Recensione Anno 1701: Agli albori delle scoperte

Colonizziamo il Nuovo Mondo a colpi di pennino!

Recensione Anno 1701: Agli albori delle scoperte
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Meglio tardi che mai

    Alla fine ci sono arrivate anche le software-house; dopo un lunghissimo periodo di tempo durante il quale la console portatile Nintendo ha visto uscire solo una manciata di titoli strategico/gestionali (tra cui l’apprezzato Age of Empires ad opera di Majesco), le varie case di produzione hanno capito che il DS è una console che pare creata appositamente per questo genere, grazie alla presenza del touch screen e del secondo schermo. Assistiamo così in questi mesi alla discesa in campo dei nomi che hanno reso grande il genere gestionale, come Sim City, Theme Park e l’appena annunciato Civilization.
    A buttarsi nella mischia troviamo anche Anno 1701: Agli albori delle scoperte, titolo già apparso su PC per mano della tedesca Sunflowers, che ci mette nei panni degli eroici avventurieri del XVIII secolo che, partendo dall’Europa, colonizzarono le isole Caraibiche del Nuovo Mondo, incuranti del pericolo rappresentato dai pirati. Lo stile di gioco si basa principalmente su due aspetti fondamentali, cioè la colonizzazione delle nuove isole e la creazione di insediamenti vivibili ed efficienti, il che rende Anno 1701 un incrocio tra il classico di Sid Meier e quello di Will Wright, il tutto in tempo reale.

    La dura vita del colono

    I numerosissimi ingredienti che compongono il gameplay di Anno 1701 possono essere appresi durante le prime sessioni di gioco in modalità "Storia"; queste missioni, contraddistinte da obiettivi ben precisi, sono introdotte da una serie di schermate abbellite da pregevoli illustrazioni che illustrano la trama del gioco.
    Uno degli aspetti fondamentali da assimilare è quello delle risorse offerte dalle isole, sulle quali di volta in volta è più facile trovare determinate materie prime. I materiali da costruzione sono il legno, il marmo ed il metallo, i quali sono necessari nel momento in cui deve essere edificata una nuova costruzione. Le merci invece sono svariate e vanno dal semplice cibo ai gioielli passando per il the, la seta ed altri; questi beni sono vitali ai fini del commercio e soprattutto per soddisfare la propria popolazione.
    La creazione di colonie con un gran numero di abitanti è necessaria per portare il bilancio in verde grazie alle entrate tributarie e, di conseguenza, per finanziare l’esplorazione, la colonizzazione e... la guerra! Inizialmente gli insediamenti sono popolati dai pionieri, gente semplice che si accontenta di avere un po’ di cibo, una cappella in cui pregare e poco altro; per far sì che nel proprio insediamento i pionieri vengano rimpiazzati dai coloni (cittadini da cui prelevare tributi maggiori) è necessario costruire sufficienti strutture che forniscano cibo (ad esempio i pascoli), facendo attenzione che siano collegate al magazzino più vicino per mezzo di una strada, tirar su una chiesa la cui area di influenza copra le abitazioni dei pionieri e soddisfare similmente gli altri bisogni. Una volta comparsi i coloni, ci si rende conto abbiano ulteriori richieste (ad esempio lo zucchero o una scuola), soddisfatte le quali si assiste all’arrivo dei cittadini; continuando in questo modo si passa ai mercanti ed infine agli aristocratici, abitanti dalle pretese sofisticate, ma in grado di riempire le nostre casse. Per prendersi cura della colonia non basta farsi in quattro per reperire ogni tipo di materiali da costruzione, merci ed edifici, ma è necessario costruire anche guardiole, infermerie e centrali dei vigili del fuoco per scongiurare rispettivamente i pericoli di furti nelle case, malattie ed incendi, eventi che porterebbero al crollo delle abitazioni coinvolte con consequente diminuzione della popolazione.
    Una volta spremute le proprie isole non resta che costruire una nave nell’apposito cantiere ed esplorare il mare circostante; un’alternativa interessante è quella di costruire delle navi da guerra e cercare di conquistare con la forza isole già colonizzate: in questo caso, riempita la nave di soldati, bisogna scegliere un punto di attracco sull’isola avversaria e conquistare pian piano tutti gli edifici nemici. Ovviamente non è raro il caso in cui sia il giocatore stesso a subire un attacco, e per questo è utile costruire le caserme in cui addestrare i soldati. L’approccio alle battaglie è diverso da quello classico, in cui il giocatore sceglie le proprie unità e dà l’ordine di attacco: in Anno 1701 alcuni edifici sono destinati anche ad uso bellico (sono quelli contraddistinti dal tetto verde) e nelle apposite finestre è possibile decidere per ogni costruzione il numero di soldati che dovranno fare la guardia; nel caso si venisse attaccati dai pirati o da altri avventurieri, bisognerebbe difendersi muovendo un attacco dall’edificio bellico più vicino al punto di attracco utilizzando i soldati a disposizione ed eventualmente richiamandone altri dagli edifici circostanti. La gestione delle unità di attacco è, dunque, indiretta ed evita di andare in giro per la mappa a raccattare i propri soldati.

