Recensione Call of Duty: Modern Warfare 3 - Nuovi Drop Content
Una nuova modalità competitiva, nuove mappe e nuove Spec Ops
Call of Duty: Modern Warfare 3
Recensione: Xbox 360
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Andrea Vanon
Disponibile perXbox 360
Wii
PS3
Pc
Mese dopo mese, oramai non è più una novità, Call of Duty: Modern Warfare 3 continua ad espandersi. Un vero e proprio record da questo punto di vista, dato che tra mappe aggiuntive e scenari Spec Ops possiamo tranquillamente dire di avere, a questo punto, un gioco completamente "nuovo" (eccezzion fatta per la componente single player, naturalmente). E, nonostante tutto, Activision e Infinity Ward non si fermano e non intendono farlo nell'immediato, dato che, a fine Maggio, sta per divenire disponibile a tutti la Content Collection #2 - secondo pacchetto di contenuti già scaglionati per gli utenti Elite da qualche mese ad oggi. Inoltre, per questa particolare occasione, il team ha voluto inserire anche due location di scontro gratuite, che andranno ad incrementare l'offerta delle nuove sale d'attesa: 1vs1 e 2vs2.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio, grazie all'abbonamento Premium di Everyeye.it, di cosa si tratta e se anche questa volta l'offerta può dirsi all'altezza del nome Modern Warfare.
Spec Ops
La prima delle due missioni speciali, da affrontare in coop, è Interruttore. Ci verrà chiesto d'infiltrarci in una stazione radio russa per piazzare una carica EMP che saboti le comunicazioni nemiche, per poi fuggire a gambe levate. I ruoli, come in molte altre Spec Ops, verranno divisi: ad un giocatore toccherà l'infiltrazione vera e propria, da condire con circospezione visto l'elevato numero di guardie a livello del suolo e considerata la possibilità d'attivazione di un allarme che ne farà giungere almeno il doppio. Il compare, decisamente più fortunato, si troverà appostato sotto un gigantesco ponte stradale, pronto con il suo fucile da cecchino munito di mirino termico a spazzare via la minaccia sovietica. La missione si divide sostanzialmente in tre parti. Nella prima il duo dovrà fare pulizia delle guardie per ottenere l'accesso alla struttura - pesantemente sorvegliata. Nella seconda, con l'amico a terra impegnato nell'attivazione della carica, al compagno appostato verrà fornito il comando per utilizzare una lauta serie di missili Predator, ed impedire alle truppe in arrivo di nuocere al primo. Una volta fatto entrambi dovranno darsela a gambe, incontrandosi al porto lì vicino ed inforcando prontamente un motoscafo nelle vicinanze, per non doversela vedere con i numerosi Juggernaut che comincieranno a popolare la scena.
Si tratta indubbiamente di una missione interessante, per quanto non propriamente difficile, dove gli elementi più classici da Spec Ops vengono sapientemente mescolati: l'azione furtiva, il lavoro di squadra ed una sana dose di cecchinaggio. Il condimento garantito da ben tre obiettivi dedicati (completarla a Normale e a Veterano e distruggere sette elicotteri con i Predator) le dona infine una marcia in più.
Per quanto anche qui le caratteristiche della Spec Ops (su tutte il lavoro di squadra) vengano anche qui pesantemente cavalcate, l'estrema difficoltà della missione e la totale assenza di checkpoint (ogni volta dovremo ricominciare daccapo) renderà la progressione piuttosto frustrante, scalfendo il divertimento. Non basteranno tre obiettivi dedicati (di cui uno prevederà di scortare il corazzato intonso) a donare verve ad una delle missioni più fastidiose del pacchetto.
