DC Super Hero Girls Teen Power Recensione: dove sono finiti i superpoteri?

Il videogioco ispirato all'omonima serie TV dimostra lacune in diversi ambiti, rivelandosi il classico gioco su licenza che punta tutto sul nome che porta.

DC Super Hero Girls Teen Power Recensione: dove sono finiti i superpoteri?
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  • Switch
  • Il DC Universe non è solo atmosfere oscure, personaggi complessi e storie profonde: c'è spazio anche per un bel po' di leggerezza e per toni più spensierati ma non per questo privi di epicità. Ne è un esempio DC Super Hero Girls, serie televisiva d'animazione in onda su Cartoon Network che narra le vicende delle più famose eroine e villan del mondo DC, qui rappresentate come teenager che si godono la loro gioventù indossando quando necessario i loro costumi sgargianti per proteggere (o mettere a soqquadro) la città di Metropolis. Se non avete mai avuto modo di vedere in azione la serie, un trailer di DC Super Hero Girls soddisferà la vostra curiosità.

    E non poteva certo mancare un videogioco ispirato alle gesta delle giovani Batgirl e Supergirl: in occasione del Nintendo Direct di febbraio 2021 è stato annunciato DC Super Hero Girls: Teen Power, disponibile in esclusiva Nintendo Switch dal 4 giugno 2021. Tanta azione, combattimenti a suon di poteri speciali e il tipico svago adolescenziale fatto di scuola, gelati e social network sono gli ingredienti base della produzione Toybox Inc. che potrebbero attirare l'attenzione dei giocatori più giovani. Ma basterà per elevarla dalla media non sempre lusinghiera dei giochi su licenza?

    Adolescenti in calzamaglia

    La vicenda vede le supereroine e supervillain protagoniste dell'avventura dare battaglia a una misteriosa figura nota come il Giocattolaio, che porta scompiglio a Metropolis schierando le sue orde di giocattoli pronti a distruggere qualunque cosa incrociano lungo il cammino. Non bisogna aspettarsi fuochi d'artificio in ambito narrativo: la storia segue un percorso abbastanza semplice e scontato, dimostrandosi un elemento di contorno all'interno della produzione.

    Anche lo stile e le atmosfere dell'avventura potrebbero suscitare sensazione contrastanti: se da un lato si nota la fedeltà allo show televisivo con un'impostazione rivolta a un pubblico di giovanissimi, dall'altro questi toni così spensierati e i dialoghi fanciulleschi tendono spesso a risultare stucchevoli per chi ha qualche anno sulle spalle e che non ha certo interesse a destreggiarsi con social network immaginari (il Supersta, fortemente ispirato ad Instagram). A maggior ragione è quindi indicato essere fan del franchise a cui il gioco si ispira in modo da poterne trarre maggior coinvolgimento, sebbene il resto della produzione non faccia poi molto per regalare un'esperienza avvincente.

    In DC Super Hero Girls: Teen Power i riflettori sono puntati sui combattimenti, l'esplorazione e la personalizzazione delle nostre ragazze speciali. Nel corso dell'avventura avremo modo di controllare sei personaggi diversi: Batgirl, Supergirl e Wonder Woman dal lato eroi, e Harley Quinn, Catwoman e Star Sapphire dal lato villain.

    Ogni protagonista gode di un proprio set di poteri speciali, con la possibilità di potenziarle grazie ai punti esperienza (rappresentati da stelle verdi) accumulati completando missioni principali e secondarie. Inoltre, sono davvero ampie le opzioni di personalizzazione estetica per ciascuna guerriera, con la possibilità di acquistare numerosi capi d'abbigliamento sia per la tenuta da combattimento che per gli outfit civili sfoggiati durante le passeggiate in giro per Metropolis. Ma questi aspetti di pura forma non influiscono su una sostanza ludica che appare incerta già dalle prime fasi di gioco. Nonostante la presenza di abilità esclusive per tutti i personaggi, la monotonia degli scontri si fa lampante nei giro di poche ore. A conti fatti il sistema di combattimento appare ben poco variegato, incentrato su brevi combo di attacchi standard e poco altro. Eseguendo una schivata perfetta (poco prima di essere colpiti dai nemici) è possibile effettuare un potente Attacco Smash ed arrecare così ingenti danni al nostro bersaglio, per poi magari finirlo con un potere speciale qualora l'apposito indicatore sia pieno.

    Basta, nient'altro: si ripete all'infinito questo schema di attacco per tutta l'avventura, senza particolari sorprese o variazioni sul tema. E non aiuta la scarsa varietà del "bestiario" pensato dagli autori, che offre una manciata di giocattoli minacciosi (bambole possedute, orsetti demoniaci, robot impazziti) riproposti in diverse varianti durante il gioco, ma senza effettive differenze in termini di approccio e pattern d'attacco.

    Lato azione, il grosso problema di DC Super Hero Girls: Teen Power è una ripetitività lampante che inizia a stancare già dopo qualche ora, intensificata da meccaniche di combattimento poco profonde e che si limitano ad eseguire il mero compitino. A peggiorare la situazione anche una difficoltà generale tarata fin troppo verso il basso: sono davvero rari i momenti in cui le avversità ci mettono alle strette, e dopo aver sbloccato alcuni potenziamenti diventa una passeggiata affrontare anche il Boss più coriaceo del gioco.

    Nelle fasi finali della trama principale bisogna impegnarsi un poco di più, ma più per le continue orde di nemici da affrontare che per un reale senso di sfida. Non c'è, insomma, spazio per nessuna strategia: ci si butta nella mischia premendo alla rinfusa gli stessi tasti per combo ed attacchi speciali dando vita a un tripudio di mazzate ridondanti e poco stimolanti.

