Battlefield 1: They Shall Not Pass Recensione

They Shall Not Pass è il primo Map Pack di Battlefield 1 che include nuove mappe, due operazioni extra e una modalità di gioco aggiuntiva.

Battlefield 1 - They Shall Not Pass
Recensione: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Il supporto post-lancio di qualsiasi sparatutto concentrato sul multiplayer si compone classicamente dei ben noti "Map Pack", pacchetti che allargano il numero di ambientazioni a disposizione della community, cercando al contempo di rinvigorire l'interesse della fanbase grazie a qualche arma o modalità inedita. Succede così per tutti gli shooter arrivati nel caldissimo periodo autunnale, da Titanfall 2 (che pubblicherà le nuove mappe gratuitamente) a Call of Duty.
    Il caso di Battlefield 1, tuttavia, è decisamente particolare: perché ad essere particolare è l'importanza che rivestono le mappe nell'economia del gioco. Il grande successo dell'FPS targato DICE si deve in larga parte alla bellezza dei "playground", caratterizzati da un level design eccelso e da un colpo d'occhio magniloquente. Ampi spazi aperti, scenografie meravigliose, location distintive e riconoscibili; caratterizzate non solo da una vastità che non ha paragoni nel genere di appartenenza, ma anche impreziosite da una ricerca storica che le ammanta di un fascino indiscutibile e, visto il periodo di riferimento, anche di una certa originalità.
    È per questo motivo che They Shall Not Pass, il primo dei quattro DLC che saranno inclusi nel Season Pass di Battlefield 1, ci ha conquistato senza riserve. L'Add-On ci porta su un nuovo fronte di guerra, mettendo in scena gli attriti tra Francia e Germania. Oltre ad introdurre l'esercito francese, una decina di nuove armi (fra bocche da fuoco e strumenti per il corpo a corpo, e quattro nuove mappe, They Shall Not Pass porterà con sé due operazioni ed un game mode aggiuntivo, che avrà il compito di replicare le situazioni della guerra di trincea, cercando insomma di rispondere anche alle richieste che i giocatori avanzano fin dal day one.

    Ils ne passeront pas

    La prima mappa che ci accoglie in questo DLC è Verdun Heights, dedicata ad una delle battaglie più famose, feroci e logoranti del Primo Conflitto Mondiale. Quello che si apre davanti al giocatore è un declivio fangoso, una collina sozza e insormontabile, costellata dalle rovine di un villaggio e dalla carcassa ormai inservibile di una chiesa. Al margine dell'area di gioco un bosco bruciato, riarso, da cui arrivano fumo e fuliggine. Lungo la pendenza della collina sono scavate profonde trincee, in cui si consumano scontri più intimi e diretti. L'arrivo di un nuovo Kit per i soldati, l'Incursore di Trincea, ispirato alla dotazione dei granatieri francesi, si concentra proprio sulla dimensione più fisica del conflitto, fornendoci un fucile a corto raggio e ampia dispersione, ma soprattutto una mazza praticamente imbattibile nel corpo a corpo.

    Come dicevamo in apertura, quello della guerra di trincea è in realtà il leitmotiv di tutto il pacchetto. Non dovete ovviamente aspettarvi che Battlefield 1 cambi di ritmo, che diventi uno sparatutto dal passo lento e ponderoso, in cui l'attesa conta più dell'azione. Eppure in prossimità dei "punti caldi" di tutte le mappe si estendono fossati e gallerie: un lurido budello scavato nel tentativo di proteggersi dalle fucilate del nemico. Alture di Verdun gioca in maniera molto intelligente anche con le pendenze, in modo tale che gli Scout più abili possano avere una visione ben chiara di certe aree della mappa. Questo fa sì che il giocatore debba avanzare a singhiozzi, correndo da una trincea all'altra e poi arroccandosi tra il fango, nella speranza di non finire bersaglio dei cecchini.
    Anche la nuova modalità, Prima Linea, è pensata per rappresentare le situazioni della guerra di trincea (sintetizzate in maniera magistrale anche dalla bellissima introduzione delle War Stories: "We Push, They Push"). All'inizio del match, in pratica, i due schieramenti si contendono una bandiera al centro della mappa. La prima delle squadre che riesce a conquistarla "spingerà" indietro gli avversari, e avrà il compito di conquistare una seconda postazione più vicina al quartier generale nemico. La squadra "in difesa" potrà però cercare di conquistare questa posizione per prima, per respingere l'offensiva e tornare ad avanzare.
    Ci sono cinque bandiere disposte in sequenza, e quando qualcuno riesce ad arrivare fino alla base avversaria si attivano due telegrafi da distruggere, in una situazione molto classica per chi conosce la modalità Rush. Anche in questo caso disperato l'esercito in difesa può comunque cavarsela, esaurendo i rinforzi degli attaccanti e quindi riportando la partita alla fase di conquista delle bandiere.
    Complessivamente Prima Linea ci è sembrata un'introduzione intelligente e ponderata, una modalità piacevole e soprattutto capace di replicare in maniera efficace le fasi di stallo della Prima Guerra Mondiale, senza che i match diventino tuttavia troppo tediosi.

