Crash On The Run Recensione: il Bandicoot corre su iOS e Android

Crash e Coco approdano su Android e iOS con un'avventura gratuita sì piacevole ma con alcuni evidenti limiti alla formula ludica.

Crash Bandicoot On The Run
Recensione: Android Games
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  • Mobile Gaming
  • La corsa del marsupiale più famoso dei videogiochi non accenna a fermarsi: dopo un lungo periodo di silenzio, da qualche anno a questa parte Crash sta vivendo una seconda giovinezza, fatta di Remastered Plus (se volete, potete approfondire la questione nella nostra recensione di Crash Bandicoot N.Sane Trilogy) e di un vero sequel di alto spessore a opera del team Toys For Bob, che ha recuperato la lezione di Naughty Dog per modernizzarla e riportare il peramele di nuovo sulla cresta dell'onda (la nostra recensione di Crash 4 It's About Time è pronta a raccontarvi le qualità del gioco).

    Il processo di espansione del brand passa anche attraverso un titolo mobile per Android e iOS che, forte della rinnovata popolarità del personaggio, è già stato scaricato gratuitamente più di 11 milioni di volte: Crash Bandicoot On The Run! è un'esperienza sulla scia di Subway Surfers o di Sonic Dash, che propone un modello freemium tipico del genere, un livello di sfida volutamente tarato verso il basso e una cornice grafica deliziosa. Ma raccogliere i frutti Wumpa sugli schermi del nostro smartphone è davvero così appetitoso?

    La solita, vecchia storia

    Quel cattivone di Cortex non vuole proprio arrendersi: seguendo uno dei suoi soliti piani malvagi, ha rubato le Gemme del Potere per aprire i portali multidimensionali e, tramite i suoi fedeli scagnozzi, governare sul multiverso (questo è solo uno dei tanti tentavi dello scienziato di dominare il mondo: per saperne di più, leggete il nostro speciale sulla storia di Neo Cortex).

    Ovviamente, la previdente Coco ha già scoperto le intenzioni del malefico dottore, e sta subito preparando la controffensiva: il problema è che occorrono numerose risorse per realizzare le armi necessarie a rispedire i galoppini di Cortex nel loro universo, e spetta dunque ai due fratelli Bandicoot partire all'avventura per raccogliere i materiali con cui sconfiggere i nemici. Come sempre, i due peramele saranno accompagnati dal fedele Aku Aku e dovranno fronteggiare un manipolo ben nutrito di avversari, alcuni appartenenti alla trilogia classica, mentre altri estrapolati dagli spin off che si sono susseguiti nel corso degli anni, come Scorporilla.

    Il canovaccio narrativo, è bene chiarirlo, si esaurisce in una manciata di secondi: Crash Bandicoot On The Run! è una festa di fanservice dotata di una leggerissima verve, che dimentica presto la sua storia e si limita a mettere in scena una serie di personaggi ben noti agli appassionati, alcuni fedeli alle versioni originali, mentre altri leggermente rivisitati. Prima di sconfiggere ciascun boss, dovremo eliminare i suoi quattro sgherri, piuttosto generici nell'aspetto, dal granchio al mini robot, passando per l'Elefante Rosa, che tendono anche a ripetersi di volta in volta, con timidissime variazioni in termini di design. E così il gioco finisce per sfociare ben presto nella ridondanza, esattamente al pari del gameplay.

    Corri, Crash, corri!

    Come in ogni altro esponente del genere, la formula di Crash Bandicoot On The Run! prevede che il personaggio (Crash o Coco, a scelta del giocatore, senza alcuna differenza sul piano dei controlli) si muova in automatico lungo un percorso: l'obiettivo dell'utente consiste nell'evitare gli ostacoli, spostandosi a desta o sinistra con il touch, effettuare salti e giravolte per togliere i nemici di mezzo e rompere le casse di frutti Wumpa, il tutto per circa un paio di minuti (il tempo medio di completamento dei livelli).

    Al termine degli stage, ci attende il confronto con i boss, durante il quale dovremo agire col giusto tempismo su un'apposita barra posta ai margini inferiori dello schermo, in maniera tale da massimizzare il nostro risultato. Prima di poter affrontare un avversario di fine livello, tuttavia, bisognerà fermarsi ai laboratori presenti sulla mappa di gioco, così da fabbricare le armi necessarie ad abbattere i bersagli, siano esse delle fiale di nitro o delle bombe gelo. Ed è proprio qui che la formula di On The Run! inizia ad accusare qualche contraccolpo. Per produrre gli strumenti offensivi, infatti, dovremo far scorta di differenti materie prime, che vanno al di là dei classici Wumpa: più avanzeremo, maggiori saranno le quantità di risorse obbligatorie per proseguire. A questo punto si aprono due scenari possibili, il primo dei quali prevede un tempo di attesa variabile per la produzione degli oggetti, da velocizzare tramite il consumo di Cristalli, il cui numero - a patto di non pagare di tasca propria i pacchetti premium - è abbastanza ridotto.

