Recensione Call of Juarez

Selvaggio west

Recensione Call of Juarez
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • Per un pugno di clichè...

    Billy e Rey sono i due protagonisti di questo ritardatario FPS per 360 che aldilà di tutti i difetti tenta coraggiosamente di riportare in auge una ambientazione stranamente dimenticata in ambito videoludico: il vecchio West. Purtroppo quanto visto in mezzo secolo di cinematografia e fumetti è difficile da dimenticare ed il gioco si presenta come un immenso calderone di luoghi comuni che rendono la sfida si avvincente ma per nulla innovativa sotto il profilo del plot. Preparatevi ad affrontare il solito sceriffo violento e corrotto, i banditi, le fughe dai bordelli, il vecchio pazzo reduce delle guerra di secessione e tutto il resto. I due alter-ego che avremo modo di controllare hanno modi differenti di approcciare i problemi che nella piccola cittadina di Juarez di certo non mancano, prediligere la forza o l' astuzia è una scelta difficile soprattutto quando l' immenso tesoro nascosto di Juarez è a portata di mano. La più veloce ovviamente.

    Il Buono, Il Brutto e Il Solito

    Call of Juarez è un fps di stampo decisamente classico e tenta di inserire qualche variazione nel gameplay tramite l' utilizzo alternato di due personaggi.
    Il primo è Billy, giovane cowboy che pare ispirarsi più ai Village People che a John Wayne nel modo di vestire, maestro della furtività, torna a Juarez per incontrare gli unici parenti che ha ma lo aspetta una brutta sorpresa. La sua mira non è eccezionale ma quando si tratta di saltare appesi ad una fune o trovare strade alternative piene di ostacoli difficilmente potremo chiedere di meglio. Rey invece è un reverendo con qualche ombra sul suo passato che riemerge drammaticamente durante una messa, quando una donna irrompe nella piccola chiesa informandolo di quanto sta accadento in una certa fattoria. Qui i ruoli si invertono, Rey è abile a menare le mani nel più puro stile western, spara bene e piazza calci poderosi. Il gioco alterna continuamente queste due persone e quindi queste due modalità.
    Difficilmente però il gameplay di Call of Juarez riuscirà a sorprendervi, anche il tentativo di inserire una fisica realistica si traduce in realtà in momenti di puro stress costringendovi spesse volte a dover impilare scatole di legno in situazioni di panico nel tentativo di raggiungere una via di fuga, ed il motore non eccelso contribuisce a creare una confusione notevole. Nulla di nuovo sotto il sole di questo deserto dunque: c' è qualche idea carina -come l'utilizzo semidinamico della frusta- ma nel complesso il sistema non stupisce, si lascia giocare ma sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più dal comparto grafico e dalle animazioni che -come vedremo- invece rimangono in bilico tra la diligenza della Nextgen ed il burrone di una IA banale e preprogrammata capace di generare situazioni a volte piuttosto ridicole. Altro aspetto abbastanza discutibile è il modo in cui gli avversari tentano gli accerchiamenti: a quanto pare l' ordine di attacco nei confronti del giocatore arriva all' attivazione di un trigger in un determinato punto della mappa e i nemici si dispongono per accerchiare solo quel determinato punto, basterà dunque spostarsi silenziosamente in un altro punto che garantisce una buona visuale per trovare tutti i bersagli fermi a puntare la zona iniziale dello scontro. Una carneficina assicurata. Abbastanza tragico è anche il modo in cui vengono gestiti gli scontri a mani nude -se ne può avere un assaggio poco dopo l' inizio del primo capitolo con Rey- con gli avversari che si mettono in fila indiana ed aspettano il proprio turno pazientemente prima di essere riempiti di botte.
    Interessante è il tentativo di inserire i duelli in puro stile Mezzogiorno di Fuoco, qui il tutto viene gestito in maniera abbastanza semplice, con l' analogico si estrae l' arma e si cerca di colpire rapidamente l' avversario.

    La modalità multiplayer è anche ben sviluppata e prevede -oltre alle solite opzioni- qualche bella innovazione come la modalità Goldrush (vince chi arraffa la maggior quantità di oro sparsa per la mappa) e quella che permette di rivivere in prima persona alcuni famigerati eventi della storia del West: rapine alle diligenze, assalti alle banche. Purtroppo però il sistema fa acqua come un setaccio, il lag è compagno costante delle vostre scorribande e qualche freeze della console non è da escludere. Un vero peccato anche considerando lo scarso numero di giocatori presenti online.

