Beautiful Desolation Recensione: un'avventura in un mondo post apocalittico

Dagli stessi autori di Stasis ecco un nuovo gioco d'avventura a tema fantascientifico ambientato in un enorme e misterioso mondo post apocalittico.

Beautiful Desolation Recensione: un'avventura in un mondo post apocalittico
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • Osservando Beautiful Desolation dall'esterno, attraverso le immagini sparse per la rete, è davvero molto facile fraintenderne la vera essenza ludica. Tutto sembra suggerire un'appartenenza al macrocosmo dei giochi di ruolo, da un impatto stilistico che fa l'occhiolino alla post-apocalisse di Fallout sino a un modo d'inquadrare la scena dall'alto che è comune ai cRPG più blasonati (a porposito, qui troverete la nostra recensione di Fallout 4). Nulla è più distante dalla realtà dei fatti; e d'altronde, chiunque conosca i trascorsi di chi ha sviluppato il titolo non dovrebbe sorprendersi granché.

    I ragazzi sudafricani di The Brotherhood sono infatti noti per essere fra i maestri contemporanei del punta e clicca, nomea meritatamente conquistata grazie a due lavori, Cayne e -soprattutto- Stasis, che hanno riscosso non pochi consensi tra gli estimatori di questo genere antico. Rispetto ai due progetti precedenti, Beautiful Desolation non cambia senso di marcia, anzi apre lo sguardo a un racconto di più ampio respiro, uno sci-fi distopico dalla mitologia corposa che finalmente, dopo il debutto su computer, è pronto ad accontentare anche buona parte degli avventurieri console - i possessori di Nintendo Switch e PlayStation 4, nella fattispecie.

    Nuovo Mondo

    Si direbbe un uomo come tanti, Mark Leslie. Beautiful Desolation ce lo presenta alla guida della sua automobile fra le strade di Città del Capo, in quella che è una giornata tempestosa del 1976. D'un tratto accade qualcosa d'inimmaginabile: un gigantesco monolito triangolare piomba dal cielo, appena visibile in lontananza, facendo tremare la terra tutt'intorno fino a cappottare il veicolo del povero protagonista, incapace di reagire. Passano dieci anni da quell'episodio: il Penrose - questo il nome del colossale artefatto alieno - ha profondamente cambiato la vita sul Pianeta Terra. L'avvento dell'oggetto, di origini totalmente ignote, ha portato in dote tecnologie mai viste in precedenza, venerate da una parte delle persone ma detestate dall'altra, tanto da dare inizio a una vera e propria guerra mondiale. Fra chi nella venuta dello strano idolo vede del marcio c'è anche Mark, sopravvissuto per miracolo al vecchio incidente in auto, il quale, insieme al fratello Don, decide di salire in cima al Penrose per scoprirne i segreti. Qualcosa però andrà storto ed entrambi si ritroveranno proiettati in un diverso spazio-tempo, una dimensione sconosciuta dove i confini tra natura, uomo e macchina paiono essersi alquanto assottigliati.

    Svelare in questa sede altre informazioni della trama di Beautiful Desolation non farebbe altro che danneggiare l'esperienza pad alla mano, essendo la narrazione un elemento di assoluta centralità nell'economia del titolo. Dopo aver rimesso in funzione un'astronave da trasporto abbandonata, la Buffalo, i protagonisti - e il giocatore con loro - saranno infatti chiamati a intraprendere un viaggio alla scoperta di un universo affascinante e vastissimo, oltre che estremamente complesso. La mappa del mondo si presenta suddivisa in svariate aree geografiche sbloccabili procedendo nella campagna, a loro volta costellate di sub-location che ospitano personaggi extraterrestri provenienti da razze incredibilmente eterogenee per caratteristiche fisiche e comportamentali.

    Ogni NPC ha qualcosa da raccontare, e ciascuna delle innumerevoli linee di dialogo che avremo modo di leggere (e ascoltare, poiché doppiate) è molto più di un mero susseguirsi d'indizi utili a orientarsi nella missione che attende Leslie e i suoi compagni. È invece lo specchio di un lavoro di world building da manuale, che fonde immaginari di opere videoludiche e filmiche cementate nella memoria collettiva - dal già citato Fallout a Star Wars, passando per Mad Max: Fury Road - in un variopinto affresco in-game di civiltà e culture, originale palcoscenico popolato di soggetti umanoidi, droni e mostruosità ibride sopravvissute a un passato evidentemente segnato da una serie di eventi infelici (vista la nomination, ecco la nostra recensione di Star Wars Jedi Fallen Order).

