Recensione Battlefield Heroes

DICE lancia lo sparatutto online completamente gratuito

Recensione Battlefield Heroes
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  • Pc
  • Erano i primi giorni del 2008 quando Electronic Arts annunciò il rilascio, che sarebbe dovuto avvenire entro l’estate, di Battlefield Heroes, nuovo capitolo della popolarissima saga di videogiochi che ha appassionato tanti giocatori e che vanta una community di tutto rispetto.
    Peculiarità fondamentale del titolo era quella di essere completamente gratuito, cosa che creò un discreto hype attorno al prodotto, perché giocare gratis, al giorno d’oggi, sembra quasi un miracolo.
    Lo sviluppo fu, ovviamente, affidato ai ragazzi di DICE, sviluppatori di tutti i Battlefield usciti fino ad ora, una sorta di garanzia nel genere.
    Le previsioni di EA però risultarono sbagliate, infatti dopo la prima closed Beta, partita nel maggio del 2008, il titolo fu rimandato all’anno successivo.
    Dopo più di un anno dall’annuncio e due closed beta separate, il 25 giugno scorso Battlefield Heroes è stato finalmente aperto a tutti i giocatori, i quali non hanno tardato ad accorrere numerosi, portando EA e DICE ad annunciare fieramente di aver raggiunto un milione di registrazioni in un paio di settimane.

    Quella bandiera è mia

    Battlefield Heroes si presenta come un gioco multiplayer, nel quale due squadre di giocatori combattono per la conquista delle bandiere sul territorio di battaglia.
    Ogni squadra parte con 50 ticket, scopo di ogni sessione è azzerare i ticket degli avversari.
    Per fare questo non basterà conquistare le bandiere per la propria fazione, ma sara' fondamentale cercare di uccidere più nemici possibili.
    Più bandiere avrà una squadra, più punti saranno tolti agli avversari ogni volta che uno di loro passerà a miglior vita.
    Questo è in sintesi il sistema di gioco, ormai un marchio di fabbrica per i prodotti di DICE, che ogni appassionato di Battlefield ha imparato ad amare per la sua immediatezza.
    Per poter giocare basterà collegarsi al sito ufficiale (www.battlefieldheroes.com), registrarsi (a meno che non si abbia già un account EA, in quel caso basterà fare il login) e scaricare il gioco, dopodiché sarà sufficiente creare un personaggio e saremo pronti per la guerra.
    Peculiarità del titolo è il completo funzionamento mediante browser internet: dalla registrazione fino al lancio del gioco stesso sarà infatti indispensabile l’utilizzo di internet explorer (o firefox).
    Il gioco propone tre distinte classi tra cui scegliere, divise in due diverse fazioni: la Royal Army e la National Army.
    Ogni giocatore potrà creare al massimo quattro personaggi diversi, scegliendo tra il Commando, ovvero un cecchino con l’abilità di nascondersi e tendere imboscate letali; il Gunner, ossia il personaggio con l’armamentario più pesante, capace anche di utilizzare il lanciarazzi anticarro; ed infine il Soldier, la classe più versatile che unisce ad una discreta capacità di fuoco un chiaro orientamento al gioco di squadra.
    Scelto il nostro personaggio non resterà che catapultarci sul campo di battaglia. Non avremo, tuttavia, una lista di server tra i quali scegliere, bensì penserà il gioco stesso a trovare la partita perfetta in base al nostro livello e alla nostra connessione.

