Recensione Crash Bandicoot : The Wrath of Cortex

Tanto tanto tempo fa ....

Un simpatico scienziato era pronto a realizzare una semplice utopia: conquistare il mondo. Ma come vuole la tradizione, per imcompetenza o per sfortuna, i sogni del “docile” mattachione vengono sempre, inesorabilmente distrutti da uno strano roditore. Dopo le sconfitte subite nei tre capitoli apparsi su PsOne, il cattivone di turno, Dottor N.Cortex ha fame di vendetta.
Sviluppato dai Traveller’s Tales", Crash Bandicoot: the wrath of Cortex", è il primo gioco multipiattaforma dedicato a Crash e alla sua allegra (e squinternata) brigata e, tanto per cambiare, anche in questo capitolo saremo chiamati ad impersonare Crash nel tentativo di ostacolare il già citato dottor Cortex e soprattutto sfuggire alla sua ira.

Realizzazione grafica

Il nuovo titolo Traveller’s Tales mostra sin dalla prima occhiata un discreto motore poligonale, capace di rappresentare un complesso “fumetto interattivo”. I personaggi presentano una buona definizione su schermo (4000 poligoni nella media)ed i paesaggi si rivelano piuttosto nitid grazie all'implementazione di un buon motore di rendering capace di definirnee con chiarezza i contorni. I colori utilizzati sono vivaci , poco sfumati mentre le texture sono semplici, ma nella media delle produzioni analoghe. Gli effetti grafici sono buoni, sopratutto quelli luminosi. Il frame si fregia una stabilità costante, il che si traduce nell'assenza di rallentamenti ed in una buona velocità generale. Ma sono le animazioni il punto migliore del titolo: fluide e divertenti, sono realizzate con discreta cura dei dettagli. Dobbiamo però ammettere che Crash Bandicoot, nonostante gli sforzi compiuti, non raggiunge il dettaglio grafico di Jak e Daxter (PS2) o Super Mario Sunshine (GC). Sommariamente, quindi, un risultato apprezzabile ma sicuramente migliorabile.

Ouch !

Sul fronte del sonoro segnaliamo la presenza di musiche "in game" in linea con la spensieratezza della produzione; gli effetti sonori sono buffi e gradevoli da sentire, così come i motivi (anche se non troppo elaborati). Complessivamente, quindi, un lavoro più che discreto, capace di offrire un comparto audio senza troppe pretese ma comunque confezionato perfettamente per il gioco in questione.

Un roditore divertente

The wrath of Cortex mantiene inalterate le caratteristiche della saga: immediatezza ed azione in primis. I 4 mondi principali propongono 30 livelli diversi con obiettivi multipli, per un totale di 40 ore di gioco. Di fatto il titolo propone uno schema di gioco privo di un mordente reale, riconducibile anche ad una struttura inflazionata alla quale sembra non esser stata riposta più cura del necessario.
I livelli sono percorrbili attraverso vecchi e nuovi personaggi, come la sorella Coco. Per superare le varie prove, Crash utilizzA un vasto repertorio di mosse, che vanno dal semplice salto al nuovo “attacco palla”. E' possibile utilizzare mezzi come jeep, zaini-elicottero e aerei, per un totale di 8 selezioni disponibili. Come accadeva nei prequel, la nuova produzione presena sezioni semi – 3D articolate in livelli a scorrimento con grafica tridimensionale in cui bisognerà correre, saltare, distruggere casse e recuperare mele al fine di aumentare il nostro numero di vite. I livelli risultano ben strutturati e caratterizzati da tutti quegli elementi classici del genere come piattaforme, nemici e livelli bonus conditi con sottogiochi che aumentano la già godibile longevità. Purtroppo la libertà di azione si rivela limitata, fattore strettamente legato alla già citata struttura di gioco. Fanno eccezione tutti quei livelli in cui sarà possibile usare uno dei veicoli sopracitati, ma comunque la situazione non migliorerà eccessivamente.

Conclusioni

"Crash Bandicoot: the wrath of Cortex" è l'ennesimo capitolo di una saga divertente e ricca d‘azione, ma che comincia a setire il peso degli anni a causa della mancanza di reali innovazioni nel genere, nonostante alcuni spunti in tal senso siano apprezzabili. Sicuramente piacerà ai fan della saga, così come a molti neofiti del genere, ammesso che non si cosiderino alcuni passaggi realmente impegnativi che sfociano a volte nella frustrazione, palesando degli occasionali scompensi nella difficoltà generale. Per i più esperti resta comunque un buon titolo che speriamo possa migliorare nelle sue prossime edizioni, considerando sopratutto il dovuto confronto con Super Mario Sunshine. Sunshine ....)