    Di tanto in tanto possono verificarsi delle calamità naturali che potrebbero cambiare sostanzialmente l'andamento della partita. Quando si assiste all'eruzione di un vulcano, oltre che ammirare i discreti effetti particellari, non resta altro che incrociare le dita e pregare per i poveri coloni che vivono lì sotto, per poi rimboccarsi le maniche e provvedere alla ricostruzione.
    Come si è potuto intuire, grande importanza è ricoperta dai vari aspetti economici del gioco. Tutte le partite rappresentano una costante lotta per far quadrare il bilancio, che vede da una parte le spese (che comprendono costi di gestione degli edifici, paghe dei soldati, ecc.) e dall'altra le entrate costituite dalle tasse pagate dai cittadini. Nel caso in cui mancassero o abbondassero le risorse è presente un mercato centrale nel quale comprare o vendere qualsiasi cosa. E' interessante notare come i prezzi si adeguino in qualche modo alla domanda ed all'offerta, ad esempio diminuendo nel caso in cui stessimo vndendo grandi quantità di merce a causa della graduale soddisfazione e dunque diminuzione della domanda.

    Controllo totale

    Oltre alla già citata modalità "Storia" sono presenti la classica modalità "Libera" e quella "Multiplayer". Nella modalità "Libera" il giocatore decide i parametri della partita (avversari, livello di difficoltà, grandezza delle isole, ecc.) e si butta a capofitto nella colonizzazione delle varie isole fino a chè uno dei partecipanti non raggiunga una condizione di vittoria; lo stesso accade in quella "Multiplayer", che permette di sfidarsi fino ad un massimo di quattro giocatori, ognuno munito della propria copia del gioco. Delude un po' l'assenza di una modalità multiplayer on-line tramite Nintendo Wi-Fi Connection, che avrebbe potuto aumentare di molto la longevità del titolo.
    Le condizioni di vittoria sono diverse e richiedono ognuna un approccio particolare. In "l'oro della legge" è necessario raggiungere un a fissata quantità d'oro, mentre in "cresci rapidamente" bisogna raggiungere il numero di abitanti richiesto; in "conquista le isole" l'obiettivo è quello di conquistare un certo numero di isole sottraendole agli avversari ed in "il tempo vola" vince chi ha raggiunto il punteggio più alto allo scadere del tempo. Infine, in "fa' punti con le missioni" vince chi raggiunge la quantità di punti predefinita portando a termine le missioni indicate.
    L'intero sistema di controllo di Anno 1701 si basa sull'uso del touch screen ed è implementato in maniera ottima. Tutte le informazioni sono reperibili con pochi colpi di pennino ed anche lo scrolling della visuale di gioco richiede di trascinare il pennino nelle varie direzioni. Il touch screen risulta sempre preciso e reattivo, permettendo un controllo semplice ed intuitivo, prima impossibile su console. I tasti della console possono essere associati a delle azioni particolari a mo' di macro, velocizzando alcuni passaggi del gioco. Nessuna difficoltà per i giocatori mancini, dal momento che il gioco non fa differenza tra tasti simmetrici (ad esempio, i tasti L ed R o A e freccia sinistra vengono riconosciuti come lo stesso tasto).

    Nave in vista!

    Ovviamente il gioco dà la possibilità di salvare in ogni momento i propri progressi per riprendere la partita in un secondo momento.

    Peccato che le dimensioni della cartuccia riducano il numero di salvataggi a due, uno per la modalità "Storia" ed uno per quella "Libera".

    Graficamente Anno 1701 fa il suo dovere senza eccellere. La visuale isometrica bidimensionale permette di avere una buona visione dell'area di gioco e quando serve maggiore precisione nel dare ordini è possibile zoomare sugli edifici interessati, potendone ammirare meglio la buona realizzazione artistica. Un pò abbozzati i cittadini ed i lavoratori che popolano le nostre colonie, formati da pochi pixel e scarsamente animati, mentre apprezzabili risultano gli effetti particellari associati al fumo delle fonderie, le scie delle navi e l'eruzione dei vulcani. Pesa a volte l'impossiblità di ruotare la telecamera (pur sempre nel senso 2D del termine), specie nella fase di posizionamento di edifici e strade quando le costruzioni preesistenti ostruiscono la vista. Anche il comparto sonoro svolge il suo ruolo egragiamente, con musiche di sottofondo rilassanti (tranne in caso di guerra!) e poco ripetitive, seppur penalizzate nella qualità dall'hardware della console.

    Anno 1701 DS Anno 1701 DSVersione Analizzata Nintendo DSAnno 1701: Agli albori delle scoperta rappresenta una gradita sorpresa in questa estate afosa. Il gestionale, già apprezzato su PC, è stato convertito egregiamente su Nintendo DS, sfruttando appieno lo schermo aggiuntivo, utile per tenere sott'occhio le statistiche senza perdere di vista le proprie isole, ed il touch screen, il cui utilizzo è intuitivo e pulito. Alcuni difetti minori come la mancanza dell'on-line e il comparto tecnico non eccezionale non inficiano la qualità di un prodotto ben confezionato e che utilizza degnamente l'hardware a disposizione. Consigliato senza riserve agli amanti degli strategici in tempo reale.

    8

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