    Ombre Grosse

    Quello grafico è forse l' aspetto dove Call of Juarez riesce a stupire maggiormente non senza qualche pecca.
    Il motore del gioco è pesante e si vede, i frame per secondo calano anche piuttosto vistosamente nelle situazioni concitate e rendono difficile mantenere i nervi saldi. A parte questo il tutto si presenta bene, con ombre dinamiche e luci interessanti. Buoni modelli dei corpi ma sfortunatamente associati ad animazioni vecchie di 3-4 anni. Il meglio di se il motore riesce a darlo negli esterni offrendo splendidi panorami ricchi di vegetazione che ai più potranno ricordare -in termini molto meno onirici si intende- le foreste di Oblivion. Negli interni la qualità invece cala un bel po', le proporzioni sono al limite del macabro, in particolare il saloon che esternamente appare una struttura normale all' interno è immenso con quattro tavolinetti sparsi che rendono molto male l' idea di chiuso, sporco, wishky e polvere da sparo che si doveva respirare. I modelli delle armi sono realizzati con precisione ma soffrono di qualche imperfezione a livello di texture.
    Gli aspetti positivi e quelli negativi si bilanciano in Call of Juarez e purtroppo si adeguano a certi canoni che in questa generazione di console stanno diventando una triste normalità, FPS instabili e texture spaccamascella applicate a modelli poligonali per la verità abbastanza anonimi. Si poteva fare di più in un anno di lavoro, questo è certo. Un ultimo piccolo appunto agli effetti gore che, sebbene rappresentati da un' unica texture, si adattano bene ai colpi delle armi da fuoco ma appaiono decisamente fuori luogo quando scaturiscono da un pugno.

    Hey McFly, ti ucciderò come un pane!

    Il sonoro è per la verità abbastanza scarno, sebbene il doppiaggio sia ben fatto (segnaliamo che il gioco che trovate nei negozi non è tradotto in nessuna delle sue parti ed è solo in inglese sottotitoli compresi) e gli effetti sonori appaganti, il senso di un luogo "vivo" non è propriamente realizzato: nelle strade così come nelle taverne manca un brusio di sottofondo che sarebbe stato d' obbligo e nelle foreste i versi di animali ed insetti fanno sentire spesso la loro mancanza.
    Discorso a parte va fatto per le musiche che, sebbene adeguate, con assoli di banjo ed armonica, risultano poco ispirate e negli spazi aperti in grado di rendere un buon senso di maestosità sarebbe stato bello avere qualcosa di più epico ed orchestrato. Non chiediamo Morricone ma una brutta copia ci sarebbe bastata.

    Fino all' ultimo rintocco...

    La durata del gioco è garantita dal singleplayer piuttosto articolato e da una modalità multiplayer che speriamo riesca a migliorare, perchè le premesse per un buon FPS alternativo ci sono tutte. Il livello di stress viene accentuato nelle già accennate parti concitate e nelle sparatorie per poi venir mitigato fin troppo nelle sezioni stealth, decisamente troppo facili.

    Call of Juarez Call of JuarezVersione Analizzata Xbox 360Call of Juarez è un gioco che per qualche disattenzione rischia di scivolare nell' oblio dei "sarebbe potuto essere". Purtroppo l' alternanza di modalità, realizzate con poca cura, non piacerà ne agli appassionati di FPS puri e frenetici ne tantomeno agli appassionati di stealth, che troveranno ridicola la capacità di sfuggire alla vista dei nemici. Merita comunque che gli sia data una possibilità da parte di chi si è stufato di invadere la Normandia nel 1944 per la diciassettesima volta e di chi cerca qualcosa di diverso dai fuciloni con chainsaw integrata. Un gameplay meglio calibrato e adattato al motore grafico nonchè una corposa patch multiplayer potrebbe risollevare le sorti di Billy e Rey, ci auguriamo di vederla prima che le meccaniche prive di stimoli di questo titolo lo condannino a morte più velocemente di qualsiasi pallottola.

    6.5

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