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Recensione Cinema
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7.5
Il secondo episodio di Darksiders, raccogliendo solo una parte di eredità dal suo ottimo predecessore, è riuscito ancora una volta a dare una decisa sferzata al genere action, senza reinventarlo. Le aggiunte ti stampo RPG, le tante sfide ed i numerosi segreti hanno reso quella di Darksiders 2 un'esperienza longeva e coinvolgente; per molti versi differente dal primo capitolo, ad iniziare dalle caratteristiche del protagonista. Un Morte più agile e scattante ma non per questo meno letale di Guerra; cinico e spietato lo abbiamo ritrovato, aldilà della 15ina d'ore necessarie per il completamento della campagna, in Argul's Tomb, primo Downloadable Content ad arricchire con buoni risultati (clicca qui per leggere la nostra recensione) l'avventura. E lo ritroviamo nuovamente oggi, in Abyssal Forge, il secondo contenuto scaricabile. Ad oramai diversi mesi di distanza sarà riuscito il team di sviluppo a garantire un contenuto capace di catturare ancora una volta l'interesse del pubbilco e di chi già avesse abbondantemente terminato l'avventura? La risposta, come stiamo per vedere, non è del tutto positiva.
Disponibile dal 31 Ottobre al prezzo di 800 MS Points (o 9,90€) il DLC si è mostrato piuttosto piatto e poco coinvolgente, in grado di offrire qualche interessante sfida in tema di enigmi ma non in termini d'azione, mostrando creature pesantemetne riciclate dalla campagna principale. Un vero peccato.
Una precisazione è doverosa prima di iniziare a parlare del DLC in se. E' bene specificare come abbiamo giocato quest'avventura secondaria, per far capire con quale lente è stata filtrata. Il save game caricato presentava un Morte di livello 30, ottenuto in seguito al secondo completamento dell'avventura, in New Game + ad Apocalittico. Ad uno skill tree quasi completo abbiamo affiancato un equipaggiamento di livello 30, creato partendo dalle armi Possedute appositamente livellate per affrontare le 100 ondate del Crucible a livello Apocalittico. Al netto di una Doppia Falce capace di curare 72 punti ferita ad ogni critico, una Mazza Pesante in secondo slot in grado di aggiungere 80 punti di danno congelante e percentuali di Successo Critico e Danno Critico rispettivamente al 98 e 185%, il nostro avatar era in grado di infliggere una media di 4500 danni al colpo con l'arma primaria e 15000 con quella secondaria. Se a questo aggiungiamo un inventario completo di tutti gli oggetti Epici ed un equipaggiamento difensivo caratterizzato dall'alternanza di Abyssal Armor Set e Juggernaut Armor Set (di colore viola), capiamo perché già in partenza il livello di sfida non poteva certo essere elevato.
"Scaricando quest'espansione eravamo fiduciosi ed esaltati pensando alle nuove creature pronte ad attenderci e metterci alla prova. Ci siamo invece trovati di fronte ad un pesante riciclo, un semplice lavoro di cambio-skin"
Caricato il salvataggio ci ritroveremo, piuttosto spaesati, in un ambiente tutto nuovo, caratterizzato da un'estesa landa acquitrinosa. Il putridume circostante impedirà a Morte di avanzare un passo oltre al terreno solido, costringendolo dunque a percorrere (almeno per ora) l'unico sentiero disponibile. Al culmine del peregrinare, giunti all'interno di quella che ha da subito tutta l'aria di una gigantesca Fucina, incontreremo l'unico NPC/quest giver del paccheto - il Mad Smith. Affrontato in un breve combattimento per testare la nostra abilità quest'ultimo ci rivelerà il segreto del Mondo Sospeso in cui ci troviamo: si tratta dell'Abyssal Forge, da lui stesso costruita nell'antichità per generare potenti Costrutti al servizio dei Makers. La situazione, sfuggitagli di mano, ha però generato creature molto più pericolose del previsto, incontrollabili e dotate di una volontà propria. L'Abyssal Forge pare persino essere in grado di replicare se stessa, producendo una mole esponenzialmente più grande di mostri. Il fabbro è dunque stato rinchiuso in un limbo sospeso tra l'Albero della Vita e l'Albero della Morte, le cui porte sono state però riaperte dal potere della Corruzione. Un bel problema, considerando che le creature impazzite che lo popolano potrebbero invadere i reami e distruggere quaslsiasi forma vivente. Il compito di Morte consisterà dunque nel porre fine a tale delirio, distuggendo l'Heart Stone che anima la Forgia ed -eventualmente- ponendo fine all'esistenza stessa del suo creatore. Un creatore che dimostrerà sin dal principio una caratterizzazione forzata, per nulla riuscita. Il team creativo ha dotato questo personaggio di una parlantina "british" che avrebbe dovuto caratterizzarne una coerente tipologia di humor, in contrasto con la drammaticità della vicenda. Il connubio non funziona ed il Mad Smith sembra rendersi solamente ridicolo di fronte a Morte, senza mai riuscire ad affascinare, entusiasmare o coinvolgere il giocatore.
