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I prodotti che rientrano nella categoria dei "Pokémon-like" iniziano a moltiplicarsi sempre di più (come potete leggere ad esempio nella nostra anteprima di Palworld), nel tentativo di sfruttare quanto più possibile l'eco della celeberrima serie a marchio Game Freak. Quando si sceglie di seguire la strada dell'imitazione, tuttavia, occorre star bene attenti: bisogna infatti dosare l'inserimento di meccaniche concettualmente derivative e l'utilizzo di una personalità distintiva, in maniera tale che l'utente non abbia l'impressione di giocare a un semplice clone. Coromon, realizzato dal team TRAGsoft, prova a cercare questo equilibrio e, come potete leggere dal voto a fondo pagina che probabilmente avrete già sbirciato, riesce sorprendentemente nella sua missione.
Inizieremo la storia all'interno del mondo di gioco creando il nostro alter ego virtuale, che potremo personalizzare a piacimento in ogni suo aspetto. Ci troviamo nella regione di Velua e il nostro personaggio è un neo-ricercatore duellante che lavora per la Lux Solis. Fin dai primi minuti tutti coloro che hanno trascorso svariate ore davanti ai vecchi schermi del Game Boy Advance proveranno sicuramente un grande senso di déjà vu e nostalgia.
Inutile nasconderlo: i ragazzi di TRAGsoft si sono liberamente ispirati ai vecchi giochi dei Pokémon, onorando a modo loro il franchise più amato di sempre (ci sarà anche un easter egg di Ash Ketchum e altri riferimenti velati alla cultura pop). A differenza delle Poké Ball troveremo gli spinner, mentre il guanto sarà il nostro oggetto tuttofare, che ci permetterà di utilizzare tutti gli strumenti ottenuti nel corso dell'avventura.
A causa di un'eccesiva similitudine con i primi prodotti a marchio Pokémon, le battute iniziali dell'esperienza potrebbero rivelarsi sicuramente contrastanti. Servirà infatti qualche oretta per cominciare ad apprezzare la trama e le differenti situazioni che l'avventura riesce ad imbastire. La versione del "professor Oak" di Coromon ci dirà fin dall'inizio che la materia prima fondamentale nell'universo di Coromon è l'Essenza Titanica.
Il nostro compito consisterà nel girare tutta la regione di Velua per raccogliere questa potentissima risorsa sconfiggendo i Titani, ossia coloro che crearono il pianeta tempo addietro. Durante il nostro viaggio dovremo fare i conti con i Wubboniani, una malvagia organizzazione che sta immagazzinando l'energia dei creatori per i suoi deplorevoli scopi.
Utilizzando un potere oscuro, gli antagonisti stanno modificando in modo mostruoso i Coromon, rendendoli più forti e distruttivi del normale. In sostanza, al netto di una premessa non proprio brillante che potrebbe sembrare solo un mero pretesto, il comparto narrativo ha saputo convincerci a dovere, regalandoci una storia che diventa sempre più articolata col passare delle ore.
Così come un buon Pokémon-like che si rispetti, il titolo recupera gran parte delle caratteristiche base del gioco a cui si ispira, senza disdegnare però qualche differenziazione ben implementata. In tutto ci sono 114 Coromon, che si dividono in 13 tipi diversi, dal fuoco all'acqua, passando per sabbia, ghiaccio, spettro, magia e via discorrendo. Il sistema di combattimento prevede la classica impostazione a turni: ogni creatura attaccherà una volta, scegliendo una sola azione da fare tra quattro disponibili, da sbloccare man mano che il nostro compagno salirà di livello. Come vuole la tradizione, ciascun mostro alla fine di un combattimento guadagnerà esperienza, ed è qui che incontriamo la prima differenza rispetto ai giochi di Game Freak.
Le nostre creature posseggono oltre alla barra dell'esperienza anche quella della potenzialità, che non sale di pari passo con l'indicatore degli XP. Ogni volta che avremo completato un livello, potremmo spendere dei punti per aumentare manualmente le statistiche del nostro Coromon, suddivise in Attacco, Attacco Speciale, Difesa, Difesa Speciale, Velocità e Salute.
In questo modo sarà possibile creare build di diversa natura: toccherà a noi scegliere se dare vita a mostriciattoli equilibrati, veri e propri "tank" o mostri letali ma dalla scarsa resistenza. Ci saranno inoltre tre tipi differenti di potenzialità, ossia Normale, Potente e Perfetto: quest'ultimo grado farà salire più velocemente la barra in questione rispetto al livello "Normale", garantendo alla lunga una potenza maggiore. Nell'economia ludica di Coromon, insomma, entra in gioco anche un pizzico di componente strategica da tenere in considerazione per massimizzare la resa del gameplay. Ma non è finita qui!
Le creature presentano poi differenti linee evolutive, rarità e abilità passive. Ci spieghiamo meglio: potrà capitare di trovare un Coromon con un "tratto raro" più potente rispetto agli altri dello stesso livello e della stessa specie, grazie alla presenza di un "vantaggio" iniziale, tra cui la capacità di ricevere più colpi, di possedere più forza o addirittura di aggiungere un effetto elementale nel campo di battaglia. Ci saranno creature, infatti, che potranno far piovere, provocare tempeste di sabbia, di neve o far calare la notte. Quest'ultima dote non va sottovalutata, dal momento che tutti i mostri (eccetto gli spettri che sono immuni) nelle ore notturne hanno il 10% di possibilità in più di mancare il bersaglio. Insomma, come si può evincere dalla descrizione sommaria delle dinamiche di gameplay, l'intelaiatura ludica di Coromon è più stratificata di quanto si possa immaginare.
