Crysis: recensione della versione Xbox 360

Il primo capitolo arriva finalmente sulle console HD!

Crysis
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Introduzione

    Il primo Crysis è stato, per molti, una vera e propria chimera. Rilasciato in Europa nell’ormai lontano 15 novembre 2007 dalla casa di sviluppo tedesca Crytek (già autori del precedente Far Cry), la prima avventura di Jake "Nomad" Dunn si rivelò essere uno dei migliori sparatutto in soggettiva per personal computer, anche (e soprattutto) grazie al suo innovativo motore grafico, il CryENGINE, che permetteva un’interazione ambientale senza precedenti (potevate sparare a una foglia o a un ramo e vederlo sgretolarsi realisticamente). Di convesso, però, Crysis dava il meglio di se solo ed esclusivamente se installato su PC di fascia altissima, visto che i ‘comuni mortali’ dotati di normali personal computer casalinghi non riuscivano a godere del massimo splendore offerto dall’FPS Crytec. Per non parlare dell’utenza console, rimasta letteralmente a secco del titolo, incapace di essere realizzato sulle allora poco performanti console da casa. Sino ad oggi...

    Nano Suite Prologue

    A seguito degli ottimi risultati di vendita (e critiche) del secondo capitolo della serie, apparso pochi mesi fa su console Playstation 3 e Xbox 360, Electronic Arts deve aver ben pensato che l’utenza console è ora in grado di meritarsi il primo episodio della saga, rimasto esclusiva PC per troppo tempo. Eccoci quindi nuovamente nei panni di Nomad per ripercorrere gli eventi del primo Crysis, mosso ora dal potente motore grafico CryEngine 3, per offrire al pubblico nuovi effetti visivi, un inedito sistema di illuminazione ed un gameplay ridisegnato per funzionare ad hoc con il Dual Shock 3 e con il controller Xbox 360.
    La trama, tuttavia, è la medesima narrata diversi anni fa: nei panni di un super-soldato munito di una tuta tecnologica all’avanguardia, il nostro obiettivo sarà quello di salvare un gruppo di archeologi dispersi su un'isola, presa d’assalto a sua volta da uno spietato gruppo di ribelli coreani. Quale mistero si cela dietro tutto questo? Crysis immerge da subito in un contesto affascinante (per l’appunto, l’isola tropicale che farà da sfondo alle nostre scorribande) e nonostante un pop-up invadente ed una risoluzione chiaramente inferiore alla controparte PC, l’FPS targato EA soddisferà chi non vedeva l’ora di veder girare il gioco su una console di nuova generazione. Inoltre, un marcato post-processing sugli oggetti e sui personaggi, nuovi filtri di luce ed una palette di colori ed contrasto più marcati, faranno chiudere un occhio sull’assenza dell’effetto ‘mascella a terra’ che si provava giocando a Crysis su un PC ad altissime prestazioni.
    Ma è altresì vero che il lavoro grafico ed estetico messo in piedi dal team Crytek tiene tranquillamente testa alle produzioni più blasonate disponibili attualmente per Xbox 360 e Playstation 3, nonché al successore ‘urbano’, ovvero il ben noto Crysis 2. Peccato solo per la presenza inevitabile di alcuni rallentamenti nelle situazioni sparacchine di maggior ressa, seguiti da sensibili cali di frame.

