Recensione Batman Arkham Origins - Cold, Cold Heart

Il DLC narrativo di Arkham Origins ci fa conoscere Mr. Freeze

Batman Arkham Origins: Cold, Cold Heart
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • Wii U
  • Mobile Gaming
  • Pc
  • Per alleviare l'attesa del Batman Next-Gen -quell'Arkham Knight che torna nelle mani di Rocksteady dopo la parentesi di Warner Montreal- i fan dell'uomo-pipistrello possono scaricare da ieri “Cold, Cold Heart”, DLC narrativo di Batman Arkham Origins.
    A differenza di “Iniziazione”, pacchetto d'espansione che includeva soltanto una serie di sfide, questo Add-On si configura come una mini-avventura di circa tre ore, che ci racconta le origini di uno dei più noti Villain di Gotham: Mr. Freeze.
    Anche se arriva con discreto ritardo rispetto all'uscita del titolo originale, l'update è ben confezionato, abbastanza denso dal punto di vista dei contenuti: addirittura, non si accontenta di sfruttare l'ampia dotazione di gadget e congegni di Batman, ma aggiunge nuovo equipaggiamento per scandire la progressione, e alterna con successo momenti free-roaming con altre fasi più inquadrate. Resta un po' sottotono soltanto la componente tecnica, per via di un'ottimizzazione tutt'altro che eccezionale.

    Cuore di Ghiaccio

    Freddo, Gelido Cuore” (questo l'adattamento italiano del titolo originale) si ambienta pochi giorni dopo l'avventura di Batman Arkham Origins, durante la notte dell'ultimo dell'anno. Proprio mentre si tiene una festa a Villa Wayne, esplode la minaccia “glaciale” di Mr. Freeze, che irrompe nella sala da ballo assieme agli uomini del Pinguino, intimando che gli venga consegnato Ferris Boyle, filantropo a capo della GothCorp.
    Per l'alter-ego di Bruce Wayne le fredde stalattiti di Freeze sono una novità, ma senza indugio Batman si lancerà all'inseguimento della nuova minaccia, prima nei corridoi della villa e poi a Gotham, indagando con le sue doti di detective sul passato di Victor Fries.
    La prima parte dell'avventura si gioca all'interno della smisurata villa di Bruce, arrivando alla Bat Caverna per recuperare la tuta e poi liberando le sale dagli scagnozzi di Cobblepot. Qui si riscopre il solito gameplay di Arkham Origins, sostanzialmente bipartito fra fasi di combattimento e momenti stealth.
    Le prime, si basano ancora sul free-flow combat system: l'alternanza di attacchi e contrattacchi ci permette di accrescere il contatore della combo, per esibisci poi in mosse speciali che mettono fuori gioco un avversario, stordiscono quelli che ci circondano, oppure distruggono una delle armi con cui i nemici sono equipaggiati. Tutto funziona ancora bene, soprattutto perchè dopo i primi scontri di adattamento i manipoli di avversari si fanno subito minacciosi, spesso capitanati da sgherri dotati di un raggio congelante che può intrappolarci in una fitta coltre di ghiaccio. Bisogna però ammettere che il sistema comincia a sentire un po' il peso degli anni, e soprattutto a livello di animazioni alcune storture si fanno difficili da sopportare. Funzionale ma non più esaltante come ai tempi di Arkham City, il free-flow sentirebbe il bisogno di qualche ritocco, che speriamo possa arrivare nel prossimo capitolo Next-Gen.