    Molto Casual

    Sostanziale differenza rispetto i titoli più blasonati della serie è la visuale in terza persona con la quale ci troveremo a giocare, anche se in una recente intervista uno degli sviluppatori ha ammesso la possibilità, in futuro, di aggiungere la classica visuale in prima persona.
    Battlefield Heroes e' un titolo fatto apposta per i "casual gamers", molto distante, per esempio, dalla simulazione ed il tatticismo di Battlefield 2.
    La personalizzazione del proprio personaggio, essendo le classi solamente tre, è data dagli hero points, ovvero punti che guadagneremo ogni due livelli, e che ci permetteranno di scegliere come specializzare il nostro combattente grazie ad una serie di nuove abilità, diverse per ogni classe.
    Al momento il level-cap per tutti i personaggi è stato fissato a 30, ma ciò non toglie che in futuro possa essere alzato.
    Da segnalare la presenza di tre diversi veicoli con i quali potremo scorrazzare per le mappe di gioco e che ci aiuteranno, se ben utilizzati, ad aumentare le nostre chance di vittoria.
    Mentre la jeep servirà, per la maggior parte delle volte, come mero mezzo da trasporto, i carri armati e l’aereo da combattimento potranno diventare veri e propri mietitori di vittime, a patto di riuscire a controllarli, abilita' che, soprattutto per quanto riguarda l’aereo, risulterà non proprio immediata.
    Al momento le mappe disponibili sono 4, tutte abbastanza simili a livello di ambientazione e level design.
    Il titolo punta molto sull’immediatezza della battaglia, cercando di restringere al massimo i tempi morti; basti pensare che il tempo di respawn dopo la nostra morte è di soli 5 secondi, rispetto, ad esempio, ai 15 adottati dagli altri episodi della serie Battlefield.
    Gli hardcore gamers, ma anche chi si diletta con gli sparatutto online, troveranno probabilmente il titolo troppo semplicistico, poco profondo ed alla lunga noioso, per via delle poche mappe disponibili e della scarsa varietà di classi utilizzabili, oltre ad un gameplay parecchio lontano dalle altre, ottime, produzioni DICE.
    Chi invece cerca un gioco col quale passare un’oretta divertendosi, senza troppe pretese di sorta, troverà in Battlefield Heroes un titolo che fa al caso suo, la cui natura gratuita non potra' che confermare la bontà della scelta.

    Qualcosa si dovrà pur pagare...

    Non proprio tutto quello che ruota intorno a Battlefield Heroes risulta essere gratuito.
    Sempre dal sito ufficiale del gioco potremo infatti acquistare i cosidetti Battlefounds, ovvero una sorta di moneta di scambio con cui acquistare oggetti di vario tipo mediante l’apposito store.
    Va detto che alcuni di essi saranno acquistabili anche con i Valor Points, punti che guadagneremo semplicemente giocando e completando varie missioni che ci verranno assegnate, del tipo “uccidi tot nemici”.
    I Battlefounds ci permetteranno però di acquistare tutti gli oggetti dello store, senza alcuna restrizione.
    Al momento il minimo di punti acquistabili è di 700, al prezzo di 5 Euro (più eventuali tasse).
    Per la serie, gratis è bello ma se paghi è ancora meglio.

    Alta scalabilità

    A livello tecnico Battlefield Heroes ricorda molto Team Fortress 2, sia per lo stile cartoon-esco adottato, sia per la caratterizzazione dei personaggi.
    La resa globale del titolo è soddisfacente, anche se a livello di animazioni ed effetti di lucenon si puo' certo parlare di una produzione "next gen".
    Nota positiva risulta essere la scalabilità del motore grafico, che grazie alle esigue richieste minime di sistema, permetterà di far girare il gioco anche su macchine abbastanza datate, altro punto che conferma quanto EA e DICE si siano impegnate per permettere proprio a tutti di provare questa nuova produzione.
    Discreti, infine, gli effetti audio e le musiche che accompagnano il gioco, sempre e comunque in stile militare.
    Il gioco si presenta completamente in inglese, senza alcuna traduzione e necessita ovviamente di una connessione ad internet per essere scaricato.

    Battlefield Heroes Battlefield HeroesVersione Analizzata PCBattlefield Heroes è un titolo che consigliamo di provare a tutti, per un unico, grande, motivo: è completamente gratuito. Chi riuscirà ad apprezzarne la semplicità e l’immediatezza probabilmente riuscirà anche ad amarlo, a patto di giocarlo a piccole dosi. Al momento, infatti, il titolo risulta, alla lunga, un po’ noioso, sia per le poche mappe disponibili (dal level design praticamente identico), sia per una mediocre profondità di gioco ed un sistema di classi ben poco vario. Tutto ciò però non toglie che la natura completamente “free to play” di Battlefield Heroes lo renda un titolo molto appetibile, oltre ad essere un esempio che speriamo spinga altri produttori a fare altrettanto, perché visti gli attuali prezzi dei videogiochi, poter divertirsi gratuitamente -e soprattutto legalmente- al giorno d’oggi sembra quasi utopia. Lunga vita, quindi, a Battlefield Heroes!

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