Dark Eclipse: Recensione del primo MOBA per PlayStation VR

Dark Eclipse si presenta come il primo MOBA interamente pensato per la realtà virtuale, un nuovo titolo free-to-play dalle buone potenzialità.

Dark Eclipse: Recensione del primo MOBA per PlayStation VR
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  • Con la base installata di PlayStation VR giunta a tre milioni di unità, Sunsoft ha deciso di lanciarsi nel mercato della realtà virtuale con Dark Eclipse, proponendo il primo MOBA free-to-play pensato per il visore Sony. Una scelta coraggiosa per almeno tre ragioni: vuoi perché il genere di appartenenza non è il pane quotidiano degli utenti console, vuoi perché adattarne le meccaniche alla VR è una sfida tutt'altro che banale, e vuoi perché il successo di una produzione free-to-play è legata a doppio filo con l'appeal esercitato sul grande pubblico. Tanto per cominciare, però, ci domandiamo: Dark Eclipse si lascia giocare con piacere? Il team di sviluppo è riuscito a sfruttare le potenzialità della realtà virtuale per offrire un'esperienza immersiva e coinvolgente? La risposta è affermativa in entrambi i casi, e rappresenta una buona base di partenza per un titolo che necessita di tutto il supporto possibile per continuare a crescere nel tempo.

    Un MOBA con la struttura di un RTS

    Anche se Dark Eclipse viene definito un MOBA, in realtà la sua struttura di gioco ricorda da vicino quella di un RTS. Invece di ospitare più giocatori per squadra al controllo dei singoli eroi, le partite di Dark Eclipse vedono sfidarsi due utenti in un confronto diretto 1vs1, con l'obiettivo di eliminare la torre base dell'avversario posizionata nel lato opposto della mappa. Ogni giocatore può manovrare tre leader, ciascuno caratterizzato da un'abilità attiva (come un colpo di lama rotante che infligge danni ad area) ed una passiva (in grado di avvantaggiare le unità della propria squadra o di penalizzare quelle dei rivali), con la possibilità di farli salire di livello per aumentare la loro efficienza sul campo di battaglia. Ciascun leader è accompagnato dai soldati di supporto, e può essere spostato sulla mappa afferrando l'icona posta sopra la sua testa e rilasciandola sul punto in cui vogliamo dirigere il personaggio, decidendo di affrontare i nemici incontrati lungo il cammino, nasconderci per cogliere di sorpresa gli avversari, oppure recuperare le risorse dagli alberi per costruire le torri di supporto. Oltre agli edifici base, infatti, ci sono altri cinque tipi di torre che potremo edificare in determinati punti della mappa, a patto di aver raggiunto uno specifico livello complessivo con la nostra squadra. Quando un Leader alleato si trova nelle vicinanze, inoltre, queste torri attaccano qualsiasi unità ostile nel loro raggio d'azione, supportando al contempo il nostro esercito grazie alle loro abilità speciali (per fare un paio di esempi, la Torre della visione consente di vedere attraverso la nebbia di guerra, mentre la Torre della Resurrezione rianima automaticamente i Leader presenti nei dintorni).

    A livello di strategia e pianificazione, la costruzione di questi edifici di supporto rappresenta una delle fasi più cruciali e interessanti della partita, ed è un peccato che il tutorial in-game si limiti ad accennarne solo i rudimenti basilari, dimenticando di menzionare le cinque differenti tipologie di torri disponibili nel gioco. Per il resto, il ventaglio tattico di Dark Eclipse non può dirsi particolarmente ampio, soprattutto agli occhi dei giocatori più esperti di MOBA e strategici in tempo reale.

    Che Sunsoft volesse privilegiare un approccio morbido al genere, venendo incontro ai neofiti e ai limiti attuali della realtà virtuale, lo si nota anche dalla grandezza ridotta delle mappe e dalla semplice struttura simmetrica che le caratterizza, con le torri base dei due giocatori poste ai due angoli opposti dell'arena. Volendo azzardare un parallelismo con i giochi strategici da tavolo, un match di Dark Eclipse è più simile alla Dama che agli Scacchi: semplice e veloce, ma non per questo meno gratificante quando si riesce a vincere una partita imponendo il proprio gioco. In questo senso, il titolo di Sunsoft si rivela capace di trasmettere un'ottima sensazione di controllo e pianificazione, permettendo ai giocatori di padroneggiare le sue meccaniche con disinvoltura e naturalezza.