    Anche le sequenze da predatore tornano in discreta forma: i momenti stealth della serie Arkham sono sempre fra i più riusciti, e stavolta supportati da un solido level design.
    L'avventura di Cold, Cold Heart, in ogni caso, non resterà confinata fra le mura di Villa Wayne: ben presto l'uomo pipistrello tornerà a Gotham, blindatissima dopo gli eventi della vigilia di Natale. Qui si riscopre persino l'anima free-roaming del prodotto, anche se in versione ridotta. Saranno soltanto due i distretti che potremo esplorare, alla ricerca degli informatori del Pinguino o dei dissidenti di Anarchy (sgominarli sarà uno degli incarichi secondari).
    A dire il vero il DLC non si concentra troppo sull'aspetto sandbox, di fatto proponendo un andamento piuttosto lineare. I quartieri di Gotham sono a disposizione per chiunque voglia tornare a planare fra i vicoli ormai avvolti dal ghiaccio dell'inverno, attardandosi anche dopo il completamento dell'avventura per svolgere tutti i compiti accessori, ma seguendo la trama principale non dovremo esplorare più di tanto la città. Saremo invece inviati all'interno della GothCorp, all'inseguimento dei due super-criminali che paiono essersi accordati per seminare il panico a Gotham.
    Sarà qui che scopriremo le vere motivazioni di Victor e la sua tragica storia. Purtroppo l'idea è che il team di sviluppo non abbia fatto molto per caratterizzare al meglio uno dei “villain” più sfaccettati dell'universo di Batman, riuscendo solo in parte a trasmettere l'idea dell'odio glaciale che scorre nelle fredde vene di Fries, e la compassione che invece nutre Batman per questa tormentata figura. La componente narrativa, insomma, e pure il Character Design del nuovo antagonista, sono riusciti solo in parte.

    Fa invece molto piacere trovare, nell'ultima parte dell'avventura, la nuova tuta XE, che permette grazie ai suoi guanti termici di spaccare superfici ghiacciate e “accendere” i Batarang, che possono così sciogliere la patina di ghiaccio che blocca certi interruttori. C'è anche un nuovo set di animazioni per i contrattacchi, quando si attivano i guanti termici in combattimento. Complessivamente non cambiano i ritmi di gioco, e l'avanzamento procede secondo le medesime regole, ma almeno la tuta “invernale” del pipistrello reintroduce quel senso di progressione che altri DLC narrativi dei vecchi episodi non avevano. Recuperata la tuta si possono quindi “scongelare” venti poliziotti che il raggio di Freeze aveva intrappolato in una coltre di ghiaccio, ma anche staccare delle stalattiti da far cadere addosso ai nemici, usando un Batarang termocaricato: una soluzione che riesce in parte a ravvivare persino le sezioni stealth.
    Proprio con una lunghissima “sequenza Predatore” culminerà il DLC, in una boss battle non proprio memorabile ma intensa. Complessivamente, al termine delle tre ore di gioco ci si sentirà sicuramente soddisfatti e abbastanza sazi, e se decideremo di completare il DLC al 100% ci aspetterà un altro po' da fare nei vicoli della città (e persino all'interno del My Alibi).
    Una nota di demerito va però al comparto tecnico. A partire dalla tremenda compressione dei filmati, per arrivare al sommario lavoro sulle animazioni facciali, “Cold, Cold Heart” sembra un DLC a cui manca il lavoro di rifinitura che solitamente i team compiono nelle fasi finali del processo produttivo. Anche il framerate inciampa di tanto in tanto, nonostante l'estensione di Gotham sia ridottissima rispetto a quella dell'avventura originale. Persino le texture e gli effetti speciali legati alla termo-tuta convincono solo in parte: o forse sarà che dopo l'arrivo della Next-Gen, tornare sugli hardware più datati si fa abbastanza difficile.

    Batman: Arkham Origins Batman: Arkham OriginsVersione Analizzata PlayStation 3Cold, Cold Heart è un buon DLC, ben confezionato e anche abbastanza corposo. L'avventura dura circa tre ore, e alterna con successo sequenze più “pilotate” con momenti free-roaming. Il gameplay si divide equamente fra fasi action e momenti stealth, ed entrambi propongono un buon grado di sfida. Cold, Cold Heart non si risparmia persino qualche gradita novità dal punto di vista della dotazione del pipistrello, e insomma bisogna ammettere che il team ha lavorato bene, riciclando il meno possibile e anzi costruendo ambientazioni inedite per questa mini-avventura. Al di là di un combat system che sente il peso dell'iper-sfruttamento, al DLC manca un po' di presenza narrativa, e le ottimizzazioni tecniche che avrebbero potuto migliorare le texture e ridurre i cali di framerate. Eppure Cold, Cold Heart si lascia giocare con piacere da tutti i fan di Batman e non solo.

    7.5

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