Recensione Cubic Ninja

AQ Games ed il suo puzzle game che preferisce il giroscopio al 3D del Nintendo 3DS

Recensione Cubic Ninja
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  • 3DS
  • Quando un nuovo hardware viene lanciato sul mercato, è una prassi comune da parte delle software house pubblicare titoli che sfruttino appieno le caratteristiche principali del device in questione. E’ accaduto con il touch screen del Nintendo DS, e con il Wiimote del Wii, ed ora, nella prima infornata di software, anche il Nintendo 3DS ci propone esperienze ludiche pronte ad mettere in risalto la stereoscopia 3D. Ma non è questo il caso di Cubic Ninja, nuovo rompicapo di AQ Interactive: questo labirintico arcade punta su tutt’altra caratteristica della portatile Nintendo, ed utilizza infatti il giroscopio interno come sistema di controllo principale, sacrificando quello che è da molti considerato il biglietto da visita della nuova console portatile. Una scelta coraggiosa, che sulla carta premia certamente la volontà di proporre qualcosa di decisamente originale nella line-up di lancio del 3DS. Ma, si sa, le idee non bastano da sole, e rendere il Cubic Ninja non è di fatto un titolo così interessante, soprattutto perchè all’atto pratico risulta tutto fuorché funzionale.

    Sbattimento

    L’incipit di Cubic Ninja è dei più classici: una principessa è stata rapita, e noi, piccoli ninja dalla forma di un cubo, dovremo superare ogni sorta di ostacolo per raggiungerla e salvarla dalla sua prigionia. Un semplice pretesto per introdurci ai 100 livelli di cui è composto il gioco: il nostro scopo è quello di raggiungere all’uscita di ogni stage nel minor tempo possibile, evitando agilmente tutta una serie di ostacoli, trappole e nemici che ci ostacoleranno il cammino. I movimenti del nostro piccolo eroe saranno gestiti tramite il sensore di movimento interno del 3DS: inclinando a destra e sinistra il portatile, faremo avanzare il cubico guerriero nella stessa direzione; molti dei livelli si estendono anche in profondità: molto spesso quindi dovremo anche abbassare o alzare al cielo il 3DS per far scorrere il protagonista sull’asse z. Da qui si spiega la scelta di eliminare il 3D: i continui movimenti renderebbero in effetti quasi impossibile mantenere la giusta inclinazione dello schermo per avere una corretta visualizzazione delle immagini.
    Meglio quindi puntare tutto sui controlli: peccato che AQ Games non si sia sforzata troppo da questo punto di vista.
    Nei livelli di Cubic Ninja la corsa verso l’uscita sarà complicata da una discreta varietà di ostacoli da superare. Ci saranno interruttori a tempo da attivare per aprire passaggi, respingenti, lame affilate e nemici da evitare per non saltare letteralmente in mille pezzi. Inoltre ogni mondo dei cinque disponibili offre un tema differente, che introduce sfide ed elementi sempre nuovi.
    Ma dopo i momenti iniziali, in cui il software ci fa impratichire con i comandi di gioco, la curva di difficoltà sale repentinamente verso l’alto, e purtroppo l’uso del giroscopio non riesce più ad offrire la precisione necessaria per superare senza troppe difficoltà le sfide di Cubic Ninja. Passaggi troppo angusti o nemici che sbucano all’improvviso da un angolo dello schermo richiedono una prontezza di riflessi purtroppo impossibile da ottenere con il giroscopio della console: le sessioni di gioco si traducono purtroppo in frustranti sequenze di “trial and error”, in cui - vista inoltre l’assenza di check point - al minimo errore saremo costretti a ricominciare il livello dal punto di partenza. Una soluzione sbrigativa offerta dalla software house è quella di utilizzare alcuni power-up che facilitano il nostro compito. Potremo dunque rimpicciolire il nostro Ninja, attivare in maniera permanente tutti gli interruttori di un livello, lanciare shuriken ai nemici, o proteggerci da qualunque pericolo grazie ad uno scudo energetico. Ma appare evidente come l’utilizzo di questi espedienti non premi l’abilità del giocatore, e risulti solo come un palliativo che mette ancor più in evidenzia i difetti di Cubic Ninja.
    I problemi vengono in parte risolti dal sistema di comandi alternativo, che passa la gestione dei movimenti al più pratico circle pad e all’uso del pulsante Y, dedicato allo spostamento del Ninja in profondità. In questo caso il livello difficoltà si abbassa, offrendo così un’esperienza di gioco più continua e meno frammentata. Ma anche il sistema analogico ha i suoi difetti: a causa di una sensibilità fin troppo accentuata, la pressione del tasto Y non conosce mezze misure per lo spostamento del cubo in avanti e indietro. Risulta ad esempio assai difficoltoso riuscire a passare attraverso un varco posto in mezzo a due colonne, o ad evitare ostacoli posti contemporaneamente sul fondo e sulla parete anteriore dello stage. Nessuno dei due sistemi di controllo appare dunque soddisfacente nella sua interezza, costringendo spesso il giocatore a mettere in pausa per cambiare le impostazioni al volo a seconda della conformazione di ogni singolo livello. Un compromesso che risolve molti dei problemi finora descritti, ma che di certo non esalta la produzione sul fronte della giocabilità.
    Completare i 100 quadri di Cubic Ninja non ci ruberà più di quattro ore, ma sul fronte della longevità il titolo propone un discreto replay value: con il completamento di ogni mondo, e raggiungendo diversi obiettivi, sbloccheremo nuovi Ninja con cui giocare. Ogni personaggio è realizzato con un materiale che offre caratteristiche differenti legate all’attrito, al rimbalzo e all’inerzia, rivoluzionando il nostro approccio in ogni livello.
    Oltre alla modalità storia, troviamo anche alcune modalità che fungono da contorno. Time Trial ci impegnerà a battere i nostri record, permettendoci anche di salvare i ghost della nostra corsa, e Sopravvivenza si strutturerà come una serie di livelli in cui dovremo resistere il più a lungo possibile
    E ‘inoltre presente un editor che ci permette di creare i livelli personalizzati, con un set di elementi che si espanderà completando la campagna principale del gioco. L’utilizzo dello strumento non ci è apparso troppo intuitivo, forse anche a causa dell’assenza di un tutoria esaustivo; ma una volta capito il suo funzionamento, non risulta troppo difficile ricreare arene della stessa complessità di quelle offerte dal team di sviluppo. Peccato solo per il poco spazio disponibile (appena 3 slot) per salvare le proprie creazioni e quelle ricevute dagli amici, e per il sistema di trasferimento adottato, limitato al solo uso dei codici QR da fotografare tramite la fotocamera della console. AQ Games ha infatti ignorato il potenziale delle connessioni Wirless tramite Streepass e Spotpass.

