Recensione Batman: the Brave and the Bold

Recensito l'hack'n'slash dedicato all'uomo pipistrello

Recensione Batman: the Brave and the Bold
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Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Direttamente dalla serie animata, trasmessa in Italia da Cartoon Network, arriva anche su Nintendo Wii Batman: the Brave and the Bold, picchiaduro a scorrimento ovviamente dedicato alle imprese dell'uomo pipistrello più conosciuto al mondo. Qualcuno dotato di sottile ironia e malcelato cinismo potrebbe immediatamente far notare come altrove (leggasi console HD) lo stesso Cavaliere Oscuro abbia già un titolo dedicato (ed un altro in arrivo) ma di ben altro target e spessore (la serie Arkham): argomentazioni che possono pur essere comprensibili, ma che lasciano un po' il tempo che trovano, per cui è cosa giusta, fin da subito, mettere in chiaro che di certo ci troviamo su tutt'altri livelli, ma anche questo arrivato su Wii è un titolo che ha i suoi perché, ed è in piena serenità che ci apprestiamo a valutarlo.

    Sock, punch, pow

    Le vicende del gioco sono divise in quattro, come se fossero altrettanti episodi della serie animata. E' una scelta del tutto comprensibile, dato che il feeling generale restituito dal gioco WayForward (maestri del 2D: ricordiamo anche l'ottimo Contra 4 su DS) è proprio quello, per divisione della trama, come abbiamo detto, così come per innumerevoli altri elementi: in primis un doppiaggio che riprende in pieno quello originale, attestandosi quindi su alti livelli qualitativi, numerosi dialoghi tra i personaggi proprio nel bel mezzo dell'azione, in maniera del tutto naturale, gli effetti sonori, l'utilizzo frequente di tavole illustrate, a mostrare lo svolgersi delle vicende. Dato per assodato però, che il target sia effettivamente proprio quello della serie animata, va pur detto che a tratti si sconfina nella banalità, non tanto per le molte battute di spirito di Robin (assai gradevoli, va detto, e principalmente legate al fatto che nessuno dei cattivi pare riconoscerlo e temerlo) ma proprio per la scelta delle vicende da raccontare, con il dinamico duo (ma ci saranno anche altri sidekicks al fianco dell'uomo pipistrello) impegnato nel recupero di una pietra in grado di trasformare le persone in gattini o magari costretto a dure scazzottate contro dei gorilla pelosi. Ripetiamo, scelte consone ai toni della serie The Brave and the Bold, ma per chi magari ricorda con affetto la stupenda, almeno a parere dello scrivente, serie del 1992, in onda anche in Italia, il paragone non può essere evitato, e ne vien fuori uno scarto assai rilevante in termini di maturità.
    Il fatto che il target sia quello di un pubblico assai giovane ovviamente non può non avere ripercussioni anche sul gameplay, che poi è sostanzialmente il perno sul quale s'incentra maggiormente l'analisi: ma, sorprendentemente, la struttura di gioco mostra picchi qualitativi assai superiori a quelli della trama. Lo scotto da pagare all'utenza di riferimento è quello di un livello di difficoltà praticamente inesistente: non tanto perché le scazzottate siano tutte banalmente semplici (anche se difficilmente un giocatore scafato avrà problemi), ma per la presenza di vite illimitate. Esaurita l'energia, Batman tornerà in gioco dallo stesso identico punto, sempre.
    Ora, capiamo la scelta, ma qui forse si va veramente troppo oltre, ed è un gran peccato, perché poi come picchiaduro a scorrimento The Brave and the Bold è un titolo valido, date le molte mosse a disposizione e le frotte di nemici da colpire. Per risolvere al meglio le risse l'uomo pipistrello può sferrare micidiali combo, sia a terra che in aria, utilizzare colpi particolarmente potenti, prese tramite le quali colpire ripetutamente il malcapitato o scagliarlo contro un gruppo di nemici, una potentissima combo da azionare solo dopo aver riempito l'apposito indicatore, e persino il sostegno istantaneo di un altro personaggio dell'universo DC (una quindicina, con volti nomi e meno noti e tra i quali ricordiamo Aquaman e Green Arrow). Potenzialità di tutto rispetto, supportate poi dai numerosi gadget a disposizione della coppia di eroi in azione: sullo schermo è infatti presente sempre la spalla di Batman, sia questa Robin, Blue Beetle, Lanterna Verde, controllata dalla CPU o da un secondo giocatore. Fasi di combattimento e fasi platform si mescolano gradevolmente, valorizzando alternativamente le une o le altre possibilità d'azione: un mix che un pizzico di difficoltà in più avrebbe potuto valorizzare al meglio, ma che in un contesto di facilità generale viene svilito e risulta quasi fuori luogo. Sembra quasi inutile infatti avere tutti questi atletici e questi gingilli a disposizione se poi pochi cazzotti ben assestati risolvono anche la più affollata delle risse, portandoci in breve tempo (due pomeriggi) alla schermata finale. Unica eccezione sono gli scontri con i boss, non assai superiori al resto delle fasi di gioco per difficoltà ma di certo per inventiva, richiedendo spesso qualcosa che va al di là del più becero button mashing.

    Gotham animata

    Dal punto di vista tecnico la produzione WayForward si presenta assai bene. Lo stile è ovviamente quello della serie animata, praticamente replicata su schermo in maniera perfetta, dalle scelte cromatiche alle ambientazioni ai personaggi (seppur le dimensioni degli sprite di quest'ultimo sarebbero potute essere assai più generose). Proprio a proposito dei personaggi vale la pena spendere qualche parola sulla buona caratterizzazione, merito oltre che della direzione artistica della buon doppiaggio, che rappresenta il punto più alto di un comporto sonoro comunque di buona fattura, sia per quanto riguarda gli effetti sonori (assai cartooneschi) che la colonna sonora, composta da temi piacevoli, anche questi trasposti dalla versione televisiva.

    Batman: The Brave and the Bold Batman: The Brave and the BoldVersione Analizzata Nintendo WiiBatman: the Brave and the Bold non è affatto un brutto gioco, e non è neppure il classico concentrato di banalità che spesso molti titoli di simile trasposizione rappresentano. Merito di una sapiente direzione artistica, e merito di un gameplay di certo non stravolgente ma comunque curato e divertente, e che ha l'unico punto debole nella eccessiva facilità. Quanto ciò possa essere limitante è soggettivo, visto anche il target di riferimento, però riteniamo che qui si sia andati un po' troppo oltre, ed è un vero peccato, perché con qualche accorgimento in tal senso il titolo WayForward avrebbe potuto rappresentare una produzione interessante. Così com'è rischia di esserlo solo per i fan (sfegatati) dell'uomo pipistrello.

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