Recensione Beats

Gioca la tua musica

Recensione Beats
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Psp
  • Calma Piatta

    Nel periodo in cui le grandi console casalinghe fremono di novità e Top Title, il portatile Sony sembra essersi assopito appena giunti i primi caldi primaverili. Nessun grande annuncio e pochi titoli in vista rendono il panorama di PSP non troppo esaltante. Vale la pena, dunque, fare un tuffo nel sempre più nutrito Playstation Store, alla ricerca di qualche perla consumata dal tempo. In una serie di articoli dedicati agli ultimi titoli disponibili in Digital Delivery, speriamo di risvegliare l'attenzione dei giocatori.

    Ultimi titoli analizzati:
    -Ape Quest
    -Bishi Bashi Special
    -MotorHead
    -Kula World
    -Fade to Black
    -Rayman
    -Street Skater

    Load your music

    Sviluppato presso il Sony London Studio, Beats è il primo tra i giochi per PlayStation Portable distribuiti esclusivamente attraverso l’online store.
    Il titolo è un classico rythm game, caratterizzato da un paio di modalità tanto atipiche quanto adatte alle caratteristiche multimediali di PsP. Beats, infatti, ci permette di utilizzare i file mp3 all’interno della nostra memory stick e sfruttarli come brani di gioco. Il software si occuperà di generare un pattern analizzando la forma d’onda della traccia selezionata, praticamente lo stesso procedimento alla base del visualizzatore video presente all’interno del firmware della console.
    Tutto ciò senza dimenticare la presenza di 12 pezzi originali a comporre la tracklist predefinita del titolo.

    Play your music

    La struttura del titolo SCEE si basa su due modalità di gioco principali. La prima ci consente di scegliere un brano tra quelli standard e quelli presenti nella scheda di memoria. Una volta selezionato il pezzo e la difficoltà (disponibili 4 livelli) possiamo iniziare a giocare.
    Fondamentalmente Beats, come il più classico dei rythm games, ci richiede la pressione a tempo dei tasti che compariranno sullo schermo. Nella fattispecie saremo chiamati a combinare i pulsanti che compongono la pulsantiera frontale (cerchio, quadrato, X e triangolo) con i tasti destro e sinistro della croce a seconda della direzione dalla quale appaiono le icone. Icone che possono variare, tra l’altro, tra normali e luccicanti. Queste ultime ci permettono di riempire una barra che, una volta caricata, attiva (utilizzando il pulsante dorsale L) la modalità detta Overdrive, durante la quale saremo in grado di moltiplicare il nostro punteggio.
    Appena terminato il brano verranno conteggiate le combo, ovvero le pressioni consecutive senza errore, e il numero di pressioni “perfette”, ottenendo così il nostro punteggio.
    Naturalmente, ogni pezzo avrà un suo punteggio massimo ipotetico dato dalla durata variabile dello stesso: una canzone di 10 minuti permetterà di guadagnare molti più punti rispetto ad una di due, cosa che non permette di stilare una classifica generale, limitando il giocatore a migliorarsi brano per brano.
    Il problema fondamentale alla base del titolo, però, riguarda la mancanza di una struttura di gioco vera e propria. Una volta terminato un "livello", infatti, non vi è altro. Non ci sono tornei, o modalità di gioco provviste di un fine a medio o lungo termine. E poichè il concept di gioco non prevede altro al di fuori della partita rapida si sente la mancanza di una modalità che riesca a dare una certa profondità al titolo.
    Duole, infine, constatare quanto il sistema di creazione dei pattern di gioco funzioni solo a sprazzi e, prevedibilmente, con maggiore efficacia per alcuni generi musicali, in particolare l’elettronica, contraddistinta da suoni più puliti e definiti; a differenza, per esempio, del metal, caratterizzato da un amalgama di basso, chitarre e batteria difficile, per il software, da interpretare.

    Create your music

    La seconda modalità di gioco ci vede alle prese con delle basilari jamming session. Avremo la possibilità di selezionare diversi loop tra batteria, basso, arpeggi e synth al fine di creare un pezzo musicale più o meno orecchiabile.
    Logicamente, tali brani possono essere registrati e salvati su memory stick per poi giocarli in modalità single player, oppure condividerli con degli amici.

    A livello grafico il titolo lascia trasparire lo stile minimalista che caratterizza la quasi totalità delle produzioni dello studio londinese. Ai menu (personalizzabili tramite temi e sfondi opzionali) si intervallano i livelli di gioco caratterizzati da effetti grafici psichedelici che, in linea di massima, ricordano i visualizzatori di forme d’onda dei player mp3. Perché, in conclusione, Beats altro non è se non un software di lettura di file musicali giocabile e, in quanto tale, si può ritenere un esperimento discretamente riuscito.

    Beats BeatsVersione Analizzata PSPBeats, in considerazione della sua natura di titolo low budget (7,99 Euro), si può considerare un acquisto piuttosto valido, soprattutto per coloro che utilizzano la console Sony come lettore mp3. Vista, infatti, la mancanza di una vera e propria struttura di gioco ed un gameplay ridotto all’osso, sembra che il fine del prodotto London Studio sia proprio quello di far coincidere la funzione ludica di PsP con la feature di lettore musicale: ascoltare i propri pezzi preferiti e, contemporaneamente, seguirne il ritmo. Una trovata senza dubbio interessante e discretamente realizzata nonostante una certa approssimazione nella creazione dei pattern di gioco che, fin troppo spesso, non azzeccano il “battito” e una formula che, per forza di cose, non può reggere il confronto con titoli di ben altra caratura.

    6.5

    Quanto attendi: Beats

    Hype
    Hype totali: 1
    70%
    nd