Recensione Area51

Kill Halo Vol. 20

Recensione Area51
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • La verità è la dentro!

    L’Area 51, una misteriosa installazione militare che si dice sia stata costruita all’inizio degli anni ‘60 dal governo statunitense in una zona del deserto del Nevada di nome “Dreamland”, vicino a Groom Lake. All’interno della segretissima base sorge un edificio, il sito S4, in cui sono condotti esperimenti su alcuni esemplari di organismi extraterrestri rinvenuti in un disco volante precipitato a Roswell l’8 luglio 1947. Questo mezzo di trasporto invece è conservato, insieme con altri otto esemplari rinvenuti negli anni successivi, all’interno di enormi hangar costruiti all’interno delle montagne distanti circa sedici chilometri dal centro ricerche. Da allora gli avvistamenti di UFO in prossimità della celeberrima Statale 375 si sono moltiplicati a dismisura e le teorie sulle misteriose ricerche svolte dall’esercito Americano hanno fatto il giro del mondo sulla bocca delle migliaia di appassionati di Ufologia sparsi per il nostro pianeta.
    Nessuno però immagina che, in realtà, all’interno dell’Area 51 scienziati americani ed extraterrestri lavorano alacremente allo sviluppo di un’arma che possa garantire il predominio degli alieni nel conflitto interplanetario in cui sono coinvolti. Quello che nemmeno gli scienziati possono immaginare è che una volta terminata l’arma, denominata Theta, i minuscoli extraterrestri intendono liberarsi del sito di ricerca: la terra.
    Solo tre esseri viventi sono a conoscenza della verità: il professor Crane, l’anziano scienziato responsabile delle prime ricerche sugli alieni, Mr White, capo indiscusso dei terrestri che collaborano con gli alieni ed infine Edgar, il primo extraterrestre rinvenuto a Roswell.
    Presto questa verità sarà condivisa con un'altra persona, un soldato specialista dell’unità Hazardous Materials: Ethan Cole. Solo lui sarà in grado di fermare l’ormai imminente piano di distruzione dei Gray, la spietata razza aliena che minaccia il nostro pianeta...

    Ethan Cole e la minaccia aliena

    Area 51 racconta l’angosciante viaggio di Ethan Cole, membro della HAZMAT, una squadra di soccorso in casi di pericolo nucleare-biologico-chimico, all’interno dell’Area 51. La squadra Delta, di cui fa parte insieme a Chrisman, Ramirez e McCaan viene assegnata agli ordini dell’ente che sta coordinando le operazioni di soccorso degli scienziati rimasti imprigionati all’interno della sezione S4. Il loro compito sarà quello di fermare la diffusione di un misterioso virus che sta provocando la mutazione dei soggetti esposti in una razza innaturalmente forte e molto ostile.
    Il gioco è un First Person Shooter; impersonate Ethan Cole e il vostro compito è, inizialmente, quello di scoprire insieme ai membri della squadra Delta, l’origine del virus che sta infestando il laboratorio. Questa prima e lunga fase di gioco serve sia da introduzione agli eventi sia da allenamento ai comandi di gioco. In realtà le azioni che il nostro personaggio può compiere sono quelle canoniche da FPS: con la leva sinistra si cammina, con la destra puntate l’arma; ai tasti dorsali sinistri sono assegnati il salto e la camminata accucciata mentre ai tasti dorsali destri è affidato il fuoco con le armi. Nell'equipaggiamento standard della HAZMAT è presente, oltre alle armi da fuoco, uno scanner da polso: quest’oggetto permette di analizzare campioni di materiale rinvenuti sul luogo e trarne informazioni essenziali per comprendere la verità sui misteriosi esperimenti in atto nella base.
    Ben presto il numero di attacchi delle creature mutanti diventa insostenibile e i compagni di Cole cedono uno dopo l’altro. Lo stesso Ethan è ferito da un mutante. L’infezione non ha però un effetto mortale sul nostro eroe che, a differenza degli scienziati divenuti mostri incontrollabili, acquista i poteri dei mutanti mantenendo però la propria coscienza di essere umano.
    Da questo momento in poi il giocatore avrà la possibilità di usufruire dei poteri derivanti dall’infezione: premendo il tasto “su” del DPad possiamo trasformarci temporaneamente in mutante; questo essere è fisicamente più forte (resiste molto di più ai colpi di arma da fuoco) e possiede degli attacchi particolari. Purtroppo non si può mantenere questo stato troppo a lungo, una barra energetica secondaria, posta sopra lo status, indica la quantità di “potere mutante” rimasto a vostra disposizione. Questo potere cala lentamente (ma nemmeno troppo...) durante la vostra trasformazione; ogni volta che voi usate gli attacchi mutanti subirete una rilevante riduzione del vostro potere.
    Per rinvigorirvi esistono vari modi: potete tornare essere umano ed attendere che l’energia si ripristini da sola; oppure potrete trovare delle siringhe colme di virus mutante, che però aumentano solo leggermente il livello energetico. Durante l’avventura troverete anche dei cadaveri particolari che brillano di una luce gialla; avvicinandovi a questi potrete prelevare una gran quantità di energia mutante.
    Infine potrete raccogliere energia usando gli attacchi speciali della vostra controparte mutante; Ethan può lanciare contro i suoi nemici dei grossi “virus” che fluttuano come proiettili traccianti verso il bersaglio. Il primo effetto, che questi parassiti hanno sull’avversario, è ovviamente la morte dello sventurato. Esiste però un effetto secondario: l’energia sottratta al nemico colpito sarà assorbita dal protagonista. Se, invece, colpite un avversario con un pugno gli sottrarrete del potere mutante (oltre ad ucciderlo). Un giusto dosaggio di attacchi fisici e di colpi a lunga distanza permetterà al giocatore di mantenere più a lungo la trasformazione e quindi di avere maggiori possibilità di successo nelle situazioni di gioco più caotiche.
    I diciotto livelli di cui è composto Area 51 scorrono in modo estremamente lineare; non esistono zone in cui sia possibile perdersi, al massimo dovremo cercare degli interruttori nascosti che permettono l’accesso alle aree successive. La parte da leone nel gameplay è svolta dai molti scontri a fuoco con i mutanti e le razze aliene; purtroppo alla quantità non equivale una paragonabile qualità: è vero che gli scontri a fuoco sono molti, frenetici, ricchi di nemici e si svolgono con un arsenale molto vasto di armi da fuoco (e non solo), ma è purtroppo vero che i nemici non hanno un’intelligenza artificiale degna di nota. Gli alieni si muovono per “ondate”, secondo degli schemi precalcolati che raramente variano per causa del comportamento del giocatore. Inoltre la trasformazione in mutanti tende a levigare notevolmente il livello di difficoltà di Area 51; anche in modalità Hard non è affatto difficile giungere al termine del gioco in molto tempo. Rimane a questo punto la ricerca degli oggetti da scansionare con l’analizzatore da polso; potrete divertirvi (se vi interessa) a cercare i novanta oggetti nascosti all’interno della base e potrete sbloccare alcuni filmati realizzati dal Dr Crane e Mr White in cui vengono spiegati interessanti retroscena riguardanti le ricerche sugli alieni.
    Completano il quadro del gameplay di questo shooter il gioco in cooperativa, il multiplayer in arene e l’online gaming.

