) simile al solito paesino già visto nei precedenti capitoli, sia per quel che riguarda la struttura che per quel che concerne la sostanza. Ritroveremo infatti sempre il municipio, il museo e altre aree di gioco che, se da un lato offrono quasi un senso di nostalgia per gli appassionati e di curiosa novità per i novelli giocatori, dall'altro non presentano grandi spunti innovativi nelle meccaniche di gioco e di interazione.
    Come sempre dovremo trovare una casa, lavorare da Tom Nook per sdebitarci del prestito, chiaccherare con i vicini di casa e far loro dei favori (la versione puccettosa delle "missioni" presenti in molti prodotti), raccogliere la frutta, piantare fiori, pescare... il tutto in perfetta serenità, senza lo stress derivante da obiettivi a tempo, da requisiti precisi, da paletti fissi.
    Ultimo appunto per l'implementazione del telecomando Wii. Anche qui i richiami a Wild World sono molto forti, visto che potremo usare il puntatore come se fosse il pennino sullo schermo, per spostare il nostro avatar nel mondo semplicemente "trascinandolo" di qua e di là. Sempre tramite puntatore sarà possibile gestire tutti i menu di gioco, cliccando sulle diverse icone a scomparsa posizionate nella parte inferiore dello schermo. I sensori di movimento sono sfruttati solo marginalmente in alcune occasioni (come per pescare), ma non risultano molto invasivi nè originali, con un buon numero di interazioni gestite ancora tramite la pressione di A e B. L'interfaccia risulta comunque comodissima, semplice e accessibile per tutti, nonchè perfettamente in sintonia con il mood di placida serenità del prodotto.

    La struttura di gioco conserva dunque tutta la sua unicità, tutta la sua poesia e tranquillità, trasportando l'utente in un altro mondo, popolato da simpatici animali antropomorfi, capaci di rapire con la loro felicità e con la loro "abitudinarietà" reiterata, in grado di risucchiare davvero all'interno dell'universo immaginario di riferimento.
    Il problema forse è che, per riuscire a godere al massimo di questa simulazione di vita alternativa, tanto particolare nel panorama videoludico di oggi, bisogna cedere al patto finzionale, lasciandosi quasi cullare dal ritmo placido di questo paesello. Una "richiesta" non certo alla portata di tutti, un patto videoludico che potrebbe risultare difficile da accettare per chi già ha esperito tale "ninna-nanna virtuale" in passato.
    Un aiuto su questo versante arriva da due aspetti, anch'essi non particolarmente sorprendenti in fatto di novità, ma senza dubbio dotati di una forte componente senitmentale: la colonna sonora, fatta di brevi campionature di classe; e lo scorrere del tempo reale, che ci porta al passaggio tra giorno e notte seguendo l'orario reale, e permette di vivere determinate festività in contemporanea tra il gioco e la vita vera. Elementi già visti, ma che davvero sollecitano lo spirito del giocatore e lo ammaliano.

    Basta, scappo in città!