    C'è ogni tanto qualche variazione sul tema, come ad esempio missioni di scorta o dove è necessario proteggere un bersaglio specifico, ma troppo poco per riuscire a dare maggior pepe al gameplay rendendolo più intrigante. Persino gli incarichi sia principali che secondari non brillano per varietà: gli obiettivi sono sempre gli stessi così come i temi delle missioni (state certi che ad ogni nuovo palazzo costruito nel quartiere di Hob's Bay ve la dovrete vedere con un'orda di giocattoli assassini infastiditi dalla presenza del nuovo edificio), e si procede per inerzia verso i titoli di coda che arriveranno comunque nel giro di una modesta manciata di ore. L'unica fonte d'interesse è data solo dalle tante eroine giocabili e dalla curiosità di scoprire i loro potenti colpi speciali, efficaci in combattimento e spettacolari da vedere. Peccato che si tratti del solo aspetto effettivamente curato a fronte di troppi altri elementi ludici lasciati in disparte.

    A spasso per Metropolis

    Non solo battaglie, anche girovagare per Metropolis riveste un ruolo principale all'interno della produzione. La mappa complessiva è suddivisa in tre macro-aree liberamente esplorabili: Old City, Hob's Bay e la Metropolis High School.

    Se quest'ultima appare una zona di modeste dimensioni, gli altri due quartieri lasciano maggior spazio di manovra, ricchi di negozi da visitare per acquistare nuovi accessori e di cittadini da aiutare. Giunge così il momento di spendere le tante monete accumulate durante l'avventura per comprare vestiti, fare donazioni e costruire nuovi edifici ad Hob's Bay. Oppure - perché no? - possiamo girovagare per le strade armati di macchina fotografica per scattare splendide immagini dell'ambiente circostante e caricarle poi su Supersta suscitando reazioni e commenti da parte dei nostri follower. Il social network può comunque avere effettiva utilità durante il gioco, in quanto spesso verranno caricate foto con indizi utili per proseguire con la storia principale. Ad eccezione di alcune fasi specifiche per motivi di trama, è inoltre possibile cambiare in qualunque momento il personaggio controllato tra quelli sbloccati, così da avere accesso ad abbigliamenti e attività secondarie specifiche per ciascuna eroina.

    Le aree della città non sono comunque particolarmente ampie, risultando facili da esplorare senza perdersi e con tutti i punti d'interesse segnati sulla mappa. Il problema, però, è che tolti i negozi e gli incarichi secondari non ci sono molte altre sorprese da scoprire. Anche sul versante dell'esplorazione si poteva forse fare qualcosa di più per renderla più interessante da svolgere, ma di certo con una mappa complessiva assai limitata era difficile attendersi particolari sorprese in tal senso. Staccare la spina dagli scontri però ogni tanto fa bene: di certo questo è un modo migliore per spezzare il ritmo anziché assistere a continui dialoghi superficiali tra le protagoniste che alimentano la tentazione di premere il tasto skip ad ogni filmato.

    Eroine deformed

    Che dire invece del lato visivo dell'opera? DC Super Hero Girls: Teen Power ripropone in maniera fedele lo stile della serie tv quasi al punto da sembrarne un lungo episodio. Design dei personaggi e degli scenari replicano con ispirazione quanto visto in tv e, tolta qualche animazioni fuori posto, tutto scorre in maniera fluida e senza gravi incertezze tecniche.

    Giusto giocando in portabilità si può notare qualche piccola sbavatura in più rispetto alla modalità docked, con qualche calo di frame rate di troppo. Su tutto il resto il lavoro svolto è egregio e ben colorato che farà sicuramente piacere ai fan della produzione televisiva.In ambito sonoro la situazione è un po' diversa: se il doppiaggio in inglese si può considerare riuscito e ben recitato, le musiche di sottofondo hanno uno stile monotono e ripetitivo che non riesce a conquistare pur essendo coerente con lo stile scanzonato dell'opera.

    DC Super Hero Girls Teen Power DC Super Hero Girls Teen PowerVersione Analizzata Nintendo SwitchDC Super Hero Girls Teen Power finisce vittima del tipico luogo comune relativo ai giochi su licenza: una produzione mediocre che si poggia sul nome che porta e limitandosi a costruirci attorno il minimo indispensabile in chiave ludica. Purtroppo è esattamente questa la sensazione trasmessa dal titolo sviluppato da Toybox Inc., che si presenta come un beat ‘em up monotono, ripetitivo e poco stimolante a causa di missioni tutte uguali, un sistema di combattimento poco profondo e un grado di sfida per larghi tratti inesistente. Si apprezza la presenza di sei personaggi giocabili ben distinti in termini di poteri speciali e l’alternanza tra battaglie ed esplorazione, ma l'esperienza è realizzata con grande superficialità e molto difficilmente si trovano spunti degni di nota che possano tenere incollati allo schermo. Viceversa, la realizzazione tecnica merita un plauso sia perché replica in maniera fedele lo stile della serie televisiva, sia perché sfrutta bene le capacità della Switch senza gravi incertezze. Se lo stesso impegno dimostrato sul lato visivo fosse stato impiegato anche in quello ludico, a quest’ora Teen Power si sarebbe dimostrato una piccola, gradita sorpresa. Invece siamo davanti a un gioco che può attirare le attenzioni esclusivamente dei grandi fan della serie tv o di chi non rinuncia a nessun prodotto incentrato sul DC Universe.

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