Dead Cells Return to Castlevania Recensione: Belmont vs Dracula, nuovo atto

Dead Cells omaggia Castlevania con un nuovo, imperdibile DLC e si consacra una volta per tutte nell'Olimpo dei Roguelite.

Dead Cells Return to Castlevania Recensione: Belmont vs Dracula, nuovo atto
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  • Dal giorno di pubblicazione in accesso anticipato, Dead Cells ne ha fatta di strada (per rinfrescarvi la memoria potete leggere la recensione di Dead Cells). Si è infatti evoluto gradualmente, DLC dopo DLC, fino ad arrivare a una collaborazione eccellente: quella con Capcom e una serie leggendaria. Return to Castlevania è un omaggio sentito, riconoscibile, ma con una forte identità. Comprimere i 37 anni della saga in un unico contenuto aggiuntivo non deve essere stato un compito semplice.

    Il repertorio era infatti vastissimo, tra lugubri boschi, manieri spettrali, sonorità storiche e innumerevoli nemici da utilizzare negli stage roguelite di Dead Cells. Eppure, in Motion Twin non si sono limitati a citare gli elementi caratterizzanti della serie, bensì li hanno rimodellati con efficacia e in modo del tutto personale. Abbiamo affrontato scheletri, lupi mannari e cavalieri armati di lancia, evoluzioni in chiave moderna delle loro controparti: per chi ha vissuto i Castlevania originali, ve lo garantiamo, "familiarità" e "sorpresa" viaggeranno di pari passo.

    Tantissime citazioni

    Avevamo già assistito all'abilità degli sviluppatori di "tradurre" con il proprio stile le opere altrui, in occasione del DLC "Everyone is here". Hollow Knight, Risk of Rain, Shovel Knight sono solo alcuni dei titoli con cui Dead Cells si è già confrontato. Lo scopo di questi contenuti era consentire ai fan di vivere esperienze ispirate ai loro indie preferiti, variando il gameplay loop di Dead Cells con poche aggiunte ben mirate, più che altro di natura estetica.

    Anzitutto, come in "Everyone is here", sono state messe a disposizione del protagonista moltissime armi a tema Castlevania, rappresentate in maniera quasi identica a quelle della controparte originale in termini di efficacia, moveset e persino tempistiche di azione e reazione. C'è davvero di tutto e di più: le granate di acquasanta, le asce da lancio, le croci rotanti, la spada/catena e molto altro. Gli armamenti non sono però disponibili sin da subito: si sbloccano giocando, pagandoli con le anime azzurre strappate ai nemici. A seconda della vostra abilità potrebbe volerci un bel po' di tempo e pazienza per imbracciarle. Un fattore questo che, considerata la natura del gioco, è perfettamente coerente con l'esperienza ludica di Dead Cells. Potremo poi vestire il combattente non morto con skin indossabili, che lo trasformano sul piano estetico.

    A tal proposito, la qualità della direzione artistica è elevatissima, in un ottimo connubio di ricchezza di dettagli e unicità del design. Preferiamo non dilungarci troppo nella descrizione, né fornire esempi espliciti. Del resto, esplorare e scoprire personalmente ogni citazione è un piacere di cui non vogliamo privarvi.

    Una fusione perfetta

    Non saremmo stati così soddisfatti del DLC, se non avesse avuto altro da offrire oltre all'insieme di riferimenti e qualche costume per il personaggio. Per fortuna, Return to Castlevania contiene anche tre nuove Boss Fight da scovare, superando il Castello di Dracula e i suoi labirintici dintorni.

    Si tratta di livelli estesi più o meno quanto quelli già affrontati negli update The Bad Seed, Fatal Falls e The Queen and the Sea. In quest'ultimo DLC, in ogni caso, il level design è più articolato in confronto al titolo base ed esplorare le aree inedite impone un ritmo differente.

    Nel Castello di Dracula ci sono molte più serrature da aprire per rivelare percorsi o scorciatoie, momenti di platform aereo più o meno impegnativi, e persino mini-puzzle ambientali da risolvere. Il tutto arricchito da un insieme di attrezzature che aumenta il numero di stanze raggiungibili, a seconda di quanto abbiate giocato a Dead Cells prima di imbarcarvi nel DLC. Gli oggetti chiave sono gli stessi da usare per arrivare alle diramazioni proprie del titolo base.

