Recensione Conflict Desert Storm 2

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Introduzione

Tralasciando
ogni commento o disquisizione sull'argomento guerra e su tutto quello che sta
capitando al nostro povero mondo, ci troviamo ad analizzare un titolo che
scomoda un problema dannatamente attuale e delicato: quello della Guerra del
Golfo. Nello specifico, si tratta del secondo capitolo di un titolo più che
discreto uscito tempo fa e che dovette superare una serie di problematiche
relative all'argomento trattato prima di vedere la luce. Questa nuova versione
riprende in esame i fatti accaduti nel '91, quindi va a completare il primo
capitolo senza occuparsi della guerra attualmente in atto. Ora vediamo cosa è
cambiato rispetto al prequel, cosa è stato migliorato o peggiorato e se vale la
pena di prendere in considerazione un titolo del genere.

Struttura e
caratteristiche di
gioco

Chiariamo subito che
non dovrete agire in solitaria ma dovrete gestire un team (esattamente come nel
primo capitolo) attraverso dieci missioni per demolire i piani di Saddam
Hussein. Il team è composto da quattro uomini (provenienti dalla inglese SAS o
dalla statunitense Delta Force) con abilità specifiche da sfruttare a seconda
delle situazioni e, in caso di successi o di particolari prestazioni, potrete
assistere a passaggi di grado e promozioni. Ottima cosa per aumentare la
sensazione di immersività nel gioco. Prima di iniziare il gioco abbiamo la
possibilità di affrontare un addestramento composto da quattro missioni, molto
divertente (soprattutto nell'ascoltare le grida del nostro sergente) e che
permette di familiarizzare con il sistema di controllo, oltre ad imparare l'uso
delle armi e le immancabili tecniche stealth. Una volta iniziato il gioco vero e
proprio ci troviamo catapultati nel bel mezzo della guerra, con visuale alle
spalle del soldato (che potrà essere cambiato in qualsiasi momento) e tutte le
informazioni del caso come il nome del soldato selezionato, il livello di
salute, la bussola per orientarci senza problemi, l'arma selezionata (alcune
danno la possibilità di passare alla visuale in prima persona con tanto di
zoomate), le munizioni e il livello di abilità del soldato nell'utilizzo delle
varie armi. Per quest'ultimo aspetto va precisato che tali abilità
miglioreranno con il tempo e l'esperienza. Un elemento altamente spettacolare
di questa seconda release è la presenza del raggio laser con cui segnare una
zona che dovrà essere bombardata dalla nostra sezione aerea! Nella tragicità
della cosa non potrete fare a meno di rimanere a bocca aperta. In determinate
occasioni avremo anche la possibilità di spostarci con vetture come la Jeep o
l'APC scegliendo quale ruolo dovrà avere ogni membro del team: quindi potremo
decidere chi dovrà stare alla guida, al lanciarazzi, alla mitragliatrice, alle
granate o semplicemente al posto passeggero. I ruoli sono facilmente
intercambiabili tramite l'uso combinato del tasto Y con il tasto direzionale.
In mezzo al caos, tra esplosioni e situazioni pericolosissime, avremo la facoltà
di impartire ordini sia individuali che collettivi. Quindi potremo ordinare ad
un soldato o a tutto il gruppo di seguirci, di fare fuoco a volontà, di fermarsi
o di avanzare in determinate posizioni. E' chiaro, a questo punto, che il
titolo presenta una buona dose di strategia oltre all'azione pura, con un buon
mix tra sparatorie, stealth e tattica.

Tecnica

Rispetto al primo episodio è stato
migliorato il sistema di controllo, ora più semplice ed intuitivo, forte anche
di un sistema di puntamento automatico più efficace (comunque una buona dose di
pratica è quantomeno indispensabile). Inoltre l'IA è stata resa più credibile,
sostituendo i fantocci del primo capitolo con avversari più attenti che potranno
variare la profondità del loro campo visivo a seconda del livello di difficoltà
scelto. In realtà i difetti ci sono sempre, quindi non stupitevi di trovare, di
tanto in tanto, l'idiotone che si mette proprio davanti agli avversari
facendosi bucherellare senza reagire o un nemico che proprio non ne vuole sapere
di spararvi contro! Anche graficamente ci troviamo di fronte ad un bel
miglioramento, sebbene non si tratti assolutamente di un capolavoro (anzi).
Possiamo ora ammirare strutture poligonali più complesse e caratterizzate da un
maggiore dettaglio generale. Girovagare in questi ambienti semidistrutti,
desolati e a tratti paurosi fa il suo sporco effetto (soprattutto se ci si
immedesima in un qualsiasi soldato che, nel momento in cui scriviamo, è
veramente lì...) Elemento sicuramente pregevole che si è accattivato la nostra
simpatia è la qualità con cui sono stati realizzati i personaggi, davvero
dettagliati sotto ogni punto di vista. I militari sono realizzati molto bene,
dettagliati e con un buon numero di poligoni (anche se le animazioni avrebbero
potuto essere curate meglio) mentre le texture generali del gioco sono
altalenanti: a volte ottime, solo discrete in alcuni casi. Bellissime le
esplosioni e certi effetti di notevole impatto come il calore o le spettacolari
tempeste di sabbia. Purtroppo, a volte, si assiste ad un calo di frame rate o a
scatti che fanno storcere il naso e, in parte, rovinano l'esperienza visiva che
il titolo Pivotal offre. Comunque siamo sempre nella media di un qualsiasi
titolo attuale, senza miracoli di programmazione o chissà quale inedito effetto,
soprattutto quando si ha bene in mente cosa ci riserverà in futuro Xbox sul lato
grafico. Decisamente ottimo il sonoro, con effetti ben riprodotti specialmente
se si dispone di un impianto 5.1 e una localizzazione in italiano che alza
sempre la qualità di un titolo. Note dolenti, invece, sul versante multiplayer
dato che sarà possibile giocare in modalità cooperativa fino a quattro giocatori
(aumentando a dismisura la longevità del titolo), ma non sarà possibile
utilizzare il servizio Live se non per scaricare contenuti aggiuntivi.

Conclusioni

Concludendo, ci troviamo di fronte ad un più che discreto seguito di un più
che discreto gioco. Nonostante le migliorie apportate, il livello generale
qualitativo del prodotto è lo stesso. Si pone a metà strada tra il simulativo e
l'arcade, per cui ci sarà chi lo odierà e chi invece si divertirà abbastanza.
Si perché, a conti fatti, il gioco risulta comunque divertente e vario, forse a
volte un po' troppo complicato, a causa di un sistema di controllo, sì,
migliorato, ma che necessita di un po' di pratica per essere masticato a
dovere. Quindi tutto rientra nella norma ma non eccelle particolarmente, sotto
ogni aspetto. E' per questo che piacerà solo ai patiti del genere che, però,
devono accettare il fatto di non avere una simulazione completa da manuale.
Tutti gli altri è bene che gli diano un'occhiatina, prima di prendere qualsiasi
decisione.