Recensione Chessmaster: L'Arte D'Apprendere

Il signore degli scacchi arriva su PlayStation Portable

Recensione Chessmaster: L'Arte D'Apprendere
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  • The art of learning

    La serie Chessmaster esordisce su PlayStation Portable con un capitolo dal concept interessante: un software in grado di accompagnare il giocatore di scacchi inesperto dalle prime regole alle fasi avanzate, passo per passo, monitorandone capacità e progressi, fino a raggiungere l’eccellenza dei giocatori veterani. Una visione alquanto interessante, supportata dalla costante presenza virtuale di Josh Waitzkin, autore del corso per scacchisti “L’Arte di Apprendere”.
    Condito da elementi presi in prestito dai vari “brain trainers” e da una varietà di fondo ben lungi dal limitare il prodotto alla semplice partita classica, Chessmaster potrebbe rivelarsi un ottimo acquisto per l’appassionato.

    Chess Training

    Creato un profilo utente ed associato ad un avatar, il giocatore può dare inizio a quello che si può considerare un vero è proprio allenamento. Innanzi tutto Chessmaster mette a disposizione una serie di tutorials approfonditi, ben strutturati e chiari nelle spiegazioni: tali guide permettono di apprendere facilmente le regole degli scacchi o, qualora ne fossimo già a conoscenza, di ripassare le strategie di gioco più sofisticate.
    Una volta apprese le basi si può cominciare a giocare. Il titolo Ubisoft offre diverse sfide: dalla partita classificata, ai minigiochi basati sugli scacchi, alla modalità multigiocatore.
    Il risultato di ogni sfida va a definire la nostra valutazione globale, ad esclusione delle partite d’allenamento, utili al fine di affinare la tecnica senza influire sul punteggio.
    I programmatori hanno creato un efficace metro valutativo basato su tre valori:

    - Capacità Analitica - ovvero l’abilità nel risolvere un problema in un determinato numero di mosse.
    - Concentrazione - basata principalmente sui tempi impiegati per la risoluzione di schemi.
    - Memoria - indicante la capacità di mettere in atto tattiche imparate.

    La media dei tre punteggi va, infine, a determinare il nostro grado di bravura.
    Il metodo fortunatamente funziona e, nell’arco di una settimana, è possibile riscontrare un miglioramento esponenziale. Miglioramento che si può ottenere sia vincendo contro una serie di giocatori gestiti dalla cpu e dalle capacità variabili sia affrontando minigiochi e problemi.
    Essendo, prima di tutto, un corso interattivo di scacchi Chessmaster mette a disposizione alcuni divertenti esercizi che ci permettono di migliorare la nostra visione di gioco focalizzando le nostre capacità sull’uso di determinati pezzi e su schemi pre-impostati. La modalità “Sfide di Problemi” si basa su un buon numero di enigmi da risolvere nel minor tempo possibile, per esempio mettendoci di fronte ad una mossa decisiva al fine di chiudere una partita; al giocatore spetta il compito di risolvere lo schema eseguendo un dato numero di mosse.
    Molto più interessante, nonché adatta al formato videoludico, la presenza di sei minigiochi, validi diversivi alla partita classica in grado di dimostrare che, sfruttando le regole degli scacchi, si possono sviluppare discreti puzzle games. Il primo dei sei, ad esempio, ci vede spostare un pezzo (inizialmente la regina) al fine di raccogliere della frutta distribuita in giro per la scacchiera. Tutti i vegetali dello stesso tipo, se nel raggio d’azione del nostro pezzo, vengono eliminati dallo schermo: più né andremo a rimuovere contemporaneamente, maggiore sarà il nostro punteggio.
    Altrettanto ben congeniato il minigame dedicato all’uso del cavallo e dei pedoni.
    Come facilmente intuibile, tutti questi esercizi mirano ad abituare il giocatore a sfruttare al meglio le possibilità di ogni pezzo per poi migliorare le proprie capacità durante le partite classificate e, soprattutto, contro gli amici.
    Perché, prevedibilmente, una volta raggiunti buoni risultati, non è necessario rispolverare la vecchia scacchiera in legno tarlato: basta accedere ad una sessione di gioco tramite connessione Ad-Hoc mediante due PSP e mettere in pratica gli insegnamenti del buon Waitzkin.

    Chessmaster, come da tradizione su console, si può giocare con due soli tasti: la croce direzionale e il pulsante di selezione X. Ciò nonostante, i programmatori hanno aggiunto alcune piccole opzioni extra: il tasto quadrato ci permette di ottenere un suggerimento, il pulsante start di accedere ad un menu in-game, il tasto dorsale destro forza l’avversario ad eseguire una mossa istantaneamente mentre il sinistro ci permette di annullare la mossa precedente.

    L’arte del minimalismo

    Sviscerata l’offerta di gioco diamo una sguardo all’interfaccia audiovisiva del prodotto Ubisoft.
    Purtroppo, per quanto non necessitasse di un potente motore grafico e di virtuosismi tecnici, Chessmaster risulta un lavoro tecnicamente insoddisfacente. A partire da un’eccessiva piattezza nella rappresentazione di scacchi e scacchiere fino ad uno stile grafico dei menu piuttosto scialbo, il titolo mette in mostra fin troppa approssimazione nella messa in scena del nobile gioco. L’avatar di Waitzkin, per di più, è ridotto ad una serie di fotografie mandate in loop in modo tale da creare rudimentali animazioni, quasi fosse un titolo dell’era 16 bit.
    La grafica bidimensionale che caratterizza la produzione, in conclusione, per quanto non vada a minare il gioco in sé non si può considerare sufficiente.
    Risultato quasi dignitoso, invece, per quanto riguarda il commento sonoro, relegato ad alcuni brani di sottofondo che, se non altro, non infastidiscono e permettono di concentrarci al 100% sul gioco.

    Chessmaster: L'Arte D'Apprendere Chessmaster: L'Arte D'ApprendereVersione Analizzata PSPChessmaster si è rivelato un prodotto valido, per quanto palesemente dedicato ad una limitatissima utenza. Gli appassionati del nobile gioco degli scacchi possono ora avvalersi di un buon strumento d’allenamento, poco appariscente quanto ben strutturato e sufficientemente vario da giustificarne l’esistenza sottoforma di prodotto videoludico. Una buona dose di modalità e minigiochi, tutorials completi e la presenza del multiplayer via connessione Ad-Hoc sono le features principali che ci spingono a consigliarne l’acquisto a tutti coloro che desiderano migliorare le proprie capacità di scacchista “on the road”. Inutile sottolineare quanto, d’altro canto, il titolo si possa rivelare letale per chiunque non sopporti gli scacchi e per coloro che, da un videogame, bramano solo azione e sparatorie.

    7

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