    Se sceglieremo di non cedere alla tentazione di usare denaro reale, ci toccherà armarci di pazienza, e aspettare anche una decina di minuti prima che un singolo oggetto sia pronto all'uso. Il recupero di materiale avviene attraverso specifiche sfide poste all'interno di alcune isole, i cui percorsi contengono le casse con le risorse da ottenere per il crafting: queste prove di raccolta divengono presto molto ripetitive, eppure si dimostrano indispensabili per proseguire senza mettere mano al portafoglio.

    Progredire lungo l'avventura comporta anche lo sblocco di ulteriori strutture sull'Isola principale, utili sia a ottenere nuovi oggetti sia a guadagnare sempre più Trofei, convertendo il numero di passi effettuati e i frutti Wumpa. L'avanzamento risulta comunque piuttosto lento, e per giocare gratuitamente sarà fondamentale non abbandonarsi all'impazienza. Inoltre le meccaniche ludiche, quantomeno nelle missioni principali, non propongono un grado di sfida particolarmente stimolante: Crash Bandicoot On The Run! non prevede infatti un significativo incremento di complessità all'interno del medesimo livello, che si mantiene sempre piuttosto facile da completare. È una scelta volta ad avvicinare il prodotto a un pubblico di giovanissimi, ma è inevitabile che prima o poi (più prima che poi) la monotonia cominci a essere predominante. Alquanto interessanti sono invece alcune missioni che si sbloccano avanzando nella campagna, tra corsa sfida e prove a tempo, in cui la difficoltà si fa sensibilmente più alta, anche se non certo proibitiva.

    A rimpinguare il pacchetto dell'offerta, oltre alla promessa di altre isole che verranno aggiunte in futuro, c'è anche una componente multiplayer: potremo prender parte a una squadra con altri utenti, e contribuire a farla salire di livello con l'ottenimento dei Trofei, oppure sfidare i giocatori in corse di sopravvivenza, nelle quali vince chi resiste più a lungo all'interno di un percorso.

    L'idea non è affatto male, ma alle volte la sovrapposizione dei modelli poligonali finisce per rendere un po' difficoltosa la leggibilità del tracciato. Nell'insieme, il gamplay di Crash Bandicoot On The Run!, al netto della sua ridondanza e di qualche limite di troppo alla formula freemium, sa essere abbastanza piacevole: molto semplice da approcciare, il gioco è utile come passatempo mordi e fuggi, che non causa grossa assuefazione ma sa intrattenere a sufficienza, merito sia di meccaniche ludiche ben rodate sia di un comparto grafico e sonoro indubbiamente riuscito.

    Uno stile accattivante

    La resa visiva di On The Run! è, a nostro avviso, l'aspetto migliore della produzione: coloratissimo e molto dettagliato, il mondo di gioco è avvolto dalla stessa atmosfera che permeava la trilogia originale. I modelli poligonali dei nemici e dei marsupiali si situano su livelli molto elevati, così come le animazioni che caratterizzano Crash e Coco durante la corsa e le immancabili esultanze, senza contare la presenza di skin alternative per modificare in maniera alquanto buffa l'aspetto dei protagonisti.

    Nell'insieme, anche il sonoro si mantiene su standard decisamente alti, dal momento che eredita totalmente le musiche e gli effetti delle opere appartenenti al filone principale della saga. Discreta si è rivelata anche la composizione degli stage, alcuni dei quali presentano interruttori che attivano passaggi, vie alternative e sbocchi sotterranei con l'obiettivo di incentivare, almeno in parte, la rigiocabilità. Peccato solo che, anche in questo caso, la ripetitività degli assets e della conformazione dei livelli non tardi a farsi sentire.

    Crash Bandicoot On The Run Crash Bandicoot On The RunVersione Analizzata Android GamesDisimpegnato e scacciapensieri, Crash Bandicoot On The Run! è una trasposizione mobile del celebre marsupiale che non brilla certo per struttura, né per guizzi ludici. Funziona entro i confini delle sue modeste ambizioni: proporre un’esperienza mordi e fuggi, giocabile sì gratuitamente, ma con lo spettro della monotonia e della ripetitività che aleggia minaccioso già dopo qualche livello. La formula freemium si preserva solo a patto che il giocatore abbia una buona dose di pazienza, e riesca a dare importanza all’aspetto visivo della produzione più che al suo grado di sfida. In definitiva, On The Run! è un prodotto dignitoso, conscio dei suoi limiti e indirizzato prevalentemente a un pubblico molto giovane. Per questa trasferta mobile di Crash Bandicoot, in ogni caso, avremmo gradito comunque un po’ di equilibrio e di brio in più.

    6.5

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