    Esplorando piano piano il gioco in profondità, si iniziano a scorgere le prime novità del prodotto.
    Queste possono essere catalogate secondo varie categorie. Ad esempio possiamo trovare le novità legate alla nuova Area Cittadina. In essa in sostanza troveremo raccolte tutte le attività commerciali più importanti. Parliamo ad esempio del Teatro, dove sarà possibile recarsi per assistere alle prestazioni attoriali di Strizzo e dei suoi colleghi; oppure del Parrucchiere Centro di Bellezza dove il nostro personaggio potrà farsi fare una "maschera" che riproduca le fattezze dei nostri Mii.
    Ma la città è popolata da molta più gente, nuovi arrivi "stranieri" che potranno condividere con noi le loro specialità. Qui ad esempio potremo incontrare Pineas, un simpatico venditore di palloncini da portare con sè; oppure Kicks, una puzzola che cambierà su richiesta il colore delle scarpe; o ancora Pavè, un pavone che nel periodo del Carnevale chiederà all'utente di partecipare a numerosi giochi, come finti incontri di calcio, quiz e test sulla potenziale psichico. Senza dimenticare Zipper T. Bunny, travestito da coniglio, che durante la Pasqua darà una pala con cui scavare buche nel terreno per cercare le sue uova di cioccolato, e ricevere in cambio mobili esclusivi.
    Da sottolineare poi come alcuni eventi saranno esclusivi per alcuni territori. Per esempio l'America avrà la festa del ringraziamento, mentre Europei, Giapponesi e Koreani a loro volta potranno vivere festività tipiche dei loro territori.
    Anche i mobili ed i regali ricevuti in queste occasioni saranno esclusivi, ma si potranno comunque scambiare grazie alla Wifi Connection, visitando il villaggio di un giocatore che abita in un altro paese.
    Le novità dedicate al villaggio invece si possono riassumere in nuovi pesci e nuovi insetti da cacciare, nuovi fiori da piantare per cambiare il look del vicinato, nuovi mobili da collezionare. Senza contare la possibilità praticamente infinita di avere sempre nuovi abiti, grazie all'editor di magliette, qui potenziato per permettere di customizzare anche il retro e le maniche dei vestiti.
    Con i nostri vicini, inoltre, sarà possibile giocare a nascondino, cercando i diversi personaggi in lungo e in largo per il villaggio prima dello scadere del tempo.
    Particolari, dettagli, chicche da collezione saranno poi sparse per tutto il gioco, lasciando al giocatore sempre l'interesse a scoprire tante cose nuove, giorno dopo giorno.
    Non sono novità strutturali, nè radicali, ma arricchiscono le possibilità di esplorazione e scoperta interne del prodotto, aumentando l'enfasi del collezionismo e della curiosità, vero cardine della serie.

    Socialità, parlantina e valigia!

    Le altri novità importanti, che in ogni caso innalzano il valore del prodotto, sono da ricercarsi nella sua componente di socialità, strutturata su vari livelli.
    Il primo livello di dialogo che viene ad instaurarsi nel prodotto Nintendo è quello tra utenti. Grazie alla connessione a internet, infatti, sarà infatti possibile interagire con altri possessori del titolo sparsi in tutto il mondo.
    Alcune delle attività online sono riprese dal capitolo per DS, il primo a compiere il grande salto nel web, come ad esempio la possibilità di visitare i villaggi di altri giocatori scambiando con loro degli oggetti in nostro possesso, in cambio di altri che stavamo cercando.
    Potenziata notevolmente però la possibilità di chat: il titolo per Wii infatti supporta il dialogo tramite chat scritta, grazie a tastiere USB da collegare alla console. Ma soprattutto è notevole il supporto per la chat vocale, per la prima volta disponibile su un gioco per home console Nintendo. Animal Crossing, infatti, può essere acquistato sia in versione "liscia" che in bundle con la nuova periferica chiamata Wii Speak: si tratta di un microfono ambientale, che tende a cambiare la concezione di chat vocale nei videogiochi tramite l'abbattimento di quel muro identificabile con l'headset. Il microfono ambientale infatti va collegato al Wii tramite USB e poi posizionato vicino alla TV. Una volta attivato, sarà in grado di riconoscere le voci di più persone presenti nella stanza. Il tutto coadiuvato da un sistema di filtro audio in grado di riconoscere i suoni emessi dal videogioco per filtrarli, in modo da non generare l'effetto eco. La prova su strada in Animal Crossing è più che positiva, poichè parlare con una o più persone (l'online del gioco supporta fino a 4 giocatori contemporaneamente) arricchisce notevolmente l'esperienza di un gioco che proprio sulla socialità fonda le sue basi. Calcolando che altri giochi in futuro supporteranno questa apparecchiatura, non possiamo che consigliare l'acquisto del bundle anzichè della versione stand alone, anche visti i prezzi convenienti che si possono trovare a scaffale.
    Il secondo livello di dialogo è quello che si instaura tra questa versione del gioco e la sua precedente incarnazione portatile. Qualora infatti fossimo in possesso di Wild World, potremo trasferire alcuni dati di gioco all'interno del nuovo capitolo per Wii. In particolare, sarà possibile trasferire le fattezze del nostro avatar e, soprattutto, il catalogo oggetti nel nuovo negozio di Tom Nook. Le ore passate sul precedente capitolo a sbloccare materiale su materiale non andranno sprecate, ma anzi potranno tornarci utili per ritrovare i nostri tesori già disponibili per l'acquisto, in modo da poterli risistemare in casa o nell'inventario - o, perchè no, scambiarli online con altre persone. Sarà anche possibile recuperare gli oggetti più rari per metterli all'asta. Sempre tramite WiFi connection 24, infatti, potremo partecipare a concorsi online che prenderanno vita coinvolgendo giocatori da tutto il mondo, in lizza per accaparrarsi item di diversa natura.
    Il DS potrà inoltre essere utilizzato anche come una sorta di "valigia". Per chi, infatti, non possiede un collegamento ad Internet, sarà possibile trasferire il proprio personaggio sul portatile a due schermi, mettere la console in stand by, recarsi a casa di un amico, connettere il DS al suo Wii e trasferire il suo personaggio all'interno del mondo virtuale del nostro compagno, per esplorare il suo villaggio con il nostro avatar, con il telecomando Wii.
    Un ultimo livello di comunicazione è quello tra Nintendo e noi videogiocatori.
    Purtroppo allo stato attuale non possiamo verificare l'effettivo funzionamento di questa opzione di gioco, ancora disabilitata. Nintendo ha però promesso che una delle funzionalità del prodotto sarà legata alla WiFi Connection 24, nella sua originaria accezione del termine. Sin dal lancio del Wii, infatti, la sua capacità di restare collegato al web anche durante le fasi di stand-by era stata presentata come qualcosa di importante, ma che in seguito ha fatto fatica a trovare una sua dimensione, quantomeno sotto il profilo prettamente ludico.
    Ebbene, proprio con Animal Crossing sembra che si sia trovato il modo do donarle un senso più profondo, visto che Nintendo ha deciso di inviare, nel corso dei mesi, dei nuovi materiali di gioco disponibili nei negozi virtuali, sfruttando il collegamento alla rete. In particolare, Nintendo ha dichiarato che rilascerà periodicamente nuove serie di mobili gratuitamente.

