Recensione Bit. Trip VOID

Il Vuoto cosmico visto dal punto di vista di Gaijin Games

Recensione Bit. Trip VOID
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  • Wii
  • Bit. Trip, l'esalogia in sviluppo da Gaijin Games, lo studio indipendente californiano, aggiunge un nuovo capitolo alla serie qui in Europa, con l'arrivo di VOID. Questo WiiWare propone al giocatore un'esperienza arcade differente rispetto a quella dei precedenti episodi, utilizzando uno stile grafico minimalista ma psichedelico, accompagnato da una preponderante componente ritmica data da una colonna sonora integrata nell'esperienza di gioco.

    Il Vuoto reso in Pixel

    Bit. Trip VOID assegna al giocatore ancora una volta il compito di dover raccogliere le "pause", dei pixel colorati che compariranno e si muoveranno sullo schermo in sequenze prestabilite; ma rispetto a BEAT e a CORE, il titolo offre un approccio molto meno vincolato. Se nei precedenti prodotti guidavamo una barra lungo un asse verticale, o in 4 differenti posizioni, in VOID potremo muovere il nostro elemento di "cattura" lungo tutto lo schermo. Per la prima volta nella serie infatti, il titolo richiederà l'utilizzo dello stick analogico del Nunchuck, o in alternativa del Classic Controller, per dirigere il "Vuoto". Questo nostro "strumento", rappresentato da un elemento circolare di colore nero, andrà direzionato verso le pause dello stesso colore, e bisognerà invece evitare quelle di colore bianco. Ogni volta che raccoglieremo una pausa, il Vuoto accrescerà le sue dimensioni, rendendo le manovre d'evasione più difficoltose e più lente. Potremo però in ogni momento decidere di ripristinare le dimensioni originali del Vuoto, premendo il tasto A. In questo modo salveremo il punteggio dato dai beat raccolti fino a quel momento. Il vuoto ritornerà piccolo anche nel caso in cui accidentalmente si venga investiti da una pausa bianca, ma in questo caso non ci verrà accreditato nessun punteggio.

    Come per gli altri titoli, VOID è composto da 3 Livelli, questa volta formati da 4 tranche, ciascuno intervallato da tre checkpoint. L'energia del nostro VOID sarà caratterizzata da 4 differenti stati: ad inizio partita staremo allo stato Iper, e con la raccolta consecutiva di Pause nere avanzeremo negli stati Mega, Super e Ultra, che in via sequenziale faranno accrescere esponenzialmente il nostro punteggio. Più errori commetteremo però, dati dalla mancata raccolta delle pause o dal contatto con quelle bianche, più il nostro stato energetico calerà velocemente, fino all'ultimo stadio, "Neither", in cui la schermata diventerà in bianco e nero, e la musica si azzererà. Se non riusciremo a risollevarci da questo stadio, e continueremo ad effettuare errori, sarà Game Over.
    C'è da dire però che una grossa svista nello sviluppo di VOID è la totale assenza di una qualsivoglia rappresentazione del nostro stato sullo schermo. Oltre infatti al punteggio di gioco e al moltiplicatore delle nostre combo, nessuna barra d'energia, presente in BEAT e CORE, ci avvertirà dell'arrivo della fase Neither, né tanto meno potremo capire quando arriverà la schermata di fine partita. Una mancanza che mina l'esperienza di gioco, molto più casuale e frustrante, senza la possibilità del giocatore di rendersi conto dell'arrivo del Game Over.
    A parte questo, il titolo aggiunge di sicuro una nota molto più strategica alla componente ludica del gioco, nel dare al giocatore la possibilità di scegliere quando ripristinare le dimensioni del Vuoto. Molte fasi inoltre faranno leva proprio su questa caratteristica, con "pause" raggiungibili solo con determinate dimensioni.
    Novità della serie è anche la comparsa dei checkpoint tra una sequenza e l'altra di ogni livello. In questi momenti, che spezzano purtroppo un po'il ritmo, ci verrà assegnato un punteggio bonus, dato dal numero di beat raccolti, dallo stato in cui abbiamo completato la sequenza, e dalla presenza o meno di crediti extra. VOID aggiunge infatti anche la possibilità di continuare la partita dopo il Game Over, con un credito iniziale e con altri ottenibili con il raggiungimento di determinati punteggi. Anche qui il titolo però si rivela non ben bilanciato: i crediti aggiuntivi potranno essere ottenuti solo quando si raggiungeranno punteggi molto elevati, il che li rende disponibili solo a coloro che giocano così bene che non avranno necessità di utilizzarli. Anche il loro utilizzo inficia il reale scopo del gioco: raccogliere un high score. Infatti ad ogni credito usato il punteggio si resetterà a zero.
    Una nota di merito va invece alla fervida immaginazione di Gaijin Games nella creazione di Boss di fine livello che, come da tradizione, riprendo stili di gioco e situazioni tratte da altri celebri arcade del passato.
    Void si presenta con lo stile caratteristico della serie. Gli elementi di gioco sono dei semplici pixel colorati, con sfondi dinamici che ci accompagneranno per tutta la durata della partita. Ma la realizzazione nel complesso risulta essere più sottotono rispetto ai canoni a cui Gaijin Games ci aveva abituati. I fondali saranno ben lontani dalle bellissime e sgargianti animazioni di BEAT o Core, adottando semplici sfondi monocromatici con alcuni effetti di luce.
    Anche il comparto sonoro, uno dei punti forti della serie, con brani chip-tune a 8 bit, risulta peccare per via di una generale monotonia di fondo. Sebbene la caratteristica principale di questi giochi, ovvero la variazione della colonna sonora a seconda delle nostre azioni e delle nostre performance, sia ancora presente, i brani non spiccano per originalità, ed anche l'aver suddiviso i livelli in più fasi separate non aiuta la colonna sonora ad evolversi come dovrebbe.

    Bit. Trip VOID Bit. Trip VOIDVersione Analizzata Nintendo WiiVOID è decisamente il titolo meno riuscito della serie Bit. Trip al momento. Il prodotto soffre di alcune sviste nello sviluppo, come la totale assenza di una visualizzazione del nostro stato durante la partita, o l'infelice scelta di suddividere in più fasi ogni livello. Sebbene sia apprezzabile una componente più strategica del titolo, non ci aspettavamo queste mancanze al terzo episodio della serie. Anche il comparto tecnico risulta inspiegabilmente sotto i livelli dei precedenti titoli, con una componente grafica monotona ed una colonna sonora anonima e troppo segmentata dal gameplay imposto dagli sviluppatori. Consigliato solo ai fan della serie, ma sul mercato indipendente si trovano, anche gratuitamente, titoli di gran lunga migliori di Bit. Trip VOID.

    6.5

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