Recensione Blue Toad Murder Files

Un clone del Professor Layton arriva su PSN

Recensione Blue Toad Murder Files
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  • PS3
  • Spuntato in sordina sul Playstation Network, Blue Toad Murder Files è l'ultimo lavoro del team Relentless Software, già conosciuto per gli ultimi episodi della serie Buzz. Dotato di un look simpatico ed accattivante, il titolo è una strana avventura grafica che riprende le meccaniche di un “collega” ben più noto. Ci riferiamo ad una delle rivelazioni degli ultimi anni, ovvero alla saga del Professor Layton, che ha saputo incantare grandi e piccini con la sua struttura esemplare. Anche Blue Toad, quindi, si compone di numerosi enigmi che costellano una progressione inquadrata, costituendo gli “ostacoli elucubrativi” che il giocatore dovrà superare per risolvere il caso. Purtroppo, a differenza dei titoli Nintendo, questo Murder Files mostra notevoli problematiche, che già ammorbano l'esperienza di gioco del primo episodio. L'idea del team è infatti quella di distribuire, via Digital Delivery, vari casi, al prezzo (piuttosto esoso) di 8 Euro l'uno. Bastano però pochi minuti di gioco per accorgersi che gli investigatori di Blue Toad hanno davvero poche speranze di poterli risolvere tutti quanti.

    Accento Inglese

    Quello che colpisce fin da subito in maniera positiva, è il divertente Character Design, colorato e brillante, perfetto per introdurre al giocatore lo stravagante Humor inglese che permea tutto il titolo.
    Introdotti agli eventi da una flemmatica voce narrante, non si può che abbandonarsi ad un laconico sorriso, nel vedere le simpatiche espressioni dei protagonisti, o nell'assistere agli improbabili omicidi che avvengono nel piccolo paese di Little Riddle. Purtroppo, gran parte del fascino regalato alla produzione da questo aspetto va totalmente perduto per l'assurda decisione di non localizzare in lingua italiana il software, che neppure è dotato di sottotitoli. Già con l'ottimo RPG Penny Arcade Adventure i giocatori italiani avevano dovuto rinunciare ad un adattamento, ma se ne caso in questione il gioco poteva essere facilmente fruito possedendo i rudimenti basilari del genere, in Blue Toad Murder Files quello della lingua è uno scoglio notevole. Non solo perchè l'accento britannico del narratore costringe ad un esercizio d'ascolto impegnativo anche per i più esperti, ma anche perchè la maggior parte degli enigmi è interamente basata su indovinelli testuali, che ovviamente vengono presentati in lingua originale. Evitate quindi di considerare l'acquisto se avete qualche difficoltà con l'inglese: non riuscireste neppure a superare il primo indovinello. Qualche problema lo incontreranno anche i poliglotti, perchè di tanto in tanto faranno la loro comparsa alcuni enigmi per la cui risoluzione si dovrà ascoltare attentamente il discorso blaterante di qualche personaggio assurdo, caricaturale all'inverosimile e praticamente incomprensibile per chi non sia madrelingua inglese. Alla difficoltà d'interpretazione si oppone la facilità disarmante di alcuni enigmi, che richiedono ora di fare dei semplici abbinamenti fra oggetti sulla base di un testo scritto, ora di fare qualche calcolo sommando penny e scellini in base trenta. Insomma, si tratta di indovinelli piuttosto infantili, dedicati ad un pubblico giovanissimo. Di fronte a questa evidenza, viene da chiedersi come possa, un titolo del genere, trovare il suo spazio nel panorama videoludico italiano senza godere di una completa ed integrale traduzione. Da una parte i più giovani non comprenderanno neppure gli antefatti della trama, dall'altra i giocatori più maturi troveranno noiosissima la progressione, fatta di enigmi che nulla hanno a che spartire con quelli cervellotici e intriganti di cui è dotato Professor Layton. A rendere completamente vano lo sforzo del team di sviluppo troviamo altri difetti difficilmente sormontabili. Da una parte una linearità disarmante, che costringe a procedere lungo un percorso tracciato a priori, senza divagazioni o possibilità di esplorare il villaggio in cui si ambienta il primo caso, dall'altra un numero davvero risibile di enigmi. Completare l'avventura sarà questione, al massimo, di un'oretta d'impegno continuativo, ed in nessun momento della progressione si registreranno picchi emotivi di qualche genere. Lo humor che continuerà di tanto in tanto a far sorridere il giocatore sarà in ultimo appello fine a se stesso, collocato in una struttura incapace di regalare la benchè minima emozione. Alla fine del gioco sarà possibile risolvere in sequenza tutti gli indovinelli già affrontati, con il solo scopo di migliorare le proprie prestazioni (ma senza trarre troppo gusto da una pratica generalmente vuota).
    In conclusione, nonostante il titolo abbia qualche punto a suo favore (fra cui una grafica accattivante, semplice ma colorata, e con un Character Design eccezionale), i primi episodi di Blue Toad Murder Files risultano davvero poco incisivi, nel panorama videoludico attuale. Volendo inseguire la lezione di titoli sviluppati con maggiore cognizione di causa, il team propone invece un'esperienza di calibro assolutamente minore, indirizzata semmai ad un pubblico giovanissimo. Non si capisce allora né la decisione di distribuire il gioco “a puntate” via digital delivery, né la scelta del publisher di portarlo sul PSN italiano senza la benchè minima traduzione. Non risolleva la situazione un'opzione multiplayer che permette, eventualmente anche a quattro giocatori, di risolvere a turno i vari indovinelli, confrontandosi poi, di tanto in tanto, grazie ad un quiz a risposta multipla che dovrebbe decretare il miglior investigatore. Investiti dai biblici tempi morti della progressione, anche i quartetti più affiatati abbandoneranno presto l'avventura.

    Blue Toad Murder Files Blue Toad Murder FilesVersione Analizzata PlayStation 3Blue Toad Murder Files è un emulo del Professor Layton che non può aspirare ad avere lo stesso successo. Nonostante un look accattivante, la scarsa qualità degli enigmi, il rapporto qualità/prezzo non troppo vantaggioso, una durata limitata e la totale assenza di una traduzione fanno in modo che il prodotto Renteless Software non sia all'altezza dei suoi congeneri, risultando un'avventura grafica scialba e poco impegnativa dal punto di vista enigmistico.

    4.5

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