Così come vuole il genere a cui si ispira, all'interno del gioco potremmo catturare i Coromon selvaggi, curarli con pozioni, migliorarli e farli evolvere. Ai mostri si possono assegnare in aggiunta anche frutti e gemme. I primi si attivano quando gli HP scendono sotto una determinata soglia, mentre le gemme hanno effetto passivo e durano finché non decideremo di rimuoverle. Quello che sembrava un mero "copia e incolla" del gioco di Game Freak col passare delle ore ci ha convinto sempre di più.
Un punto assai dolente a nostro avviso è sicuramente la mancanza di originalità dei Coromon, che a tratti ricordano molto le controparti a marchio Pokémon. Il design degli animali da combattimento riporta alla mente quello dei poket monster delle prime generazioni: in questi casi, il confine tra omaggio e plagio è molto labile, e quello che sembra inizialmente un atto d'amore nei confronti dell'opera originale rischia di trasformarsi in un semplice escamotage per nascondere la carenza di creatività.
Se da un parte il gameplay degli scontri - seppur con alcune gradevoli e gradite variazioni - è simile a quello della serie Pokémon, lo stesso non si può dire per la struttura dell'avanzamento. Ed è qui che Coromon mostra maggiore personalità. Innanzitutto il gioco è farcito di numerose missioni secondarie ben scritte, nonché adeguatamente contestualizzate all'interno del mondo; tuttavia l'elemento che più abbiamo apprezzato è l'aggiunta di puzzle e variazioni atte ad allontanare il giocatore dalla ripetitività delle situazioni . Ogni zona che ci troveremo ad affrontare avrà infatti la sua peculiarità in termini di meccaniche.
Facciamo qualche esempio per capirci meglio: all'interno della torre dove si trova il primo Titano dovremo risolvere dei rompicapi ambientali che, piano dopo piano, diventeranno sempre più complessi e intricati. Nella zona del Titano Spettro, dopo aver superato una catacomba piena di nemici e piattaforme rimbalzanti, ci reincarneremo in uno spirito che avrà il compito di cercare i fantasmi erranti smarriti, mentre nel deserto dovremmo mimetizzarci e infiltrarci come un novello Solid Snake per sfuggire alle guardie, riparandoci dal sole cocente (a proposito, l'esposizione ai raggi potrà abbronzare il nostro personaggio!). La lotta, l'evoluzione dei Coromon e la creazione della squadra perfetta sono ancora i pilastri su cui si basa il gioco, sia ben chiaro, ma abbiamo comunque trovato queste variazioni di gameplay alquanto gradite, per quanto non tutte posseggano il medesimo livello qualitativo nell'economia dell'esperienza.
Quello che ci è chiaro fin da subito è che i ragazzi di TRAGsoft hanno voluto dare al giocatore una piena personalizzazione dell'esperienza di gioco, a partire dalle impostazioni della difficoltà, passando dalla customizzazione del nostro alter ego virtuale e arrivando fino all'ampio team building, ricco e profondo di opzioni per creare la squadra dei sogni. Non fatevi ingannare poi dai colori e dalla pixel art: il grado di sfida del gioco è tarato verso l'alto.
Gli utenti potrebbero trovarsi seriamente in difficoltà dinanzi ai Titani - i nemici finali di ogni zona - se giungeranno impreparati al duello, con poche pozioni o con dei Coromon non adeguati.
Il giocatore avrà a disposizione anche altri gadget come i "moduli", che saranno utilizzabili tramite il guanto e serviranno per spostare gli oggetti, incendiare gli arbusti o creare una "nuvola di fetore" per allontanare i Coromon. E questo è solo l'inizio, perché ora dopo ora il gioco offrirà costanti sorprese ai giocatori, regalandoci una buona sensazione di progressione nelle circa 40 ore necessarie per vedere i titoli di coda. In conclusione, grazie a scenari ben realizzati, con una grande presenza di biomi e arene in cui combattere, il comparto artistico si è rivelato a nostro avviso piuttosto riuscito. Perfino le musiche utilizzate per l'accompagnamento del giocatore riescono a sottolineare adeguatamente ogni frangente, e non sono state poche le volte in cui abbiamo alzato il volume delle casse per goderci a pieno i motivetti dell'opera.
CoromonVersione Analizzata PCCoromon, a discapito delle pur ovvie somiglianze, è riuscito infine a ottenere una propria identità. Quello che potrebbe sembrare l'ennesimo prodotto "copia e incolla" nasconde ben più di una sorpresa, grazie a un gameplay abbastanza stratificato. Se cercate un'avventura divertente, difficile al punto giusto e con un'atmosfera che ricorda i capitoli Pokémon usciti sull'iconico Game Boy Advance, Coromon è dunque il gioco che potrebbe fare al caso vostro.
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