Recensione Call of Duty Black Ops 3 - Awakening DLC

Activision e Treyarch aprono la stagione di contenuti scaricabili a pagamento dedicati al loro annuale sparatutto con un primo pacchetto dalla qualità altalenante: solo due delle quattro mappe sono davvero notevoli.

Recensione Call of Duty Black Ops 3 - Awakening DLC
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Con Awakening Treyarch e Activision inaugurano la nuova stagione di contenuti scaricabili dedicati a Call of Duty: Black Ops III, senza interrompere quella che ormai è più che lecito definire una tradizione: quattro mappe, di cui un "classico" ridisegnato, e una nuova ambientazione a tema Zombie. Nonostante un lancio problematico su più fronti, con difficoltà da parte di alcuni utenti a scaricare il pacchetto dallo Store (è capitato anche a noi, ed abbiamo risolto al telefono con l'assistenza di Activision, arrivando in breve alla soluzione del problema tramite un rinnovo delle licenze e un paio di riavvii della console), e soprattutto con una serie di bug legati a compenetrazioni nelle pareti. Con la patch 1.6 (circa un gigabyte) le cose sembrano comunque tornate alla normalità, e possiamo procedere ad analizzare nel dettaglio le singole componenti del pacchetto, offerto come sempre a circa 15 euro (a meno di non acquistare direttamente il Season Pass).

    Gauntlet

    E' di gran lunga della mappa migliore del pacchetto, e propone il classico design tipico di Treyarch, con tre "corridoi" tra loro intersecati in vari punti sui quali si sviluppa l'azione. Un concept più che collaudato e adatto sostanzialmente ad ogni modalità di gioco, che anche qui si conferma validissimo. Il combattimento ravvicinato è ampiamente supportato, i dislivelli ci sono, e i cecchini non rimarranno con le mani in mano. Critiche alla struttura, sostanzialmente, non ce ne sono, e lo stesso può dirsi del design, che sottolinea la natura tripartita della mappa abbinando ad ognuna delle "linee" uno stile diverso, urbano, giungla e innevato. Varietà non solo tattica, quindi, ma anche visiva.

    Splash

    La risposta di Treyarch allo scenario "guerra a Canevaworld". Ci troviamo in un parco acquatico, ma prima di prendere una granita e andare sugli scivoli dovremo occuparci della squadra avversaria. In questo caso il design è meno lineare rispetto a quello di Gauntlet, e gli sviluppatori hanno approfittato della presenza degli scivoli per proporre interessanti dislivelli e punti di osservazione sopraelevata, che sarà bene individuare in fretta e tenere costantemente d'occhio in caso ci si muova a livello terra. Anche in questo caso, c'è ampia possibilità di utilizzare tutto l'arsenale offerto, data la buona varietà di contesti in cui ci si muove. Alcuni potrebbero trovare l'ambiente colorato leggermente distraente dall'azione, ma ci si fa ben presto l'abitudine.

    Skyjacked

    Ed eccoci all'immancabile remake, che questa volta va a rigurdare Hijacked, una delle mappe oggettivamente più belle di Black Ops II. Lo Yacht è esattamente come ce lo ricordavamo, lineare eppure ricchissimo di possibilità tattiche per aggiramenti e dominio da posizioni sopraelevate, limitato nelle dimensioni ma non nelle chance offerte. Non è un caso che Treyarch abbia scelto proprio questa mappa per il revival, e nel farlo ha anche aggiunto una piccola sorpresa. Uno dei fianchi della nave ora si rivela squarciato, un'apertura raggiungibile solo grazie ai rinnovati poteri a disposizione dei nostri alter ego. Ed ecco quindi che i classici percorsi ricevono una discreta sferzata, e le carte si scoprono ben rimescolate.

    Rise

    Arrivati a questo punto, qualcosa con Rise deve pur essere successo. Un motivo ci dev'essere se questa mappa sembra essere stata disegnata da un altro team, pigramente concepita e terribilmente banale anche nell'ambientazione. Non è un caso se di rado verrà considerata nelle votazioni, dato che già dopo qualche partita rivela tutta la sua sostanziale debolezza. Si tratta della classica ambientazione volta a valorizzare gli scontri in una vasta area centrale, affiancata da due starting zone che offrono buona visibilità ai cecchini. Purtroppo, a mancarle del tutto è un elemento che la renda unica, e trattandosi di una mappa inserita in un pacchetto a pagamento, non si tratta di un difetto trascurabile.

    Der Eisendrache

    Con questa ambientazione si torna alle atmosfere della Seconda Guerra Mondiale, farcita però di nazisti non-morti. A livello concettuale, continua la storia introdotta con The Giant, che a sua volta è un remake di Der Riese (da Call of Duty World at War). Ad ogni modo, a meno che non abbiate acquistato la Collector's Edition, ad oggi tutto quello che conoscete della modalità zombie di Black Ops III è Shadows of Evil, mappa dalle tonalità noir, dunque poco male. Rimane curiosa la decisione degli sviluppatori di espandere il filone più classico rispetto a quello nuovo, ed è possibile, ma non sicuro, che l'ambientazione più recente non abbia riscosso i successi sperati. Al di là di questo, la mappa strizza l'occhio ai veterani di Castle Wolfenstein, e presenta il consueto dedalo di corridoi, stanze, piccoli segreti da scoprire, tutto intrecciato con la medesima qualità di sempre.

    Call of Duty Black Ops 3 Call of Duty Black Ops 3Versione Analizzata PlayStation 4Al di là dei problemi tecnici che ne hanno accompagnato il lancio, Awakening non è complessivamente un pacchetto malvagio per tutti coloro che spendono tante ore sui server di Call of Duty: Black Ops III. Di certo, il fatto che solo due delle quattro mappe brillino veramente (Skyjacked è ottima, ma si tratta pur sempre di un remake) abbassa il valore complessivo dell'offerta, che comunque rimane sostanzialmente irrinunciabile per coloro che di Black Ops III online non ne hanno ancora avuto abbastanza, o per i veterani della modalità Zombie.

    6.8

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