    Animal Crossing: Let's Go to The City Animal Crossing: Let's Go to The CityVersione Analizzata Nintendo WiiAnimal Crossing Let's go to the City soffre molto il confronto con il precedente episodio per DS (splendido e coraggioso), e non riesce dunque ad affermarsi come un capolavoro indiscusso. Allo stesso tempo, però, non solo conserva la capacità di offrire qualcosa di unico nel panorama videoludico attuale, non solo conferma la qualità artistica della serie, ma riesce anche ad elevare all'ennesima potenza i tratti distintivi del brand. Ogni peculiarità di Animal Crossing è qui amalgamata alla perfezione con le novità, e soprattutto arricchita dalle possibilità di comunicazione sociale. Se da un lato potranno esserci utenti delusi dall'estrema somiglianza con l'ultima incarnazione a due schermi, dall'altro chi non avesse mai conosciuto la serie si troverà davanti un gioco atipico ma senza ombra di dubbio da provare, capace di trasmettere quella Nintendo Difference di cui spesso si parla. In mezzo ci saranno probabilmente molte altre persone che, pur avendo già assaporato certe emozioni in altri episodi del brand, saranno comunque attirate dalla possibilità di ritornare immersi in atmosfere suggestive e fascinazioni davvero intriganti. Il voto finale cerca di tenere conto di tutti questi diversi target cui il prodotto cerca di offrirsi, mediando tra le diverse considerazioni. In sostanza, sicuramente consigliato a tutti, tranne a coloro che vivono per l'agonismo videoludico: in Animal Crossing il compito del giocatore è quello di assaporare un quotidiana esperienza di vita in un modno di fiaba. Da sottolineare l'importanza del progetto come primo vero passo dell'online Nintendo Wii verso una comunicazione senza barriere.

    7.5

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