    Grafica e sonoro: tra lo stupore e il deja vù

    Tecnicamente Area 51 svolge un buon lavoro. Il numero di personaggi in gioco è sempre elevato, la quantità di poligoni che li compone è soddisfacente e anche le animazioni, siano dei soldati o dei nemici, sono realizzate con gusto. Incontreremo una grande quantità di razze aliene e mutanti che ci sbarreranno la strada, alcuni sparando e altri mordendo; in generale non ci annoieremo nel dover affrontare sempre la stessa razza nemica. Il framerate è incrollabile, rimane stabilissimo anche nelle situazioni più caotiche. Quello che non stupisce per nulla è l’ambientazione: i fondali sono piuttosto anonimi, anche se ben congegnati. Ci troviamo spesso in un lungo e buio corridoio o su scale o passerelle d’acciaio. Solo nel momento in cui giungiamo nella base aliena la situazione migliora notevolmente; purtroppo, allo stupore per le nuove ambientazioni, corrisponde una certa amarezza dovuta alla sensazione di “tutto già visto” che provoca Area 51. In questo gioco si celano citazioni dai più celebri shooter delle macchine concorrenti; la base nemica ricorda molto le navi Covenant di Halo, gli stessi soldati della HAZMAT somigliano moltissimo al buon Master Chief. Lo scanner da polso utilizzato da Ethan è la copia esatta di quello sfruttato da Samus Aran in Metroid Prime...Per non parlare della musica dei titoli che è praticamente identica a quella del capolavoro Nintendo. E’ vero che se non avete giocato uno di questi giochi farete parecchia fatica ad accorgervi di tali somiglianze, ma di questi tempi è davvero difficile incontrare persone che non abbiano messo le mani su un Pad “non PS2”...
    Un'ultima nota di merito va di sicuro alla trama, alla regia e alla realizzazione delle sequenze animate; anche se non sono particolarmente complesse (soprattutto nella parte centrale del gioco) mantengono il giocatore in una situazione di angoscia che ben si addice all’atmosfera del gioco e il racconto autobiografico di Ethan Cole, che introduce ogni nuovo livello, aggiunge benzina ad un fuoco ben alimentato.

    Area 51 Area 51Versione Analizzata PlayStation 2Killer Application? Halo Killer? Di certo Area 51 è ben distante dall’intaccare la posizione di Re degli shooter per console e anche dall’attaccare la leadership del mercato PS2 (detenuta a pieno merito da Killzone). Questo a causa della linearità esasperata dell’azione, di una certa facilità e di quel senso di già visto che abbonda in ogni aspetto del gioco. Dove invece eccelle indubbiamente è nella realizzazione tecnica e nella frenesia del gameplay; sebbene le ambientazioni non siano il massimo bisogna ammettere che le arene di combattimento sono studiate a dovere e i molti nemici impegnano il giocatore in combattimenti frenetici ma mai frustranti. I diciotto livelli di cui è composta l’avventura principale scorrono velocemente e la “caccia all’indizio” è un po’ poco come stimolo a riprendere il gioco dall’inizio. Area 51 piacerà a coloro che cercano un FPS puro egregiamente realizzato, coloro che invece gradiscono la libertà di azione di titoli come Timesplitters farebbero bene a effettuare un test che duri almeno per i primi cinque stage di gioco.

    7.5

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