Captain Tsubasa Rise of New Champions Recensione: tutti in campo su Switch

Tsubasa Ozora è pronto a rincorrere il suo migliore amico anche su Switch, ma il gioco di Bandai segnerà una gloriosa doppietta?

Captain Tsubasa Rise of New Champions Recensione: tutti in campo su Switch
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  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • Gli appassionati di calcio su Switch hanno davvero poche occasioni per scendere sul manto erboso; il catalogo della console ibrida, infatti, non è il terreno ideale per la canonica sfida annuale tra EA e Konami: se la prima compagnia ha optato per una versione "light" di FIFA, priva di Frostbite e degli aggiornamenti annuali (per approfondire recuperate la nostra recensione di FIFA 20 Legacy Edition), la seconda non ha mai realizzato un port del suo PES su Switch. In questa situazione, però, potrebbe essere Bandai Namco a risollevare la sorte dei calcistici sull'ibrida di Kyoto, con il suo Captain Tsubasa: Rise of New Champions. Il tiro della tigre ruggirà anche sulla console Nintendo sfondando la rete o il pallone si infrangerà contro il palo? Scopriamolo insieme.

    Un piccolo ripasso

    Prima di analizzare il comparto tecnico della produzione, facciamo un breve ripasso degli elementi distintivi che contraddistinguono l'offerta ludica e contenutistica. Come vi abbiamo già raccontato nella nostra precedente recensione di Captain Tsubasa: Rise of New Champions, il lavoro di Tamsoft e Bandai si è dimostrato ottimo per i fan, nonché un discreto calcistico arcade per chi è alla ricerca un'esperienza più leggera, scanzonata e divertente, a patto di chiudere un occhio su qualche imprecisione ludica. Gli sviluppatori hanno inserito nella formula una serie di meccaniche utili a diversificare le fasi offensive e difensive, e sebbene un leggero senso di ripetitività tenda comunque a emergere, quello di Bandai-Namco ha saputo rivelarsi un prodotto pienamente godibile.

    Il gameplay di Captain Tsubasa verte tutto intorno all'immediatezza e alla spettacolarità: sia in fase difensiva che offensiva potremo ricorrere ad azioni caratterizzate da un dinamismo degno della serie animata, capace di mettere in mostra l'incredibile potenza dei giocatori. Contrasti in piedi, tackle, rovesciate, bordate aeree e super tiri delineano insomma il profilo di un calcistico sopra le righe, proprio come insegnano le puntate dell'anime. Alcuni personaggi restano pesantemente sbilanciati, in linea con le caratteristiche dell'opera originale, ma a goderne è indubbiamente lo spettacolo generale.

    Il primo passo necessario per prendere confidenza con il titolo di Bandai, però, è affidarsi alla modalità regina di tutto il gioco: il Viaggio. Questa campagna, divisa in due episodi, permette infatti di seguire diversi tutorial, snocciolando con calma le meccaniche cardine del gameplay. Il primo atto, Episode Tsubasa, ripropone fedelmente l'ultimo torneo delle medie e la conseguente sfida tra Tsubasa e Hyuga (Holly e Mark per chi è cresciuto negli anni ‘90).

    Dopo aver concluso quest'arco narrativo in una manciata di partite, ecco che l'Episode New Hero compone una campagna originale in cui creare un proprio alter ego da zero e conquistare un ruolo nella Nazionale nipponica.

    Tra il rispetto per il materiale originale e un sistema di progressione decisamente profondo, Rise of New Champions è perfettamente in grado di superare le venti ore di longevità con il solo Viaggio: una volta concluse ambedue le storie, restano comunque disponibili modalità come le esibizioni e le partite online. In questo caso Bandai e Tamsoft ci permettono persino di allestire una squadra totalmente inedita con i propri beniamini; da qui un sistema di matchmaking terrà conto delle vittorie e delle prestazioni, segnando il passaggio dell'utente a una categoria superiore per affrontare giocatori più abili. Ovviamente, nelle stanze private è possibile selezionare le compagini presenti nella campagna per sfidare i propri amici. Nonostante Nintendo non brilli sul fronte delle infrastrutture online, durante i nostri test le partite non hanno mostrato alcuna problematica, e in generale le prestazioni sono state le medesime del gioco offline (che prevede anche la possibilità di collegare più console per giocare ovunque in cooperativa). Ma come si comporta Rise of New Champions su Switch?

    Le prestazioni su Switch

    Come spesso accade per i titoli Bandai su licenza di manga e anime, il cel shading la fa da padrone, dal momento che permette di ricreare i personaggi con una certa dovizia di dettagli. Inoltre Rise of the New Champions, all'interno de Il Viaggio, sfrutta una narrazione quasi da visual novel, con dialoghi statici e opzioni per modificare leggermente lo sviluppo degli eventi.

    Questo ha permesso a Tamsoft di mantenere una risoluzione di 1080p quando la console è collegata alla TV. In questi frangenti il livello di dettaglio è ottimo, con leggerissimi (ma altrettanto trascurabili) cali di frame rate. L'unico momento in cui gli fps scendono vistosamente coincide unicamente con l'entrata in campo delle squadre: la visuale ampia della telecamera, chiamata a gestire sia gli spalti, sia i ventidue modelli di calciatori che si muovono in contemporanea, mette sotto sforzo l'hardware di Nintendo. Tuttavia, è bene ribadire che si tratta dell'unico momento in cui l'ottimizzazione mostra il fianco a dei difetti piuttosto percettibili.

    Subito dopo il calcio d'inizio, infatti, la partita scorre senza grosse problematiche, e mantiene piacevole l'esperienza di gioco. La sensazione è che il frame rate non sia ancorato perfettamente ai 30 fotogrammi per secondo, ma possiamo assicurare di non aver riscontrato alcun reale problema nella fruizione dei match. Questo perché gli sviluppatori hanno agito sapientemente, diminuendo la qualità di quegli elementi che, nel fluire dell'azione, meno impattano sul colpo d'occhio: per esempio, la qualità delle ombre dei calciatori in movimento è nettamente più bassa delle altre versioni di Captain Tsubasa, ma si tratta di un elemento totalmente accessorio che passa quasi inosservato nel corso dell'incontro.

    Le luci dei riflettori sono chiaramente riservate alle tecniche più spettacolari degli atleti nati dalla fantasia di Yoichi Takahashi; momenti in cui la partita viene inframmezzata da cutscene finemente realizzate e dettagliate, che mantengono un'ottima fluidità e spettacolarità anche su Switch.

    Giocando in portabilità la risoluzione si fissa invece sui canonici 720p e, come spesso accade, il piccolo schermo di Switch mitiga ulteriormente alcune sbavature. L'esperienza di gioco sulla console Nintendo è quindi piuttosto godibile, si sposa perfettamente con i Joy-Con nonostante l'uso intensivo dei tasti dorsali, e non sfigura affatto se messa a confronto con la resa visiva offerta dalla versione PlayStation 4.

    Captain Tsubasa: Rise of New Champions Captain Tsubasa: Rise of New ChampionsVersione Analizzata Nintendo SwitchCaptain Tsubasa: Rise of New Champions è un port realizzato con accuratezza. I pur inevitabili compromessi grafici si mostrano, d'altronde, in frangenti che non influiscono sulla godibilità e la spettacolarità dei match, che ovviamente rappresentano il vero cuore pulsante dell'esperienza ludica. Tamsoft e Bandai scendono dunque in campo nello stadio di Switch con una formazione ludica e tecnica piuttosto grintosa, la stessa che ha saputo divertirci e conquistarci, pur con qualche riserva, sulla console di casa Sony.

    7.5

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