Arise A Simple Story Recensione: il viaggio di una vita

La toccante opera di esordio di Piccolo Studio celebra la vita con un'avventura semplice e profondamente intensa: l'abbiamo provata su PlayStation 4.

Arise A Simple Story 4K
Recensione: PlayStation 4 Pro
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • C'è un momento esatto del grande cammino della vita dove tutti, senza distinzione, iniziamo a percepire le irregolarità del sentiero. Salite, discese, dossi, buche. La strada dell'esistenza si fa sconnessa e, presto o tardi, sperimentiamo sulla nostra pelle gli alti e i bassi dello stare al mondo. Proviamo gioie incontenibili e dolori insopportabili, piombiamo nel buio più denso quando perdiamo qualcuno, sorridiamo quando nascono legami, e versiamo lacrime quando assaggiamo il gusto amaro del rimpianto. In questo susseguirsi di eventi, una delle più grandi armi che gli uomini possiedono per farsi forza l'un l'altro è l'empatia.

    Questo potere straordinario di ritrovarsi nel prossimo abbatte qualsiasi barriera e ci rende meravigliosamente vulnerabili. Con Arise A Simple Story, il team Piccolo Studio, nato dalla scommessa di Alexis Corominas, Jordi Ministral e Oriol Pujadò, vuole celebrare proprio il cammino della vita, in un saliscendi di emozioni e empatia. Questa "piccola" grande avventura è infatti un viaggio in cui tutti possono ritrovare un aspetto del proprio vissuto, attraverso il percorso intrapreso dal silenzioso protagonista: una storia personale e universale al tempo stesso, tanto delicata quanto intensa.

    Inno alla vita

    Una tribù non meglio identificata, immersa in un mondo bucolico e antico, celebra le esequie di un anziano. La sua pira arde luminosa e le sue ceneri volano fino al limbo in cui si risveglierà prima di affacciarsi definitivamente verso l'infinito dell'aldilà. In questo spazio tra i due mondi, l'uomo ripercorre la sua vita in un crescendo di tuffi al cuore. Così comincia Arise che, articolato in 10 atti per un totale di circa 4 ore, ci prende per mano e ci conduce in un viaggio breve incredibilmente potente.

    A rendere unico il gioco è il messaggio che racchiude: Arise è un inno al potere dell'amore, alla forza del ricordo, alla nostra capacità di rimanere integri anche quando siamo a pezzi. Quella di Arise è una storia comune che, anche indirettamente, ci riguarda e ci coinvolge. A contribuire a questo processo è senza ombra di dubbio la direzione artistica, che dipinge un affresco fiabesco, fatato e silenzioso, un linguaggio universale così efficiente da toccare a più riprese le corde del cuore.

    L'esperienza accontenta tutti i sensi: ad accompagnare questa esplosione di colori c'è infatti una delle colonne sonore più delicate e toccanti di sempre, nata dal genio di David Garcia Diaz, che dopo i toni cupi di Hellblade: Senua's Sacrifice, ritorna su motivi struggenti, ricordando le musiche di RiME, un altro dei sui eccelsi contributi all'industria.

    Arise è una retrospettiva sull'esistenza: il suo protagonista è un uomo che ha già vissuto la sua avventura, con le sue glorie e le sue disfatte: ripercorre la sua esistenza dall'infanzia fino agli ultimi ricordi, e nel farlo dispiega di fronte a noi un'opera dalla incalcolabile carica emotiva.

    Imparare a gestire il tempo

    In Arise giochiamo col tempo: saremo infatti in grado di portarlo in avanti rapidamente, riavvolgerlo e congelarlo. Si tratta di una metafora dei moti della mente: saltiamo da un punto all'altro di un evento, oppure ci focalizziamo su un preciso istante per contemplarlo. Arise tramuta la metafora in una dinamica ludica. L'anziano vaga, stanco ma deciso, tra le stanze dei suoi ricordi, rivivendoli a velocità alterne, e in termini di gameplay questa meccanica si manifesta attraverso mondi di gioco in continuo mutamento e una fisica piegata al volere del giocatore.

    Con l'uso della levetta analogica potremo dunque controllare l'ambiente intorno a noi: tronchi in caduta libera, se sospesi nel tempo diventano ponti, mentre accelerare la formazione della neve sul terreno crea pendenze più dolci da scalare; e ancora, riportare una luce crepuscolare allo zenith rivela piattaforme nascoste nel buio più fitto.

    A partire da queste logiche si sviluppano tutti i puzzle ambientali, deliziosamente confezionati per non interrompere mai i ritmi narrativi, eppure sufficientemente curiosi da richiedere qualche istante di pianificazione. Tramite questo elegante gameplay, gli autori si propongono come artigiani che danno alla forma un'importanza inscindibile dalla sostanza. Lo si intuisce anche dal posizionamento dei collezionabili, mai dispersivi o invasivi, che offrono una gradevole deviazione sul percorso guidato dell'avventura. Sufficientemente celati alla vista da creare una piacevole caccia al tesoro, metterli l'insieme aiuterà a comporre una piccola raccolta illustrata, che arricchirà e completerà la storia principale regalandole qualche sfumatura in più.

    Viaggiare in cooperativa

    Arise vuole prima di tutto trasmettere fortissime sensazioni attraverso il suo racconto. L'assenza di violenza si conferma colonna portante dell'opera, dando forma a un'avventura sempre gentile anche nelle situazioni più critiche.

    Una delicatezza che si unisce al coro delle produzioni che rifiutano il conflitto come base narrativa, come nel caso del meraviglioso Gris. I messaggi di Arise inoltre rompono la quarta parete con un'idea pensata per generare un momento di unione e condivisione, come quando - nel corso della vita - incontriamo qualcuno con cui dividere le emozioni: il titolo raccoglie per un attimo l'eredità dello split-screen e gli rende omaggio, offrendoci la possibilità di giocare con chi è accanto a noi. I due giocatori controlleranno rispettivamente il protagonista e i poteri del tempo, imbastendo un'esperienza accessibile e adatta a tutte le età.

    L'avventura con Arise dura poco, ma abbastanza da lasciare un segno: complessivamente il titolo risulta solido in ogni suo aspetto, con la sola eccezione per alcune sessioni platform, dove la telecamera fissa e qualche tinta troppo uniforme tradiscono la prospettiva e portano il giocatore a saltare nel vuoto una volta di troppo. Niente che i checkpoint accuratamente posizionati non riescano a sopperire, permettendo una fruizione del viaggio senza troppi patemi.

    Arise è il titolo di esordio di Piccolo Studio e se il risultato dei loro sforzi porta alla creazione di piccoli gioielli come questo non vediamo l'ora di vedere cosa ci riserveranno in futuro. Dal nostro precedente incontro sappiamo che sono già a lavoro sul loro secondo progetto, anch'esso nato con l'obbiettivo di creare un'esperienza dal grande coinvolgimento emotivo. Il team è deciso, mosso dal coraggio di chi sa di avere una vocazione: il loro lavoro con Arise è la dimostrazione che ci sarà sempre spazio per chi crede nella forza comunicativa del medium videoludico.

    Arise: A Simple Story Arise: A Simple StoryVersione Analizzata PlayStation 4Arise: A Simple Story è un’avventura delicata e toccante. Breve ma intensa, può essere la storia di chiunque. Un’altalena di emozioni confezionata con amore, che vuole celebrare la vita con tutte le sue imperfezioni. La squisita direzione artistica e la colonna sonora rendono il viaggio tra i più magici di quest'anno. Un piccolo gioiello, che nonostante qualche imperfezione, brilla di una luce sfolgorante.

    8.5

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