    Cubi grigi

    La scelta di non puntare sulla stereoscopia 3D non viene purtroppo esaltata da un comparto grafico che faccia dimenticare questa assenza. Le ambientazioni di gioco appaiono troppo sterili, scialbe, incupite da un grigiore perenne, e povere di elementi scenici capaci di offrire un impatto visivo che superi la banalità più assoluta; il level design oscilla troppo spesso tra stage davvero lineari e facilmente risolvibili e altri inutilmente complessi e di difficile risoluzione.
    La visuale 3D, sebbene non supportata di default dal gioco, è comunque attivabile impostando i controlli con lo stick analogico. Ma a parte qualche blando effetto pop-up, l’utilizzo della stereoscopia è del tutto dimenticabile, a conferma del fatto che AQ Games di certo non puntava su questa caratteristica per il suo gioco.

    Cubic Ninja Cubic NinjaVersione Analizzata Nintendo 3DSCubic Ninja, sebbene venduto a prezzo budget, è un puzzle game che purtroppo non supera i risultati di molti altri congeneri venduti a prezzo nettamente inferiore su AppStore. Il titolo, che gioca la carta dei sensori di movimento del Nintendo 3DS, fallisce nel tentativo di proporre un’esperienza funzionale e divertente. I comandi impostati attraverso l’uso del giroscopio non riescono a tenere il passo di un level design fin troppo esigente, e l’uso dell’analogico riesce a mettere appena una zeppa per stabilizzare un gameplay claudicante fin da subito. Non mancano momenti esaltanti e divertenti, ma purtroppo appaiono sommersi dai tanti limiti del prodotto firmato AQ Games.

    5

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