Bugsnax Recensione, a caccia di insetti su PlayStation 5

Il nuovo pazzo gioco dei creatori di Octodad è il primo gioco per PS5 a debuttare nella Instant Game Collection di PlayStation Plus.

Bugsnax per PS5
Recensione: Multi
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • I ragazzi di Young Horses hanno già dimostrato di avere un certo gusto per l'umorismo nonsense e per l'estetica coloratissima dei cartoon. La loro opera d'esordio, il surreale Octodad (per saperne di più ecco la recensione d Octodad Dadliest Catch), aveva colpito buona parte del pubblico per la capacità di combinare un gameplay letteralmente folle a tematiche insospettabilmente profonde, rivelandosi in fin dei conti una di quelle perle preziose che di tanto in tanto spuntano - senza preavviso - dal panorama dello sviluppo indipendente.

    A caccia di insetti

    Con Bugsnax, tuttavia, il team ha deciso di cambiare impostazione, almeno a livello narrativo. Il titolo che accompagna il debutto di PS5, rappresentando addirittura il primo gioco PS5 gratis con PlayStation Plus, conserva una grafica stilizzata e un look dai colori molto accesi, ma sacrifica del tutto il profondo intimismo di Octodad per parlare ad un pubblico sicuramente diverso, e probabilmente più giovane.

    Tentando di fare un paragone cartoonesco, siamo passati dall'umorismo caustico di Adult Swim alla leggerezza fiabesca di Cartoon Network: Bugsnax è tutto concentrato nell'esibire le sue buffe creature, strani insetti commestibili che mescolano i tratti degli artropodi con le forme di snack, spuntini e merende. Sottotraccia c'è comunque una storia che parla di amicizia e di coraggio, mettendo al centro della scena una piccola comunità di bestiole antropomorfe, ma il racconto resta quasi sempre molto basilare, per lasciare spazio allo studio e alla cattura dei Bugsnax.

    La pelle del PataragnoInutile cercare in Bugsnax qualche traccia di quell'eccellenza tecnica che il pubblico si aspetta, indistintamente, da tutti i titoli di lancio di una console Next-Gen. Inutile e pure controproducente. La produzione firmata Young Horses arriva dal mercato dello sviluppo indipendente, è un prodotto esplicitamente cross-generazionale, e non si pone certo l'obiettivo di stupire sul fronte grafico. È importante capire che prodotti più modesti sul fronte visivo arriveranno con costanza anche sui nuovi hardware, magari rivelandosi titoli unici e preziosi. Ciò detto, i modelli poligonali di Bugsnax sono estremamente basilari, la costruzione del mondo di gioco è altrettanto semplificata, e neppure l'aspetto stilistico risulta sempre a fuoco, se non per quel che concerne l'ideazione dei gustosi insettini. Si poteva far meglio, mentre il doppiaggio inglese di ottima fattura riesce a caratterizzare in maniera convincente tutti gli abitanti di Snaxopoli.

    Ne esce un prodotto più modesto nelle ambizioni, anche se più articolato nel gameplay, capace di strappare qualche sorriso e di incuriosire quel tanto che basta per arrivare ai titoli di coda. In Bugsnax il giocatore interpreta un reporter d'assalto, incaricato dal proprio giornale di seguire le tracce dell'esploratrice Elizabeth Megamax, partita assieme ad un manipolo di Grumpus alla volta dell'isola Snacktooth. Questo luogo misterioso è l'habitat naturale delle bestiole che danno il titolo alla produzione, i Bugsnax: come il nome lascia intendere, si tratta di un mix improbabile tra insetti (Bug) e merendine (Snack), una fauna minuscola e brulicante dai sapori nuovi e variegati, fonte di sostentamento per i coloni dell'isola. Giunto a destinazione, tuttavia, il protagonista scopre che Elizabeth è sparita misteriosamente, e che la piccola comunità di Snaxopoli si è sgretolata: tutti i Grumpus hanno scelto di assecondare egoisticamente le proprie priorità, abbandonando il piccolo borgo dove un tempo vivevano in sicurezza.

    Il compito del giocatore diventa non solo quello di scoprire la sorte della famosa esploratrice, ma anche quello di ricostruire la cittadina, scovando tutti gli abitanti e convincendoli a tornare a casa. Sbrigate le prime formalità si comincia quindi ad esplorare le varie zone in cui è suddivisa la mappa, aree estremamente contenute ma tutte caratterizzate da un'atmosfera molto specifica.

    Spostandosi tra boschetti e spiagge si incontrano quindi i vari Grumpus, e non serve molto per capire che le loro richieste ruotano attorno ad una cosa soltanto: i Bugsnax. Farli felici significa catturare specifici insetti e, nella maggior parte dei casi, darglieli in pasto, osservando le strane trasformazioni del loro corpo. Se è vero infatti che "siamo ciò che mangiamo", ingurgitare un Bugsnax a forma di fragola produrrà il mutamento (permanente?) di un arto, trasfigurato proprio in un ammasso di deliziosi frutti di bosco. E lo stesso succederà con patatine, scorzette di lime, frullati, caramelle: un processo che i più piccoli potrebbero trovare sicuramente buffo, ma che personalmente non esitiamo a definire "disturbante". È proprio in questo ambiguo rapporto di dipendenza fra cibo e sospette alterazioni fisiche che si riscopre, in sordina, una nota di quella critica sociale che invece era lampante ed esibita in Octodad.

