Recensione Command & Conquer: Red Alert 3

Ben ritrovati compagni, è passato tanto tempo dall’ultima volta...

Command & Conquer: Red Alert 3
Recensione: PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Tempo scaduto

    Finalmente, dopo sette anni di silenzio, Electronic Arts ritorna sui campi di battaglia digitali con un nuovo episodio di Red Alert, uno dei più acclamati e più venduti real-time strategy di tutti i tempi.
    Per quei pochi che ancora fossero digiuni di videogiochi e, nello specifico di strategici in tempo reale, la saga Red Alert è stata creata (più di un lustro fa, appunto) sull’impianto base dell’ormai leggendario capostipite del genere RTS, Command & Conquer, salvo differenziarsene mediante l’introduzione di elementi fanta storici.
    Superato il perenne conflitto tra bene e male (GDI e NOD) per la conquista delle risorse (nella fattispecie il prezioso minerale extraterrestre Tiberium), in Red Alert il videogiocatore troverà eserciti realmente esistenti ed un’ambientazione in piena guerra fredda, riletta però in chiave alternativa in cui le Superpotenze giungono infine allo scontro diretto.
    Command & Conquer: Red Alert 3, si apre con la possente macchina bellica sovietica prossima alla sconfitta, mentre gli alleati stanno ormai approssimandosi alla porte del Cremlino.
    Dopo anni di conflitto, gli Alleati sono riusciti a sconfiggere l’Armata Rossa.
    Trincerati dietro alle mura del Cremlino, Il Colonnello Cherdenko ed il Generale Krukov, ormai in preda alla disperazione e senza più nulla da perdere, decidono di provare il tutto per tutto - e con una mossa disperata sperimentano la macchina del tempo.
    La missione? Tornare indietro nel tempo e uccidere Albert Einstein prima che riesca ad ideare la tecnologia che guiderà gli alleati alla vittoria finale.
    Dopo aver portato a termine con successo la missione, i sovietici tornano nel presente e scoprono che la forza degli Alleati è profondamente ridimensionata.
    Ma prima che possano davvero festeggiare per il risultato ottenuto, si rendono conto che il cambio nella linea temporale ha creato una nuova minaccia.
    Una nuova superpotenza misteriosa e tecnologicamente avanzata domina ora il mondo: l’Impero del Sol Levante. Benvenuti nella Terza Guerra Mondiale.
    Mentre il divino Imperatore Yoshiro ed il suo esercito imperiale minacciano di spazzare via in un sol colpo sia le forze sovietiche che quelle alleate, Krukov e Cherdenko iniziano a dubitare della saggezza delle loro azioni.

    The Soviets and Allies are back, it's time to go back to Red Alert, Comrade!

    Come già detto, nonostante il salto generazionale di Red Alert 3 (nuova grafica next gen, migliorie in single e multiplayer, nuovi mezzi ed unità, nuove modalità), non si può omettere di sottolineare la circostanza che il prodotto analizzato altro non è se non un classico (anzi, il “classico”) gioco di strategia in tempo reale.
    Al giocatore, seguendo i canoni standard del genere, sarà demandato dunque il più o meno arduo compito di costruire strutture (partendo da una piccola base), rastrellare il maggior numero possibile di risorse - ricercando e trovando miniere sul territorio e costruendo raffinerie minerarie nelle vicinanze, dove un veicolo raccoglitore provvederà a recuperare i minerali, successivamente convertiti in crediti - creare strutture difensive per proteggere la predetta base ed un potente esercito per tentare di sconfiggere il nemico, evitando, nel contempo, di subire la stessa sorte.
    In Red Alert 3, tutte e tre le fazioni (Sovietici, Alleati e Impero del Sol Levante) avranno la loro campagna dedicata, costituita da una serie di missioni logicamente e temporalmente collegate.
    Una serie di filmati realizzati egregiamente, parte in computer grafica e parte interpretati da attori reali, dipanano gradualmente la tutto sommato discreta trama di gioco e fungono altresì da divertente intermezzo nonchè da collante tra le varie missioni.
    Un completo, ed a tratti fin troppo pedante ed approfondito tutorial, inizierà gli aspiranti comandanti digitali alle unità, strutture e modalità di costruzione, tattiche di gioco dello strategico in tempo reale esaminato.
    All’inizio di ogni missione verranno presentati, nel corso dei filmati interpretati da attori reali - alcuni dei quali anche discretamente famosi (da Jenny McCarthy all’indimenticabile, seppure parecchio ingrassato Tim Curry, protagonista nei tempi andati del cult movie The Rocky Horror Picture Show) - gli obiettivi da conseguire e le azioni necessarie da intraprendere.
    Al termine del breve filmato, un classico briefing, con pedisseque istruzioni direttamente sulla mappa di gioco, provvederà a riassumere gli obiettivi principali della missione.
    Indipendentemente dalla campagna scelta il gioco si rivela però piuttosto lineare: una volta che il giocatore avrà conseguito un obiettivo, riceverà automaticamente una nuova sottomissione (nella maggior parte dei casi a ciò corrisponderà un ampliamento dello scenario di combattimento, con conseguente allargamento della mappa di gioco) oppure terminerà la misisone corrente.
    A questo punto apparirà una tabella riportante le statistiche di gioco ed i rispettivi punteggi e, anticipata dal filmato introduttivo, incomincerà un'altra missione e così via per una trentina di missioni complessive per le tre fazioni.