Con non molte aspettative, dunque, parte la quest vera e priopria, che ci vedrà in prima battuta alla ricerca di sette frammenti di Chaos Ore - minerale grazie al quale il fabbro potrà forgiare per noi un amuleto in grado di proteggerci dalle esalazioni tossiche. La scusa della ricerca appare sin dal principio ben studiata per farci esplorare in lungo e in largo la nuova ambientazione, non troppo convincente a livello artistico in quanto in buona parte riciclata (nella strutturazione soprattutto) dalla Cicatrice (lava a parte): uno dei dungeon presenti nell'avventura principale. La parte più interessante del nostro peregrinare risultano senza dubbio alcuno gli enigmi ambientali, che richiederanno però (purtroppo) il solo sfruttamento del Soul Splitter, senza esplorare dunque tutte le risorse del secondo Cavaliere. Si procederà tuttavia secondo una ben studiata serie di puzzle, capaci di metterci in difficoltà soprattutto per le caratteristiche dell'abilità, che prevedono una distanza massima tra Morte e le sue due anime, spezzando il sortilegio qualora la si dovesse superare. Tra grosse sfere di cemento da muovere su e giù per l'ambientazione ed interruttori da premere simultaneamente avremo insomma un bel da fare. Recuperati i frammenti (ed ottenuto l'amuleto) ci sarà data facoltà di esplorare ben più liberamente la nuova location, giungendo anche ad un piccolo dungeon secondario dove potremo recuperare la prima delle due armi Epiche di questo DLC. Si tratta della Mad Smith Axe, una buonissima arma per il mid-game ma non certo per chi già avesse completato l'avventura.
Che voto dai a: Darksiders 2
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Darksiders 2Versione Analizzata Xbox 360Tirando le somme ci sentiamo di consigliare questo Abyssal Forge, e con le dovute precauzioni, solamente a chi non avesse ancora intrapreso la campagna principale -per intervallarla- o ne fosse appena alla metà. Questi potranno trovare un decente livello di sfida e sperimentare enigmi che osserveranno solo molto più in là nell’avventura, in tre ore di gioco di livello tutto sommato accettabile. Molto diverso il discorso per chi già avesse portato a compimento l’avventura, o chi cercasse (come noi) un contenuto da End Game. In questo caso ci si ritroverà di fronte ad una sfida molto meno interessante del previsto: un’ora e mezza appena abbondante per completarla tra gli sbadigli ed una serie di ricompense che non valgono assolutamente i quasi dieci euro spesi per l’acquisto. Generalmente quello dell’Abyssal Forge è dunque un contenuto da cui salvaguardarsi in buona parte, a meno di non essere dei super-fan collezionisti senza remore alcuna o giocatori che mantengono l’avventura in fresco per tempi meno affollati. Con la presenza di Argul’s Tomb allo stesso prezzo, tuttavia, anche per questi ultimi Abyssal Forge si rivela di poco superiore alla sufficenza, complessivamente. Un lavoro non eccezionale da parte di Vigil Games, che ci è scaduta in particolare sul forte riciclo di strutture e nemici.