    Nano Suite Returns

    Ma nonostante Crysis offra i medesimi menù del capitolo originale datato 2007, a cambiare completamente è l'interfaccia di gioco che, in maniera non troppo dissimile rispetto alla versione console di Crysis 2, fa dell'uso del Joypad il suo punto di forza: l'accesso rapido all'equipaggiamento e alle funzioni della tuta è infatti usufruibile tramite la pressione di semplici tasti (con il dorsale sinistro si attiva l'armatura, con il destro l'invisibilità, mentre con la pressione dello stick sinistro la super-corsa). Il tasto "back" ci permetterà invece di modificare le armi in dotazione al protagonista, mentre con il pulsante X potremo comodamente ricaricare la nostra bocca da fuoco.
    Le varie armi a nostra disposizione verranno inoltre selezionate tramite l’ausilio di un classico menu (attivabile tenendo premuto il tasto Y), mentre la classica croce direzionale ci permetterà di accedere ai vari accessori di supporto (come il binocolo, la visione notturna e il selettore delle modalità di fuoco per le armi). Per quanto riguarda l’uso dei veicoli (nel gioco potremo salire a bordo di barche, jeep e quant’altro) il sistema di controllo è ottimo, mentre la mira in movimento potrà dare qualche grattacapo soprattutto nelle sezioni iniziali del gioco. Forse, tuttavia, il difetto più grave del titolo Crytec ed Electronic Arts è l’assenza pressoché totale di un qualsivoglia comparto multiplayer online (fiore all'occhiello della produzione PC), che in questa versione console è stato completamente omesso.
    E spiace constatare come anche la campagna principale, pur essendo ricca di situazioni interessanti ed un’azione capace di discostarsi dai soliti sparatutto a sfondo bellico, non offrirà una longevità superiore alle 8 ore di gioco intenso (complice anche un livello di difficoltà pesantemente rivolto verso il basso). Ma siamo certi che la varietà di modi e situazioni che il titolo metterà a nostra disposizione (diventerete maestri nell'uso delle abilità speciali o delle armi da fuoco?) appagherà il giocatore meno pretenzioso, o magari solo colui che vuole mettersi alla prova con un’esperienza shooter in soggettiva lontana dai canoni classici. Ed in questo, Crysis non deluderà. Del resto la cifra stilistica di questo prodotto, oggi come allora, è l'enorme libertà decisionale concessa al giocatore. Nonostante si tratti sempre di attraversare enormi ambienti di gioco per raggiungere un obiettivo, la grande malleabilità del gameplay si manifesta attraverso l'enorme numero di armi e abilità, che permettono davvero ogni tipo di approccio: diretto, silenzioso, tattico. Gli utenti console potrebbero quasi sentirsi spiazzati, di fronte ad un titolo che integra così efficacemente la filosofia del Sandbox nel contesto di un FPS. Ancora oggi qualche problema legato all'intelligenza artificiale permane, ed è leggermente frustrante constare che i nemici sono dotati di una sorta di onniscenza che rovina gli approcci furtivi meno attenti. Ma al di là di questo, Crysis mostra ancora il suo carattere particolare, differenziandosi dalle molte produzioni che puntano sulla spettacolarità ad ogni costo riducendo di fatto le possibilità di sperimentazione. Per questo motivo, chiunque sia incuriosito dovrebbe dare un'occasione al prodotto: nonostante sia vecchio di qualche anno, ha una struttura più affascinante rispetto a molti titoli contemporanei. Sia chiaro però che l'approccio libero, spesso senza riferimenti e indicazioni, può facilmente trasformarsi, per i giocatori meno creativi e con poca voglia di esplorare le possibilità del gameplay, in un meno interessante massacro incondizionato. Attenti dunque alle vostre propensioni, prima di prendere in considerazione l'acquisto.

    Crysis CrysisVersione Analizzata Xbox 360Nonostante l’età ed il trapasso da PC a console HD, il primo Crysis si rivela ancora un’esperienza capace di distinguersi dalla concorrenza, forse addirittura più di come sia riuscito a fare il (seppur buono) successore pochi mesi or sono. Il perché è presto detto: distaccandosi dagli FPS bellici caratterizzati da eventi scriptati e dall’alto tasso di spettacolarità classica dei blockbuster cinematografici (tipica, insolla, di Call of Duty e soci), il titolo Crytec offre un avventura più dinamica e variegata, grazie anche ad un’ambientazione realmente affascinante (un’isola tropicale) e ad un’azione di gioco realmente appassionante. Certo, una longevità della campagna principale invero un po’ bassa (siamo ampiamente sotto la decina di ore per giungere al completamento), unita a dei compromessi grafici evidenti rispetto alle vette inarrivabili raggiunte dai PC più performanti, nonché all’assenza totale di qualsivoglia opzione multigiocatore online e offline, rendono il titolo EA ‘solo’ un buon sparatutto. Ma siamo sicuri che, per 20 miseri euro, non sarà poi così male indossare la Nano Suite, ancora una volta.

    8

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