Recensione Crimson Skies: High Road to Revenge

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Recensione Crimson Skies: High Road to Revenge
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HIGH
ROAD TO REVENGE

Ci troviamo in una
improbabile ed “alternativa” America del nord: agli inizi degli anni 30 i vari
stati sono in combutta tra loro per aggiudicarsi più rotte aeree possibili ai
fini di ampliare i propri interessi commerciali, interessi che, a causa della
distruzione di tutte le infrastrutture terrestri, possono essere esercitati solo
con mezzi alati. Come nel più classico degli scenari di combutta, nascono
organizzazioni parallele finanziate da megacorporazioni con l'unico scopo di
aggiudicarsi un posto al sole nel vasto scenario delle “alte strade del celo”.
Vestiremo i panni di Nathan Zachary, intrepido aviere impegnato in una duplice
lotta che lo vede da una parte determinato a stanare l'assassino del suo
migliore amico mentre dall'altra impegnato in conflitti contro orde di veivoli.
Un Robin Hood post 900 molto propenso ad arricchirsi. Crimson Skies, serie già
apparsa su pc, si ripresenta sulla macchina Microsoft con le stesse curiose
caratteristiche che tanto sono state apprezzate dai giocatori su personal
computer e con uno stile e una grafica davvero originale e interessante.

ON THE FLY

Ciò
che di Crimson Skies non passa sicuramente inosservato sono il comparto
meramente artistico e quello grafico. Il generoso prodotto Microsoft vanta uno
dei più interessanti comparti tecnici degli ultimi tempi e il design degli
aerei, così come la realizzazione degli stupendi scenari dove avranno luogo
incredibili dog-fight, sono assolutamente superbi. Il design dei mezzi di
combattimento poi è originalissimo e, se da un parte fa storcere il naso a chi
avrebbe preferito fedeli trasposizioni digitali dei cavalli di battaglia
dell'aviazione americana piuttosto che della R.A.F., dall'altra contribuisce a
rendere molto interessante e suggestiva questa visione alternativa degli anni 30
che Microsoft studios così disinvoltamente ha portato sui nostri schermi. La
realizzazione degli ambienti poi, risulta impeccabile e ci ritroveremo, in una
visione molto suggestiva, a costeggiare le rive di un'isola al tramonto con il
riflesso del sole sull'acqua (davvero uno dei risultati più interessanti degli
ultimi tempi) piuttosto che in una stupenda Chicago a sfrecciare tra i palazzi e
tra le luci o, ancora, tra magnifici Canyon, il tutto senza nemmeno un
incertezza nel motore grafico...davvero un altro punto a favore dei game
designer. Da vedere! Il sonoro, inoltre, risulta coinvolgente ed escludendo le
anonime musiche di back-ground il resto è tutto un piacere per il nostro udito.
Difatti la buona realizzazione in AC-3 ci dà la possibilità di apprezzare tutti
e 6 i canali, rendendo le nostre partite un'orgia di suoni (splendidamente
campionati) e offrendoci un coinvolgimento unico che ci regala addirittura
spunti tattici. Dal punto di vista del gameplay Crimson Skies si posiziona tra
gli sparatutto arcade. Difatti, a causa della sua natura user friendly e
dell'assenza di rigide leggi fisiche, il prodotto Microsoft fa sfoggio di
semplicità d'uso e immediatezza, con sicura disapprovazione di chi si aspettava
un titolo con tratti pseudo-simulativi. Ci ritroveremo ad affrontare varie
missioni attraverso le quali guadagneremo sufficienti dollari che potremo
destinare, sia al potenziamento del mezzo in nostro possesso, sia all'acquisto
di un nuovo aereo, che andrà ad aggiungersi alla nostra collezione all'interno
del “Pandora”. Il Pandora è un grosso Zeppeling all'interno del quale ogni
volta avremo la possibilità di modificare o di cambiare il mezzo a nostra
disposizione e non meno importante è il cavillo attraverso il quale ci verranno
affidate le missioni. I nostri compiti, dunque, saranno specifici, ma questo non
ci impedisce di volare in piena libertà e di assolvere gli stessi in ordine
casuale. All'interno degli scenari poi, sono presenti diversi power up che
all'occorrenza potenzieranno l'armamento a nostra disposizione, così come ci è
data la possibilità di riparare il nostro mezzo alato all'interno di specifici
“centri assistenza” sparsi all'interno degli scenari.

TEAM
READY

Come era giusto e
lecito aspettarsi, visto l'importanza e gli investimenti della casa di Redmond
in questo senso, Crimson Skies fa sfoggio di una gradita opzione multiplayer
live a 16 giocatori. Saremo impegnati in varie modalità: dal Death match al Team
death mach fino ad una improbabile caccia ad un pollo (volante!) che tanto
ricorda le (dis)avventure del barone rosso della serie animata. Tuttavia, come
spesso accade, la modalità più interessante risulta il Team death match, nel
quale 2 team di 8 players si sfideranno nei cieli del titolo Microsoft. CS
presenta una struttura live abbastanza fruibile, tuttavia i programmatori,
contrariamente a quanto sta accadendo in altri titoli, hanno preferito
implementare il vetusto ed opinabile sistema di chat vocale che prevede che i
players possano sentirsi solo se vicini tra loro e, se da un lato ciò ha portato
allo snellimento del net-code con relativo miglioramento del gioco online (per
chi non abbia una connessione Broad Band particolarmente performante),
dall'altro promuove un coinvolgimento complessivamente inferiore ad altre
produzioni. Altra nota di demerito al sistema di chat va alla scelta di non aver
inserito nessuna icona rappresentante il tag giocatore, così che quando un amico
parlerà non potremo ben capire di chi si tratta. Ottima invece la possibilità di
scaricare nuovi contenuti dalla rete.

Conclusioni

Concludendo, il prodotto Microsoft
conferma di essere un buon titolo con una veste grafica allo stato dell'arte.
La giocabilità, seppur limitata dal concetto Arcade, risulta ben congeniata e
mai asfissiante, mentre la mancata localizzazione/sottotitolazione in lingua
italiana potrebbe far storcere il naso a qualcuno. In single player il titolo
pecca di poca longevità ma con cognizione di causa non si può dire di poca
varietà. Il gioco on line risulta sicuramente più appetibile, ed in questo senso
ne beneficia la longevità globale. Questo sleeper hit di Microsoft è stata una
gradita sorpresa, tuttavia attualmente il popolo live italiano sembra aver
accolto con freddezza il titolo Microsoft, colpevole forse di essere venuto alla
luce in un periodo vicino ad altre produzioni più “note”. Il titolo è
consigliato a chi volesse provare un genere molto diverso dall'attuale offerta
ludica, soprattutto quella Live!

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