    Effetto VR

    Quando un nuovo genere si avvicina per la prima volta alla VR, scatta sempre la curiosità di vedere come si comporta alla prova dei fatti. Parlando di Dark Eclipse, una volta indossato il PlayStation VR ci sembrerà di interagire con un enorme gioco da tavolo tridimensionale: dinanzi a noi prende forma infatti un grande diorama popolato da strane creature, costruzioni e pedine animate.

    Che si decida di usare il DualShock 4 o il PlayStation Move, potremo replicare il movimento della nostra mano all'interno della mappa per manipolare i vari elementi dello scenario, utilizzando uno schema di controlli abbastanza immediato che consente di spostare la visuale in una determinata zona dell'arena in qualsiasi momento. I controlli sono molto intuitivi e facili da padroneggiare, al punto che dopo un paio di partite si potrà improvvisare la propria strategia sul campo di battaglia senza nessun tipo di esitazione. Pad (o Move) alla mano, il gioco di Sunsoft si è dimostrato un esperimento riuscito, testimoniando che i MOBA e gli strategici in realtà virtuale possono offrire un'esperienza di gioco solida e immersiva. A patto, in questo specifico caso, di sacrificare qualcosa in termini di complessità e profondità strategica, anche per affacciarsi a un pubblico poco avvezzo al genere. Parlando dell'offerta ludica e dei contenuti, Dark Eclipse si presenta come un titolo free-to-play abbastanza onesto: all'inizio del gioco potremo utilizzare solo un numero limitato di Leader, decidendo eventualmente di acquistare gli altri tramite microtransazioni o con la valuta in-game guadagnabile tra una partita e l'altra. Nulla, insomma, verrà precluso ai giocatori che decideranno di non mettere mano al portafogli. Presente anche una discreta selezione di mappe che spaziano da foreste ricche di alberi (da sfruttare per approccci stealth o per fare incetta di risorse) ad aridi deserti (terreno ideale per gli scontri diretti), in grado di incentivare un determinato stile di gioco in base alle caratteristiche dell'ambiente. Al momento l'unico anello debole della produzione risiede nelle poche modalità disponibili. Escludendo il comparto single player, limitato alla possibilità di sfidare una squadra manovrata dall'IA, attualmente la proposta ludica di Dark Eclipse si concentra sulla semplice modalità online 1vs1, dove non è sempre scontato trovare un avversario in tempi molto rapidi.

    Dal canto suo, Sunsoft promette di supportare il gioco nei mesi a venire con l'arrivo di nuovi contenuti, aggiornamenti e scontri aggiuntivi 2vs2 e 3vs3, così da arricchire ulteriormente l'offerta. Considerando che stiamo parlando di un gioco online, però, il successo del progetto dipenderà soprattutto dalla capacità di creare una community abbastanza numerosa e affiata. Le buone potenzialità non mancano: intanto, visto che il prezzo del biglietto è gratuito, tutti gli utenti PlayStation VR potrebbero concedergli un'opportunità.

    Dark Eclipse Dark EclipseVersione Analizzata PlayStation 4Il primo MOBA per PlayStation VR è un esperimento riuscito, a dimostrazione che gli strategici in realtà virtuale possono offrire un’esperienza di gioco solida e immersiva. Se i giocatori più esperti potranno nutrire qualche dubbio sulla profondità delle meccaniche, i neofiti avranno modo di varcare un’ottima porta d’ingresso per approcciarsi al genere. In ogni caso, giocare per la prima volta a un titolo simile in realtà virtuale rimane un’esperienza da consigliare a tutti i possessori del visore Sony, a maggior ragione considerando che il prezzo del biglietto è gratuito. Per sfruttare a pieno le sue potenzialità, però, Dark Eclipse ha bisogno di una community abbastanza affiatata e del costante supporto degli sviluppatori, con l’obiettivo di variare l’offerta ludica e garantire un matchmaking abbastanza rapido per le partite online.

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