    Quando si muore si muore soli?

    Terminato il filmato introduttivo ed il briefing, il videogiocatore si troverà davanti alla prima succulenta novità: la modalità co-op, innovazione perfettamente integrata nel gameplay.
    Ogni missione è infatti studiata per essere affrontata esclusivamente in modalità cooperativa.
    Sarà dunque consentito scegliere se affrontare la missione in modalità singolo - in tal caso la fazione alleata sarà guidata da un co-comandante sul campo (dotato di una propria personalità e con un proprio stile di combattimento) controllato dall'intelligenza artificiale - oppure optare per la collaborazione con un amico o altro essere umano reperito online.
    Nel primo caso il giocatore, grazie ad una intuitiva interfaccia operativa, potrà direttamente intervenire sull'operato dello stratega virtuale, ordinandogli di pianificare un attacco in una determinata zona, mantenere il comando autonomo, prendere posizione o attaccare un bersaglio specifico; diversamente, nel caso di giocatore umano sarà possibile interagire tramite chat o VoIP.
    È inutile nascondere le enormi possibilità strategiche che offre questa nuova modalità, soprattutto nelle ipotesi di scontro fra giocatori umani in cui sarà consentito, ad esempio, creare diversivi, attaccare bersagli secondari, aggirare le unità impegnate in uno scontro dall'alleato.
    Malgrado l'I.A. riesca a gestire decorosamente il co-comandante virtuale bisogna ammettere che, nello specifico, l'utilità dell'innovazione è decisamente più limitata; nella maggior parte dei casi, infatti, l'utente avrà maggiore giovamento utilizzando le risorse del co-comandante (e soprattutto le unità) come semplice carne da cannone per manovre diversive o per distruggere magari una specifica struttura difensiva senza perdere le proprie costose unità.

    Tre per due

    Ognuna delle tre fazioni del gioco, come da tradizione, possiede proprie caratteristiche peculiari offensive e difensive che la contraddistinguono dalle altre, rendendola in tal modo unica.

    ALLEATI


    Gli Alleati possono ottenere un potenziamento di strutture, veicoli ed esercito in un determinato Cantiere (base di tutte le operazioni) o in un Centro di Comando (base lontana dal cantiere che consente di espandere le aree di controllo), mentre acquistando un'agenzia della difesa sarà consentito potenziare tutte le difese della base, oltre che avere accesso a super armi.
    Comprando uno "Spazio aumentato" dal Cantiere o dal Centro di Comando, tutte le strutture che producono unità all'interno del suo raggio di costruzione (e le unità che producono) saranno potenziate.
    Naturalmente l'acquisto di spazi di livello superiore consente di accedere alle armi maggiormente potenti.
    Tra le unità peculiari si segnalano il cannone Atena - collegandosi ad un satellite laser in orbita può designare bersagli e scatenare una pioggia di fuoco con effetti spettacolari - , il Crioelicottero - elicottero leggero sperimentale equipaggiato con gli ultimi ritrovati nel campo degli armamenti non letali: un raggio congelante come arma primaria ed uno spettacolare ragiio miniaturizzante per le occasioni speciali - e, tra le forze della marina, la Portaerei - fortezza galleggiante in grado di schierare squadroni di droni Sky Knight da combattimento a corto raggio e devastanti missili blackout che spengono qualsiasi circuito elettrico nel raggio dell'esplosione.