    Ovviamente il fulcro dell'esperienza di Battlefield 1 rimarrà legato alle epiche Operazioni: in They Shall Not Pass ne arrivano due inedite, pensate per farci conoscere tutte le mappe incluse nel DLC. Incudine del Demonio ci porta, dopo averci fatto combattere tra le Alture di Verdun, all'interno del Fort de Vaux, la più "contratta" del pacchetto. Dopo aver condotto un assalto lungo il pendio scosceso di una collina, infatti, gli attaccanti dovranno penetrare all'interno del forte, dove troveranno ovviamente una strenua resistenza. Lugubri corridoi, stanze sconquassate dai bombardamenti, passaggi strettissimi in cui si concentreranno gli sforzi dei difensori: lo scontro all'interno della struttura sarà feroce, spietato, forse persino un po' confusionario per quelli che sono gli standard di Battlefield 1.

    Guerra Globale

    DICE ha già confermato quali saranno i temi portanti dei prossimi pacchetti di espansione, di modo che i giocatori interessati all'acquisto del Season Pass possano farsi un'idea più precisa di cosa li aspetta. A livello di contenuti l'offerta sarà paragonabile a quella di They Shall Not Pass, ma il team di sposterà su nuovi fronti. Con In the Name of the Tsar, Battlefield 1 ci porterà sul fronte russo, per sperimentare le condizioni estreme in cui ha combattuto l'esercito dello Zar. Rising Tides, invece, sarà concentrato sulla guerra costiera, riportandoci a Gallipoli e introducendo mezzi anfibi. Infine, Apocalypse rappresenterà una vera e propria discesa all'inferno, un DLC che ci permetterà di scoprire gli orrori della guerra. Le battaglie più disastrose, e le strategie maturate a causa delle condizioni brutali e disperate con cui certi battaglioni sono stati costretti a misurarsi.

    La seconda delle nuove operazioni, Oltre la Marna, comincia invece sulla mappa scenicamente più riuscita di tutto il DLC. Stiamo parlando di Breccia, con cui DICE ha voluto digitalizzare la battaglia di Fontenoy, uno scontro per il controllo dei ponti sul fiume Aisne. La luce soffusa del tramonto illumina i campi di papaveri che si estendono a perdita d'occhio, avvolgendo i fossati delle trincee di un'atmosfera quasi surreale. Le carcasse rugginose dei carri e le fortificazioni in cemento rompono questo placido idillio naturale, producendo un effetto davvero meraviglioso. Nonostante questo clima quasi sospeso, fra soldati a cavallo e carri pesanti la battaglia si fa subito molto impetuosa, soprattutto quando si raggiunge il ponte.
    L'ultima delle mappe incluse nel pacchetto è anche la più grande: Soissons. È qui che si riscoprono tutte le emozioni della guerra su vasta scala che ha reso celebre lo shooter di Electronic Arts, tra aerei che si danno battaglia nei cieli e l'arrivo di un nuovo, gigantesco bestione: il carro Saint Chamond che qui funge da nuovo Behemoth (mettendo in seria difficoltà l'esercito in difesa, a causa della sua buona mobilità e della resistenza davvero titanica). Il level design è meno distintivo rispetto a quello delle altre aree, ma qui torna a farsi notare la distruttibilità ambientale, ai massimi livelli, che permette di radere al suolo buona parte del villaggio che si erge al centro della mappa.

    Battlefield 1 Battlefield 1Versione Analizzata PlayStation 4They Shall Not Pass è un ottimo DLC, un pacchetto che può davvero rinfocolare l'attenzione della community di Battlefield 1. Le quattro mappe aggiuntive non hanno nulla da invidiare a quelle incluse nel gioco base: sono anzi ispirate, belle da vedere e capaci di supportare in maniera eccellente l'idea della nuova modalità Prima Linea, grazie ad un level design come sempre maestoso e calcolatissimo. Nonostante le nuove armi non siano probabilmente in grado di far dimenticare ai giocatori più scafati le loro bocche da fuoco preferite, è sempre piacevole registrare un impegno votato all'allargamento dell'arsenale e di conseguenza della varietà di loadout e situazioni. Oltre a registrare l'altissima qualità dei nuovi contenuti (Breccia e Alture di Verdun spiccano su tutto il resto, per ragioni sceniche e strutturali), bisogna dire che il piano di DICE per il futuro del suo sparatutto è lucido e ben definito. L'unico “rammarico” è che per il momento il team non ha in programma di lavorare ad altre War Stories, concentrandosi ovviamente su quello che è il pilastro della produzione: il multiplayer competitivo. In tal senso anche i prossimi add-on sembrano decisamente promettenti, e se quindi avete intenzione di calcare ancora per un po' i furiosi teatri di guerra di Battlefield 1, l'acquisto del DLC (o direttamente del season pass) non è certo un cattivo investimento.

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