Mappe Multiplayer
L'offerta multigiocatore competitiva prende il via con l'unica mappa di quest'ennesimo Drop Content dedicata al gaming per oltre quattro giocatori, consigliandone infatti dodici. Si tratta di Oasis, un lussuoso resort in quel di Dubai, affacciato sul mare e studiato in particolare per le partite Dominio. La mappa si sviluppa su una pianta ottagonale, il cui centro è occupato da quello che ha tutta l'aria di essere un tempietto, o comunque un edificio dalle connotazioni sacre. Tutt'attorno si diramano le aree salienti della gigantesca location di villeggiatura: i negozi, la reception, le camere per gli ospiti e molto altro ancora; tutto decorato con lo sfarzo tipico delle zone più ricche dell'Emirato - dunque fontane, statue, marmi e tessere di mosaico a profusione. Interni ed esterni (così come le varie zone), in questa mappa, sono collegati tra loro in maniera piuttosto lineare, riducendo la location ad una sorta di arena con poche "aree secondarie" se così possiamo chiamarle. Gli scontri saranno dunque piuttosto diretti, con facoltà d'appostamento ridotte specialmente in modalità Domino, dove, come si diceva, la mappa dà il meglio di se. Le tre bandiere saranno infatti posizionate in tre zone differenti del resort, costringendo i giocatori ad un continuo andirivieni sfruttando soprattutto gli accessi periferici che, senza passare perforza dall'esposta "piazza" centrale, collegheranno ognuna delle aree collaterali.
Per quanto piuttosto vasta, dunque, la location si presterà ad un'azione estremamente frenetica, con pochissimi spazi per respirare ed una lotta serrata per il predominio. Il level design elaborato solo per quanto riguarda la componente estetica non consentirà inoltre moltissime alternative al buttarsi a capofitto nella mischia, riducendo di gran lunga la varietà di situazioni verificabili e sminuendo leggermente la qualità della mappa stessa. Visivamente ed architettonicamente irreprensibile, dunque, Oasis non offrirà una vera "alternativa" a quanto visto sino ad ora, omologandosi e risultando "solamente" una delle migliori scelte per Dominio.
Tutto si giocherà dunque su una semplice scelta: appostarsi ed attendere pazientemente il passaggio di un avversario che potrebbe potenzialmente non arrivare mai oppure continuare a girovagare in un moto perpetuo, tentando di cogliere il malcapitato di sorpresa e sfruttare la nostra abilità in uno contro uno. Qualsiasi via di mezzo porterà a morte certa.
Aldilà di tattiche, strategie ed amenità varie, però, è il level design in se a non convincere appieno: sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale la location non offre spunti interessanti, risultando piatta, stufando dopo poco e diventando presto impopolare nelle votazioni.
Non per niente infatti ci sentiamo di considerare questa come una tra le migliori mappe di Modern Warfare 3 in assoluto, nonché senza dubbio la più bella di questa seconda Content Collection. Le sue caratteristiche permettono infatti, e molto agevolmente, ogni approccio si voglia mettere in atto. Un cecchino, grazie anche alle tonalità verdeggianti del muschio ed al marroncino del fango e della sabbia sparsi un pò ovunque, potrà facilmente trovare comodi luoghi d'appostamento; un soldato votato all'azione, viceversa, potrà sfruttare gli intrecci di lamiere, i ripari offerti dalla carcassa della nave e le suddette grotte per tattiche d'aggiramento veloce, in maniera da cogliere alle spalle l'avversario. Insomma una mappa estremamente ben riuscita.
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Call of Duty: Modern Warfare 3Versione Analizzata Xbox 360Tra alti e bassi i designer di Sledgehammer hanno saputo ancora una volta fare centro, e questa volta anche a fronte di missioni Spec Ops non proprio al massimo delle potenzialità. A rinfrescare l’offerta ci penserà però la nuova lobby Faceoff, per partite 1vs1 e 2vs2 (in Deathmatch o Uccisione Confermata) che promettono di stravolgere -almeno in parte- la concezione classica di Call of Duty. Sarà infatti necessario pensare e reagire più in fretta, piazzare trappole ed escogitare diversivi ma, soprattutto, rivedere od ampliare le proprie classi. Nella nostra prova è risultato infatti chiaro come dotarsi di armi dal fuoco veloce e di opportuni perks (Invisibilità, Gioco di Prestigio, Oltre il Limite, Estrazione Rapida...) possa fare, in questo caso, tutta la differenza del mondo. E le mappe (ben quattro) già da ora a disposizone ne saranno la controprova, rappresentando le strutture più labirintiche mai viste in un Call of Duty, dove per la prima volta nel corso del franchise, potremo effettivamente valutare la nostra bravura nell’uno contro uno e la fondamentale capacità -nel caso del 2vs2- di collaborare con un amico.