    SOVIETICI


    Optando per questa fazione, il giocatore implicitamente lascerà che sia il pragmatismo russo a scegliere la via più diretta.
    Per iniziare il potenziamento, tutto quello che i Sovietici devono fare è costruire le strutture che producono le tecnologie migliori e più recenti.
    Aggiungere, ad esempio, un super-reattore non solo fornisce più energia, ma sblocca anche il secondo livello di tecnologia.
    Successivamente sarà possibile costruire un Battle Lab per avere accesso alle unità migliori.
    Identificano la fazione il Carro Apocalypse: dispensatore sovietico di morte, tale insuperabile macchina bellica è dotata, per l'attacco primario, di due cannoni 125mm, mentre in alternativa è possibile utilizzare un arpione magnetico che cattura gli avversari più rapidi e li trascina sotto i cingoli - ed i Dreadnought - costruiti espressamente per alloggiare e sparare una quantità infinita di razzi Molot V4 su obiettivi terrestri o marini; sono vulnerabili nel combattimento ravvicinato, punto debole compensato dai loro bombardamenti intensi e devastanti.

    IMPERO DEL SOL LEVANTE

    A metà strada tra i metodi di Alleati e Sovietici, l'Impero si potenzia struttura per struttura.
    Le strutture che producono unità vengono potenziate singolarmente dopo che i loro potenziamenti specifici sono stati ricercati.
    Questo rende più economico il potenziamento di un esercito, ma richiede un po' più di attenzione al momento di scegliere quali forze potenziare.
    E per arrivare alla tecnologia migliore bisogna prima costruire un mainframe nano-tecnologico, che non costa poco.
    Tra le unità spiccano gli Shinobi - spie ed assassini espertissimi, leggendari per la capacità di uccidere silenziosamente e dileguarsi nell'aria; l'elite di assassini dell'Imperatore segue rigorosamente la via antica: shuriken, bombe fumogene e spada - ed il Re Oni : pochi sopravvivono al suo raggio oculare. Robot gigante guardiano dell'Impero, che stia schiacciando i carri tra le sue braccia possenti o polverizzando interi eserciti, il Re Oni è all'altezza del suo demoniaco nome.

    Indipendentemente dalla scelta operata, tutte le truppe ed i veicoli agli ordini del videogiocatore possiedono caratteristiche particolari che vanno da un'arma secondaria al provocare determinati effetti al nemico, fino addirittura a trasformarsi in un'unità completamente diversa.
    In genere le unità hanno un'abilità primaria e un'altra speciale che può essere rivolta verso il nemico, o un effetto istantaneo una volta che si attiva l'abilità, o la capacità di passare tra l'abilità primaria e quella speciale.
    La maggior parte delle abilità speciali (ma non tutte) non hanno un costo in risorse se vengono utilizzate, ma tutte richiedono un momento di pausa prima di poter essere impiegate di nuovo.

