Recensione Celtic King SO

Celtic Kings by Cosmy

2000 anni fa Cesare l'esercito più forte e organizzato del mondo si scontrò con un popolo fino ad allora sconosciuto e radicalmente diverso: i Galli.
Questo è il contesto del nostro gioco: anche se non vuole essere una ricostruzione storica (ed infatti non lo è minimamente) potrete usare o i civilizzati romani o i barbari galli.

Novità e caratteristiche

Chi però pensa di giocare all'ennesimo titolo storico si sbaglia: tutto ciò serve solo come pretesto per l'ambientazione di questo che in realtà è un incrocio tra uno strategico real time ed un RPG.
Diciamo subito che certamente si avvicina molto di più ad uno strategico, ma certi elementi lo rendono diverso dal solito “accaparrati le risorse, costruisci le truppe e spiana il nemico”.
Il gioco prevede infatti una grande varietà di missioni intermedie che vanno dall'esplorazioni, ad una guerra su piccola scala, fino alla guerra totale.

Le sorti dell'antica Roma

La parte strategica è molto semplice, ma andiamo ad analizzarla in dettaglio. Le uniche risorse di cui dovrete preoccuparvi saranno l'oro, la popolazione e il cibo che dovrete prendere come tributo dalle vostre colonie e dai paesi limitrofi.
Gli edifici disponibili non sono un gran numero e racchiudono le funzionalità essenziali; direi che le opzioni sono ridotte al lumicino e ben poco si può fare oltre a reclutare soldati che possa sostanzialmente dare maggior gusto al gioco.
Potrete così reclutare diversi tipi di unità (non che si siano sbizzarriti comunque), ognuna con i suoi punti di forza ed i suoi punti deboli. Pretoriani, arcieri, gladiatori.. niente di nuovo fin qui.
La cosa che caratterizza Celtic Kings è che le unità vanno raccolte in eserciti di massimo 50 elementi e guidati da un eroe. La funzione di questi è più strategica che offensiva: dal capitano dipenderà la destrezza di un esercito e la capacità in battaglia. Durante lo svolgimento del gioco gli eroi potranno crescere di livello facendo esperienza proprio come in un GDR.
La cosa a nostro avviso molto carina è invece il fatto che in questo gioco non sempre costruire una massa gigantesca di soldati può risultare la scelta migliore. Questi infatti avranno bisogno di scorte di cibo per nutrirsi e mantenersi forti: così dovrete curare gli approvvigionamenti e garantire sempre le giuste razioni agli eserciti impegnati sul campo; ci saranno situazioni in cui forse potrebbe essere preferibile mantenere un piccolo esercito esperto e rafforzarlo molto (c'è una funzione davvero davvero interessante che è “allena unità”).
Ogni esercito potrà essere schierato in tre diversi tipi di formazioni reali (con le ali, in linea o raggruppate), il che facilita molto la gestione delle truppe.

Le modalità di gioco sono principalmente due: campagna e single player. Esiste comunque il multiplayer e la possibilità di crearsi le mappe attraverso un editor.
La grafica è godibile, ma sicuramente non al livello dei primissimi titoli del settore. Un finto 3d comunque molto fluido e curato particolarmente bene tanto da sembrare quasi una vera ambientazione tridimensionale
Il sonoro è disgustoso. Le voci sono ripetitive e non cambiano mai tono. Le musiche sono tutte realizzate con MIDI e non brillano certo per originalità.

Nel complesso non si può dire celtic kings sia un cattivo gioco, tutt'altro. Sicuramente non è al livello dei concorrenti del settore quale Warcraft 3, ma confrontato con altri RTS può sicuramente vantare qualche tratto innovativo. Peccato perché alcuni spunti interessanti ci sono, ma troppo pochi per far risalire la china ad un gioco che non punta in alto.