    Tralasciando per il momento le questioni narrative, scopriamo ben presto che catturare i Bugsnax non è una questione semplice. Ciascuno di loro ha abitudini particolari, e reagisce in maniera specifica alla presenza del giocatore e degli altri insetti. L'obiettivo diventa quindi quello di studiare le nostre prede, e usare vari strumenti per riuscire ad intrappolarli.

    Inizialmente sarà sufficiente piazzare trappole a innesco e nascondersi nell'erba, per acchiappare timide fragoline e vermetti a forma di carota. Ben presto dovremo invece imparare ad usare le varie salse, lanciate con una fionda. Una macchia di cioccolato attira naturalmente le zanzare a forma di chicco d'uva, mentre i bruchi che strisciano come involtini e i millepiedi-sandwitch vanno matti per la salsa ranch: i primi emergeranno dalle loro gallerie, i secondi caricheranno a testa bassa le chiazze di salsa, come se volessero tuffarcisi dentro, sbattendo la testa e perdendo il controllo quel tanto che basta per essere acchiappati.

    E poi ci sono proiettili di burro d'arachidi che "incollano" le ali delle farfalle-toast, e ghiotti grumi di formaggio perfetti per gli scorpioni-jalapeño. Proprio con questi ultimi si scopre la necessità, di tanto in tanto, di far "scontrare" i vari insetti: le pulci popcorn, ad esempio, sono troppo piccole per finire nella nostra rete, ma possono essere fatte "scoppiare" con un po' di calore. Guarda caso gli scorpioni appostati tra le rocce lanciano un proiettile fiammeggiante su tutto quello con cui non vanno d'accordo, come la salsa piccante (del resto, sono già "piccanti" per natura!).

    Acchiappali tutti!

    Buona parte del fascino della produzione - uno strano mix fra Pokémon Snap e Oddworld: Stranger's Wrath - sta proprio nella scoperta e nello studio delle cento creature che popolano l'isola, e nella ricerca del modo migliore per catturarle.

    Come piazzare le trappole, come usare le salse, come sfruttare gli elementi per rimuovere la corazza gelata di un enorme Scarabanana, o spegnere le fiamme che avvolgono una Piccantide Religiosa. Gli sviluppatori hanno investito molte energie creative nella creazione dei Bugsnax, tirando in ballo veramente di tutto: cetriolini che come un paguro si rintanano nel proprio barattolo di vetro, falene titaniche a forma di pizza, lattine di soda che galleggiano nei fiumi. Dopo qualche ora di gioco, tuttavia, le operazioni di cattura diventano molto prevedibili, e si perde un po' il piacere ludico di "acchiapparli tutti". Gli strumenti a disposizione del giocatore sono pochi, e soprattutto nelle ultime aree si perde quasi del tutto l'effetto sorpresa: non appena si intravede un nuovo tipo di biscotto, sappiamo già cosa bisogna fare per catturarlo, senza il bisogno di studiarne a fondo i comportamenti.

    Per fortuna, nella decina di ore necessarie a portarlo a termine, Bugsnax ha in serbo qualche altra sorpresa. Ogni abitante del villaggio propone una questline secondaria, al termine della quale si sblocca l'incontro con un enorme Bugsnax Leggendario. Si tratta di vere e proprie boss fight, contro angurie ciclopiche o poderosi sushi-roll, che richiedono un briciolo di intuizione in più e molto impegno. In maniera quasi inaspettata, nelle fasi avanzate dell'avventura la sceneggiatura assume un ruolo più decisivo del previsto.

    Imparerete infatti a conoscere i vari Grumpus, le loro fissazioni e le loro esigenze, appassionandovi pian piano alla ricostruzione del villaggio. Osservando la crescita di Snaxopoli e le interazioni fra i suoi cittadini si capisce insomma perché il team di sviluppo abbia citato Dark Cloud tra le proprie fonti di ispirazione.

    Sarà proprio la curiosità di scoprire i "segreti" dei Grumpus, di capire se e come le loro aspirazioni troveranno accoglimento, che spingerà i giocatori ad affrontare tutte le side quest, confrontandosi di conseguenza con l'intero catalogo di insetti taco, bruchi burrito, piattole croccanti e zanzare fruttate, concludendo così un viaggio non proprio indimenticabile eppure tutto sommato gradevole. Un po' come quelle vacanze iniziate senza aspettativa, ma che arrivate alla fine ti lasciano qualcosa dentro, che sia il ricordo di un'amicizia fugace oppure la memoria di una piccola avventura inaspettata.

    Bugsnax BugsnaxVersione Analizzata PlayStation 5Bugsnax è un'avventura divertente e leggera, adatta ad un pubblico giovane ma capace di incuriosire anche i giocatori più cresciuti. Racconta una storia di amicizia e di coraggio, ma anche di accettazione delle diversità e di convivenza pacifica. Nel frattempo, ci porta alla scoperta dei buffi Bugsnax, inseguendo quella stessa curiosità che è tipica dei monster collector alla Pokémon. Le meccaniche di gioco sono semplici e sulla lunga distanza non troppo diversificate (un paio di strumenti e trappole in più non avrebbero guastato), ma grazie ad una sceneggiatura sempre presente e a qualche sorpresa legata ai Bugsnax Leggendari, dieci ore sull'isola di Snacktooth si spendono più che volentieri. Il prezzo è modesto, l'impegno produttivo ben adeguato alle ambizioni del team. Non avrà un immaginario particolarmente brillante o una grafica d'impatto, ma dalla scoperta delle Formikebab alla lotta con la Pizzafalena, Bugsnax riesce sempre a strappare un onesto sorriso.

    6.7

    Che voto dai a: Bugsnax

    Media Voto Utenti
    Voti: 12
    7
    nd