    Non è dunque indispensabile aver sbloccato l'arrampicata sui muri o il teletrasporto per godersi il viaggio transilvano; tuttavia, se possedete simili talenti, potrete vedere e fare di più all'interno del contenuto aggiuntivo. Fermo restando che l'approdo nelle nuove mappe, come da tradizione in Dead Cells, non è vincolato al completamento della campagna base, ma è integrato con estrema naturalezza nell'impianto ludico e narrativo generale. Questa è una delle ragioni per le quali riteniamo che tutti i contenuti scaricabili di Dead Cells siano un esempio positivo per il panorama videoludico moderno: non sono stati inseriti in maniera forzata, ma si diramano con semplici pretesti di trama dal corpo principale, intrecciandosi a esso. Chi ha acquistato Dead Cells al lancio, insomma, ha goduto del crescendo organico del proprio ecosistema ludico, delle strade percorribili, delle sfide e delle conclusioni multiple.

    Accedere al Castello dell'Impalatore è solo una delle scelte che possiamo prendere ogni volta che ci avventuriamo nei sentieri del gioco. Possiamo farlo subito, appena dopo il primo stage o in sostituzione del secondo livello, così da variare le nostre run e ottenere prima alcuni degli oggetti unici del DLC. Oppure possiamo sfidare Dracula vivendo il contenuto come una sfida end game molto più impegnativa del normale.

    Mattanza portatileAbbiamo effettuato la nostra prova alternando PC Desktop di fascia medio-alta e Steam Deck. Su entrambe le piattaforme non abbiamo mai avuto problemi di stabilità: il gioco è molto leggero e ben ottimizzato. Ha dato, ovviamente, il meglio di sé su PC, mentre in portabilità sulla macchina Valve abbiamo dovuto rinunciare a qualche manciata di frame. Ci ha colpito positivamente il ridottissimo consumo di batteria. Effettivamente Dead Cells si presta bene alla fruizione mobile, ma avrebbe giovato un selettore per la dimensione delle scritte a schermo, che purtroppo risultano piccolissime.

    Oltre che organico, quindi, Return to Castlevania è anche camaleontico: si adatta al momento in cui lo sfidiamo, offrendo prove e ricompense adeguate, rendendo diversa e unica ogni sessione. Soddisfatte determinate condizioni, abbiamo poi sbloccato una modalità alternativa segreta, e impersonato Richter Belmont. Attenzione: non una skin per il nostro avatar, ma proprio l'originale cacciatore di vampiri. In quest'occasione, l'armamentario a disposizione si è rivelato quello dei veri Castlevania, da utilizzare contro nemici che hanno però mostrato l'agilità e la cattiveria tipiche delle creature di Dead Cells. Pertanto, la sfida di questa sessione opzionale è stata più intensa, più stimolante. Nel complesso, se si esclude la modalità suddetta, la curva di difficoltà dei nuovi livelli è in linea con quella appartenente al titolo di partenza. Non c'è modo di annoiarsi, insomma, anche se scegliete di entrare nel castello durante le prime fasi dell'esplorazione: finché non avrete imparato a conoscere tutti i nuovi avversari, consigliamo la massima cautela.

    Non tutto, purtroppo, ci è parso davvero impeccabile. Il bilanciamento di combinazioni e power up è ancora ben lungi dall'essere pienamente equilibrato.

    D'altronde, i boss - che sono rivisitazioni con mobilità e potere offensivo aumentato di avversari ben noti ai fan di Castlevania - presentano le stesse criticità di ogni altro nemico. Se avete fortuna, e li sfidate con le giuste combo di armi principali e secondarie, diventano infatti fin troppo docili.

    Dead Cells Dead CellsVersione Analizzata PCReturn To Castlevania si integra in Dead Cells senza snaturarlo, rivelandosi un tributo accorato e ben inserito all'interno del flusso del gioco principale. Gli estimatori del titolo di Motion Twin ritroveranno nel DLC la dinamicità che ha da sempre contraddistinto l'esperienza base, più nuovi stage e boss fight emozionanti da superare con equipaggiabili mai visti prima. Considerata la sua armonia con l'avventura originale, Return To Castlevania è però anche un buon punto di partenza per chi, magari fan della saga dei Belmont, vuole avvicinarsi a Dead Cells: si ritroverà così dinanzi alla versione più completa di uno dei più magnetici, divertenti e impegnativi Rogue-Lite presenti sul mercato.

    8

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