    Video ed audio

    Graficamente, red Alert 3 è uno spettacolo per la vista.
    Il motore grafico scelto ed utilizzato da Electronic è lo stesso di Command & Conquer 3, debitamente potenziato ed ottimizzato.
    In questo terzo capitolo, ed a differenza della serie C&C, gli sviluppatori hanno optato per un impatto visivo decisamente vivace e per una maggiore spettacolarità generale, al fine, probabilmente, di raggiungere ed uniformarsi allo stile ironico che contraddistingue la serie.
    L’Impero del Sol Levante, in particolare, presenta un look molto cartoonesco (rectius - mangaanesco) ricordando in taluni tratti famosi personaggi provenienti dalla terra del sol levante.
    Per quanto riguarda gli ambienti, questi sono molto ben disegnati e realizzati ed il livello di dettaglio delle mappe è sempre sufficientemente elevato, con costruzioni ed elementi naturali ben caratterizzati e completamente distruttibili.
    Ciò che lascia letteralmente basiti ed a bocca aperta è però la realizzazione delle esplosioni e delle superfici liquide sapientemente renderizzate grazie ad un utilizzo sapiente dei pixel shader.
    In quest'ultimo capitolo, a differenza dei predecessori, la componente acquatica rivestirà un'importanza fondamentale.
    Gli oceani sono un patrimonio inestimabile di risorse energetiche, sono quindi moltissime le unità e le strutture in grado di adattarsi all’acqua e diventare anfibie. Chi saprà dominare i mari avrà maggiori chance di dominare gli avversari, soprattutto nel corso delle sfide multiplayer.
    Pregevoli come sempre anche gli effetti sonori e la colonna sonora, auto-adattantesi alla situazione contingente con decise variazioni di ritmo.

    Cenni multigiocatore ed infine... i membri del cast!!

    Come già accennato in precedenza, Red Alert 3 offre una modalità multigiocatore implementata direttamente nelle singole campagne delle tre fazioni, consentendo di affrontare le missioni con l'ausilio di un co-comandante umano.
    Sono comunque presenti le comuni modalità multigiocatore che rendono possibile organizzare sfide e tornei in Rete Locale o via Internet, appoggiandosi in questo caso al servizio GameSpy e andando a creare partite come host oppure unirsi a partite di altri giocatori.
    È infine presente un sistema di Automatch che, calcolando il punteggio il rank dei vari giocatori, contribuisce ad organizzare automaticamente scontri equilibrati.


    Ecco infine il cast degli attori che hanno prestato la loro interpretazione per Command & Conquer Red Alert 3 (in ordine alfabetico per cognome):
    Gemma Atkinson (Hollyoaks),
    Tim Curry (Rocky Horror Picture Show, The Hunt for Red October),
    Andrew Divoff (LOST),
    Kelly Hu (X2, The Scorpion King),
    Jenny McCarthy (Scream 3, in precedenza Playboy Playmate of the Year),
    Ivana Milicevic (Casino Royale),
    Jonathan Pryce (Pirates of the Caribbean),
    J.K. Simmons (Spider-Man, Juno),
    Autumn Reeser (The OC),
    Peter Stormare (Prison Break, Armageddon),
    George Takei (Star Trek, Heroes)
    E due dei più celebri esperti di arti marziali miste competitive, Randy “The Natural” Couture (in precedenza campione UFC Heavyweight) e Gina “Conviction” Carano (imbattuta lottatrice Elite XC e già nel cast di American Gladiators).

    In questi giorni EA ha rilasciato un breve filmato cinematografico per promuovere l'uscita di Red Alert sul proprio sito, intitolato remix video, all'interno del quale vengono montati, in maniera assolutamente divertente, alcune interpretazioni dei sopracitati attori durante le fasi di gioco e nel dietro le quinte.
    Un must da non perdere che troverete nei link sottostanti.
    http://dailymotion.alice.it/video/k4FoJ4XaQX2IqQMad9
    http://www.electronicarts.it/games/14464,pcdvd/news/25981/

    Command & Conquer: Red Alert 3 Command & Conquer: Red Alert 3Versione Analizzata Xbox 360Sebbene per alcuni versi si possano muovere critiche ad Electronic Arts per non avere avuto l'ardire di dare una svolta decisiva ad un gameplay che, nonostante l'orpellosità della grafica next-gen e le numerose migliorie introdotte, risale, come si è già detto, al capostipite di tutti gli RTS, Command and Conquer, non si può negare che alla prova dei fatti, Red Alert 3 sia un prodotto molto curato e ben confezionato, oltre che sommamente divertente ed immersivo. L'ottima implementazione in-game della nuova modalità cooperativa rappresenta innegabilmente un'iniezione dilinfa vitale al prodotto, permettendo ai giocatori, grazie all'ausilio del co-comandante, di ideare e mettere in pratica strategie belliche sempre nuove ed articolate e rendendo Red Alert rigiocabile anche una volta ultimate le campagne delle rispettive fazioni.

    8

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