    Come una sorta di esploratore-antropologo, chi gioca potrà spostarsi da un punto d'interesse all'altro in cerca di nuovi frammenti di storia per circa dodici ore di gioco, tempo in cui, inevitabilmente, avrà anche modo di ammirare la raffinata direzione artistica della produzione. La cura riposta nei dettagli ambientali risulta essere maniacale e spesso restituisce dei panorami mozzafiato, particolareggiati oltre ogni previsione nonché pregni di mistero e fascino selvaggio. Spiace pertanto che i modelli degli attori in scena non beneficino della medesima resa qualitativa, tanto spartani da sembrare poco più che granuli di pixel in movimento fra le numerose meraviglie dei setting isometrici.

    Un fantastico viavai

    Beautiful Desolation è uno di quei prodotti facilmente incasellabili in una gabbia di genere essendo un'avventura grafica a tutti gli effetti, seppur contaminata qua e là con qualche dinamica non convenzionale - si pensi all'incastro, nelle fasi avanzate, di sporadici combattimenti a turno. In questo senso il gameplay chiede, in base ai continui botta e risposta con il folto cast di personaggi secondari, di portare a termine compiti molto specifici dirigendosi da un luogo all'altro della piantina, raccogliendo e combinando oggetti di foggia più o meno bizzarra, di tanto in tanto completando dei minigiochi dalle meccaniche elementari.

    Da buon punta e clicca l'opera sfoggia quindi una cura certosina nella scrittura delle conversazioni con i PNG, che, fra le righe, celano sempre indicazioni importanti sul da farsi, lasciando però all'utente l'onere di giungere a ciascuna soluzione grazie alla propria materia grigia, deducendo quale debba essere la successiva mossa da eseguire. Così strutturato, l'avanzamento prevede un'attività di backtracking particolarmente consistente, come del resto è tradizione nei videogiochi di questa tipologia.

    È senza dubbio un aspetto dell'ultima fatica di The Brotherhood da considerare bene prima di mettersi virtualmente in cammino, benché sia anche vero che gli sviluppatori hanno pensato a un sistema di aiuti visivi - fra cui delle onde radar che si propagano dalle zone della mappa in cui c'è qualcosa da fare - piuttosto utile a orientare il giocatore anche qualora non avesse idea di come portare avanti la partita. Ciò non toglie che la corretta comprensione dei dialoghi resti indispensabile ai fini della progressione, laddove, è bene chiarirlo, i testi sono scritti e recitati in un inglese tutt'altro che spicciolo.

    Eventuali barriere linguistiche a parte, a smorzare la godibilità di Beautiful Desolation potrebbe inoltre concorrere qualche scelta di game design sinceramente anacronistica. Ci riferiamo soprattutto alla decisione, da parte del team di sviluppo, di nascondere alcuni degli hot spot legati agli oggetti da raccogliere, almeno finché l'avatar non vi passi sopra per caso. Disturba anche un pathfinding non sempre perfettamente leggibile, sebbene, in fin dei conti, nulla di tutto ciò riesca a inficiare il valore di una produzione che, nella sua nicchia, non ha poi così tanti corrispettivi recenti.

    Beautiful Desolation Beautiful DesolationVersione Analizzata Nintendo SwitchRecuperando ed espandendo la formula di gioco imbastita da Stasis, Beautiful Desolation conferma il talento dei The Brotherhood nel realizzare avventure punta e clicca accattivanti tanto sul fronte narrativo quanto sotto il profilo estetico. Il viaggio di Mark Leslie è un intrigante andirivieni fra gli anfratti di un mondo fantascientifico che non attende altro di essere esplorato, ricco di personaggi folcloristici e costellato di tanti piccoli cocci di "lore" che è un piacere rimettere assieme fra un enigma e il successivo. Va detto che non si tratta di un'esperienza per tutti i palati, tecnicamente piuttosto ancorata al passato di genere e alquanto esposta a possibili momenti di stallo, qualora non si ponga estrema attenzione alle numerose parti dialogate. Sono comunque questioni che difficilmente peseranno ai fan degli adventure vecchio stampo, di cui Beautiful Desolation, nello scenario videoludico odierno, sa farsi portavoce in maniera a dir poco convincente.

    8

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